Incubo trivellazioni in Campania. I comitati No Triv non ci stanno

Lo sfruttamento petrolifero del Sannio porta con sé inquinamento, sfruttamento incontrollato delle risorse idriche, rischi sismici, a fronte di una ricaduta occupazionale pari a zero.

di Leonardo Capella

In Italia vi sono più di 1000 pozzi produttivi suddivisi al 60% su terra ferma e al 40% offshore. Di questo insieme, il 77% produce gas mentre il restante 23% produce olio. Se volessimo dare un peso economico a questi risultati daremmo alla produzione di gas un valore del 10% circa del fabbisogno energetico nazionale mentre per l’olio ci attesteremmo a un 7%.

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Uno dei territori dove ultimamente la pressione delle società petrolifere si fa maggiormente sentire è la Campania, nello specifico il territorio del Sannio dove vengono coinvolti a vario titolo ben 35 comuni, Benevento compresa. Già due permessi di ricerca interessano una zona di oltre 1500 kmq; ora altre due richieste estenderebbero le aree di ricerca 750 kmq.  Anche se queste ultime due istanze relative al permesso di ricerca presentate dalla Delta Energy a Casa Pozzi e Pietra Spaccata (entrambi in provincia di Benevento) sono in corso di rigetto potrebbe essere plausibile, vista l’apertura del premier Renzi verso un incremento della produzione energetica sul nostro territorio, un’accelerazione nel settore estrattivo con un intervento specifico nel D.L. “Sblocca Italia”.

I locali comitati No Triv intanto pongono l’accento sull’impatto ambientale che va dall’enorme mole di inquinanti risultanti dalla lavorazione (idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti, benzene, toluene, ethylene, xylene, acido solfidrico, biossido di zolfo) al quantitativo d’acqua utilizzato per le lavorazioni (per un barile da 159 litri di petrolio vengono consumati 1000 litri d’acqua). Non trascurano nemmeno di porre l’accento sull’alto rischio dell’attività estrattiva in una zona altamente sismica come quella del Sannio. Ma sottolineano anche la falsità della promessa occupazionale, ricordando l’utilizzo in questo settore di tecnici e manodopera specializzata provenienti per lo più dal Nord Italia. 

L.C. 13.08.14

Incubo trivellazioni in Campania. I comitati No Triv non ci stannoultima modifica: 2014-08-13T21:05:34+02:00da davi-luciano
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