Il pompiere Draghi ha bisogno della collaborazione dei Governi

Scritto il 29 agosto 2014 alle 12:12 da Danilo DT

Grisu-draghi-mario-pompiere

Una delle immagini più riuscite, per spiegare il momento di crisi attuale, è quella citata spesso da analisti e gestori dove Mario Draghi e nella fattispecie la BCE, è visto come il grande pompiere, pronto ad intervenire per “spegnere” l’incendio della crisi con i mezzi di cui dispone.
Però, ahime, per riportare il quadro allo stato originario non è certo sufficiente l’intervento del pompiere. L’incendio distrugge tutto e quindi tocca ricostruire. Ed è proprio a questo che si riferisce Draghi quando dice “i governi facciano la loro parte”.

È assolutamente necessario che “localmente” siano i singoli paesi ad intervenire in favore della ripresa, anche perché, occorre ricordarlo, la BCE non è la FED.
Lo so che è ovvio, ma intendevo dire che la BCE è la banca centrale di un gruppo di stati indipendenti legati da trattati “obsoleti” assolutamente da rivedere. Invece la FED è la banca di una federazione unita che è quindi una singola nazione.
Dopo questa “prefazione” andiamo al nocciolo della questione.
Ieri per la prima volta il tasso EONIA è andato in negativo. Un segnale evidentissimo che la deflazione è ormai una realtà

Tasso EONIA

eonia rate turn negative

Ormai l’inflazione per TUTTI i paesi membri dell’Unione Europea è sotto l’1%, ben al di sotto del famoso target del 2% sena poi dimenticare che molti sono quelli già in deflazione

Tasso Inflazione paesi membri EUROZONA

inflazione eurozonaCome detto la Banca Centrale Europea può anche ingegnarsi ed inventarsi operazione di politica monetaria espansiva molto complessa e di difficile attuazione, tasformandosi in un Grisù salvamercati ma… tutto questo sarebbe sufficiente ed efficace? La risposta è no, perché è necessario anche, come detto l’intervento dei paesi membri.
Ovviamente i punti dove Renzi & Co possono intervenire sono tantissimi, ma io sottolinerei soprattutto un settore che è fondamentale per dare il via ad una vera ripartenza dei consumi (e anche dell’inflazione domestica).
Soprattutto in Italia abbiamo un problema, ovvero un esagerato costo per unità di prodotto.

costo lavoro unità prodottoCon una tassazione che è ai massimi nell’Unione Europea, un peso massacrante sia per i lavoratori che per le imprese.

CONFINDUSTRIA

Morale: finchè non si interviene in modo serio con una detassazione del mondo del lavoro, la ripresa economica ce la possiamo scordare. E sicuramente, con un intervento in questa direzione il lavoro del pompiere Draghi si combinerebbe con quello dei Governi in modo concreto per provare a ripartire.
Utopia?

tassa  lavoro e capitale paesi ocse italia… e poi ci stupiamo di questi dati!

Torna a salire il tasso di disoccupazione. A luglio, informa l’Istat, si è attestato al 12,6%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,5 punti nei dodici mesi.  Aumenta inoltre il divario territoriale: si passa dall’8,4% del Nord al 20,3% del Sud.  (…) Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 42,9%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali rispetto al mese precedente ma in aumento di 2,9 punti nel confronto tendenziale. I senza lavoro tra i 15 e i 24 anni sono 705 mila.  (Source)

disoccupazione italia tasso

Serve altro?

STAY TUNED!

Danilo DT

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Lo sapete che la Tasi non sarà più leggera dell’Imu?

ma le tasse sono sexy. Servono per dare beni e servizi ai meno abbienti….

29 – 08 – 2014 Corrado Sforza Fogliani

 L’intervento di Corrado Sforza Fogliani, presidente di Confedilizia I dati diffusi dalle Finanze non provano assolutamente che la Tasi sia più leggera dell’Imu prima casa. Le elaborazioni sono state effettuate con riferimento ai soli Comuni che hanno deliberato entro il maggio scorso – appena un quarto del totale – e, come riconosciuto nello stesso documento delle Finanze, il gettito Tasi potrebbe aumentare sulla base delle scelte che effettueranno i restanti tre quarti dei Comuni. L’analisi delle delibere che stanno via via approvando le varie amministrazioni mostra poi una tendenza all’utilizzo sempre più esteso dell’aliquota massima del 2,5 per mille o, addirittura, di quella del 3,3 per mille che i Comuni dovrebbero compensare con detrazioni di pari entità ben difficili da verificare.Vi è poi la questione degli immobili in affitto. La Tasi è stata presentata come tributo sui servizi e quindi, coerentemente con tale natura, se ne era prevista una sia pur minima attribuzione in capo anche agli inquilini (dal 10 al 30 per cento, a discrezione dei Comuni). La realtà dimostra invece che anche questo tributo sarà pagato pressoché interamente dai proprietari, sia per la tendenza dei Comuni a non riscuotere dai conduttori le somme dagli stessi dovute sia per la malaugurata decisione del Parlamento di disporre che, in caso di assenza di delibera o di mancata decisione comunale sul punto, il 90 per cento della Tasi sia a carico del locatore.In ogni caso, la Confedilizia conferma appieno – allo stato – le proprie posizioni, peraltro riguardanti il confronto fra il regime ICI e quello Imu-Tasi, e quindi la necessità di ridurre i moltiplicatori catastali abnormemente innalzati da Monti e, prima, da Prodi. Una situazione che ha portato le tasse locali sulla casa a triplicarsi in tre anni: dai 9,2 miliardi dell’ICI del 2011 ai 24/28 miliardi di Imu e Tasi del 2014

http://www.formiche.net/2014/08/29/lo-sapete-che-la-tasi-sara-piu-leggera-dellimu/?utm_medium=referral&utm_source=pulsenews

L’economia della Zona euro è bloccata dall’avidità delle banche

 ma no, è tutta colpa della Germania….le banche ci salvano

29 agosto 2014 Di Ticino Live

Alla fine del 2011, e poi anche nel 2012, nel bel mezzo della crisi dell’euro, la Banca centrale europea aveva lanciato due programmi di LTRO, prestiti a bassi tassi d’interesse alle banche della Zona euro per stimolare l’economia. Tre anni dopo gli effetti di queste operazioni sono pressochè inesistenti.

