Barroso: Napolitano potrebbe essere presidente della commissione UE

venerdì, 4, luglio, 2014

”Se non trovassimo in futuro un presidente della Commissione potremmo chiedere a Napolitano di diventare presidente della Commissione Ue, e’ un uomo con una grande carica di entusiasmo”.
E’ quanto ha detto oggi il presidente della Commissione europea Jose’ Manuel Barroso, riferendo quanto discusso ieri con alcuni suoi collaboratori dopo il suo incontro con il capo dello Stato al Quirinale.
http://www.imolaoggi.it/2014/07/04/barroso-napolitano-potrebbe-essere-presidente-della-commissione-ue/

Emilia Romagna, infermieri in rivolta: “La Regione ci sostituisce con le badanti”

nooo….la Regione più perfetta che ci sia??? Quella dei giusti mai farebbe una cosa così IRRESPONSABILE

sabato, 5, luglio, 2014
In Emilia-Romagna familiari o badanti non possono sostituirsi agli infermieri professionali nell’assistenza a domicilio di malati cronici. Lo sostiene il Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, che a fine maggio ha scritto all’assessore regionale alla Salute, Carlo Lusenti, al ministro Beatrice Lorenzin, e al direttore generale professioni sanitarie e risorse umane del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna per chiedere di revocare la delibera che da Piacenza a Rimini consente a personale ‘laico’, come appunto ad esempio familiari e badanti, di prestare cure a casa di chi soffre di malattie croniche.
La delibera della Giunta Errani relativa appunto alle “Indicazioni sui percorsi relativi alle pratiche assistenziali eseguite da personale laico su pazienti con malattie croniche, rare o con necessità assistenziali complesse”, del 24 febbraio 2014, aprirebbe, secondo il Nursind, “possibilità nuove e preoccupanti” rispetto alle “competenze infermieristiche” e al “loro riconoscimento”. Che farà dunque ora la Regione? Vogliono saperlo due consiglieri, Silvia Noè (Udc) e Andrea Leoni (Fi) autori di altrettante interrogazioni che rilanciano la tesi del Nursind. Tra le varie motivazioni che avrebbero portato il sindacato a chiedere alla Giunta Errani un passo indietro, Noè segnala anche “la non competenza regionale nella definizione dei contenuti professionali infermieristici, la necessità di una valutazione professionale per l’attribuzione caso per caso a personale di supporto o caregiver, la non possibilità di devolvere a personale laico attività sanitarie riservate, l’incentivazione all’abusivismo su materie riservate”.
Leoni a sua volta evidenzia che per il Nursind quanto previsto dalla delibera regionale cozza con “la normativa nazionale che definisce l’esercizio della professione infermieristica in quanto le attività indicate (per esempio, la gestione dei cateteri venosi e la somministrazione dei farmaci) sono attribuibili al solo personale sanitario”. Eppure in Emilia-Romagna sarebbe prevista “la possibilità di far svolgere attività complesse ai pazienti, ai loro familiari o agli assistenti, previa frequenza di un breve corso di formazione istituito ad hoc”. Anche Leoni poi ribadisce che la “definizione dei contenuti professionali non è materia di competenza regionale.
“Ragioni di inefficienza organizzativa, di contenimento dei costi o di mancanza di strutture assistenziali idonee- dice allora il consigliere forzista- non possono giustificare la devoluzione di attività sanitarie riservate agli operatori infermieristici a personale non adeguatamente qualificato”. Per cui sarebbe necessario, “un approfondimento della delicata questione e una maggiore chiarezza”. Leoni e Noè suggeriscono quindi alla Giunta di revocare la delibera e di aprire un tavolo di confronto allargato ai rappresentanti delle professioni coinvolte e al ministero della Salute.
www.dire.it 

