La marcia No Tav in Valsusa dopo una notte di guerriglia

Oggi parte da Giaglione la mobilitazione pacifica per cancellare gli ultimi scontri

Manifestazione No Tav
MASSIMO NUMA – MAURIZIO TROPEANO
Di nuovo in marcia per un corteo pacifico, popolare e aperto alla famiglie e ai bambini. Il Movimento No Tav ritorna oggi pomeriggio sul sentiero che dal campo sportivo di Giaglione porta al cantiere di Chiomonte: «Ci aspettiamo un’ampia partecipazione», fanno sapere gli organizzatori. L’appuntamento è nel primo pomeriggio di oggi con l’adesione ufficiale del Movimento 5 Stelle e del partito della Rifondazione comunista. Il corteo segna di fatto la chiusura del campeggio itinerante che dalla metà di luglio sta toccando diverse località della Bassa Valle anche se la mobilitazione dei comitati andrà avanti per tutto agosto.

 

L’assedio notturno

Sempre da Giaglione sono partiti i 250 attivisti, in particolare di area autonoma e anarchica, che l’altra notte hanno tentato di avvicinarsi alle recinzioni del cantiere Tav di Chiomonte. Non ci sono riusciti ma una parte del corteo, composta da persone con il volto coperto, ha occupato le corsie dell’autostrada Torino-Bardonecchia, incendiato una ventina di copertoni e alzato barricate a pochi metri dagli automobilisti che si sono trovati di fronte a un muro di fuoco e immersi nel fumo. Salvati dalla polizia stradale che è riuscita a bloccare il traffico appena in tempo. La circolazione è stata ripristinata solo verso le tre di ieri mattina dopo l’intervento dei vigili del fuoco.

 Agente ustionato

Nel corso della manifestazione sono state lanciate, nella parte del cantiere dove ci sono gli impianti di depurazione, decine di bombe-carta contro i poliziotti e i carabinieri del presidio. Un agente, colpito da un ordigno a una gamba, è rimasto ustionato. Poi una lunga sequenza di fuochi d’artificio, diretti soprattutto contro le corsie dell’A32 e solo in parte verso il cantiere. Ieri mattina è stato recuperato, nell’area degli incidenti, i primi così gravi del 2014, un vero e proprio arsenale della guerriglia: borse piene di pietre, bombe-carta, bengala, rudimentali scudi di plastica e una molotov con un innesco di polvere pirica. Alcuni ordigni hanno una gettata di 100-150 metri e sono stati diretti ad altezza-uomo.

 L’inchiesta

La Digos ha controllato le 82 auto con cui gli attivisti sono arrivati, parcheggiate nella frazione Ramat e nel campo sportivo di Giaglione, risalendo così all’identità dei proprietari. Filmati anche gli autori dei vari attacchi, prima e dopo gli incendi e le azioni di natura violenta. Già identificati una prima parte degli attivisti, saranno al più presto segnalati alla procura, dove è stato già aperto un fascicolo.

Le bandiere palestinesi

Ieri pomeriggio nel centro di Bussoleno il movimento No Tav ha organizzato un presidio in solidarietà con il popolo palestinese. Nicoletta Dosio, leader storca del movimento, annuncia: «La Valsusa è a fianco della Palestina e dei popoli oppressi. Oggi alla marcia saremo presenti con le bandiere palestinesi. Chiediamo che l’Italia rompa le relazioni diplomatiche con Israele perché lo schierarsi con la Palestina non siano solo parole vane». Il corteo cercherà di raggiungere le reti del cantiere.

 La Francia mette i soldi

Intanto l’Agenzia francese per il finanziamento delle infrastrutture di trasporto (Afitf) ha stanziato 105 milioni per la galleria geognostica di Saint-Martin-La-Porte, in Savoia. I lavori, al via all’inizio del 2015, segnano la ripresa delle attività di cantiere per la Torino-Lione in Francia. Con questo finanziamento Parigi ha coperto i costi per la realizzazione dell’opera di sua competenza.

La marcia No Tav in Valsusa dopo una notte di guerrigliaultima modifica: 2014-07-27T20:06:01+02:00da davi-luciano
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