un esempio di paraculismo eccelsoLa classe intellettuale brucia all’inferno.
di Renato F. Rallo · 16 luglio 2014
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C’è una nuovissima, meravigliosa avanguardia tra gli intellettuali-de-sinistra (Michele Serra, Christian Raimo, Ida Dominijanni e tanti altri) sul conflitto in Medioriente: gli esaltatori del silenzio. Laddove l’intellettuale deve sempre necessariamente prendere una posizione, anche solo perchè dovrebbe sapere meglio di tutti che l’imparzialità è un’utopia (o un’omertà), essi invece tacciono, e se ne vantano.
Tra gli argomenti, oltre alla già nota “tragedia da entrambe le parti”, la “complessità della situazione”, spunta la geniale novità: la stanchezza.
Ebbene sì, gli intellettuali-de-sinistra non prendono più posizione sul conflitto israelo-palestinese perchè sono stanchi della ripetitività della situazione, dell’impotenza, e questa noia li uccide al punto che non riescono neanche più a scrivere due righe sul sionismo.
La loro ipersensibilità filantropica li costringe ad un silenzio colto, tenebroso, raffinato, ed invita il pubblico a fare altrettanto. Un’elegantissima orazione funebre in onore di un popolo che però, sfortunatamente, ancora deve morire.
Sbagliamo quindi a pensare che sia solo paura di parlare di certi argomenti in modo chiaro.
Sbagliamo a pensare che chi vuole rimanere amico del “grande pubblico” non può permettersi di dire una-parola-una sull’apartheid israeliana, sulle radici di quest’ennesimo episodio di pulizia etnica.
Sbagliamo perchè non hanno paura: si stanno solo annoiando.
A questo punto, cari Palestinesi, se volete che gli intellettuali-de-sinistra tornino a parlare della vostra lotta di liberazione smettetela di morire in modo così banale.
Non so, magari prima che il vostro corpo venga dilaniato da una bomba, mangiatevi dei coriandoli.
Il fondo a sinistraultima modifica: 2014-07-16T23:29:38+02:00da
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