Lavoro nero: chiusa azienda agricola per utilizzo di clandestini

ma chissà a chi faran comodo queste “risorse”

sabato, 5, luglio, 2014
Un’azienda agricola chiusa, due persone denunciate. E’ il risultato di un’indagine dei carabinieri di Sinalunga (Siena) e dei loro colleghi del nucleo carabinieri ispettorato del lavoro che dopo lunghe indagini hanno trovato alcuni lavoratori cinesi che nell’azienda stavano raccogliendo ortaggi. Tre di questi sono risultati essere clandestini per cui per loro e’ scattato il provvedimento di espulsione, mentre per il proprietario dei terreni (un italiano residente in Valdichiana) e’ scattata la sospensione dell’attivita’ imprenditoriale per aver impiegato personale irregolare.
Gli accertamenti successivi hanno chiarito che i cinesi , reclutati a Firenze da alcuni connazionali,, lavoravano 11 ore al giorno pagati meno di 3 euro l’ora. Gli ortaggi e le verdure raccolte venivano poi ritirate e rivendute nei mercati di Firenze e Prato da un’azienda cinese totalmente in nero, e del tutto sconosciuta alla pubblica amministrazione.Due le persone denunciate in stato di liberta’: X. D. cinese residente a Prato ed un imprenditore italiano. Per loro anche, sanzioni amministrative per oltre 15.000 euro. (AGI)

Non solo cervelli in fuga, è allarme minorenni che emigrano per lavorare

sono tutti choosy questi italiani. Per fortuna che ci salvano i migranti in arrivo, il nostro futuro e  le nostre pensioni saranno in una botte di ferro, raccontano.

sabato, 5, luglio, 2014

 
Ricercatori e laureati non sono gli unici che lasciano l’Italia per lavorare. Accanto a loro ci sono sempre più diplomati e, soprattutto, i loro ‘fratelli minori’. Ovvero, ragazzini che dopo la licenza media lasciano il Paese per andare all’estero, chi seguendo la famiglia e chi per cercare lavoro. Un tuffo nel passato, in quella stagione che vedeva gli italiani emigrare in massa per cercare fortuna all’estero. E per la Fondazione Migrantes, questo nuovo aumento di minorenni che lasciano l’Italia è un “campanello d’allarme”, un fenomeno recente che deve essere studiato. A dirlo è Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes (video nel notiziario Dire in abbonamento), oggi a Bologna per il convegno sulla nuova emigrazione italiana organizzato dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo.
 
In una decina d’anni, dal 2001 al 2011, i minorenni con licenza media che hanno lasciato l’Italia “sono passati dallo 0,1% al 24%- sottolinea Licata- è un dato che va scientificamente accertato e analizzato nelle sue caratteristiche, se sono minorenni accompagnati dalle famiglie o se sono ragazzi con licenza media che si spostano, in prevalenza dalle regioni del sud Italia verso la Svizzera e la Germania alla ricerca di posti di lavoro, così come avveniva diversi anni fa, in un momento in cui l’Europa ha difficoltà di inserimento lavorativo”. Quindi occorre “verificare che tipo di spostamenti sono”. In parallelo aumentano anche i diplomati, che rappresentano il 27% dei giovani che espatriano. “Ma fra loro- segnala Licata- l’83% ha provato a frequentare l’Università, ma poi ha abbandonato gli studi per andare a lavorare all’estero. E questo è grave”.
 
Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Istat, il fenomeno dell’emigrazione italiana si conferma in netta crescita. “Le iscrizioni alle anagrafe, di persone rientrate, sono scese dalle 31.000 nel 2012 alle 28.000 del 2013- spiega Licata- mentre le cancellazioni sono passate dalle 68.000 del 2012 alle 82.000 del 2013″. Nell’ultimo biennio, la maggior parte delle partenze si è registrato da Lombardia e Veneto (segue la Sicilia), “ma è probabile che si tratti di persone che vanno all’estero dopo un percorso migratorio interno, dal sud al nord Italia”. Tra il 2012 e il 2013, inoltre, “sono in parte cambiate le rotte degli italiani che vanno all’estero- spiega ancora Licata- c’è un aumento dell’8,6% di emigrati verso l’Asia, tra cui mille persone hanno preso residenza in Cina”. Sempre alta resta comunque l’emigrazione verso l’America (+4%).
 
