Democrazia: commissione PD processa Plano

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TG Valle Susa

 Plano ancora nella bufera, la commissione provinciale di garanzia del Partito Democratico vuole vagliare la sua posizione a seguito di un esposto del Senatore Esposito.
di Leonardo Capella

A seguito di un esposto alla commissione di garanzia provinciale del Partito Democratico da parte del senatore Stefano Esposito, vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato e da sempre esponente radicale PD nella vicenda Torino-Lione, Sandro Plano verrà sentito lunedì 4 agosto dalla commissione presieduta da Amalia Neirotti. Fanno parte della commissione anche Dora Spagnoli (magistrato), Maurizio Basile (avvocato), Salvatore Gandolfo (commercialista) e Donato Ierinò (consigliere comunale di Piossasco). ”Da parte nostra non c’e’ alcuna posizione preconcetta” dice Neirotti e aggiunge “anche se si coglie effettivamente nel partito l’aspettativa di un provvedimento di espulsione. Ma verificheremo gli elementi reali e l’eventuale inconciliabilità con l’iscrizione al partito”. Il caso viene affrontato anche dal segretario provinciale del Pd Fabrizio Morri, a margine della presentazione della festa provinciale del partito che ha sottolineato di voler presentare alla Commissione, assieme al segretario regionale Davide Gariglio, ”un punto di vista preoccupato. Lo statuto del partito non prevede l’allontanamento di iscritti per dissensi di natura politica, ma qui siamo di fronte a una questione politica diversa. Le reiterate dichiarazioni di Plano hanno messo il partito in un evidente imbarazzo, non riconoscendo il carattere democratico della decisione di fare l’opera”. Molto estremista la posizione del senatore Esposito come emerge da un intervento su Facebook   ”Vorrei solo capire come possa essere conciliabile la presenza nel Pd di un sindaco che insulta pubblicamente i vertici del suo partito”, e aggiunge “attacca tutti i giorni i magistrati e le forze dell’ordine che sanzionano i violenti; organizza consigli comunali aperti per giurare, con gli stessi che di notte attaccano il cantiere e le imprese, che la Tav non si farà mai con qualunque strumento” e ancora ” difende gli arrestati per reati gravissimi e non prende mai posizione a difesa delle vittime dei loro atti” e conclude “se uno così non può essere messo alla porta vuol dire che il Bar Sport e’ un luogo che ha più regole del Pd. Cosa bisogna fare per essere cacciati?”.

Insomma una nuova ventata di caccia alle streghe che ancora una volta evidenzia la litigiosità all’interno del Partito Democratico dove Plano si deve nuovamente difendere per aver espresso un proprio pacifico e democratico dissenso sulla questione alta velocità in Val Susa.

Democrazia: commissione PD processa Planoultima modifica: 2014-08-01T20:47:08+02:00da davi-luciano
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