Simulazione, la MSU italiana insegna

Lo scenario è tipico per chi vive la piazza, ma non tutti sanno che è tutto già preparato in addestramento.

di Valsusa Report

16 maggio 2014. L’esercitazione simula una folla inferocita che dà l’assalto alla Kosovo Police. La motivazione: alcuni terreni sono stati espropriati e l’indennizzo riconosciuto dal governo non è ritenuto equo dagli ex proprietari, che scendono in piazza e protestano violentemente contro l’amministrazione pubblica. A Camp Vrelo, vicino all’aeroporto di Pristina, la simulazione è condotta da unità del battaglione di manovra della riserva tattica di Missione Kfor. La MSU (Multinational Specialized Unit) gestisce gli scontri, insieme ai Multinational battle groups East e West, a Eulex e alla Polizia kosovara.

kfor-cc-simulazione

L’unità specializzata multinazionale (MSU) è un’unità dell’Arma dei Carabinieri, con funzioni di polizia civile e polizia militare militare in ambito multinazionale, viene impiegata principalmente nelle missioni all’estero, in Italia è stata impiegata nelle Compagnie di contenimento e intervento risolutivo, (CCIR), durante la riunione del G8, a Genova, da giovedì 19 luglio a domenica 22 luglio 2001, per contrastare i tumulti durante il G8 di Genova.

È costituita da reparti operanti nella 2ª Brigata mobile Carabinieri a Livorno, è articolata su uno Stato maggiore, un centro addestramento, un servizio amministrativo e un reparto supporto.

Ha alle dipendenze:

  • 7º Reggimento Carabinieri “Trentino-Alto Adige”, reparto mobile con propensione all’impiego estero, con sede a Laives (BZ);
  • 13º Reggimento Carabinieri “Friuli-Venezia Giulia”, reparto mobile con propensione all’impiego estero, con sede a Gorizia;
  • 1º Reggimento Carabinieri paracadutisti “Tuscania”, reparto paracadutisti con propensione all’impiego estero, con sede a Livorno;
  • Gruppo di intervento speciale (GIS), antiterrorismo e operazioni speciali, con sede a Livorno.

Dal 12 ottobre 2011 la brigata è comandata dal generale di brigata Sebastiano Comitini. Le unità operative della MSU, in stretto coordinamento con l’IPTF (International Police Task Force), assolvono alle funzioni fissate a Petersberg nel 1992:

  • rispondere a disordini e mantenimento dell’ordine pubblico;
  • supportare le forze di polizia locali;
  • monitorare la situazione sotto il profilo della pubblica sicurezza.

L’Italia nel marzo 1999 formò il Reparto, fu previsto il consueto periodo di addestramento presso il 7° Battaglione “Trentino-Alto Adige” che comprendeva Diritto internazionale umanitario, procedure della Nato, tecnica della circolazione stradale, caratteristiche specifiche della Polizia Militare internazionale. Una professionalità raggiunta dal reparto è nel settore dell’informatica e della sua applicazione alla lotta di contrasto contro la criminalità organizzata: i carabinieri della Msu-Kfor hanno realizzato uno dei migliori data base in termini di informazioni sulle attività criminali e su coloro che detengono il controllo della illegalità diffusa.

VIDEO ADDESTRAMENTO MSU-UCRAINE

I risultati ottenuti dalle Unità Specializzate (Msu), vengono definite “Ben rispondente alle esigenze attuali di mantenimento della stabilità e della sicurezza di un territorio, in un quadro di competenze specifiche e molto particolari, che trattano anche di problematiche in cui sono coinvolte le popolazioni civili”.

Così con l’esercitazione “Silver Saber”, per il controllo della folla e dei disordini (Crowd and Riot Control – CRC), il grado di preparazione e coordinamento tra le tre componenti ogni sei mesi viene verificato. L’unità creata anche per l’ordine pubblico, riesce con le sue qualifiche a intervenire nei territori impedendo sommosse popolari, e attivando addestramenti specifici praticamente su piani militari in tempo di pace.

Missione Valle di Susa continua.

Simulazione, la MSU italiana insegnaultima modifica: 2014-06-06T22:57:17+02:00da davi-luciano
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