“Dobbiamo però sfatare un mito- avverte Licata- i dati sugli italiani nel mondo sono incompleti”. Gli iscritti all’Aire (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) sono oltre 4,3 milioni, ma i ricercatori che si occupano di studiare il fenomeno stimano che siano almeno il doppio, perchè l’Aire non riesce a intercettare soprattutto i giovani che spesso si spostano da un Paese all’altro, per motivi di studio o lavoro, e non si iscrivono all’anagrafe. Secondo l’Aire, nel 2012 gli emiliano-romagnoli nel mondo erano circa 150.000, con 7-8.000 nuove iscrizioni in media ogni anno.
 

SARKOZY INDICTED: THE REVENGE OF GADDAFI …

Luc MICHEL / In Brief / With PCN-SPO – AFP – LLB / 2014 07 03 /

LM.NET - EN BREF sarko la vengeance de Kadhafi (2014 07 03) ENGL

At the origin of the affair earning Nicolas Sarkozy his new woes, the phone taps in September 2013 in the investigation of charges of financing by Libya of Muammar Gaddafi his successful 2007 campaign …

 SARKOZY INDICTED, THE PS AT 6%: REGIME CRISIS IN FRANCE …

 Nicolas Sarkozy mis en examen (= being charged or arraigned or put under official investigation) this night in particular for active corruption and Thierry Herzog, the lawyer of Nicolas Sarkozy, indicted … After the collapse of the PS – which organizes the hunting of Sarko – and the left at the European Elections governing with 6% of voters (and 60% of abstention, the real ‘first party of France’), the French parliamentary system is in serious crisis.

 “SARKOZY BREATHLESS” … ALSO FRANCE!

 “Sarkozy, breathless,” comments LA LIBRE BELGIQUE (Brussels):…. “The results are dramatic. France is breathless The left is flat. Without ideas, without plans, without vision. The right tears and washes its dirty linen in public. “These legal developments come amid when rumors about his willingness to take in Autumn the head of the right-wing UMP party are more accurate. “If some sarkozysts had denounced during the day his putting in custody, no tenor of the right came to defend him,” said AFP.

 The former French president Nicolas Sarkozy has been put under official investigation in the night from Tuesday to Wednesday, in particular for corruption and misuse of influence, a dramatic extent when his political comeback is on everyone’s mind. Before receiving the former president, the judges had put under official investigation in the evening his lawyer, Thierry Herzog, and the senior magistrate Gilbert Azibert. The former president arrived shortly before 8:00 at the Central Directorate of the Judicial Police in Nanterre (DCPJ) in the western suburbs of Paris, not far from his former stronghold of Neuilly-sur-Seine. After about 15 hours of custody in the premises of the anti-corruption office (Oclciff) – a first for a former head of state – he was taken to the financial hub of the Paris court to be presented to the judges . They have charged him for concealment of violation of professional secrecy, corruption and misuse of influence, prosecutors said in a statement to AFP. He is not subject to judicial review. Corruption and misuse of influence are punishable offenses up to ten years in prison.

 SARKOZY CAUGHT BY GADDAFI’S REVENGE …

 In the Libyan affair, several of his close friends had first their mobile phones been tapped: former ministers Claude Guéant and Brice Hortefeux, but also Michel Gaudin, former head of the national police and ex-police chief of Paris. The latter became his chief of staff after the defeat of 2012, and had in the spring of 2013 several conversations that challenge investigators. He seems to want, in vain, to learn about the Libyan investigation from a responsible officer. Judges decided to tap the former president’s phone, especially the phone he uses under the borrowing identity of Paul Bismuth (the name of a French-Israeli Zionist activist, former member of the Betar militia and close to the CRIF) to converse with Mr Herzog. However, trade between the two men may suggest that they sought to obtain confidential information from Gilbert Azibert.

 Judicial obstacles are on the road to a return of Nicolas Sarkozy in politics. In addition to the Libyan financing cases and alleged misuse of influence, the Paris prosecutor gave to financial judges an investigation on the financing of the 2012 campaign of Nicolas Sarkozy. His rallies appear to have been largely funded by the UMP to hide an over the limit of the campaign spending authorized by law. “Can he come back? “questions Libération …

 All this is, beyond the offender Sarkozy is, obviously orchestrated by the PS that controls justice and police. But the PS spindoctors, who have already believed being smart to play the FN card – a mere pawn on the French political scene since always, created by the Pasqua networks in 1972, exploited by both the right and left at the mercy of political cycles – with the results that we know since May 25, would be very wrong to rejoice. That’s all the French parliamentarist regime that is in deep crisis!

