Obama ha un piano da un mld di dollari per conquistare l’Europa dell’Est

martedì, 3, giugno, 2014
obama
Il presidente americano, Barack Obama, ha proposto un piano di un miliardo di dollari per affrontare la crisi ucraina con l’invio di nuove forze Usa di terra, mare e aria, in Europa orientale mentre in America  Povertà negli Usa: crescono le tendopoli ai margini delle città
 
Il piano del presidente punta anche a sviluppare le capacità dei paesi non membri della Nato, come Ucraina, Georgia e Moldavia, per permettere loro di cooperare con gli Stati Uniti e i suoi alleati occidentali e rafforzare la propria difesa, come spiega in una nota la Casa Bianca.
 
Il progetto prevede l’invio di esperti americani nei paesi dell’Europa dell’Est per preparare l’installazione di apparecchiature e migliorare le infrastrutture, che potrebbero essere rapidamente utilizzate dalla Nato, se necessario.
 
Secondo il comunicato, il piano vuole anche una «maggiore partecipazione» delle forze navali degli Stati Uniti nella Nato, tra cui lo schierato nel Mar Nero e il Mar Baltico. Washington potrebbe rivedere la sua presenza militare in Europa «secondo le nuove sfide alla sicurezza di questo continente». Ma tutto ciò, precisa la casa Bianca, non deve andare a scapito del «riequilibrio» della forza statunitense nella regione Asia-Pacifico.
 
“Un’iniziativa – ha detto Obama, in visita a Varsavia – per rassicurare l’Europa”, che deve però “ancora essere approvata dal Congresso”.
 
Rasmussen (Nato), ribadendo che la presenza dei soldati russi lungo la loro frontiera è “ingiustificata”, ha dichiarato di “apprezzare la leadership Usa per la decisione di prendere misure che rassicurano” l’Europa orientale. Ha poi precisato che “è presto per valutare” gli effetti di lungo termine e ha aggiunto di attendersi che la revisione dei piani di difesa sarà decisa nel summit di settembre.

Renzi e Padoan, il Gatto e la Volpe. – Parlano di ”riforme strutturali”, e cioè di tagli sociali,e nuove tasse, spacciandoli per obiettivi di crescita

m.l.    

“Liberare le energie” dichiara Matteo Renzi, ripetendo ancora che se “le riforme non si faranno” lascerà il governo. “Fare le riforme strutturali”chiosa il suo alter ego, ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, spacciando dichiarazioni sulla necessità delle cosiddette riforme per “creare occupazione”. Il Gatto e la Volpe in versione tridentina. Sbandierano le “riforme”, restando sul vago (non mettono cioè l’accento su cosa significhi per un governo liberaldemocratico la “modifica strutturale”: e cioè i tagli sociali, i tagli alle tutele per i lavoratori e i cittadini nel nome del “libero mercato”…), e pensano invece e soprattutto a consolidare il successo del pd renziano, ampliando la maggioranza a Sel e ai dissidenti Cinque stelle. Sarebbe tuttavia facile per ogni italiano tradurre l’ipocrita messaggio del governo: non è nulla di nuovo da vent’anni a questa parte. E’ la ricetta liberalcapitalista che la troica Fmi-Bce-Ue sta imponendo ovunque a colpi di rigore e massacro del lavoro.
Ma sentiamolo l’uomo dell’Ocse, imposto da Napolitano alla guida della politica economica del governo Renzi. «Se un Paese realizza le riforme strutturali, dovrebbe essere riconosciuto un differente profilo di bilancio». Così Pier Carlo Padoan dichiara per “rassicurare Bruxelles” in vista del semestre europeo di presidenza italiana e per  una pagella possibilista sulle iniziative di “crescita” di un’Italia che non può far altro che sbandierare i suoi record negativi in materia di indebitamento, recessione e disoccupazione. (Nonché di impossibilità di adottare, almeno per un altro anno, il feroce e vergognoso sistema del pareggio di bilancio).
Ma dal “Consiglio” degli esaminatori Ue è giunto il diktat: «Il Consiglio è del parere che siano necessari sforzi aggiuntivi, in particolare nel 2014, per garantire la conformità ai requisiti del patto di stabilità e crescita». Con interventi “sul fronte del fisco”, con cancellazioni delle agevolazioni Iva e una “riforma” del catasto (per ottenere più tasse sugli immobili, residenziali  e industriali.
 Una nuova “manovra” da 10 o 15 miliardi da prelevare dalle tasche dei cittadini. Altro che crescita: ancora rigore e recessione targata Ue.
Ma secondo Padoan «L’Europa ha affrontato la crisi mettendo in agenda, dal 2007, il consolidamento fiscale, il riacquisto di competitività nei paesi periferici e la riforma bancaria ma manca ancora in agenda la crescita e l’occupazione». Che per Padoan non significa però, affatto, non rispettare la politica europea in materia di bilanci, anzi. Per l’ex capo economista dell’Ocse, infatti, «chi chiede modifiche non è che non fa i compiti a casa».
E i compiti a casa sono nuove liberalizzazioni, nuove privatizzazioni, nuove politiche di “riequilibrio” (sic) del costo del lavoro per “guadagnare competitività”. E, naturalmente, più tasse.
Un percorso che è il programma di un governo, quello italiano, restato l’unico nella Ue ad essere riuscito ad avere un ampio placet elettorale, nel bel mezzo di sonore sconfitte calate ovunque sui partiti di falsa destra e falsa sinistra del partito unico liberaldemocratico imposto al potere nell’occidente del nostro continente.
Un cammino bocciato dai popoli d’Europa nel voto del 25 maggio ma che i guardiani della finanza usuraia internazionali, i delegati delle multinazionali colonizzatrici delle economie nazionali, non intendono assolutamente modificare.
l.m.
02 Giugno 2014 http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=23490

