Torna lo spettro del prelievo forzoso sui conti: “In Europa è inevitabile”

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Depositi non più garantiti da default, rischiano i correntisti sopra i 100 mila euro

Segnali sempre più precisi e inquetanti danno per probabile l’adozione del cosiddetto “modello Cipro” all’interno dell’intera Eurozona, ossia il coinvolgimento nelle perdite degli istituti bancari in crisi di azionisti, obbligazionisti e depositi sopra i 100 mila euro. La Commissione europea sta infatti per varare una direttiva sui salvataggi bancari che va esattamente nella direzione di intaccare i conti correnti.

 IL CASO CIPRO – Il modello sarebbe dunque quello del recente intervento a Cipro, risalente alla scorsa primavera. Inizialmente la Troika (UE, BCE e FMI) aveva concesso aiuti per 17 miliardi di euro a Nicosia dietro totale ristrutturazione del suo sistema bancario, coinvolgendo nelle perdite tutti gli “stakeholders” inclusi i depositi più bassi. Dopo la bocciatura da parte del parlamento cipriota, si è optato per un’intervento più “light”, non più un prelievo forzoso su tutti i c/c (come avvenne in Italia nel 1992 col governo Amato) bensì un intervento solo sui depositi sopra i 100mila euro.
IL ‘BAIL IN’ – Il cosidetto “bail-in”, ossia la ristrutturazione degli istituti a carico degli stessi soggetti che vi hanno a che fare, è considerata la misura più efficiente per arginare le sofferenze bancarie. Di fatto, si evita di imporre oneri a carico del contribuente e si spinge il risparmiatore ad evitare comportamenti di azzardo morale, perché sapendo di poter essere chiamato a “salvare” la propria banca, questi sceglierà certamente quella più affidabile e con la probabilità minore di fallire, premiando gli istituti più virtuosi e punendo quelli più a rischio.
IL RISCHIO – Se la direttiva punta a responsabilizzare banche e correntisti e ad evitare che a pagare alcune sofferenze debba essere l’interca comunità, i rischi non mancano nemmeno per i titolari di depositi al di sotto dei 100mila euro. Se è vero infatti che il Fondo interbancario di garanzia sui depositi dovrebbe coprire integralmente eventuali perdite, è altresì noto che le risorse stanziate per questa fattispecie sono meno del 2% della cifra potenzialmente da tutelare. In sostanza una tutela puramente teorica, soprattutto se a fallire fosse una banca medio-grande.
Torna lo spettro del prelievo forzoso sui conti: “In Europa è inevitabile”ultima modifica: 2014-07-19T00:58:31+02:00da davi-luciano
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