 Luc MICHEL

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 Luc MICHEL /

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diritto alla sopravvivenza? Non esiste, tanto nessuno marcia per tale diritto di serie Z

vita senza diritti né tutele per chi ha la cittadinanza sbagliata. In Italia poi si manifeta solo quando i partitini “dei giusti” chiama a radunata o in prossimità di qualche scadenza elettorale o per un pò di visibilità e carrierismo di qualcuno.

Firenze: Imprenditore si suicida, sparandosi in casa, a causa dei debiti

4 luglio 2014
Stamani tragedia in provincia di Firenze. Un imprenditore sessantenne si è tolto la vita sparandosi un colpo con un fucile da caccia. L’uomo gestiva un’azienda in gravi difficoltà economiche legata a un’importante situazione debitoria. La tragedia è avvenuto intorno all’ora di pranzo. Alla base del gesto ci sarebbe proprio la condizione che stava vivendo la sua ditta.(…)Leggi tutto su firenzetoday
http://www.crisitaly.org/notizie/firenze-imprenditore-si-suicida-sparandosi-in-casa-a-causa-dei-debiti/

Subiaco: Sanità, occuparono A24 per protesta, 62 persone a processo
4 luglio 2014
Sessantadue persone tra amministratori comunali della valle Aniene, medici e dipendenti dell’ospedale di Subiaco, in provincia di Roma, sono state rinviate a giudizio per aver occupato, il 27 settembre 2010, l’A24 Roma-L’Aquila durante una protesta contro la riconversione del nosocomio Angelucci in seguito al decreto 80 della Regione Lazio. Tra i destinatari del provvedimento, chiesto dal pm di Tivoli Stefania Stefania, ci sono anche tredici sindaci, di cui cinque ancora in carica. Citato in giudizio anche il presidente della Comunità montana dell’Aniene, Luciano Romanzi. Secondo l’accusa, durante la manifestazione di protesta all’altezza dello svincolo A24 di Vicovaro-Mandela venne occupata la carreggiata verso la capitale della Roma-L’Aquila, impedendo il transito dei veicoli fino a causarne l’incolonnamento per circa dieci chilometri. Durante la protesta, sempre secondo la procura, fu causata interruzione di servizio autostradale e dei pubblici servizi. Il processo al tribunale di Tivoli si aprirà il 4 novembre. Intanto, a distanza di quattro anni da quella protesta che richiamò circa cinquecento persone, l’ospedale di Subiaco è sempre più in crisi per la riduzione di personale e il taglio di importanti servizi. In questi giorni si è aggravata la situazione degli organici al Pronto Soccorso mettendo a rischio la copertura dei turni e la garanzia del servizio, causando nuove proteste dei sindacati, diffide e minacce di azioni legali.

Fonte Ansa

Piove di Sacco: Ladro per fame a 44 anni, ruba una confezione di tonno da 2 euro
4 luglio 2014
Ha rubato per fame. Poi ha perso il controllo e si è messo nei guai. Storia di povertà e degrado quella che ha visto mercoledì sera alle 20 un cittadino romeno entrare nel supermercato Prix di via Carrarese 65 a Piove di Sacco. Tutto trafelato ha cominciato a girare tra le corsie del negozio. Quando è arrivato davanti allo scaffale dello scatolame, si è guardato attorno, poi si è infilato nei pantaloni una confezione di tonno. Due euro e ottanta centesimi il costo della merce. Sarebbe stata con tutta probabilità la sua cena. Ma è stato scoperto dal personale di vigilanza che gli ha chiesto di appoggiare la refurtiva e di andarsene. Gabriel Maricel Avram, 44 anni romeno, non ha capito più nulla. Ha cominciato a urlare, a prendersela con tutti quelli che provavano a calmarlo.(…)

Leggi tutto su gazzettino
http://www.crisitaly.org/notizie/piove-di-sacco-ladro-per-fame-a-44-anni-ruba-una-confezione-di-tonno-da-2-euro/

