Magnete su contatore Enel, tre arresti

http://www.ansa.it/calabria/notizie/2014/06/09/magnete-su-contatore-enel-tre-arresti_6eb2a356-c25e-4f8d-920e-7d9829463a4b.html

Operazione carabinieri per accertare furti energia elettrica

(ANSA) – LAMEZIA TERME (CATANZARO), 9 GIU – I carabinieri di Lamezia Terme, insieme a tecnici Enel, hanno compiuto una serie di controlli in esercizi commerciali per accertare eventuali furti di energia elettrica. Al termine dei controlli sono stati arrestati e posti ai domiciliari i titolari di una pizzeria, di un pub e di un bar. I tre avevano apposto un magnete artigianale, acquistato su internet, sopra al contatore Enel alterando il consumo e facendolo risultare minore rispetto a quello reale

Barbara Spinelli, la lista Tsipras che implode e la sinistra che vota M5S

Parto dal successo del Movimento Cinque Stelle a Livorno
(http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/09/ballottaggio-livorno-operai-e-portuali-voltano-le-spalle-al-pd-e-votano-m5s/1020388/ ) . Compagni di sinistra parlano di liberazione, dicono che è stato espugnato un fortino, spiegano (http://www.senzasoste.it/livorno/a-livorno-vincono-i-5-stelle-un-voto-storico-contro-il-pd-da-sinistra ) che alcuni hanno votato turandosi il naso, altri più convintamente e nella consapevolezza che tante sono le cose in comune tra elettori di sinistra e quella rappresentanza del M5S. Perché c’è un pezzo di sinistra che vuole il Pd fuori dalle amministrazioni e reputa apparente il maquillage realizzato dalla sua nuova classe dirigente. Di risultati come questo bisogna prendere atto.
 
Molta sinistra vota il Movimento Cinque Stelle. Tanta sinistra è Movimento Cinque Stelle. Ed è quella sinistra, forse, che si è rotta le scatole di frammentazione, duri purismi (http://abbattoimuri.wordpress.com/2014/06/08/duropurismo-e-pensiero-unico-di-sinistra/ ), di gente che non sa far sopravvivere una lista, e qui parlo di Tsipras (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/09/spinelli-furfaro-al-macello-macche-sel-non-sa-decidersi-tra-tsipras-e-schulz/1019690/ ), in cui ci si metta d’accordo su almeno un paio di obiettivi comuni. Mi pare che la gente di sinistra in generale si sia rotta le scatole di vedere implodere progetti improbabili in cui ora c’è un magistrato come testimonial, domani un intellettuale, poi la squadra di garanti e firme eccellenti, per quanto non è detto che qualcuno le conosca, ricorrendo perfino a un leader che sta in un’altra nazione.
 
E quel che è successo in questi giorni? Difendo il diritto di cambiare idea. Solo gli sciocchi la pensano sempre allo stesso modo e il pensiero può evolvere, approfondire, cercare risposte, coltivare dubbi, curiosare per ottenere risposte che soddisfino la propria voglia di conoscenza, ma se prendi un impegno di lavoro, un impegno che riguarda una delega, una rappresentanza istituzionale, se prendi un impegno con partiti che sulle tue parole basano anche le proprie scelte, è più corretto o quantomeno consigliabile un preavviso, una rinuncia, un confronto, una discussione chiara. Se prendo un impegno di lavoro e nel bel mezzo della faccenda io cambio idea ho il dovere di rinunciare a quel lavoro. Così almeno io la penso.
 
Ed è curioso che in questi giorni proprio alcune delle persone più rigide (ed è un eufemismo) quando si parla di differenza di opinioni, a volte proprio le stesse che fino a qualche settimana fa hanno messo il web a ferro e fuoco per raccontare come il bikini di Paola Bacchiddu (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/07/bacchiddu-cera-una-volta-un-bikini-che-indigno-le-moraliste/976128/ )  avrebbe danneggiato la Lista, quelle che raccontavano come una foto esposta su una bacheca personale dovesse essere relazionata e decisa da un presunto comitato centrale e oggi dicono che bene fanno garanti e Spinelli a decidere senza relazionare alcunché, curioso che proprio queste persone ora difendano la scelta di Barbara Spinelli, perciò anche quella dei garanti che l’avrebbero sollecitata in quella direzione. Si sono valutate le conseguenze? E che dire di chi oggi riempie il web di gnègnèismi la cui sintesi è: avesse lasciato a casa Eleonora Forenza (Prc) non ci sarebbe stata questa sollevazione popolare.
 
