CODOGNO: DISOCCUPATO, INVALIDO E SFRATTATO, IL COMUNE NON LO AIUTA PIÙ. “COME FACCIO A TIRARE AVANTI?”

Riforme per far mangiare gli italiani? Non sono mica uno chef». RENZI DIXIT

8 agosto 2014

Zero euro di contributi. È arrivata come una staffilata la lettera del Comune a un 40enne codognese, M.P., con la quale si comunica che il rubinetto dell’aiuto economico che, fino a poche settimane fa era alimentato seppur a fatica, si è chiuso. «Lei ha i requisiti — si legge nella nota — ma in base alle domande pervenute in Comune e le risorse disponibili, non è possibile erogare un contributo». La notizia è piombata addosso al 40enne come un macigno. Prima l’erogazione dell’assegno era di 350 euro ogni tre mesi, poi tagliati a 200. Ora non c’è più un euro. Ma la beffa viene dopo. «La sua istanza potrà essere ripresentata nel corso dell’anno qualora la sua situazione socio economica dovesse subire modifiche rilevanti» gli ha ribadito il Comune. M.P. però non ci sta. «Sono disoccupato dal luglio 2013, quando la cooperativa per cui lavoravo mi ha lasciato a casa. Ho uno sfratto sopra la testa e sono invalido al 46%. Le cose possono ancora peggiorare? — sottolinea amaramente —. «Non mi aspettavo un azzeramento del contributo. Un taglio ulteriore potevo anche prevederlo, ma chiudermi in faccia la possibilità di avere un aiuto economico per me è inspiegabile».(…)

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CODOGNO: DISOCCUPATO, INVALIDO E SFRATTATO, IL COMUNE NON LO AIUTA PIÙ. “COME FACCIO A TIRARE AVANTI?”ultima modifica: 2014-08-09T20:19:35+02:00da davi-luciano
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