Brindisi: Coop. Agricole, truffa ad inps su indennità, denunciati 426 falsi braccianti
4 luglio 2014
Grazie alla costituzione di società cooperative agricole, di fatto non attive, centinaia di falsi braccianti hanno conseguito in modo indebito prestazioni previdenziali e assistenziali come indennità di disoccupazione agricola, indennità di malattia/maternità, assegni per il nucleo familiare. La maxi truffa ai danni del bilancio dello Stato è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. Le Fiamme Gialle si sono avvalse della collaborazione di funzionari dell’Inps. Le somme erogate dall’Istituto di previdenza a favore dei falsi braccianti ammontano ad oltre 3 milioni e 100mila euro mentre circa 1 milione e 600mila euro sono i contributi non versati allo Stato dalle società indagate. Nei confronti di queste ultime, i militari hanno accertato anche violazioni di natura fiscale. Tra le più gravi figura l’emissione di fatture false per centinaia di migliaia di euro che servivano per dimostrare l’operatività delle società. Complessivamente sono stati individuati 1.314 ‘falsì rapporti di lavoro e sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 426 persone per truffa ai danni del bilancio nazionale. L’operazione è stata denominata ‘Wasteland’.
Fonte Adnkronos

ASTI: GDF SCOPRE 9MLN DI EURO SOTTRATTI ALLE CASE POPOLARI PER COMPRARE IMMOBILI, GIOIELLI, AUTO
 
On:  4 July 2014
Nove milioni di euro sottratti alle casse dell’Agenzia territoriale per la casa (Atc) di Asti per comprare immobili, gioielli, auto di lusso, abbigliamento. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Asti che ha ricostruito l’ammontare delle somme distratte controllando la contabilità dell’ente a partire dal 2004. Dagli accertamenti è emerso che a sottrarre il denaro sarebbe stato l’ex direttore generale dell’ente che ora deve rispondere di peculato. Diverse le modalità di prelevamento, dalla contabilizzazione di falsi mandati di pagamento per generiche spese tecniche mai sostenute a prelievi su un conto corrente postale intestato all’Atc dove gli inquilini versavano i canoni di locazione ma, di fatto, sconosciuto in contabilità, dall’utilizzo personale di carte di credito e bancomat intestati all’ente all’appropriazione di somme versate dai vari conduttori alla tesoreria dell’Ente. A seguito delle indagini, la procura ha disposto il sequestro preventivo dei conti correnti e dei beni riconducibili all’ex direttore dell’Atc per un valore complessivo di circa 6 mln.
continua qui
http://www.crisitaly.org/notizie/asti-gdf-scopre-9mln-di-euro-sottratti-alle-case-popolari-per-comprare-immobili-gioielli-auto/

SASSARI: OPERAI SUL TETTO DELLA PROVINCIA CONTRO I TAGLI AI SERVIZI E AI POSTI DI LAVORO
 On:  4 July 2014
Quattro operai della Multiss, la società in house della Provincia di Sassari, hanno occupato per protesta il tetto del palazzo dell’ente, in piazza d’Italia. La vertenza si è inasprita a causa dei tagli nei trasferimenti regionali nelle casse della Provincia e in serata i quattro hanno deciso di manifestare in modo eclatante. Allo stato attuale, l’amministrazione si troverebbe costretta ad approvare un bilancio al quale mancano circa 5milioni di euro rispetto a quanto previsto. La protesta è durata tre ore fino a quando la presidente della Provincia ha messo in comunicazione i lavoratori col presidente della Regione Pigliaru che ha garantito lo.(…)
http://www.crisitaly.org/notizie/sassari-operai-sul-tetto-della-provincia-contro-i-tagli-ai-servizi-e-ai-posti-di-lavoro/

