Iraq, droni americani bombardano jihadisti

Droni americani avrebbero bombardato alcuni obiettivi dei ribelli jihadisti al confine tra Iraq e Siria. Lo riporta l’agenzia Bloomberg.
La tivù al Iraqiya afferma che gli obiettivi bombardati dagli aerei americani senza pilota si trovano nei pressi del valico frontaliero siro-iracheno di al Qaim, nella regione occidentale di al Anbar e al confine con quella siriana di Dayr az Zor. Non si hanno al momento ulteriori notizie a riguardo.

Martedì, 24 Giugno 2014

http://www.lettera43.it/cronaca/iraq-droni-americani-bombardano-jihadisti_43675132928.htm

Torino, lettera dell’Enpa a Fassino: i nomadi ci stanno rovinando la vita

eguaglianza vuol dire esonerare dal rispetto altrui particolari gruppi?

martedì, 24, giugno, 2014
Furti e vandali in via Germagnano, nuova lettera dell’Enpa a Fassino
Le porte devastate e i vetri rotti. E poi quel filo spinato spezzato in due come se fosse un foglio di carta. Senza dimenticare i rifiuti e le macerie gettati nelle aree di competenza del rifugio, le polemiche tra gli abitanti del campo nomadi e le persone che oggi lavorano sodo per dare un tetto e un po’ di cure ai cani e ai gatti senza famiglia della città. Dopo un silenzio durato un paio d’anni il direttivo Enpa della sezione di via Germagnano ha deciso di tornare alla carina per denunciare le ingiustizie con cui devono convivere ogni giorno i suoi volontari.
Per questo motivo i responsabili hanno inviato una nuova lettera per sollecitare l’amministrazione comunale, il sindaco Fassino e la prefettura ad intervenire, non solo con le parole ma possibilmente anche con i fatti. A due anni dalla realizzazione della cancellata – che di fatto ha diviso l’ingresso dei rom da quello del canile – la situazione è di nuovo precipitata nel dimenticatoio. E dalle parti di via Germagnano è calata di nuovo la notte.
Da giorni piovono denunce per i furti delle apparecchiature, le macchinette del caffè aperte in due per rubare qualche spicciolo e gli immancabili lanci di sassi sulle auto in sosta. Lanci che hanno quasi mandato una ragazza all’ospedale. Da non sottovalutare c’è poi il solito problema legato all’accumulo di immondizia. I rifiuti continuano a fare capolinea in quell’area comunale che i nomadi hanno trasformato senza troppi problemi in una discarica a cielo aperto.
Uno spazio promesso in tempi non sospetti all’Enpa per le sgambate degli amici a quattro zampe. Ma i cancelli, ancora oggi, risultano chiusi con tanto di lucchetto mentre dentro l’erba è talmente alta da far passare quasi buona intenzione. “Siamo di nuovo al limite della sopportazione – spiega la responsabile Tiziana Berno -. Purtroppo la situazione resta critica e difficilmente potrà essere risolta senza un aiuto da parte delle istituzioni. Per questo invitiamo il sindaco a farsi un giro da queste parti, in questo modo vedrà con i suoi occhi cosa non funziona”.
torinotoday.it 

63nne disoccupato si suicida durante lo sfratto lanciandosi dal balcone

solidarietà dalla società civile moralmente superiore che ha soldi solo per le banche

mercoledì, 25, giugno, 2014
Ha aspettato l’arrivo dell’ufficiale giudiziario. Poi è salito in casa e si è gettato dal balcone, morendo sul colpo. È successo questa mattina a Reggio Emilia durante l’esecuzione di uno sfratto in via Fratelli Rosselli: la vittima è un imprenditore di 63 anni, disoccupato da circa dieci: «Non ce la faccio più, date un bacio ai piccoli» è il contenuto del biglietto lasciato per i familiari.
Quando l’ufficiale giudiziario è giunto all’appartamento intorno alle 9, l’uomo gli ha aperto ed è sceso per accoglierlo. In attesa dell’arrivo del proprietario dell’immobile, l’ex agente di commercio è salito in casa con una scusa, poi si è lanciato dal balcone al 4° piano.
Separato, due figlie adulte, fino ad un anno fa viveva nell’appartamento con l’anziana madre che di fatto lo manteneva grazie alla pensione, ma quando la donna è morta è rimasto senza fonti di reddito e senza la possibilità di pagare l’affitto. Secondo gli accertamenti, non avrebbe mai opposto resistenze allo sfratto, rinviato già 4 volte, ma avrebbe raccontato di aver trovato una sistemazione.
la stampa
http://www.imolaoggi.it/2014/06/25/63nne-disoccupato-si-suicida-durante-lo-sfratto-lanciandosi-dal-balcone/  