Solo chi pensa alla politica come un derby, chi l’ha pensata sempre e solo così, chi ha preso le parti di Spinelli nel caso Bacchiddu e chi prende le parti di Spinelli ancora per tenere fede a un patto non scritto di cordata identitaria, chi pensa la politica sia da considerarsi un luogo in cui critiche, consensi e dissensi si misurano solo in termini personalistici, avendo introiettato fino alla fine i classici cliché leaderistici (povero Max Weber!) per quanto dicano di ripudiarli, solo chi pensa alla politica come ad un continuo scontro tra fazioni avversarie invece che un dialogo civile e costante per raccontare un mondo plurale in cui bisogna trovare forme di coesistenza sulla base di principi comuni, primo tra tutti il rispetto per l’autodeterminazione, solo chi, perciò, gestisce la politica come fosse il proprio orticello, in chiave proprietaria, a difesa di un branco, può ritenere che la questione della Spinelli possa essere archiviata in questo modo.
 
Personalmente troverei atroce quella scelta anche se a casa fosse rimasta Eleonora Forenza, e poco valgono le accuse a posteriori circa la presunta indecisione di SeL sul gruppo di riferimento da scegliere in sede europea, perché comunque sia, chiunque legga e ascolti e abbia solo il potere/diritto di dare o togliere un voto ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06/03/i-partiti-e-la-coscienza-dellelettorato-se-non-mi-piaci-non-ti-voto/1010894/ ) , immagina che di queste cose avreste dovuto parlarne prima. Lasciare a casa il candidato Marco Furfaro ( http://www.huffingtonpost.it/2014/06/08/marco-furfaro-la-risposta-a-barbara-spinelli_n_5468207.html?utm_hp_ref=italy ) (SeL), con cui solidarizzo, e poi parlare di posizionamenti non compatibili di SeL fa ritenere, a chi legge, che si sia trattata di una scelta non discussa con la base, calata dall’alto. C’è chi parlava di verticismi a proposito del M5S ma qui mi pare che ci sia chi ha scelto dove sedere in parlamento europeo, Gue piuttosto che Pse, senza parlarne con chi in queste settimane ha fatto campagna elettorale, attaccato manifesti, diffuso volantini con un trittico di nomi che comprendeva anche quello di Spinelli, forse nella consapevolezza che avrebbe rinunciato al seggio.
 
Quello che è chiaro a chiunque, meno ai garanti, credo, è il fatto che della Lista Tsipras, a pochi giorni dopo le elezioni europee, non c’è più traccia (http://abbattoimuri.wordpress.com/2014/06/08/spinelli-in-europa-cosi-muore-un-progetto-politico/ ) . In rete circolano inviti precisi: ripartiamo da SeL, ripartiamo da noi, #iostoconMarco (http://peppemt83.wordpress.com/2014/06/09/iostoconmarcofurfaro/ ) , basta con i testimonial, basta coi garanti e gli intellettuali prestati alla politica. Perciò, mi chiedo, i tre candidati che siederanno in parlamento europeo esattamente, oggi, chi rappresentano?
 
Eretica
9.06.2014

MagnetoSperm, il futuro delle medicina è negli spermatozoi robot

Due team di ricerca hanno sviluppato dei microscopici spermatozoi robot che possono essere manovrati sfruttando un campo magnetico. L’obiettivo è sviluppare nuovi sistemi per la somministrazione dei farmaci, la fecondazione artificiale e la cura di alcuni tumori

di Fabio Deotto
Lo scorso gennaio, un gruppo di ricerca tedesco aveva scagliato un sasso nel già turbolento mondo della tecnologia medica annunciando di aver sviluppato un metodo che consentiva di controllare il movimento di veri spermatozoi umani sfruttando un campo magnetico.
A cinque mesi di distanza, prima che le onde generate da quell’annuncio tornino piatte, due team di ricerca sono pronti ad annunciare qualcosa di molto più ambizioso (oltre che sensato). In queste ore, l’Università di Twente, in Olanda, e la German Univeristy del Cairo hanno svelato al mondo la nascita di MagnotoSperm , il primo micro-robot a forma di spermatozoo.

