Di seguito il titolo e il pezzo dell’ Ansa, mentre alle 7,46 una breve dà la notizia di un soldato israeliano ucciso da un colpo di mortaio partito da Gaza.
Quindi mentre ieri si leggeva “Israele rifiuta tregua proposta dagli USA”, oggi leggeremo “Hamas rifiuta tregua proposta da Israele ?”
Ma davvero è così ?.
Non ho potuto seguire attentamente le cronache degli ultimi due giorni ma la mia senzazione di oggi è che si voglia far passare Hamas per coloro che rifiutano la tregua ed Israele per quella che è costretta a non interrompere l’ azione militare.
Metto molti punti interrogativi e ripeto non sono informato bene in questo momento, ma il tema che ho proposto mi sembra meriti attenzione e subito.
Marcopa
ANSA.it
Guerra a Gaza: Israele estende tregua, Hamas respinge
Continua a crescere il numero di cadaveri, “molti già in stato di decomposizione”
Redazione ANSA
26 luglio 201423:29 News
l gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato l’estensione di “una pausa umanitaria nei combattimenti” fino alle 24.00 (ora locale) di domani sera, su richiesta delle Nazioni Unite. Lo rendono noto i media israeliani. Durante il periodo della pausa umanitaria, l’esercito israeliano – hanno aggiunto i media – continuerà a neutralizzare i tunnel di Gaza e “risponderanno alle violazioni della pausa stessa”. Il gabinetto di sicurezza è stato riconvocato domani dal premier Benjamin Netanyahu per discutere “i prossimi passi nell’operazione militare a Gaza”. Intanto sono morti in ospedale due soldati israeliani per le ferite riportate in combattimento la settimana scorsa. Lo ha reso noto un portavoce militare. Allo stato attuale i militari morti sono 42
Hamas respinge proroga, morti sono mille
Giornata di tregua nel conflitto di Gaza, una tregua che Israele aveva prorogato fino alla mezzanotte, ma che Hamas ha respinto in serata rivendicando il lancio di sette razzi sul sud e nel centro del paese, e gelando così la richiesta un cessate il fuoco “innovabile” giunta dal vertice diplomatico internazionale di Parigi. La calma durata dodici ore ha consentito ai soccorritori di arrivare nei quartieri più colpiti: dalle macerie sono stati estratti decine di corpi e il bilancio delle vittime e’ salito a piu’ di 1.000.
La disponibilità del governo di Benyamin Netanyahu a prorogare la tregua, aveva fatto seguito all’appello rivolto da Parigi dai ministri degli esteri di Francia, Usa, Italia, Qatar, Turchia, Germania ed altri paesi, per una proroga di ”24 ore rinnovabili”. Israele ha convocato per la serata a Tel Aviv una riunione del Gabinetto di sicurezza per decidere -a quanto sembra – non solo l’andamento dell’operazione sulla Striscia (giunta al 19/o giorno) ma anche le prossime mosse su un possibile cessate il fuoco per cui preme la comunita’ internazionale.
Una cosa pero’ Israele ha ribadito: anche in presenza di una sospensione del conflitto, non rinuncera’ a individuare e distruggere i tunnel ”del terrore” che da Gaza minacciano lo stato ebraico. La risposta di Hamas è stata invece la ripresa del lancio di razzi. Parigi dunque, dopo ieri il Cairo, e’ stato il centro degli sforzi diplomatici con il vertice dei responsabili esteri dei paesi piu’ coinvolti, a partire dal segretario di Stato Usa John Kerry. “E’ stata una riunione positiva – ha detto il ministro degli esteri Laurent Fabius – qui siamo tutti per un’estensione del cessate il fuoco a Gaza”. ”Ora la priorità – ha incalzato il ministro degli esteri Federica Mogherini – è fermare la perdita di vite umane.
L’incontro è stato molto utile per fare il punto della situazione e coordinare gli sforzi per giungere a un’estensione del cessate il fuoco sostenibile nel lungo periodo”. La tregua di 12 ore – cominciata stamattina alle 8 ora locale – ha dato un po’ di sollievo, in vista anche della fine del Ramadan, alla popolazione di Gaza. La gente di Sajaya (circa 50mila abitanti) – proprio a ridosso con il confine israeliano e da dove, secondo il portavoce militare sono stati lanciati circa 140 razzi – e’ tornata nel proprio quartiere colpito in modo pesante nei giorni passati. La sensazione – hanno raccontato fonti locali – e’ stata quella di trovarsi in una zona colpita da un sisma. Nell’aria – hanno aggiunto – si respirava la morte: decine di corpi in decomposizione (oltre 80, secondo fonti palestinesi) sarebbero stati recuperati sotto le macerie nel corso della mattinata. In tutti i visitatori prevaleva una sensazione di shock. In un’altra cittadina della Striscia, a Khan Younis, 22 persone della stessa famiglia sarebbero perite in un bombardamento prima dell’entrata in vigore della tregua.
Gli sfollati in tutto -secondo l’Unrwa – sarebbero circa 165mila. Israele – nelle ore di tregua – ha perso altri tre soldati con un totale tra i militari di 40 morti, piu’ tre civili. I feriti tra i soldati sono, secondo il portavoce militare, 138, di cui alcuni gravi. L’esercito ha mostrato alla stampa, nelle vicinanze del kibbutz di Nir-Am (nel Neghev occidentale), uno dei tunnel -oggi ne sono stati trovati altri 4 e il totale secondo i militari e’ finora di circa 30 con oltre 100 aperture diverse – dal quale ”Hamas avrebbe potuto far passare” fino in territorio israeliano ”decine di terroristi, forse anche centinaia”. ”La sua scoperta – ha detto un ufficiale – ha sventato un attentato di grande portata”. In Cisgiordania, dopo gli incidenti in manifestazioni contro la guerra della scorsa notte in cui sono stati uccisi due giovani palestinesi, oggi la situazione e’ apparsa finora calma. A Tel Aviv in serata si e’ svolta una manifestazione di protesta contro la guerra nella centralissima Piazza Rabin, mentre dall’altra parte della piazza si sono ritrovati i sostenitori dell’operazione.
