TAV, I DETRITI STANNO GIÀARRIVANDO DAL FRÉJUS

Lo smarino estratto per la seconda canna autostradale del Frejus è in arrivo nella cava di Montanaro, località Ronchi

   
23/10/2011
ROBERTO TRAVAN
 

A Montanaro forse non sanno che in quella cava in località Ronchi finiranno certamente i seicentomila metri cubi di roccia estratti per la seconda canna autostradale del Fréjus.

Si tratta della «galleria di servizio» che migliorerà la sicurezza del traforo tra Italia e Francia. «Aumenteranno anche traffico e inquinamento in Valsusa perché la nuova galleria farà decadere il contingentamento dei Tir imposto dopo l’incendio del 2005» denuncia il Pd di Avigliana. «Lo smarino sarà trasportato a Montanaro con Tir sigillati» spiega Massimo Berti, direttore tecnico della Sitaf, società concessionaria di tunnel e autostrada del Fréjus. Per anni ne circoleranno a migliaia in Val di Susa perché «l’ipotesi di trasportarlo con mezzi ferroviari è stata cassata» dice Berti.

Un’altra parte di smarino rimarrà in Val di Susa: «Lo utilizzeremo per opere viarie» conferma il sindaco di Bardonecchia Roberto Borgis. Che in cambio del materiale estratto avrà «le compensazioni: cinque milioni e mezzo, quelli previsti dalla legge sugli appalti pubblici». E con Montanaro spartirà anche i sei milioni per ripristinare i siti di stoccaggio. Nessuna reazione in Valle sul raddoppio del Fréjus. Tace, da anni, il comitato «No Tir»; tranquilla la Comunità montana: «Il contingentamento dei Tir non si tocca e i controlli di amianto e uranio spetteranno all’Arpa. Le compensazioni? Riguardano i comuni interessati, non la Comunità montana» dice il presidente Sandro Plano. Defilato il movimento contro la Torino Lione. L’ultimo intervento dell’esperto No Tav Claudio Giorno risale al 31 ottobre del 2007. «Noi siamo un territorio che ha già dato e che sta dando ed è disponibile ancora a dare. Sull’autostrada non abbiamo fatto manifestazioni come in valle d’Aosta o come i nostri amici savoiardi» disse al presidente del consiglio Romano Prodi. Contro il raddoppio del Fréjus il movimento è sceso in strada l’ultima volta nel luglio del 2009. Da allora più nulla. E i lavori sono al via. Termineranno nel 2016.  

TAV, I DETRITI STANNO GIÀARRIVANDO DAL FRÉJUSultima modifica: 2014-09-15T21:50:35+02:00da davi-luciano
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