Per quanto ridicolo, il nome è appropriato. I robot MagnetoSperm infatti combinano una conformazione tipica delle cellule spermatiche con una tecnologia di movimento basata sulla modulazione di un campo magnetico. Questo micro-robot sono costituiti da un wafer di silicio ricoperto di SU-8 , un polimero scelto appositamente per la sua stabilità meccanica. La testa di questi robot è ricoperta da uno strato di nichel-cobalto grazie al quale, in presenza di un campo magnetico oscillante (non troppo diverso da quello delle calamite che appiccichi al frigo), la testa si sposta avanti e indietro, ottenendo una propulsione in avanti. L’obiettivo dei ricercatori è quello di perfezionare MagnetoSperm fino a poterlo manovrare in maniera efficace dentro il corpo di un paziente.

L’idea di riempire il corpo umano di robot talmente minuscoli e efficaci da riuscire a potenziarlo, curarlo e, nella peggiore delle ipotesi, prenderne il controllo, non è affatto nuova. Risale come minimo al 1985, quando Greg Bear pubblicò un romanzo intitolato Blood Music , nel quale venivano presentati delle versioni tecnologicamente modificate di globuli bianchi capaci di manipolare la materia biologica. Ma senza scomodare la fantascienza, lo stesso Ray Kurzweil promuove da anni l’idea di utilizzare nano robot per “aumentare” il corpo e il cervello umano.
I creatori di MagnetoSperm sembrano aver compiuto un primo promettente passo verso questa direzione. Nel caso si rivelasse efficace (ed economicamente sostenibile) questa tecnologia potrebbe essere utilizzata per la somministrazione ultra-specifica di farmaci, per la liberazione di arterie istruite, ma anche per la stessa fecondazione in vitro. Volendo guardare in avanti, qualcuno ipotizza che in futuro questa tecnlogia potrebbe essere sfruttata per sviluppare terapie oncologiche mirate che consentano di ridurre l’impatto devastante della chemioterapia tradizionale.
http://mytech.panorama.it/MagnetoSperm-spermatozoi-robot?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+Panoramait

Qui Kurzweil
http://www.kurzweilai.net/sperm-inspired-microrobots-controlled-by-magnetic-fields

L’accordo votato dal PD in Europa che ha ucciso la nostra produzione dell’ortofrutta

sarebbe razzista dire di no. Buttiamo via le nostre arance, come segno di accoglienza. Poi che importa, gli agricoltori siciliani si suicideranno, succede a tanti in Italia tutti i giorni . Segno della civiltà che avanza.

L’agricoltura italiana subirà un nuovo, durissimo, colpo dal recente accordo UE – Marocco in materia di liberalizzazione reciproca dei prodotti agricoli. Ad affrontare le conseguenze più gravi saranno le regioni italiane votate alla produzione agrumicola e dell’ortofrutta in genere, ma è evidente che il contraccolpo della completa liberalizzazione delle importazioni marocchine si assesterà su tutta la produzione agroalimentare nazionale.
A Bruxelles però i rappresentanti dei maggiori partiti politici italiani sembrano non aver percepito il problema e hanno anzi dato il loro avallo alla stesura di un accordo che rischia di compromettere in maniera irreversibile una già difficile realtà produttiva e di mercato. Rappresentanti di PD e NCD hanno votato favorevolmente all’accordo UE-Marocco dimostrando incapacità di visione strategica del mercato nazionale agricolo o peggio, ignorando consapevolmente le conseguenze negative sul Paese. Sono davvero questi i rappresentanti che i cittadini vogliono al tavolino europeo?.
L’entrata in vigore dell’accordo nei termini stabiliti, potrebbe, inoltre, provocare una situazione di concorrenza sleale non solo con riferimento ai prezzi di entrata di alcuni prodotti le cui presunte irregolarità sono già state denunciate, ma anche con riferimento alla compatibilità con le vigenti normative europee di qualità sul lavoro e sull’ambiente.
Tutto ciò non può essere ignorato e per questo in più di una occasione abbiamo chiesto al Governo nazionale di intervenire per ridiscutere i termini dell’accordo o appellarsi alle clausole di salvaguardia previste. Nessuno ci ha prestato attenzione, ma adesso possiamo far sentire finalmente la nostra voce e la nostra forza – che sono la voce e la forza dei cittadini italiani – direttamente in Europa. La nostra visione dell’agricoltura è chiara: rafforzare il made in Italy, le nostre produzioni tradizionali e locali ed essere il meno possibile dipendenti dall’estero. Faremo di tutto affinché l’Europa ci ascolti, ecco perchè è importante andare in Europa!!