Qatar: guardiamo all’Italia con molto interesse, incontreremo il governo

martedì, 24, giugno, 2014
 Il Qatar guarda all’Italia con molto interesse per i suoi investimenti. Lo ha detto lo sceicco Ali Bin Thamer Al Thani, membro della famiglia reale del Qatar, a Roma per selezionare aziende italiane da invitare a Brand Italy, il salone dell’italian style, che si svolgera’ a novembre a Doha.
”Guardiamo all’Italia – ha detto lo sceicco – con molto interesse e speriamo che si possano realizzare delle partnership. Oggi ho incontrato molte aziende con le quali speriamo di poter realizzare obiettivi comuni”. ”Domani – ha aggiunto lo sceicco – incontreremo il governo italiano nella speranza che possano nascere progetti comuni.
http://www.imolaoggi.it/2014/06/24/qatar-guardiamo-allitalia-con-molto-interesse-incontreremo-il-governo/

La Fornero trova (un altro) lavoro: ecco che fine ha fatto la disastrosa Elsa

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La disastrosa Elsa Fornero, ex Ministro del lavoro che sotto il Governo Monti partecipò anche alla riunione del Club Bilderberg a Roma, ha trovato (un altro) lavoro: evidentemente c’è chi le riconosce il merito di aver buttato per strada migliaia di esodati. Nell’Italia di oggi va così, purtroppo.
Dopo aver distrutto l’Italia con la sua disastrosa Riforma, che ha creato disoccupazione e migliaia di esodati; dopo aver partecipato, in qualità di Ministro del Lavoro, alla riunione del Club Bilderberg a Roma, dove prese ordini su come distruggere il Paese; dopo essere stata denunciata per mobbing sociale da 191 esodati; dopo essersi costruita un curriculum così “stellare”, Elsa Fornero non poteva che trovare un altro lavoro.
Chi ha avuto il barbaro coraggio di mettersela in casa?
La risposta l’ha data una stringata comunicazione Ansa, in cui viene fuori che “Elsa Fornero entra nel consiglio di amministrazione della Centrale del Latte di Torino, nominata nel board della società quotata in borsa, in qualità di consigliere indipendente. Resterà in carica, come gli altri membri del nuovo consiglio d’amministrazione, fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.”
La Centrale del Latte di Torino è una realtà imprenditoriale con oltre 50 anni di storia e con un rapporto privilegiato con la città della Mole. Chissà come saranno contenti gli operai di sapere che uno dei consiglieri è la famigerata Elsa.

LTF trascina in tribunale gli oppositori No TAV in Italia e in Francia

LTF attacca in Italia (da tempo) e ora anche in Francia gli oppositori No TAV, cfr. qui:http://www.presidioeuropa.net/blog/?p=4231

“….Daniel Ibanez è attaccato da LTF (Lyon-Turin Ferroviarie, società che esegue il progetto) per “injure publique” (nel codice penale italiano “diffamazione ex art. 595 c.p.” , N.d.T.).
PRESIDIO venerdì 11 luglio alle ore 10 sulla piazza del Palazzo di Giustizia di Chambéry, giorno dell’udienza…”

Credo che occorra dare la massima pubblicità – magari in sezioni ad hoc dei nostri siti – alle iniziative legali di questa società contro cittadini italiani e francesi.
LTF agisce da tempo come un “Potere separato” degli Stati Italia e Francia citando in tribunale gli oppositori che agiscono innanzi tutto per il loro diritto costituzionale di opinione e espressione.

  • Art. 19 Cost. : Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

LTF investe denaro pubblico europeo, italiano e francese (cfr.http://www.terraeco.net/campagne-publicitaire-Le-Monde,50494.html ) in campagne pubbliche per promuovere la sua attività che, ricordiamo, è solo quella di eseguire le decisioni dei Governi italiano e francese.

