Lettere minatorie e proiettili in busta: istruzioni per l’uso

Un paio di giorni fa abbiamo letto questo lancio dellAnsa

TORINO, 5 GIU – Una busta contenente un proiettile indirizzata ai titolari dell’Italcoge, una delle ditte che lavora al cantiere della Torino-Lione a Chiomonte, è stata rintracciata dalla polizia in un ufficio postale della zona nord di Torino. La stessa ditta è stata vittima, in passato, di numerosi episodi di intimidazione. Si sospetta che si tratti di un gesto delle frange estreme del movimento No Tav.

Premesso che a noi risulta che da tempo l’Italcoge non lavora più a Chiomonte (ma ci arriviamo dopo), non capiamo cosa possa significare “frange estreme”.caselli

Conosciamo, anche nel movimento così come in ogni altro ambito, persone con frange vistose. Alcuni (vedi foto a proposito dell’ambito giudiziario) hanno frangette discutibili, perfino azzardate. Ma frange estreme proprio non ci pare di averne viste in Valle. Poi c’è da dire che il lancio Ansa è chiaramente figlio di un lancio Digos, e quelli hanno un senso estetico tutto particolare. Lasciamo perdere le scarpe e i jeans attillati, ma a capelli, a parte qualche nostalgico degli anni ’70 (vedi foto), quelli son tutti rasati. Quindi ci sta che definiscano estrema la più innocua delle frangette.

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Ma stiamo divagando, questo post è dedicato alle lettere minatorie e/o con proiettili.

Non ci pare neppure il caso di chiederci se le lettere che copiosamente sono state spedite negli ultimi anni provengano da qualcuno che ritiene sbagliata la Tav. Basta guardare i momenti in cui queste giungono per capire che chi le imbuca cerca di danneggiare il movimento. La domanda è se a spedirle sia uno o più disagiati isolati che cercano in questo modo di gettare discredito sul movimento, o se non sia invece parte di una strategia più articolata. Non ci piace il complottismo un tanto al chilo. Però bisogna tenere in considerazione due cose:
1) viviamo in Italia, “lo stato delle stragi, lo stato delle trame”, e in particolare in una Valle attraversata in lungo e in largo da personaggi poco limpidi che nuotano nella melma, che qualcuno cerchi di danneggiare il movimento con questi metodi non ci stupirebbe per nulla.
2) il Tav è un affare enorme, il costo a preventivo del solo tunnel di base è 4 volte il preventivo del Mo.SE. Immaginate gli appetiti che può scatenare una torta così grande. Nessuno si stupirebbe che per spazzare via chi si oppone a questo spreco qualcuno possa ricorrere a mezzucci come le lettere minatorie.

Però non è neppure questo lo scopo di questo post. Ecco, noi vorremmo dare qualche consiglio a chi manda queste lettere, perché pur essendo uno che lavora affinché l’opera venga costruita, ed essendo quindi un nostro nemico che cerca di farci male, a noi piacciono le cose fatte bene, e ci sembra che invece gli addetti alle lettere minatorie stiano lavorando con i piedi! Insomma, il senso di questo post è:aiutiamo chi manda le lettere anonime per danneggiare il movimento no tav a non rendersi totalmente ridicolo. Due semplici consigli, sommessamente ed umilmente. Di rimando questo post aiuterà anche quei giornalisti, in particolare la coppia E.D.B.  & M.N., che danno risalto a tali letterine.

Attento al destinatario

Non è che si può mandare la lettera così a caso. Chiunque in Valle e chiunque partecipi alla lotta no tav sa perfettamente che l’Italcoge non esiste più, è fallita 3 anni fa. Alleghiamo anche la sentenza che dichiara il fallimento. Si vabbè, poi come la fenice è rinata in Italcostruzioni, continuando indefessamente per un po’ di tempo a lavorare al cantiere Tav, e prendendo pure bei soldi. Ma Italcoge non esiste da tempo e Italcostruzioni da tempo non lavora più a Chiomonte. Quindi a che pro mandare una lettera minatoria a loro? Caro mittente, se vuoi fare le cose per bene non puoi farti queste figuracce, ché altrimenti si vede subito che non sei un no tav, e neppure con la frangia. Qualsiasi no tav sa per filo e per segno le vicende dell’Italcoge, le sue traversie giudiziarie, il suo fallimento e tutto il resto. Va bene giocare sporco, ma almeno informati! Un buon punto di partenza lo trovi qui: al capitolo su Vincenzo Procopio. Poi da qui in avanti fai da solo.

C’è un ulteriore precisazione su questo punto: se mandi una lettera anonima a qualcuno che ha vissuto tante vicissitudini giudiziarie rischi che molti possano pensare che si tratti di regolamenti di conti e non, come tu vorresti, di no tav.