http://paoloparentela.blogspot.it/2014/05/laccordo-votato-dal-pd-in-europa-che-ha.html

Leggi anche: Accordo Ue-Marocco: presentata risoluzione M5S
http://paoloparentela.blogspot.it/2013/10/accordo-ue-marocco-presentata.html

Prostituzione, permessi di soggiorno in cambio di sesso nei locali. Retata in Piemonte

Fornivano a ragazze dell’est Europa ed extracomunitarie documenti falsi per favorirne l’ingresso in Italia, offrendo loro un alloggio e un impiego in un night club in cambio di 80 euro al mese, e costringendole poi ad offrire ai clienti prestazioni sessuali da consumarsi fuori dal locale. Per questo numerose ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dalla polizia di Alessandria che questa mattina, in coordinamento col Servizio Centrale Operativo (SCO), ha anche posto sotto sequestro preventivo cinque locali notturni della zona. Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, falsificazione di documenti validi per l’espatrio e sfruttamento della prostituzione i reati contestati.

Le indagini hanno permesso di delineare un’associazione criminale in cui ognuno con mansioni e compiti propri, si adoperava reclutando e favorendo l’immigrazione clandestina e la prostituzione di un numero indefinito di ragazze straniere.

All’operazione hanno partecipato circa 90 uomini della locale questura e 30 uomini del Reparto Prevenzione Crimine di Torino nonchè personale delle Squadre Mobili di Torino, Biella, Novara, Vercelli e Pavia. Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle 11 in Questura ad Alessandria.
Lunedì 09 Giugno 2014 – 10:23
Ultimo aggiornamento: 10:24

http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/prostituzione_permessi_soggiorno_sesso_night_club/notizie/735275.shtml

E’ etica Banca Etica?

Ma i bei progetti solidali, servono solo per far lucrare i politically correct? Il progetto, come molti che nascono nell’ambito dell’assistenza, del sociale, del solidale, servono solo per far LUCRARE CHI CI METTE LE MANI SOPRA GUADAGNANDOSI PURE L’AUREOLA DEL BUON SAMARITANO? Matteo Mattioli – Postato il 07/04/14 9.10

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autocostruttore
Sono un cittadino di Ravenna di 39 anni che ha partecipato nel 2006 ad un progetto di housing sociale promosso dal proprio Comune.
Il progetto prevedeva che i destinatari, selezionati attraverso un bando pubblico per meriti di reddito, fossero messi nelle condizioni di costruirsi la propria casa seguiti e aiutati da personale specializzato.
A tale scopo il Comune si avvalse di una organizzazione non governativa con esperienza in questo campo che aveva già realizzato progetti di autocostruzione assistita, Alisei Ong.
La gestione del cantiere da parte di Alisei Ong era totale, maestranze e direttore lavori, acquisto materiale, gestione burocratica e amministrativa.
Questa aveva anche un Istituto di Credito con cui aveva una collaborazione a livello nazionale, Banca Etica, pronta a finanziare il progetto. Dopo poco più di 2 anni la organizzazione sparisce lasciando le famiglie con un cantiere al 50% di avanzamento lavori e un debito di oltre 1 milione €. Nel 2012 le famiglie occupano il cantiere per 94 giorni e 94 notti, abitando gli scheletri di quelle che dovevano diventare le proprie case, senza luce, acqua, gas.
Queste le immagini di quei giorni:
 
Come si dovrebbe comportare una banca etica nei confronti di un debitore che si trovasse nella difficoltà di restituire un prestito? Chiaro, non dovrebbe più esigere il proprio credito per non condannare quella persona che per un motivo o per un altro non lo può rifondere.
Già, ma Banca Etica il credito invece lo esige, proprio come una banca e ti pignora se non lo rifondi.
Proprio come è successo con gli autocostruttori di Filetto: VEDI DOCUMENTO.
 
