Le tasse sono di destra e di sinistra: artigiani licenziano per pagare

21 luglio 2014Di L’indipendenza

di ELISABETTA CASTELLAZZI

La Cgia di Mestre ci regala un’altra doccia fredda. Le tasse sulla casa negli ultimi 5 anni sono raddoppiate. Governi di destra, governi di sinistra, governi di centrotecnici, non fa la differenza, sulla casa si succhia.

L’ultimo caso lo abbiamo denunciato proprio noi da questo giornale, preannunciando non solo con l’arrivo dei nuovi estimi catastali anche la decuplicazione dei valori e quindi della tassazione. C’è il fiscal compact che presto ci obbligherà ad allinearci alla tassazione degli stati membri e quindi ad avere una tassa di successione del 20 per cento. Si farà prima a vendere che ad avere diritto ad ereditare il frutto, già tassato, di una vita di lavoro delle nostre famiglie. Lo avevamo chiamato lo stato dell’Unione sovietica europea. Ed è così. Ma non siamo da meno nemmeno a casa nostra. Vediamo cosa dice al proposito l’ultimo dossier dell’Ufficio Studi della Cgia di Mestre.

Negli ultimi 5 anni la tassazione sulla casa è quasi raddoppiata, mentre il valore economico delle abitazioni è mediamente sceso del 15%.  Prendendo come riferimento i dati medi nazionali, l’analisi della Cgia dimostra che in un’abitazione di tipo civile (categoria catastale A2) tra il 2010 e il 2014 il valore di mercato è sceso del 15% (da quasi 200.000 a poco meno di 170.000 euro), mentre le imposte ordinarie (cioè quelle generalmente versate da tutti i proprietari, come i rifiuti e la Tasi) sono aumentate del 104% (da 300 a 611 euro). Pertanto, l’incidenza delle imposte sul valore dell’abitazione è passata dall’1,5 per mille al 3,6 per mille. Un incremento del 140 per cento. Per un’abitazione di tipo economico (categoria catastale A3), invece, la contrazione media del valore di mercato è stata anche in questo caso del 15 per cento (da quasi 174.500 a poco più di 148.300 euro), mentre il peso fiscale è aumentato dell’88 per cento (da 264 a 495 euro). Vuol dire che l’incidenza delle imposte sul valore di questa abitazione è salita dall’1,5 per mille al 3,3 per mille (+ 121 per cento).

E l’inflazione? Vediamola. E’ aumentata, nello stesso periodo di riferimento dell’analisi, del 7,3 per cento. “Oltre alla crisi e al crollo della domanda abitativa, dovuto in parte alla stretta creditizia praticata in questi ultimi anni dagli istituti di credito- conclude Bortolussi- il valore economico delle case ha subito un forte calo anche a seguito del deciso aumento della tassazione. Fino a qualche anno fa l’acquisto di una abitazione o di un immobile strumentale costituiva un investimento. Ora, chi possiede una casa o un capannone sta vivendo un incubo. Tra Imu, Tasi e Tari gli immobili sono sottoposti ad un carico fiscale ormai insopportabile”.

O si pagano le tasse o si assume. Davanti al bivio molti artigiani dell’edilizia, del legno, del settore dell’installazione degli impianti (idraulici, elettricisti, manutentori, etc.) sono stati costretti a gettare la spugna o nella migliore delle ipotesi a ridurre drasticamente il personale alle proprie dipendenze. Chiaro, no?
da L’indipendenza
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Le tasse sono di destra e di sinistra: artigiani licenziano per pagareultima modifica: 2014-07-21T20:32:05+02:00da davi-luciano
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