Terra dei Fuochi. Nuovi soldati e inceneritori, la ricetta del Ministro Galletti

Via libera agli inceneritori e aggiunta nuovi sodati, questa la ricetta del Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti.

di Leonardo Capella

“I termovalorizzatori non fanno male. E allora dico alla gente del Sud e alle popolazioni campane: meno emotività, fidiamoci della scienza” con questa dichiarazione, rilasciata in un intervista apparsa il 22 agosto sul quotidiano «Avvenire»,  il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti indica la ricetta scelta dal Governo per la risoluzione del problema rifiuti nella “terra dei fuochi”. E sottolinea il Ministro “Abbiamo presentato un piano alla Ue l’anno scorso. Prevede la costruzione di termo-valorizzatori”. 

Con queste parole il Ministro indica chiaramente che il Governo ha abbracciato la strada dell’incenerimento dei rifiuti trascurando le voci sempre più condivise a livello europeo di una strategia “rifiuti zero”. Galletti ha anche parole rivolte ai comitati di cittadini che non condividono la scelta degli inceneritori  e rivolgendosi a loro dichiara “Non li vogliono? Io sono pronto a discutere, ma mi sia dia una soluzione subito perché se la soluzione non c’è resta buono quel piano”. I tempi dettati dal Ministro sono di 100 giorni, infatti aggiunge “Entro cento giorni sarà svolta vera. E arriveranno nuovi soldati. Il governo non arretra, anzi è ora di alzare il livello della sfida”. Parole dure che preoccupano. 

Preoccupa che per accettare la sfida sul problema rifiuti si debba ricorrere all’incremento della presenza di soldati e tutti noi ricordiamo l’uso dei soldati per la gestione della discarica di Chiaiano. Preoccupa il fatto che dopo anni di interventi infruttuosi da parte dei vari Governi, Galletti si dica disposto al dialogo ma dia in realtà poco più di tre mesi ai comitati per avanzare proposte. Proposte evidentemente mai ascoltate in precedenza. 

Nell’intervista poi Galletti aggiunge, “Sono terribilmente stanco  di soli no” e qui si unisce al pensiero dominante del premier Renzi e dello “sblocca Italia”, dove prevale la logica del “fare” ad ogni costo, contro ogni ragione di opportunità ambientale o economica. Come emblema del pensiero corrente vediamo proprio a Napoli messi da parte i vincoli archeologici per una più rapida riapertura del cantiere della Metro. Lasciano senza parole le dichiarazioni fatte da Renzi il 14 agosto a Napoli, « il colmo è che si bloccano i lavori perché si trovano dei reperti archeologici», con buona pace del rilancio turistico del nostro patrimonio storico.

L.C. 24.08.14

Terra dei Fuochi. Nuovi soldati e inceneritori, la ricetta del Ministro Gallettiultima modifica: 2014-08-30T22:12:32+02:00da davi-luciano
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