Ma come sono stati gestiti gli altri 15 cantieri sorti in tutta Italia?
 
Quello di Ravenna fa parte di un progetto denominato “UN TETTO PER TUTTI” che è avviato nel 2002 e prevede, nella sola regione Lombardia, la costruzione di 125 alloggi, nell’arco di tempo di 24 – 30 mesi.
Contemporaneamente il progetto viene proposto in Umbria, dove nel corso dello stesso periodo sono avviati 4 cantieri.
Nonostante le cose non procedano proprio a gonfie vele (i cantieri che dovevano durare 18-24 mesi in realtà da subito denunciano gravi ritardi), Alisei riesce a convincere anche il Comune di Ravenna, dove saranno avviati ben 3 progetti.
 
Il risultato di questo progetto è disastrosoSu circa 15 cantieri avviati (un cantiere anche in Veneto, in provincia di Padova) solo 4 vengono terminati, ma con gravi ritardi e difetti strutturali, gli altri sono abbandonati da anni al grezzo. Nella sola Lombardia sono stati “buttati” 11,8 milioni di finanziamenti pubblici.
 
Nonostante tutto ciò nel 2009 in Campania si decide di proporre la stessa metodologia, nel Comune di Villaricca e di Piedimonte Matese.
La regione mette a disposizione un finanziamento a fondo perduto di 850.000 €. Chi è il soggetto promotore e gestore? Alisei.
 
Chi finanzia i cantieri? Come al solito, sempre Banca Etica.
 
I meccanismi della truffa li dovranno scoprire la Magistratura, io sostengo che Banca Etica non potesse finanziare questi cantieri perché non si trovava nelle condizioni di terzietà richieste nella conduzione di un progetto di edilizia pubblica regolato da bando pubblico.
Il 30 dicembre 2013 gli autocostruttori di Filetto hanno depositato una causa civile nei confronti dei soggetti coinvolti: Alisei Ong, Banca Etica e Comune di Ravenna, perché sembra chiaro che ci siano responsabilità oggettive e indiscutibili da parte di tutti.
 
A questo scopo vi segnalo questi due link:
 

Revoca ministeriale idoneità alla Ong Alisei

shh. E’ una cooperativa, sociale, che si adopera per il bene degli ultimi. Un tetto per tutti era il progetto, nobile vero? E’ proprio vero che i poveri sono una risorsa, in loro nome si possono creare tanti progetti da finanziare E con la scusa dei progetti DISTOGLIERE I FONDI SU CC PARTICOLARI, quelli non di tutti.
Ma ne parlerà la stampa? Sia mai.

03-06-2014 – Revoca e decadenza idoneità
Si comunica che la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo ha disposto la revoca del riconoscimento di idoneità nei confronti della Ong Alisei e la decadenza dall’idoneità nei confronti delle Ong World Family of Radio Maria ed Enzo B.

Con questa scarna informazione il Ministero degli Esteri, sul portale della Cooperazione allo Sviluppo, dà notizia del provvedimento messo in atto nei confronti della Ong responsabile della distrazione di denaro in oltre una dozzina di cantieri in Italia di autocostruzione assistita del progetto “Un Tetto per Tutti” e del fallimento di altri progetti internazionali di Cooperazione Internazionale, finanziati con fondi pubblici.

Il caso venne sollevato nel 2012 grazie all’ostinazione delle famiglie di autocostruttori di Filetto (RA), che dopo avere lavorato per oltre 2 anni alla realizzazione delle proprie case ed essere rimasti truffati per la sparizione di Alisei con gran parte dei soldi necessari a finire i lavori, decisero di non perdere la speranza di vedersi un giorno riconosciuti i propri diritti e di occupare per 94 giorni e notti gli scheletri fatiscenti delle abitazioni. Le immagini di quei giorni:

http://matteo-equilibrio1.blogspot.com/2013/11/immagini-del-cantiere-occupato-di.html

Il giorno 8 ottobre 2013 Elena Bulgarelli ed altri 12 senatori del Movimento 5 Stelle hanno depositato in Senato una interrogazione ai Ministri del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Pari Opportunità e delle Politiche Giovanili, degli Esteri, degli Affari Regionali e delle Autonomie Locali. Questo il testo:
http://matteo-equilibrio1.blogspot.com/2013/10/interrogazione-in-senato-su-alisei.html

Non trova lavoro: prima si taglia le vene e poi si getta dal terrazzo

La vittima è un 49enne di San Donà che da un mese aspettava una chiamata. Quando è stato soccorso era ancora vivo

SAN DONÀ – Da circa un mese aspettava una chiamata per iniziare un nuovo lavoro. Chiamata che però non arrivava e che probabilmente ha contribuito a generare un senso di frustrazione e successivamente di depressione.

