“Non voglio avere morti sulla mia coscienza”

Il sindaco di Oulx scrive a Renzi.

di Leonardo Capella

Paolo De Marchis, sindaco di Oulx, ha inviato l’8 agosto una lettera al premier Matteo Renzi  con un sottotitolo provocatorio “Non voglio avere morti sulla mia coscienza”. Uno sfogo per mettere in evidenza il disagio del comune di Oulx, condiviso da molti altri Comuni, in rapporto al rispetto del Patto di Stabilità, con una condizione di bilancio solido e avanzo di bilancio disponibile. Il sindaco, commentando la sua lettera, afferma: “Non è lo sfogo di un sindaco frustrato che domani parte per le ferie ma è la fotografia di una situazione paradossale dove chi ha i soldi dei cittadini in cassa e un bilancio sano non li può spendere per la sicurezza idrogeologica, degli edifici comunali e delle scuole ma poi viene accusato dal ‘Guariniello di turno’ di non fare tali opere mettendo così a repentaglio la vita dei propri cittadini”. La lettera, dal tono ironico, fa il verso alla canzone L’anno che verrà di Lucio Dalla ma ha contenuti sui quali Renzi e il suo esecutivo dovrebbero riflettere. Ve la proponiamo integralmente: 

Caro Matteo,

ti scrivo così mi distraggo un po’, ti sento molto lontano e allora più forte ti scriverò. Da quando sei partito come Presidente del Consiglio c’è una grossa novità, il tuo mandato da Sindaco è finito oramai ed io, sindaco rieletto, sono ancora qua. Chiunque sa che il nuovo anno porterà una trasformazione e tutti quanti stiamo già aspettando. Ma la televisione, con il suo bel campionario di tragedie, ha anche detto che siamo uomini e donne poco attenti: abbiamo una scarsa propensione a comprendere il cambiamento climatico che è in atto, ci ostiniamo a non capire che il surriscaldamento atmosferico globale incrementa quantità, frequenze e violenze dei fenomeni meteorologici, i corsi d’acqua non riescono a smaltire in tempo le enormi quantità d’acqua cadute dal cielo. Sicuramente, nei decenni passati, l’azione dell’uomo sui territori per poca cura o nuovi insediamenti ha contribuito ad un dissesto latente, ed a creare nuove situazioni di pericolo. Sicuramente sono mancati in passato “la cultura della manutenzione e della prevenzione, la consapevolezza del concetto di rischio e delle elementari norme per ridurlo”. Sicuramente la montagna, con i suoi fiumi e le sue valli, ha bisogno che le venga “restituito il maltolto”… e noi vogliamo aiutare la montagna!.

Vedi, vedi caro Matteo cosa ti scrivo e ti dico, come sono contento di essere qui in questo momento e di assumermi, con quella indispensabile incoscienza, le mie responsabilità di amministratore. Il Comune di Oulx è considerato dalla Regione Piemonte e dall’Autorità di Bacino del Po un comune con alta propensione di rischio idrogeologico, livello quattro su una scala che va da uno a quattro; noi consci della nostra situazione di rischio abbiamo curato sempre con particolare attenzione la prevenzione dai fenomeni alluvionali e di dissesto. Il Comune di Oulx, con gli studi geologici fatti per l’approvazione della variante di adeguamento del Piano regolatore alle condizioni di rischio idrogeologico, dispone di un’ottima conoscenza delle proprie situazioni di fragilità e rischio e su tali basi ha avviato, grazie ai fondi dell’ATO relativi alle opere di manutenzione idrogeologica (felice particolarità piemontese), importanti 

interventi di manutenzione ordinaria e monitoraggio. Inoltre, sulla base di nostre puntuali segnalazioni di dissesti, abbiamo ottenuto dalla Regione Piemonte finanziamenti a totale carico di Stato o Regione, tali cioè da non comportare esborsi di fondi comunali per il “Ripristino funzionalità briglie del Rio Nero”, per la “Movimentazione litoide in alveo fiume Dora Riparia, località Sotto la Rocca”, per “Lavori di sistemazione spondale Dora di Bardonecchia” per un totale opere di circa 300.000 (trecentomila euro). Titoli e nomi che sicuramente non ti dicono nulla, ma i nostri “vecchi” ben conoscono quelle zone!

Vedi, vedi caro amico Matteo cosa ti scrivo e ti dico che mentre gli interventi di manutenzione e monitoraggio sono stati realizzati con fondi di pertinenza della Comunità Montana (ovviamente abolita in quanto utile!), fondi estranei al bilancio comunale e non soggetti al patto di stabilità, gli altri interventi finanziati, relativi ad opere infrastrutturali, essendo di competenza del Comune sono bloccati in relazione ai meccanismi del Patto di Stabilità.

Dimmi, dimmi caro amico Matteo cosa si deve inventare per “non dover piangerci sopra” e continuare a sperare. La presenza del Patto di stabilità non solo ritarda l’esecuzione di importanti lavori necessari per la messa in sicurezza del territorio, ma rischia di minare la loro stessa fattibilità in quanto, in assenza di operatività, vi è a breve la certezza del ritiro dei finanziamenti. Quindi, nel piccolo del nostro Comune, sono ferme ed inattuabili risorse necessarie per la riduzione del rischio e utili per generare importanti quantità di lavoro, particolarmente necessarie per risollevare le sorti delle imprese locali e dell’economia più in generale.

Se questo momento passasse in un istante, vedi amico mio, come diventa importante che in questo istante ci sia anch’io come amministratore che non sperpera denaro ma che per la sicurezza del territorio, delle scuole, degli edifici decadenti può spendere parte dei suoi oltre 900.000 euro di avanzo di amministrazione, parte dei suoi 2.000.000 di euro in cassa… tutto per il Bene Comune.

Il giorno che non verrà sta arrivando, io mi sto preparando ad una tua visita ad Oulx ed alla cancellazione del Patto di Stabilità per tutte queste opere e questa è la novità.

Paolo De Marchis

Sindaco di Oulx (To)

fonte: http://www.comune.oulx.to.it/wp-content/uploads/2014/08/Lettera-a-Matteo-Renzi.pdf

L.C. 15.08.14

“Non voglio avere morti sulla mia coscienza”ultima modifica: 2014-08-17T22:58:02+02:00da davi-luciano
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