LTF non ha altro da fare, nessuna merce da vendere ! Non corre nessun rischio di impresa, non ha qundi la necessità di promuovere i suoi articoli (ne ha uno solo !) esaltandone la qualità, la necessità, l’indispensabilità per il futuro e il progresso dell’Italia, della Francia, dell’Europa e per il bene dei loro cittadini e cittadine.

Nel caso dovesse chiudere per cessata attività i suoi dirigenti sarebbero automaticamente assunti da RFF e RFI (è già capitato per due suoi dirigenti usciti da LTF a seguito di alcuni fatti giudiziari …). Siamo certi che anche gli impiegati e operai potranno essere assunti da società ferroviarie francesi e italiane.

LTF non ha dunque alcuna necessità di promuovere la sua attività !

I suoi dirigenti dovrebbero invece dimostrarsi silenziosi servitori dello Stato e fare loro il motto “USI OBBEDIR TACENDO” (*), ossia eseguire gli ordini ricevuti senza sprecare denaro pubblico per segnalare come svolgono il lavoro per il quale sono certo ben retribuiti.
(*) ttp://www.carabinieri.it/Internet/Arma/Curiosita/Non+tutti+sanno+che/U/7+U.htm

Domenica 29 giugno 14 Convergnza delle Lotte a Mornant vicino a Lione.

segnalo che domenica 29 giugno la Convergnza delle Lotte No TAV e Notre-Dame-des-Landes farà tappa a Lione.

Qui il dettaglio:

http://rhonenddl.wordpress.com/2014/03/26/nddl-5-6-juillet-2014-le-grand-rassemblement-de-lete-cest-parti/

E’ importante dare segnali dell’unità delle lotte contro le Grandi Opere Inutili e Imposte.

In Francia la mobilitazione cresce, questo gemellaggio tra No TAV e NDDL sarà certamente produttivo di risultati positivi per le nostre lotte.

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Si comme le disent les promoteurs du tunnel, une nouvelle ligne "gommant les Alpes" doit redonner une place concurrentielle au rail, nous devrions trouver sur plus de 70 % du réseau ferré français "de plaine" une activité fret ferroviaire florissante.

http://lecercle.lesechos.fr/entreprises-marches/services/transports/221179340/fret-ferroviaire-lyon-turin-cas-emblematique-limit

http://lyonturin.eu/index.php

LA MADDALENA DI CHIOMONTE: IN 3 ANNI SCAVATO APPENA 1 KM

http://www.presidioeuropa.net/blog/3-anni-scavato-appena-1-km/

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Comunicato Stampa | 27 giugno 2014

Movimento No TAV

TAV Torino-Lione: lavori in enorme ritardo

In 3 anni scavato appena 1 km.

Resta solo 1 anno e mezzo per finire i 7,5 km del cunicolo esplorativo di Chiomonte.

Fondi UE già dimezzati, rischio ulteriore perdita? La grande opera abbandona l’Italia.

982 metri su 7541 totali di lunghezza. Al 26 giugno 2014, lo scavo della galleria di Chiomonte è appena al 13%. Questo lo stato di avanzamento indicato da Lyon Turin Ferroviaire (LTF), la società pubblica italo-francese che da oltre 13 anni avrebbe il compito di realizzare il nuovo collegamento ferroviario Torino-Lione.

Il 27 giugno 2011 LTF avviava i lavori, dopo lo sgombero de La Maddalena. Secondo il programma originariamente proposto all’UE, tutto doveva essere pronto entro dicembre 2013. Oggi, esattamente 3 anni dopo, lo scavo è in drammatico ritardo. A marzo 2013 la scure della Commissione Europea era già calata con il dimezzamento del contributo a queste opere (Decisione C 2013 1376 final). Ora a LTF restano pochi mesi per salvare il salvabile entro la scadenza-capestro di dicembre 2015.