TORINO: NON È UNA CITTÀ PER GIOVANI LAVORATORI, IL 46% È DISOCCUPATO. IN TANTI FUGGONO ALL’ESTERO
 
On:  4 July 2014
È allarme disoccupazione in Piemonte dove il 43% dei giovani non riesce a trovare un impiego e «solo a Torino si registrano punte del 46%». L’assessore regionale Gianna Pentenero, analizzando i dati dell’Agenzia Piemonte Lavoro, si è detta molto preoccupata.
Il progetto Garanzia Giovani in Piemonte, che mira a far incotrare le domande e le offerte di lavoro, a soli due mesi dall’avvio, conta già 7.500 iscritti e i colloqui previsti nei prossimi mesi sono quasi 400: 180 le opportunità di lavoro o tirocinio su un totale di 235 posti, con andamento in crescita.
Così mentre in tanti fuggono all’estero.(…)
http://www.crisitaly.org/notizie/torino-non-e-una-citta-per-giovani-lavoratori-il-46-e-disoccupato-in-tanti-fuggono-allestero/

TARANTO: GLI SCHIAVI DEI CALL CENTER, “350 EURO OGNI 31 GIORNI EFFETTIVI DI LAVORO”
 
On:  3 July 2014
La situazione degli operai dell’Ilva, schiacciati tra tumore e e disoccupazione, è solo la vicenda più emblematica della condizione dei lavoratori di Taranto, ma non è l’unica. Quello che accade nei call center del capoluogo ionico non è da meno. Anzi”. Andrea Lumino, sindacalista della Slc Cgil, da anni ha dato il via a “una vera e propria caccia” a queste piccole realtà che a Taranto spuntano ovunque. “Ne abbiamo trovato alcuni anche negli scantinati dei palazzi. Le condizioni di lavoro sono inimmaginabili. In tanti parlano, a proposito dei lavoratori dei call center, come i ‘braccianti del nuovo millennio’ e in effetti, la metafora rende l’idea dato che non si allontana molto dalla realtà”. I casi scoperti in questi anni e denunciati dalla Cgil alla procura e all’ispettorato del lavoro sono tanti. “In un’azienda che lavora per un committente nazionale di telefonia su fibra ottica – racconta Lumino – i lavoratori vengono pagati 5 euro lordi all’ora solo se raggiungono l’obiettivo di produzione stabilito dall’azienda e cioè 1 contratto ogni 14 h: se l’obiettivo non viene raggiunto, la paga diventa di 2,5 euro lordi ogni ora”. Aziende diverse, storie simili. Come quella di un altro centro che lavora per una delle più grandi compagnie di telefonia fissa: qui ci sono collaboratori a progetto che non hanno nemmeno la copia del contratto e dipendenti che percepiscono regolare stipendio ma che, dopo l’accredito, sono costretti a restituire all’azienda oltre metà del compenso ricevuto. Per Lumino non ci sono dubbi: “E’ una sorta di tangente per mantenere il posto di lavoro”.(…)

http://www.crisitaly.org/notizie/taranto-gli-schiavi-dei-call-center-350-euro-ogni-31-giorni-effettivi-di-lavoro/


PORDENONE: PROFESSORI PRECARI IN FILA DALL’ALBA PER UN LAVORO

On:  3 July 2014
Primo giorno senza lavoro, ieri, per 613 precari della scuola, in coda dalle 6.30 davanti agli sportelli provinciali dell’impiego, nel Bronx. Per loro contratto scaduto il 30 giugno e richiesta di assegno della disoccupazione. Giornata tribolata, per un docente stagionale immigrato dall’Abruzzo: insegna educazione fisica nelle media, a Pordenone, e da cinque anni compie il rito della fila davanti all’ufficio dell’impiego. La staffetta è stata quella di centinaia di supplenti. «Siamo tutti rassegnati – ha detto Angela Chiddemi, storica collaboratrice Ata precaria a Pordenone –. La disoccupazione copre con 350 euro il primo mese da disoccupati. Per ottenerla dobbiamo produrre un certificato sullo status di licenziati: due file negli uffici del lavoro provinciale. La terza fila si fa al banco del Caf sindacale».(…)
http://www.crisitaly.org/notizie/pordenone-professori-precari-in-fila-dallalba-per-un-lavoro/