LA ”RICETTA” IDIOTA SUGGERITA DALLA UE AL GOVERNO ITALIANO: TASSATE I CONSUMI!

2 giugno – BRUXELLES – Idiozia economica al potere: per la Commissione europea il governo italiano ”deve tassare i consumi” non il lavoro. Perfetto! I consumi sono tracollati, le aziende non producono più perchè non vendono più, la disoccupazione dilaga e questa emerita banda di coglioni che passa sotto il nome di Commissione europea vorrebbe che merci e servizi fossero ulteriormente appesantiti da tasse! Via dalla UE! Subito! Adesso!
http://www.ilnord.it/b-2528_LA_RICETTA_IDIOTA_SUGGERITA_DALLA_UE_AL_GOVERNO_ITALIANO_TASSATE_I_CONSUMI

L’OLIGARCA OLLI REHN: ”L’ITALIA NON E’ IN UNA BUONA POSIZIONE” (GRAZIE, RENZI)
2 giugno – Bruxelles – ”Il rinvio del raggiungimento dell’obiettivo di medio termine sul pareggio strutturale di bilancio non metterebbe l’Italia in una buona posizione nei confronti del rispetto degli impegni sottoscritti e inseriti nella propria Costituzione”. Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn.
http://www.ilnord.it/b-2529_LOLIGARCA_OLLI_REHN_LITALIA_NON_E_IN_UNA_BUONA_POSIZIONE_GRAZIE_RENZI

GOVERNO: ”ABBIAMO UN PROBLEMA, SONO FINITI I SOLDI DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA E NON SAPPIAMO CHE FARE” (GRAZIE!)

Tradotto dal burocratese piddino, lingua ufficiale del governo, questo significa che le centinaia di migliaia di lavoratori attualmente in cassa integrazione in deroga tra breve non percepiranno più nulla e inzierà la fame vera.”
Benvenuti nel regno di milioni di disoccupati CHE NON PERCEPISCONO ALCUN CHE perché i difensori dei deboli e dei lavoratori MAI HANNO RITENUTO giusto LOTTARE PER UN REDDITO DI CITTADINANZA. Pare giusto, chi non lavora è un “diversamente umano”. Ora, se davvero finiranno questi soldi, sarà ripristinata l’eguaglianza. Purtroppo, nel modo più incivile.

martedì 3 giugno 2014
ROMA – GOVERNO – “Per la copertura della cassa integrazione in deroga manca all’appello circa un miliardo di euro che è il risultato dello sbilancio fra le previsioni di copertura del 2013 e le previsioni di copertura del 2014”.

Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un incontro a Milano. Nel rimarcare il fatto che le coperture ci sono per la cassa ordinaria e straordinaria, Poletti ha ricordato che il problema della cassa in deroga “deriva dalla precedente situazione della vecchia legge di stabilità ed è un problema su cui il governo dovrà intervenire integrando le risorse. Abbiamo ancora risorse disponibili ma sappiamo che non sono sufficienti per coprire completamente il fabbisogno di quest’anno”.

“Da una prima considerazione che abbiamo fatto la distanza tra la situazione precedente e questa è nell’ordine di un miliardo. Naturalmente dovremo rivalutare i costi, si tratta di una sbilancio tra la copertura del 2013 e la previsione di copertura del 2014”.

Tradotto dal burocratese piddino, lingua ufficiale del governo, questo significa che le centinaia di migliaia di lavoratori attualmente in cassa integrazione in deroga tra breve non percepiranno più nulla e inzierà la fame vera. Il governo Renzi sbaglia ancora una volta in conti: ha dato 80 euro (neppure a tutti) e adesso si appresta a buttare in mezzo a una strada oltre 300.000 lavoratori che non avranno di che mangiare, loro e le loro famiglie.

I nodi sono arrivati al pettine.

max parisi
http://www.ilnord.it/c-3071_GOVERNO_ABBIAMO_UN_PROBLEMA_SONO_FINITI_I_SOLDI_DELLA_CASSA_INTEGRAZIONE_IN_DEROGA_E_NON_SAPPIAMO_CHE_FARE_GRAZIE

INDISCRETO / RENZI, QUELLO CHE ”BASTA TASSE” RIVUOLE LA TASSA DI SUCCESSIONE

di estorsione in estorsione. Sui beni che una famiglia riesce a conquistarsi, se i proventi sono leciti, quante volte ce le ha pagate le tasse sopra? Perché anche all’atto della successione, magari a figli disoccupati? SI so che la retorica vuole che sia una tassa che agevola i ricchi, come l’Imu che intanto in..chiappetta anche i poveri anzi su di loro ha un effetto ben peggiore.