Qual è il problema? I primi 19 mesi persi senza scavare nemmeno un metro, poi la talpa troppo lenta (vedi figura). Rispetto ai 10 metri di scavo al giorno previsti da progetto, il ritmo di avanzamento reale è di molto inferiore. Dall’avvio dello scavo meccanizzato (novembre 2013, quota 235 m) ad oggi, il “passo della talpa” è mediamente di appena 100 metri al mese. Dopo il documentato allarme lanciato dal Movimento No TAV lo scorso 14 maggio (vedi dossier al link http://www.presidioeuropa.net/blog/conferenza-stampa-tav-14-maggio-2014-dossier/), solo timidi passi avanti. Anche scavando al ritmo attuale, al 31 dicembre 2015 risulterebbe realizzata solo metà galleria. Il contributo UE non paga lavori realizzati oltre tale data, si rischia un’ulteriore perdita dei contributi.

E il tunnel di base (quello di 57 km sotto le Alpi) ? Già persi i contributi per 1,4 miliardi di lavori (la cosiddetta “prima fase” nella Piana di Susa), eliminati dalla Decisione della Commissione Europea a causa del “notevole ritardo dovuto a difficoltà amministrative e tecniche”. Ora i media anticipano la “soluzione finale”: i cantieri abbandonerebbero il versante italiano. Lo scavo tutto fatto dalla Francia con talpe “a senso unico”, ovvio l’aumento dei tempi (e dei costi) di realizzazione. Il TAV non porta lavoro, di sicuro non in Italia.

Tutto questo conferma che la Torino-Lione è un progetto in via di estinzione. In fondo è nota l’ “Infattibilità politica di proporre la costruzione di una nuova linea senza fare tutto il possibile affinché quella esistente torni a essere la principale arteria di trasporto in seguito ai lavori di ampliamento nel traforo ferroviario del Fréjus/Moncenisio”. A dirlo sono i proponenti stessi: la Piattaforma del Corridoio Torino-Lione, ovvero il Coordinatore Europeo Brinkhorst, LTF, i Governi Italiano e Francese.

Il Movimento NO TAV esiste e resiste da 25 anni.

Consulta la documentazione presentata il 14 maggio 2014:

http://www.presidioeuropa.net/blog/conferenza-stampa-tav-14-maggio-2014-dossier/

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Biocidio. Il regalo di Renzi agli industriali e ai militari

http://contropiano.org/ambiente/item/24888-biocidio-il-regalo-di-renzi-agli-industriali-e-ai-militariContropiano.org

 Giovedì, 26 Giugno 2014 16:39

  •  Redazione Contropiano
Biocidio. Il regalo di Renzi agli industriali e ai militari

Bonifiche. Miracolo del Governo Renzi, 30.000 ettari di nuove aree industriali in Sardegna e migliaia in altre parti d’Italia!

E’ solo un favore ai vertici militari, si alzano i limiti per l’inquinamento dei suoli di 100 volte.

 Il Governo Renzi moltiplica le aree industriali del paese ma l’obiettivo non è creare occupazione ma mettere sotto al tappeto la contaminazione dei suoli delle aree militari alzando anche di 100 volte i limiti di legge.

Il decreto 91/2014 pubblicato ieri sulla gazzetta Ufficiale, chiamato in maniera tragicomica “Ambiente Protetto” dal Ministro Galletti, è un vero e proprio vergognoso colpo di spugna sullo stato di contaminazione delle aree militari del paese. Decine di migliaia di ettari distribuiti in tutto il paese occupati da poligoni militari, campi di addestramento, caserme, e in cui sono state svolte per decenni attività che possono aver liberato sostanze pericolose (si pensi ai continui brillamenti di cariche nei poligoni) ora vengono equiparati ad aree industriali per i quali la legge prescrive soglie di contaminazione molto più alte.

Il decreto prevede, infatti, che nelle aree militari si deve far riferimento ai limiti della colonna B della tabella relativa alle soglie di contaminazione dei suoli del decreto Legislativo 152/2006, quella relativa alle aree industriali, e non già alla colonna A, quella con i limiti per le aree residenziali e a verde.

Per fare un esempio, nelle aree a verde la soglia per il Cobalto è 20 mg/kg mentre per le aree industriali è 250 mg/kg, più di 10 volte. Per la sommatoria dei composti policiclici aromatici (tra cui diversi tossici e/o cancerogeni) addirittura il limite per le aree industriali è più alto di 100 volte (1 mg/kg contro 100 mg/kg). Il benzene, cancerogeno di prima classe per lo IARC, ha un limite più alto di venti volte (0,1 mg/kg contro 2 mg/kg). Per il tetracloroetilene, un altro sospetto cancerogeno e tossico per il fegato, il limite è 40 volte più alto.

