Croce Rossa Italiana. A Susa pronta per i droni

Un progetto volto alla costituzione di un Team APR – SAR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto – Search and Rescue) da impiegare quale strumento tecnologico di supporto nelle attività di emergenza svolte dalla Croce Rossa Italiana.

di Stefano Orsi

È nelle situazioni di emergenza, dove velocità di esecuzione e professionalità del intervento sono determinanti per salvare vite umane, che i velivoli a pilotaggio remoto – APR in gergo tecnico –  volgarmente definiti droni, possono esprimersi al meglio.

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Ne sanno qualcosa gli operatori della protezione civile che si stanno atrezzando in tutta Italia con iniziative di vario genere. La Croce Rossa Italiana, non può esserne da meno e dopo le sperimentazioni già in atto iniziate dalla Croce Rossa delegazione di Bologna ecco partire una iniziativa analoga in val di Susa.

Il progetto è volto alla costituzione di un Team APR – SAR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto – Search and Rescue) da impiegare quale strumento tecnologico di supporto nelle attività di emergenza svolte da Croce Rossa Italiana. Si tratta dunque di organizzare una squadra specializzata nella gestione di un aeromobile a pilotaggio remoto, che risponda alle vigenti normative in materia, e che possa essere un valido supporto operativo all‟interno dello scenario emergenziale oltre che un interessante esperimento per ulteriori possibili applicazioni e implementazioni. L‟utilizzo dei cosiddetti “droni” nelle operazioni di protezione civile può risultare essenziale per intervenire in situazioni rischiose senza mettere in pericolo esseri umani.

da Dronezine

Croce Rossa Italiana. A Susa pronta per i droniultima modifica: 2014-08-19T21:01:07+02:00da davi-luciano
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