No Tav, in manette tre antagonisti per l’assalto al cantiere di Chiomonte

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_luglio_11/no-tav-manette-tre-antagonisti-l-assalto-cantiere-chiomonte-62c58c00-08c6-11e4-89ec-c067e3a232ce.shtml

Devono rispondere di fabbricazione e porto d’armi di armi da guerra e congegni esplosivi, danneggiamento, incendio e violenza a pubblico ufficiale aggravata

di Elisa Sola

Tre antagonisti milanesi, militanti No Tav, sono stati arrestati a Milano e Lecce. Il blitz, che è scattato all’alba di venerdì, è stato coordinato dalla Digos, che ha eseguito un’ordinanza di custodia del gip di Torino. La richiesta delle misure è stata fatta dai pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo. L’operazione è il proseguimento dell’indagine che portò il 9 dicembre 2013 all’arresto di quattro attivisti No Tav, accusati di terrorismo. Dopo quei fermi in tutta Italia si erano moltiplicate, in Italia ma non solo, le manifestazioni di protesta da parte del movimento contrario alla Torino-Lione. Venerdì mattina sono finiti in manette Lucio Alberti, di 24 anni, Francesco Sala di 26 e Graziano Mazzarelli di 23, leccese. Sono accusati, così come gli arrestati del 9 dicembre, di avere partecipato all’assalto notturno al cantiere della Tav di Chiomonte tra il 13 e il 14 maggio 2013.

 Caduta l’accusa di terrorismo

I tre fermati devono rispondere di fabbricazione e porto d’armi di armi da guerra e congegni esplosivi, danneggiamento, incendio e violenza a pubblico ufficiale aggravata. Ma non di terrorismo, dopo che la Corte di Cassazione, recentemente, ha negato la configurabilità di questo tipo di reato per i quattro fermati del 9 dicembre. La sera del 13 maggio 2013 un gruppo di militanti No Tav aveva marciato nei boschi di Giaglione fino ad arrivare alle reti dell’area di lavoro. Erano state lanciate nel cantiere pietre, bottiglie, fuochi d’artificio e bombe carta. Un compressore era andato a fuoco mentre alcuni operai stavano lavorando. Non era rimasto ferito nessuno. Il 9 dicembre 2013 furono arrestati per questo episodio Niccolò Blasi, Claudio Alberto, Mattia Zanotti Chiara Zenobi. Sono ancora in carcere. Proprio a partire da venerdì, per tre giorni, il Movimento No Tav, insieme a realtà dell’autonomie torinese organizza a Venaus, paese della Val di Susa, una tre giorni di «opposizione sociale alla crisi», con dibattiti e una marcia al cantiere prevista per sabato sera.

No Tav, in manette tre antagonisti per l’assalto al cantiere di Chiomonteultima modifica: 2014-07-11T12:05:47+02:00da davi-luciano
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