Il tutto in aree che spesso appaiono come ampie zone verdi coperte da macchia mediterranea e boschi! Si pensi a Capo teulada e Quirra (Perdasdefogu) in Sardegna oppure a Monte Romano in Lazio (vasto 5000 ettari!).

Il Decreto di fatto impedirà l’alienazione delle aree militari a favore di regioni e comuni che li richiedono da tempo per un loro uso civile perché si prevede che in tal caso si debba tornare a considerare  la tabella A, quella con i limiti più stringenti. A quel punto chi sarà così incauto da proporre di spendere centinaia di milioni di euro per le bonifiche in presenza di una legge che consente di rispettare la legge con limiti molto più elevati e senza spendere un euro?

Coordinamento Nazionale Siti Contaminati

Forum Nazionale Movimenti per l’Acqua Pubblica

Stop Biocidio Lazio – Stop Biocidio Abruzzo

Il MUOS non è mai NATO

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L’Associazione Anti­ma­fie “Rita Atria”, sta depo­si­tando tra­mite il pro­prio legale avvo­cato, Gof­fredo D’Antona del foro di Cata­nia denun­zia con­tro il sot­to­se­gre­ta­rio di stato alla difesa on. Gioac­chino Alfano per il reato di falso ideo­lo­gico ex art. 479 C.p..
La denun­zia è rela­tiva alla dichia­ra­zioni, non veri­tiere e quindi false, com­piute dall’On.Alfano durante la seduta in Senato rela­tiva alle mozioni sul Muos di Niscemi.
Dal corpo della denun­zia, si evince, la palese fal­sità delle affer­ma­zioni del mem­bro del Governo, rela­tive in spe­cie modo alla non noci­vità del Muos e all’uso della base di Niscemi anche da parte della Nato.
Fal­sità rile­va­bile dagli stessi atti indi­cati dal sot­to­se­gre­ta­rio a sup­porto della sue dichia­ra­zioni.
Ovvero la rela­zione sugli effetti del MUOS redatta dall’Istituto Supe­riore della sanità, non­ché i trat­tati inter­na­zio­nali.
A titolo esem­pli­fi­ca­tivo ed in rela­zione agli effetti sulla salute del MUOS il sot­to­se­gre­ta­rio “ ha evi­den­ziato che un docu­mento dell’Istituto supe­riore di sanità nega l’esistenza di peri­coli per la salute dei cit­ta­dini “, fatto asso­lu­ta­mente non veri­tiero, ed invero lo stu­dio ISS, che va letto uni­ta­mente ai pro­pri alle­gati, sostiene invece che occorre pro­ce­dere con molta pre­cau­zione potendo esserci peri­coli per la popo­la­zione più gio­vane, in par­ti­co­lare per i bam­bini. Lo stesso stu­dio, inol­tre, sot­to­li­nea come non siano stu­diati gli effetti dell’inquinamento elet­tro­ma­gne­tico nel lungo periodo e le sue inte­ra­zioni con l’inquinamento chi­mico pro­ve­niente dal vici­nis­simo polo petrol­chi­mico di Gela.
L’Associazione Anti­ma­fie “Rita Atria” con­ferma così il suo impe­gno con­creto con­tro il MUOS
Il comu­ni­cato dell’Associazione Anti­ma­fie “Rita Atria” è qui reperibile:http://​www​.ritaa​tria​.it/​A​r​c​h​i​v​i​o​N​e​w​s​/​t​a​b​i​d​/​1​5​9​/​E​n​t​r​y​I​d​/​6​7​8​/​C​O​M​U​N​I​C​A​T​O​-​S​T​A​M​P​A​-​M​U​O​S​-​D​e​p​o​s​i​t​o​-​D​e​n​u​n​c​i​a​-​P​e​n​a​l​e​-​c​o​n​t​r​o​-​i​l​-​s​o​t​t​o​s​e​g​r​e​t​a​r​i​o​-​d​i​-​s​t​a​t​o​-​a​l​l​a​-​d​i​f​e​s​a​-​o​n​-​G​i​o​a​c​c​h​i​n​o​-​A​l​f​a​n​o​.​a​spx