Quattro detenuti No Tav in “sciopero dell’aria” per Mazzarelli: “E’ in isolamento”

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Chiara Zenobi, Mattia Zanotti, Claudio Alberto, e Niccolò Blasi, i quattro giovani vicini alle posizioni dei No Tav, arrestati nel dicembre del 2013 per un assalto avvenuto nel cantiere di Chiomonte, stanno protestando per il leccese a sua volta accusato per fatti avvenuti lo stesso giorno

Redazione 10 Settembre 2014

@TM News/Infophoto

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TORINO – Chiara Zenobi, Mattia Zanotti, Claudio Alberto, e Niccolò Blasi, i quattro giovani vicini alle posizioni dei No Tav, arrestati nel dicembre del 2013 per un assalto avvenuto nel cantiere di Chiomonte il 14 maggio di quello stesso anno (furono anche lanciati sassi e molotov e i cancelli serrati con catene), hanno deciso di attuare lo “sciopero dell’aria” in segno di protesta e vicinanza al leccese Graziano Mazzarelli, 23enne. 

Quest’ultimo è detenuto per fatti avvenuti nello stesso giorno, ma per i quali è stato sottoposto a fermo insieme ad altri due ragazzi soltanto molto tempo dopo, nel luglio scorso, dopo una lunga indagine.

A loro dire, secondo quanto riporta una nota dell’Ansa, Mazzarelli sarebbe sottoposto a particolari restrizioni nel penitenziario leccese. Vale a dire, in isolamento fin dal momento del suo arresto. Sembra, in realtà, che Chiara Zenobi avesse già iniziato la sua protesta il 1° settembre.

Lo sciopero dell’aria consiste nel rifiutarsi di presentarsi nella zona per il passeggio, all’interno del cortile, durante gi orari previsti dal regolamento degli istituti di pena. Evidente, quindi, la simbologia sottesa all’iniziativa. 

Mazzarelli, leccese ma domiciliato a Milano, è ritenuto dagli inquirenti frequentatore del centro anarchico “La mandragola”. E’ finito in manette a luglio, su mandato della Procura della Repubblica di Torino, con altri due ragazzi. Un assalto in piena regola quello che viene contestato ai tre, portato simultaneamente a quattro ingressi dell’area, con bombe carta, bottiglie incendiarie, materiale pirotecnico e anche razzi esplosi da un mortaio rudimentale. 

Il salentino e gli altri due giovani rispondono di fabbricazione e porto d’armi da guerra e tipo guerra, congegni esplosivi, danneggiamento seguito da incendio, violenza nei confronti di pubblici ufficiali per costringerli ad omettere atti del loro servizio.

A Chiara Zenobi, Mattia Zanotti, Claudio Alberto, e Niccolò Blasi era invece stata inizialmente contestata l’ipotesi terrorismo, sebbene la Cassazione abbia in seguito imposto la riqualificazione del reato.

A Mazzarelli, pochi giorni dopo l’arresto, è stato anche notificata la chiusura di indagini preliminari per manifestazione non autorizzata, controversa inchiesta che riguarda la festa degli ultras leccesi nel maggio del 2011. 

I quattro ragazzi, intanto, hanno incassato la solidarietà di politici piemontesi del Movimento 5 Stelle, il senatore Marco Scibona e i consiglieri regionali Francesca Frediani, Federico Valetti e Paolo Mighetti. In una nota, hanno detto: “Apprendiamo dalle agenzie di stampa la decisione dei quattro ragazzi No Tav detenuti dal 9 dicembre nel carcere di Torino di intraprendere lo sciopero dell’aria per protestare contro le restrizioni cui e’ sottoposto Graziano Mazzarelli nella casa circondariale di Lecce”. “Una testimonianza di solidarieta’”, prosegue la nota, “che ci motiva ancor più a mantenere alta l’attenzione sulle condizioni degli attivisti No Tav ancora detenuti”.

Quattro detenuti No Tav in “sciopero dell’aria” per Mazzarelli: “E’ in isolamento”ultima modifica: 2014-09-12T22:27:41+02:00da davi-luciano
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