BOLOGNA: CONOR, PICCHETTO FACCHINI, CAMION BLOCCATI TENSIONI TRA POLIZIA E MANIFESTANTI
 

On:  3 July 2014
Tensione questa mattina davanti ai magazzini Conor (quartiere San Donato), la società di commercializzazione del Gruppo Agribologna. Qui alcuni lavoratori iscritti al sindacato Si Cobas – affiancati da un gruppetto di sostenitori – hanno approntato un picchetto, in segno di protesta contro l’azienda e la cooperativa appaltante, Lega Coop. Casus belli sarebbe stata la decisione del cambio di appalto per la gestione dei magazzini e il passaggio ad una nuova cooperativa, con il conseguente licenziamento di alcuni facchini. Con la mobilitazione odierna, i manifestanti intendevano anche denunciare le condizioni di lavoro e contrattuali, cui si vedono ingiustamente sottoposti.(…)
http://www.crisitaly.org/notizie/bologna-conor-picchetto-facchini-camion-bloccati-tensioni-tra-polizia-e-manifestanti/

TORINO: DELOCALIZZAZIONI, MANIFESTAZIONE DEI LAVORATORI TNT EXPRESS IN PIAZZA CASTELLO
On:  2 July 2014
Sciopero di 24 ore e manifestazione davanti alla Prefettura di Torino da parte dei lavoratori della Tnt Express. Questa mattina una rappresentanza dei 400 dipendenti dello stabilimento di corso Giulio Cesare si è ritrovato in piazza Castello per protestare contro l’accordo firmato lo scorso 23 giugno dal ministero del Lavoro. Questo prevede il ricorso alla cassa integrazione in deroga per periodo non superiori agli otto mesi. Alla Tnt la cig scadrà il prossimo 31 agosto e la riorganizzazione aziendale avrà luogo nel 2015. Poco prima di mezzogiorno la manifestazione si è spostata sotto il Comune di Torino. Il timore dei lavoratori è quello di una delocalizzazione da parte dell’azienda, con i lavoratori costretti o a trasferirsi in altre sedi, tra cui, magari, quella del Bangladesh o quella della Polonia. Pena il licenziamento.(…)
http://www.crisitaly.org/notizie/torino-delocalizzazioni-manifestazione-dei-lavoratori-tnt-express-in-piazza-castello/

il futuro degli italiani

sshh i suicidi per disperazione, per INDIGENZA, PER FAME non esistono. Gli italiani sono tutti ricchissimi benestanti egoisti che non pagano le tasse

PINEROLO: 40ENNE SENZA LAVORO TENTA IL SUICIDIO IN COMUNE DANDO FUOCO A TUTTO
 On:  2 July 2014
Due giorni fa aveva minacciato di darsi fuoco per la paura di rimanere senza casa. Oggi voleva passare dalle parole ai fatti, in Comune a Pinerolo, nonostante l’amministrazione volesse cercare una soluzione per aiutarlo. Un quarantenne di Pinerolo, da sei anni senza lavoro, aveva già annunciato di volerla fare finita davanti a tutti, sindaco Buttiero compreso. Le difficoltà economiche lo hanno portato a non riuscire a versare la quota minima per l’alloggio dell’Atc in cui abita con la sua famiglia e il rischio di perdere l’abitazione lo ha portato a pensare al gesto estremo. Questa mattina ha portato con se una bottiglietta di liquido infiammabile e ha cercato di bruciare tutto. Un principio di rogo che è stato bloccato dai presenti con l’uso degli estintori. L’uomo è stato bloccato dai Carabinieri.(…)
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SAN CIPRIANO: FALEGNAME 39ENNE SI SUICIDA IMPICCANDOSI IN CASA, LO TROVANO I FIGLI
 On:  2 July 2014
Si è suicidato in casa, in via Tonachelle a San Cipriano D’Aversa (Caserta). Nella tarda serata di ieri lo hanno trovato i figli che pensando ad un gioco hanno chiamato la mamma. Antonio Alfiero, falegname di 39 anni, ha scelto di farla finita, soggiogato dal peso della vita. Si è impiccato proprio in casa. Aveva tre figli, il più piccolo di soli tre mesi. S’indaga sulle cause del gesto. Problemi economici sarebbero stati lamentati dall’uomo.(…)
http://www.crisitaly.org/notizie/san-cipriano-falegname-39enne-si-suicida-impiccandosi-in-casa-lo-trovano-i-figli/  

Trento: Vitalizi ai consiglieri regionali, legge approvata tra le proteste, in pensione a 60 anni

