Iraq, strage di yazidi nel Nord: “Uccisi in 500, donne e bambini seppelliti vivi dai jihadisti”

Nuovi attacchi mirati dai caccia e droni statunitensi. Ue: “Indagare sui crimini contro l’umanità”. Papa Francesco: “I perseguitati dipendono da noi”. Il ministro Mogherini: “Valutiamo nuove iniziative”
 
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Proteste contro il massacro di yazidi in Iraq (Ansa)
 
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Roma, 10 agosto 2014 – Emerge l’orrore seminato nel nord dell’Iraq dall’Isis: i jihadisti hanno ucciso e seppellito in fosse comuni almeno 500 membri della comunità religiosa degli yazidi. A darne notizia è il ministero dei Diritti umani iracheno, Mohammed Shia al-Sudani. I miliziani sunniti hanno ancheseppellito vive alcune delle vittime, tra le quali donne e bambini. Altre 300 donne sono state fatte schiave.
 
RAID USA – Tutto questo mentre jet da combattimento e droni Usa hanno effettuato altri attacchi aerei contro i militanti dello Stato islamico (Isis) in Iraq, eliminando veicoli blindati e un camion che avevano aperto il fuoco contro i civili. Il comando centrale Usa ha riferito che i militanti dello Stato islamico stavano attaccando civili yazidi che cercavano riparo nelle montagne di Sinjar. In un comunicato l’esercito ha aggiunto che i combattenti stavano colpendo i civili indiscriminatamente. Caccia e droni statunitensi hanno anche distrutto veicoli blindati dei militanti jihadisti che avevano aperto il fuoco contro un gruppo di yazidi in fuga da Sinjar, località ad ovest di Mosul.
 
I CURDI RICONQUISTANO LA PRIMA CITTA’ – Grazie ai raid aerei americani, le forze dei Peshmerga curdi hannoriconquistato oggi la città di Makhmur. Ne dà notizia la televisione panaraba Al Jazira. Makhmur si trova 30 chilometri a sud di Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan.
 
CONDANNA UE – Ma dall’Ue arriva una forte condanna alle “persecuzioni e violazioni dei diritti umani” da parte dell’Isis nel nord dell’Iraq “che possono essere considerate come crimini contro l’umanità” e sulle quali “bisogna indagare rapidamente”. Lo ha dichiarato in una nota l’Alto Rappresentante per la politica estera europea Catherine Ashton. “Condanniamo fermamente gli ultimi attacchi da parte del sedicente Stato islamico e di altri gruppi armati in Iraq”, ha affermato Ashton dicendosi “costernata” dal “rapido deterioramento della situazione umanitaria” nel nord del Paese. “Centinaia di migliaia di civili, principalmente appartenenti alle minoranze, fuggono dalle zone di conflitto a causa delle persecuzioni e delle violazioni dei diritti umani fondamentali”, ha aggiunto l’Alto rappresentante, lanciando un appello a tutte le parti a “rispettare il diritto internazionale umanitario, a garantire l’accesso umanitario e a facilitare l’arrivo di aiuti”.
 
PRIMI AIUTI UMANITARI – Intanto l’aviazione britannica ha effettuato un primo lancio di acqua e cibo per le migliaia di persone intrappolate nelle montagna di Sinjar. Nell’operazione, ha riferito il ministero dello Sviluppo e cooperazione, sono stati impegnati due cargo.
 
20MILA YAZITI FUGGITI – E 20mila delle almeno 40mila persone della minoranza degli Yazidi,intrappolate da giorni sui monti di Sinjar sotto la minaccia dei jihadisti, sono riuscite a fuggire. Lo riferisce l’Afp. Già ieri i combattenti curdi avevano annunciato di aver aperto un primo corridoio come via di fuga. I fuggitivi sarebbero riusciti a rifugiarsi in Siria, per poi tornare sotto scorta curda nel territorio del Kurdistan iracheno.
 
MOGHERINI – “Stiamo chiaramente valutando una serie di altre iniziative in questi giorni che non riguarderanno probabilmente soltanto il ministero degli Esteri ma potranno riguardare anche quello della Difesa”, ha detto il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, rispondendo a Rainews24 in merito a un possibile coinvolgimento militare italiano. “Per l’Iraq abbiamo un’estrema preoccupazione e non da oggi. Nei primi 7 mesi del 2014 sono stati 12mila i morti in Iraq, noi oggi vediamo la punta estrema del conflitto. Abbiamo stanziato un milione di euro come governo. Il punto ora è fare arrivare questi aiuti, creare dei corridoi umanitari”.
 
LA PREGHIERA DEL PAPA – Arriva anche un nuovo monito di Papa Francesco. “Cari fratelli e sorelle, ci lasciano increduli e sgomenti le notizie giunte dall’Iraq”, ha detto il Pontefice durante l’Angelus domenicale. “Migliaia di persone, tra cui tanti cristiani, cacciati dalle loro case in maniera brutale; bambini morti di sete e di fame durante la fuga; donne sequestrate; persone massacrate; violenze di ogni tipo; distruzione dappertutto, di case, di patrimoni religiosi, storici e culturali”. “Tutto questo – ha scandito – offende gravemente Dio e l’umanità. Non si porta l’odio in nome di Dio! Non si fa la guerra in nome di Dio!“. “Le persone private della casa in Iraq dipendono da noi. Invito tutti a pregare e, quanti possono, ad offrire un aiuto concreto”, aveva scritto precedentemente Bergoglio in un tweet inviato dall’account ‘@Pontifex’ a oltre 14 milioni di follower. Papa Francesco ha ricevuto stasera a S.Marta il cardinale Fernando Filoni suo Inviato personale in Iraq, che partirà domani per la sua missione. Bergoglio gli ha dato le sue personali indicazioni per la missione, affidandogli anche una somma da impiegare per aiuti urgenti alle persone più colpite, come segno della concreta solidarietà del Papa.
Iraq, strage di yazidi nel Nord: “Uccisi in 500, donne e bambini seppelliti vivi dai jihadisti”ultima modifica: 2014-08-10T21:57:43+02:00da davi-luciano
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