Repetita (non sempre) iuvant

Come tutte le cose ci vuole la giusta misura. Non puoi spedire decine di lettere anonime o con proiettile e sperare che abbiano sempre lo stesso effetto contro il movimento no tav. Ne mandi una e giornali e politici si stracciano le vesti contro la deriva violenta, ma dopo due, tre, quattro, dieci, venti, cinquanta risulti stucchevole. Si, qualcuno ancora ne parla, ma è talmente evidente che il vero scopo delle lettere minatorie è attaccare il movimento che dopo un po’ tutto passa sotto silenzio. Abbiamo raccolto le notizie su queste lettere degli ultimi mesi; lo abbiamo fatto con una ricerca veloce, facilmente qualcosa ci è sfuggito:

3 luglio 2013 – La Stampa – Tav, busta contenente un proiettile
per il titolare della Italcoge

6 luglio 2013 – La Stampa – “Minacce di morte firmate No Tav

6 luglio 2013 – La Repubblica – No Tav, dopo l’assedio proiettile al giudice

17 luglio 2013 – La Stampa – No Tav, ancora una lettera di minacce
 nel mirino un’altra impresa del cantiere

23 luglio 2013 – La Stampa – Tav, Minacce al senatore Pd Esposito 
“La tua vita non vale più niente”

22 agosto 2014 – La Stampa – Minacce e proiettili a un avvocato
parte civile contro gli imputati No Tav

22 settembre 2013 – La Stampa – Ancora tensione a Susa 
“C’è una bomba nell’azienda”

28 settembre 2013 – La Stampa – Buste con proiettili
alle sedi dei sindacati

28 settembre 2013 – La Stampa – Minacce No Tav a sindacalista della Uil

15 novembre 2013 – La Stampa – Lettera di minacce alla titolare 
dell’albergo che ospita i carabinieri

20 febbraio 2014 – La Stampa – Tav, quattro minacciati di morte

22 febbraio 2014 – La Stampa – Lettera di minacce a LTF 

17 aprile 2014 – La Stampa – Susa, proiettile in una busta 
a sindaco e assessore ai Trasporti

18 aprile 2014 – La Stampa – Proiettili anti Tav “I prossimi saranno veri”

Uno stillicidio! Sembra la favoletta di al lupo, al lupo. Però a forza di mandare letterine non ti si fila più nessuno. E se il tuo scopo è quello di gettare discredito sul movimento, coprirlo con un velo di terrore per favorire chi ardentemente vuole il tav, beh, non funziona più tanto bene. Dovresti inventarti qualcosa di nuovo, stare più sul pezzo. Noi ti diamo qualche idea, dato il clima di tangenti dopo il sottoattraversamento a Firenze, l’Expo a Milano e il Mose a Venezia potresti mandare, anziché gli ormai abusati proiettili, una cassetta di arance a qualcuno del piddì. Oppure, viste le intercettazioni dove chiedeva biglietti omaggio a Moggi, potresti mandare una busta con un abbonamento alle partite della Juventus al pm Rinaudo. Cose così. Per non essere ripetitivo e non venire a noia.

Ricordati la sfiga

Da che mondo è mondo si sa che mandare lettere anonime porta sfiga. Mandarle sotto elezioni ancora di più (vedi cosa è successo a Susa). Noi lo andiamo ripetendo da tempo il movimento no tav ha l’abitudine di stare di fronte ai propri avversari, di guardarli ben bene negli occhi. Voi no. Rimestate nel torbido, però diamine, almeno le regole basilari della sfiga dovreste saperle, altrimenti i risultati sono questi!

Conclusione

Ci siamo chiesti se fosse lecito scherzare su questa storia delle lettere minatorie, anche alcuni di noi hanno ricevuto minacce, a dire il vero ben più concrete di una lettera: macchine bruciate e freni dell’auto tagliati. Per non parlare dei nostri presidi divorati dalle fiamme nell’indifferenza della Procura. Abbiamo già detto in tutti i modi possibili che il movimento fa quello che dice e dice quello che fa, chi spedisce le letterine chiaramente lo fa contro di noi. Chi, nei giornali o nelle sedi dei partiti fa finta di non saperlo e anzi gioca sporco addebitando questi gesti a “frange” del movimento è davvero un vile. E allora è giusto scherzarci su, mostrare quanto ridicolo e assurdo è questo teatrino messo in piedi per difendere la grande e inutile opera e attaccare chi si batte contro questo enorme spreco di denaro e a difesa della salute e della vita dei valsusini.

Lettere minatorie e proiettili in busta: istruzioni per l’usoultima modifica: 2014-06-09T11:05:07+02:00da davi-luciano
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