4 luglio 2014
La riforma dei vitalizi è stata approvata nella notte in consiglio regionale. Ma è una riforma che sconta il pesante compromesso siglato con Andreas Pöder per sgomberare i lavori dall’ostruzionismo. Proteste dei gruppi di opposizione come Freiheitlichen, Verdi e Stf, che hanno votato contro. Tra i punti più contestati, l’emendamento che prevede che i consiglieri con almeno quattro legislature potranno scegliere di andare in pensione a 60 anni con una decurtazione del 10%, quelli con tre legislature con un taglio del 12%. «Non so se questo emendamento è il peggiore o meno, ma so cosa c’era prima di peggio, ovvero un regime che prevedeva che si potesse andare con un vitalizio a 55 anni», ha sottolineato il presidente della Giunta regionale Ugo Rossi.(…)

Leggi tutto su altoadige
http://www.crisitaly.org/notizie/trento-vitalizi-ai-consiglieri-regionali-legge-approvata-tra-le-proteste-in-pensione-a-60-anni/

FIUMICINO: INVALIDA, MALATA E SFRATTATA, GLI PROPONGONO DI ANDARE A VIVERE IN UNO STANZONE

diritti civili per una donna malata?? In Italia, se italiana NESSUNO
 
On:  3 July 2014 “Sono senza fissa dimora, mi trovo a dormire a casa di un’amica per terra. Un’amica che ha la sua vita, un marito e dei bambini che da mesi mi ospita e che non ce la fa più che non ha nemmeno un vero posto letto per ospitarmi, oppure mi ritrovo a dormire per strada fuori dai ristoranti. Mi hanno levato la mia casa, i miei mobili, tutto”. Parla con un filo di voce Anna Maria Cutolo, una signora di mezza età di Fiumicino affetta da gravi problemi di salute e costretta a prendere dieci medicine al giorno. La situazione è precipitata il 18 Dicembre 2013 quando alla sua porta hanno suonato gli ufficiali giudiziari per farle lasciare l’abitazione perchè c’ era uno sfratto esecutivo per finita locazione. Mobili, affetti personali e casa tutto lasciato lì, senza la possibilità di essere ripreso. Anna Maria percepisce una pensione di poche centinaia di euro, invalida al 100% costretta a tante spese, a pagare l’affitto e le utenze non ce l’ha più fatta, ma da tempo chiedeva l’assegnazione di un alloggio popolare senza mai nessuna risposta. La situazione non migliora, a distanza di 6 mesi, Anna Maria Cutolo non è riuscita infatti ad avere ancora un appuntamento con il sindaco per spiegargli la sua situazione e quello che sta provando,non sono servite le ripetute chiamate e le ripetute visite al Comune. “Ho provato a parlare più volte con Montino ma dopo mesi sto ancora aspettando di avere un appuntamento, ho provato a spiegare la mia situazione agli assistenti sociali,sono malata,invalida,senza lavoro,senza niente e necessito di una casa ma mi è stato risposto che se ho un’amica me la devo tenere stretta. Sono al corrente che ci sono numerose case vuote che dovrebbero essere assegnate a chi ne ha bisogno,c’è gente che fa finta di suicidarsi o che va al Comune a fare scenate e riesce ad ottenere una casa e magari anche un posto di lavoro. Io sono sempre stata una persona onesta, non ho mai occupato una casa anche quando avrei potuto, non ho mai fatto confusione e ho sempre cercato di rispettare il prossimo”. Sono notti ormai che Anna Maria passa senza dormire, un pò per i pensieri che la tormentano un pò per il dolore alla spalla alla quale ha subito da poco un intervento forse anche sbagliato, per i dolori alle gambe che non riesce a muovere, per il bypass gastrico fatto da pochi mesi che le dà ancora fastidio.”Mi è stato proposto di andare a vivere con altre 4/5 persone dentro gli stanzoni assegnati dal Comune ma io sono malata,la notte non dormo e ho le mie esigenze dovute alla malattia; oltretutto mi hanno chiesto un affitto di 600 euro, ma come faccio io a pagarlo che ne prendo 700 al mese? Come faccio a vivere”?
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