ROMA: EQUITALIA SENZA SCRUPOLI, ENTRA NEL CONTO CORRENTE PER PIGNORARTI I SOLDI

come? Fattura meno a causa della crisi? Menzogna! C’è la ripresa da anni ormai

29 luglio 2014

Se si ritarda anche soltanto un giorno per pagare una rata all’Agenzia delle entrate, meglio tenersi i soldi. Meglio non pagare. La buona volontà non ha cittadinanza presso il fisco italiano. È il caso dell’ingegner Giuseppe Lucarini, titolare di uno studio di ingegneria civile ad Ancora al quale un temporeggiamento di poche ore è costato carissimo, nonostante 42 anni di libera professione senza macchie nei rapporti con l’erario. «Nel 2010 – racconta – ho avuto difficoltà a pagare 10.212,15 euro di Iva». La crisi cominciava a farsi sentire pesantemente. Ma il professionista marchigiano non è un evasore, non intende sottrarsi agli obblighi con il fisco nonostante il momento difficile, e concorda con l’Agenzia delle entrate di rimborsare il debito a rate. Lucarini non cerca, né ottiene, sconti: «Il piano di rientro prevedeva 20 versamenti trimestrali in cinque anni di 556,89 euro ciascuno. Gli interessi complessivi ammontavano a 925,76 euro».
La prima rata scadeva il 19 ottobre 2012, un venerdì. Malauguratamente il pagamento è avvenuto lunedì 22. Siccome sabato e domenica non sono giornate lavorative, di fatto il ritardo è di un giorno appena. Tuttavia i ritardi con il fisco non sono peccati veniali. Sono colpe gravissime. «Avevo pagato la settima rata il 30 aprile scorso, come previsto. Pochi giorni dopo, il 26 maggio, l’Agenzia delle entrate mi notifica che ero decaduto dal beneficio della dilazione in quanto non avevo rispettato la prima scadenza». Nessuna considerazione per il fatto che il versamento fosse poi effettivamente avvenuto, non conta che tutte le rate seguenti fossero state onorate. Le Entrate hanno iscritto il debito a ruolo applicando alla lettera la legge che impone di calare la ghigliottina sul capo dei contribuenti ritardatari anche di poche ore.(…)

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ROMA: EQUITALIA SENZA SCRUPOLI, ENTRA NEL CONTO CORRENTE PER PIGNORARTI I SOLDIultima modifica: 2014-07-31T14:49:54+02:00da davi-luciano
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