Dieci mesi fa la BCE aveva annunciato l’intenzione di ripetere il programma, ma restringendo il beneficio alle banche suscettibili di prestare soldi alle imprese.
Le banche hanno ricevuto i soldi, ma non li hanno prestati alle imprese : li hanno massicciamente investiti in obbligazioni di Stato e sui mercati borsistici.
Conseguenza : lo spettro della deflazione avanza e in alcuni paesi è già una realtà, la disoccupazione rimane molto alta e l’economia della Zona euro è vicina alla crescita zero.
L’Europa conta circa 20 milioni di imprese di piccole e medie dimensioni. Queste aziende sono all’origine del 85% dei nuovi impieghi e del 67% dell’insieme dell’impiego. A luglio i prestiti accordati loro dalle banche sono ancora scesi del 2.3%.
Si può dire che l’economia viene bloccata dalle banche, le stesse che in gran parte sono state salvate dai soldi dei contribuenti.

(Fonte : express.be)

http://www.rischiocalcolato.it/2014/08/leconomia-della-zona-euro-e-bloccata-dallavidita-delle-banche.html?utm_source=pulsenews&utm_medium=referral&utm_campaign=Feed%3A+blogspot%2FHAzvd+%28Rischio+Calcolato%29

Prelievo forzoso dalle pensioni, il Governo confessa: “Ecco chi dovrà pagare”

LA SOGLIA – A parlarne è il vice-Poletti, il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba: “Dovremmo fare un intervento legittimo ed equo. Chi ha redditi da pensione particolarmente altri attraverso un contributo sostiene gli interventi a favore di coloro che non hanno né salario né pensione“.

CIOE’????? DANNO SOLDI AI DISOCCUPATI??????????? COME NO CI CREDO

Ci siamo quasi, scrive Liberoquotidiano. Molto probabilmente in autunno milioni di italiani si vedranno decurtare la pensione del cosiddetto “contributo di solidarietà”, visto lo stato di crisi in cui il Paese versa. Ecco chi dovrà pagare e le soglie previste, come dichiarato dal Ministro del Lavoro Poletti e dal suo vice Luigi Bobba. E intanto ci si chiede, polemicamente: perché non tagliare in maniera pesante pensioni d’oro, stipendi d’oro, privilegi degli onorevoli e dei politici tutti?

Il governo alla fine confessa: “Interverremo sulle pensioni“. Il ministro del Lavoro, Giuliano Polettiin un’intervista al Corriere della Sera è stato chiaro: “Stiamo pensando ad un contributo di solidarietà, o ad un sistema che ci permetta di intervenire sulle pensioni alte“. Già, ma alte quanto? È giallo sulla soglia oltre cui scatta la tagliola del governo. Finora tra indiscrezioni, piani e bozze si era parlato di tagli alle pensioni oltre i 3 mila euro. Ma adesso, sempre dal ministero del Lavoro, arriva una doccia fredda per milioni di pensionati: la soglia potrebbe abbassarsi fino a 2 mila euro.

LA SOGLIA – A parlarne è il vice-Poletti, il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba: “Dovremmo fare un intervento legittimo ed equo. Chi ha redditi da pensione particolarmente altri attraverso un contributo sostiene gli interventi a favore di coloro che non hanno né salario né pensione“.

Poi arriva l’affondo: “Chi ha una pensione modesta – racconta a Repubblica – fino a 1500, 2000 euro al mese, certo non potrà essere chiamato a versare questo contributo“.

Insomma dietro queste parole si cela un’amara verità: chi percepisce un assegno superiore ai 2000 euro potrebbe subire una sforbiciata mascherata sotto l’etichetta del “contributo di solidarietà“.

Fonte

Ad Obama scappa una verità. Fra le menzogne

anche se non si può leggere per intero (è per abbonati, è interessante la dichiarazione)

Maurizio Blondet29 Agosto 2014

Bombardare l’IS in Siria? La risposta del presidente Obama ai giornalisti: «Non voglio mettere il carro davanti ai buoi. Ancora non abbiamo una strategia». (assaporatela in inglese: But I don’t want to put the cart before the horse. We don’t have a strategy yet.), e poi: «La mia priorità è assicurarmi che le posizioni guadagnate dall’IS in Iraq siano riportate alla situazione precedente…». Frase che un giornalista presente, Jon Williams, traduce così: Obama «ha detto che la linea politica USA non è debellare l’IS, ma solo di riportarla alle posizioni precedenti» («He says not US policy to defeat ISIS, only reverse gains).

Verace ammissione, per una volta: il potere americano non vuole danneggiare l’IS, che gli è costato tanti soldi e fatica. Dopo le scene di decapitazioni via web deve dar l’…
http://effedieffe.com/index.php?option=com_jcs&view=jcs&layout=form&Itemid=132&aid=305561