diritti per tutti MA NON PER GLI INDIGENTI

sono le minoranze a dover essere aiutate e tutelate, ormai i poveri e i disperati sono maggioranza, NON INTERESSA PROTEGGERLI. Moderna civiltà

Viareggio: Il Comune non paga più l’affitto, un anziano malato rischia sfratto
6 giugno 2014
Rischiano lo sfratto un anziano immobilizzato a letto e un minore ospiti di una abitazione in centro a Viareggio il cui affitto per qualche anno è stato pagato dal Comune. Con la crisi, però l’amministrazione ha interrotto i pagamenti, e i proprietari hanno dato il via allo sfratto. L’esecuzione ci sarebbe dovuta essere oggi, ma è stata rinviata alla fine del mese, dopo una mediazione fra Comune, polizia, rappresentanti della Brigata Antisfratto e Unione Inquilini. Intanto è stata demolita dalla proprietà la palazzina di via Pisana che nei giorni scorsi stava per essere occupata da alcuni nuclei familiari.(…)
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Correggio: 60enne esasperato minaccia il figlio col coltello perché senza lavoro
6 giugno 2014
A Correggio un uomo ha minacciato il proprio figlio con un coltello da cucina di 30 centimetri, intimandogli di andarsene di casa in quanto senza lavoro. Per essere più convincente si è poi puntato la lama alla pancia, minacciando di suicidarsi se il ragazzo non fosse uscito. Il giovane riuscito a disarmare il padre, ferendosi alla mano. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Correggio. L’uomo 60enne, abitante a Correggio, è stato denunciato per minaccia aggravata nei confronti del figlio 24enne. Il coltello di oltre 30 centimetri di cui 20 di lama è stato sequestrato. I fatti hanno avuto origine l’altra sera quando il padre, esasperato per la condizione di disoccupato del figlio, l’ha raggiunto a casa di un amico dove si stava divertendo, invitandolo a casa.(…)
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Ventimiglia: Disoccupati con 2 figli vendono il voto per 50 euro, “Ci abbiamo fatto la spesa”
6 giugno 2014
Marco e Anna, nomi di fantasia, hanno circa 30 anni, sono disoccupati e hanno due figli piccoli. Loro due, ma non sono i soli, hanno venduto il loro voto alle scorse amministrative a Ventimiglia, un voto che il candidato avrebbe ripagato con 50 euro. Basta così poco per comprare il voto di due persone, basta così poco se quelle persone non hanno proprio niente da perdere.
Questa coppia con quei 50 euro ha fatto la spesa, una cifra che nel loro bilancio può fare la differenza. La loro storia la racconta Patrizia Mazzarello sul Secolo XIX. Tutto finisce poi in Questura in un’indagine sul voto di scambio: 10 indagati. Tra loro un politico: il candidato consigliere Emilio Galardini, Forza Italia, 270 preferenze.
«Un politico vale l’altro. Ci hanno offerto 50 euro per votare quello lì e abbiamo accettato…Io sono disoccupato, mia moglie anche», continua Marco, quasi con rabbia.(…)
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Santa Croce: Barista 40enne si impicca in garage, lascia moglie e una bimba
6 giugno 2014
Comunità sotto shock per la morte di un giovane di 40 anni che questa mattina – 5 giugno – ha deciso di togliersi la vita impiccandosi nel garage di un’abitazione. L’uomo, molto conosciuto in paese anche per essere titolare di un bar, non ha scritto un biglietto per spiegare i motivi del gesto. Lascia la moglie e una bimba piccola. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Santa Croce.(…)
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Trezzo sull’Adda: Coniugi sul ponte, “Vogliamo un alloggio per riavere i nostri 4 figli”
5 giugno 2014
Ore e ore sul ponte con cartelli sul petto e le forze dell’ordine a piantonare: arriva in riva all’Adda la protesta della famiglia cernuschese Rotta-Radicula. La vicenda è notissima, e ha già avuto l’onore delle cronache negli ultimi mesi. Maria Dolores Radicula e Gerolamo Fabrizio Rotta sono genitori di quattro ragazzi, di 7, 9, 12 e 14 anni, allontanati dalla famiglia dai Servizi sociali di Cernusco ormai dal 2007. Motivo principe, l’inadeguatezza della situazione abitativa. E proprio su questo, da mesi e mesi, è imperniata la loro battaglia, già culminata in eclatanti sit in e dimostrazioni di protesta a Cernusco e davanti alla sede milanese dell’Aler. Ora in predicato c’è l’assegnazione di un appartamento a Melzo. Su questa ipotesi si tratta in un contesto delicato. «Basta guardare la piantina dell’alloggio di Melzo — scrivono i due — per capire che l’abitazione non è idonea per 6 persone; confermiamo tuttavia che siamo disponibili ad accettarla qualora il Comune di Cernusco sul Naviglio si prenda le proprie responsabilità in questa vicenda, che ci ha logorato la salute e la vita».
Nel pomeriggio i coniugi hanno abbandonato il ponte, dove stazionavano dalle prime ore di ieri mattina: «Vi sono stati contatti telefonici fra le forze dell’ordine e i carabinieri — spiega Maria Dolores — e ho ricevuto anche un ulteriore contatto dalla Regione Lombardia. Siamo disponibili a soprassedere in attesa di sviluppi: le richieste restano quelle di un alloggio idoneo e di un sussidio altrettanto idoneo». La distensione ha dissolto il timore di gesti estremi: in una lettera inviata l’altra sera i due genitori ventilavano l’intenzione di bloccare il traffico e di compiere azioni dimostrative estreme sulla balaustra dell’alto viadotto.(…)

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Roma: Statali, arriva lo scivolo, possibile esonero dal servizio. A casa con lo stipendio ridotto al 65%
5 giugno 2014
Come in un mosaico le tessere della riforma della Pubblica amministrazione che il governo Renzi presenterà venerdì 13 giugno, continuano ad incastrarsi. Una, importante, sarà una norma che darà la possibilità alle amministrazioni pubbliche di esonerare dal servizio i propri dipendenti. Come spiegato dal ministro della Funzione pubblica, Marianna Madìa, gli statali «esonerati» resteranno a casa continuando ad incassare il 65 per cento del loro stipendio, oltre ovviamente a tutti i contributi. La misura, in realtà, sarà molto articolata.L’idea è quella di un «esonero intelligente», che sarà collegato alla mobilità obbligatoria. Le amministrazioni pubbliche proporranno una sorta di «patto» ai loro dipendenti, soprattutto quelli meno qualificati che svolgono mansioni comuni e che spesso abitano fuori dei grandi centri urbani e sono costretti a lunghi spostamenti per recarsi al lavoro. Il nuovo esonero dal servizio, almeno nelle intenzioni, dovrebbe essere costruito in modo tale da permettere ai lavoratori «esonerati» di essere ricollocati, anche con orari ridotti, presso amministrazioni nel loro comune di residenza.Questo, ovviamente, in cambio di un sacrificio sullo stipendio, con un taglio che potrebbe aggirarsi tra il 20 e il 25% della retribuzione. Riguarderebbe comunque solo persone che si trovano vicino alla pensione, a cui mancano al massimo cinque anni al ritiro. I contributi sarebbero versati per intero in modo da non arrecare penalizzazioni sul futuro assegno previdenziale. A chi non verrà trovata una nova collocazione, o chi la rifiuterà, resterebbe comunque a casa con uno stipendio maggiormente ridotto, quel 65 per cento indicato dal ministro Madìa.(…)

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diritti per tutti MA NON PER GLI INDIGENTIultima modifica: 2014-06-06T23:03:15+02:00da davi-luciano
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