W.C. di 49 anni, che viveva solo in un appartamento di via Carbonera domenica mattina verso le 6 prima si è tagliato le vene dei polsi per poi lanciarsi dal terrazzo di casa al secondo piano. A dare l’allarme sono stati alcuni residenti che hanno visto il corpo sull’asfalto.
Quando è arrivata l’ambulanza, il 49enne respirava ancora: il decesso poco dopo il ricovero in ospedale.

http://ilgazzettino.it/NORDEST/VENEZIA/disoccupato_suicidio_lavoro_sandona/notizie/735203.shtml

Senigallia: Operaia con bimbo di 3 anni e compagno disoccupato, sfrattati, “Dove andiamo?”

7 giugno 2014
L’emergenza abitativa torna al centro della cronaca senigalliese. Ancora una famiglia alle prese con sentenze esecutive di sfratto e con un solo lavoro che non basta a pagare le spese e l’affitto; e ancora un picchetto degli attivisti dell’Arvultùra a difesa del diritto all’abitare, un’utile mediazione che ha affiancato i servizi sociali del comune. Questi sono solo alcuni degli aspetti di una vicenda avvenuta a Senigallia, in via Raffaello Sanzio, nella mattinata di venerdì 6 giugno, quando l’ufficiale giudiziario si è presentato per la seconda notifica di sfratto alla signora M.V., al suo compagno e al suo figlioletto di tre anni. All’entrata del vialetto una simbolica ‘barricata’ con gli attivisti dello spazio autogestito Arvultùra: “Siamo qui a cercare una mediazione per evitare che una famiglia venga sbattuta in mezzo alla strada. C’è solo bisogno di un tempo ragionevole per concludere le trattative che il Comune ha intavolato con alcune agenzie immobiliari e risolvere la questione senza creare ulteriori disagi“. Le trattative e Il picchetto per l’esecuzione dello sfratto in via Sanzio a SenigalliaLa vicenda è iniziata alcuni mesi fa, quando sono sopraggiunte difficoltà occupazionali e quindi economiche, a cui è seguita la richiesta di sfratto. “Io faccio l’operaia – ha dichiarato M.V. – il mio compagno fa il pizzaiolo ma è disoccupato e il nostro bambino ha 3 anni e mezzo. Dove andiamo?”(…)

Leggi tutto su senigallianotizie
http://www.crisitaly.org/notizie/senigallia-operaia-bimbo-3-anni-compagno-disoccupato-sfrattati-dove-andiamo/

Pistoia: Niente accordo alla Panapesca, in 39 vicini al licenziamento

7 giugno 2014
Nessun accordo tra Panapesca, specializzata in prodotti ittici congelati e lavoratori: ora la società, che ha sede a Massa e Cozzile (Pistoia) ha 120 giorni di tempo per licenziare 39 dipendenti. Nel tardo pomeriggio l’assemblea dei lavoratori (assieme all’Ugl) ha bocciato una proposta last minute da parte dell’azienda che invece era stata accettata da Cgil e Cisl. Scadevano infatti oggi i termini previsti dalla legge per trovare un eventuale accordo e scongiurare la messa in mobilità dei 39 lavoratori. Panapesca all’ultimo minuto ha deciso di cedere ad alcune richieste dei sindacati. In pratica i 39 impiegati e operai sarebbero stati licenziati e contestualmente riassunti da una cooperativa subentrante con contratto prima a tempo determinato e, dopo un anno, indeterminato. Era stato messo sul piatto anche un incentivo da 6mila euro. Condizioni non ritenute sufficienti dai lavoratori, che ora non escludono vie giudiziali per risolvere la vicenda.

Fonte: ANSA