La storia. Incinta muore sotto le bombe, la sua bimba sopravvive
Desta commozione a Gaza, e viene indicata come un messaggio di speranza, la vicenda di una giovane madre morta sotto le bombe mentre era al nono mese di gravidanza. I medici palestinesi sono riusciti a far nascere la bimba e a tenerla in vita. Il dramma e’ iniziato nella notte fra giovedi e’ venerdi’ quando l’abitazione di Ibrahim Sheikh-Al, nel campo profughi di Deir el-Balah (nel settore centrale della Striscia), e’ stata investita dall’onda d’urto di due bombe sganciate da aerei da combattimento F-16. L’uomo, di 28 anni, e’ stato ferito mentre la moglie, Shaima (23 anni), e’ rimasta sotto le macerie. Per circa un quarto d’ora e’ stata data per dispersa. Mentre la zona si trovava immersa nelle tenebre, alcuni vicini sono riusciti a recuperare il corpo della giovane donna, che ormai non respirava piu’, e a trasportarlo all’ospedale locale. Si tratta dell’Ospedale dei Martiri di al-Aqsa, colpito in precedenza e severamente danneggiato del fuoco israeliano. In queste circostanze disperate i medici si sono prodigati per salvare almeno la piccola che Shaima portava in grembo. La bambina e’ stata subito messa in un’incubatrice, nella persuasione che difficilmente sarebbe rimasta in vita. Invece oggi l’équipe medica ha assunto un tono ottimistico e ha informato il padre che, con tutta probabilita’, la figlia di Shaima sopravvivera.
Quattro bambini hanno perso la vita per un colpo di mortaio caduto nel Sinai settentrionale, in Egitto, a pochi chilometri da Gaza e in un’area dove è in corso una guerra a bassa intensità fra jihadisti e forze di sicurezza egiziane. Un colpo di mortaio ha colpito una casa facendo morti e feriti: quattro bambini e ragazzini sotto i 15 anni uccisi e quattro persone ferite, secondo fonti della sicurezza raccolte dall’Afp. Altre fonti parlano di tre bambini uccisi, uno ferito assieme a un uomo e una donna, tutti della stessa famiglia nel villaggio di el Mahdya, a sud di Rafah, la città frontaliera con la Striscia di Gaza. Non è chiaro chi abbia sparato il colpo anche se le fonti Afp puntano il dito contro “rivoltosi” che avevano preso di mira soldati. L’agenzia statale Mena segnala che responsabili egiziani stanno indagando sull’origine del proiettile. Non si esclude quindi che che possa essere venuto da Gaza da dove, secondo vari media, sono partiti colpi di mortaio verso il sud di Israele. L’episodio e’ comunque un ulteriore indizio della pericolosità del Sinai settentrionale, dove opera il principale gruppo jihadista egiziano, Ansar Bait al-Maqdis, i “Partigiani della Sacra dimora” (Gerusalemme) che vorrebbero imporre la sharia in Egitto e hanno appena riconosciuto Abu Bakr al Baghdadi, il leader dello Stato islamico (Is). Dalla destituzione del presidente islamista Mohamed Morsi nel luglio dell’anno scorso, le forze dell’ordine egiziane sono obiettivo di numerosi attacchi e attentati rivendicati da gruppi jihadisti. Secondo una stima governativa in circolazione da mesi e mai aggiornata, da allora sono stati più di 500 i poliziotti e i soldati uccisi.
Gaza. La verità sulle bugie di oggi in un rapporto ONU del 2009. Operazione Piombo Fuso.
http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=2617
Puntuale Israele ha ripreso a bombardare, scaricando su Hamas la responsabilità di aver rotto la tregua. C’era stata una tregua umanitaria limitata nel tempo e poi Israele aveva fatto sapere che l’ avrebbe estesa per altre 24 ore. Non so se e come e da chi questo prolungamento di 24 ore sia stato chiesto ad Hamas.
La narrazione mediatica comunque è cambiata da ieri:
da “Israele rifiuta la tregua chiesta dagli USA e dall’ ONU” in “Hamas rompe la tregua accettata da Israele. ”
L’ operazione mediatica, in questo caso è riuscita, sicuramente nei media ufficiali.
Marcopa
di seguito dall’ Ansa:
“L’aviazione israeliana ha ripreso i raid sulla striscia di Gaza alla luce dei “ripetuti attacchi di razzi da parte di Hamas durante il cessate il fuoco umanitario”. Lo ha annunciato il portavoce militare.”
Gaza:Hamas accetta tregua di 24 ore
“In risposta a Onu e vista la situazione del nostro popolo”
Redazione ANSA
TEL AVIV 27 luglio 2014
(ANSA) – TEL AVIV, 27 LUG – Hamas ha accettato una tregua umanitaria di 24 ore che dovrebbe partire tra un’ora. Lo ha comunicato un portavoce dell’organizzazione. “In risposta all’intervento dell’Onu e considerando la situazione del nostro popolo e in occasione della festa di Eid, e’ stato concordato tra le fazioni della resistenza di accettare – ha detto il portavoce citato anche dai media israeliani – una calma umanitaria di 24 ore a partire dalle 14.00 di domenica locali”