3 giugno – RENZI TAX! – AL MINISTERO DELL’ECONOMIA STANNO STUDIANDO LA REINTRODUZIONE DELLA TASSA DI SUCCESSIONE, PER CORRERE AI RIPARI DOPO LA BOCCIATURA DEI CONTI DA PARTE DI BRUXELLES. Gia’ si trema per il terrificante casino che verra’ fuori, tra ipotesi e scadenze in continua ”rimodulazione”, con il rischio di un remake del tormentone Imu e suoi derivati. Tutto da studiare anche il timing, ma certo che così’ si avrebbe un altro bel pezzo di patrimoniale che si realizza…
http://www.ilnord.it/b-2536_INDISCRETO__RENZI_QUELLO_CHE_BASTA_TASSE_RIVUOLE_LA_TASSA_DI_SUCCESSIONE

Crollo del mercato auto in Italia, -3,8%. Giu’ anche l’usato, -9,99%

martedì, 3, giugno, 2014
Si inverte la tendenza per il mercato dell’auto: a maggio le immatricolazioni, 131.602 unita’, hanno fatto registrare un calo del 3,83% rispetto a maggio 2013.
Secondo i dati della Motorizzazione Civile, va giu’ anche l’usato (-9,99%). A maggio 2013 – si legge nella nota del Ministero dei Trasporti – furono immatricolate 136.850 autovetture. Nel mese di aprile 2014 ne sono state invece immatricolate 119.548, con una variazione di +2,32% rispetto ad aprile 2013, quando ne furono immatricolate 116.838. I trasferimenti di proprieta’ di auto usate sono stati 349.883 contro i 388.727 di maggio 2013. Nel mese di aprile 2014 sono stati invece registrati 357.966 trasferimenti di proprieta’ di auto usate, con una variazione di +5,12% rispetto ad aprile 2013, durante il quale ne furono registrati 340.515. Nel mese di maggio 2014 il volume globale delle vendite (481.485 autovetture) ha dunque interessato per il 27,33% auto nuove e per il 72,67% auto usate.
AUTO: FEDERAUTO, CRISI PROFONDA, NON C’E’ NESSUNA RIPRESA
“La cautela con cui abbiamo commentato i modesti rimbalzi positivi dei primi mesi del 2014 trova purtroppo conferma nel dato negativo di maggio che, a nostro avviso, non va letto come un segnale di rallentamento ma come espressione di un mercato in sostanziale stagnazione, nonostante la spinta del noleggio e dei kilometri zero. Quindi, nessuna ripresa o, che dir si voglia, ripresina”.
Questo il commento a caldo del presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi sui dati sulle immatricolazioni. Federauto evidenzia che “la situazione del mercato auto e’ dolorosamente coerente con la situazione economica del Paese, certificata dai dati ufficiali sulla flessione del Pil nel primo trimestre dell’anno, dal generalizzato calo dei consumi di tutti i beni, dal consolidamento della crescita dei disoccupati – record negativo dal 1977 – a cui si aggiungono gli effetti perversi della leva fiscale. Questo spiegherebbe perche’ gli acquisti di autovetture da parte delle famiglie si mantengono su livelli storicamente minimali e perche’ quelli delle aziende non si esprimono a livelli comparabili con gli altri paesi europei”.
Conclude Pavan Bernacchi: “Dopo essere stati vittime di una autentica aggressione fiscale da parte dei precedenti Governi, ci chiediamo se quello attualmente in carica avra’ la volonta’ di restituire all’automotive parte delle risorse drenate in questi anni, dando al settore una opportunita’ di crescita vera e, nello stesso tempo, di sviluppo per il Paese”. (AGI) .

Varie – Governo Renzi

LA COMMISSIONE EUROPEA SCHIANTA IL GOVERNO RENZI: ”L’ITALIA DEVE – DEVE – ADOTTARE NUOVE MISURE DI BILANCIO PER IL 2014”
lunedì 2 giugno 2014
BRUXELLES – Legnata clamorosa sul governo Renzi da parte dell’Europa tanto amata dal Pd. “L’Italia deve adottare nuove misure di bilancio per il 2014″.Lo afferma senza mezze misure la Commissione europea nelle sue Raccomandazioni al nostro paese ”alla luce dell’emergere di uno scarto rispetto ai requisiti del patto di stabilita’ e crescita, in particolare alla regola della riduzione del debito, stando alle previsioni di primavera 2014 della Commissione”.
Bruxelles chiede inoltre per il prossimo anno di ”operare un sostanziale rafforzamento della strategia di bilancio al fine di garantire il rispetto del requisito di riduzione del debito, per poi assicurare un percorso sufficientemente adeguato di riduzione del debito pubblico”.
Oltre a cio’, all’Italia e’ richiesto di ”portare a compimento l’ambizioso piano di privatizzazioni; attuare un aggiustamento di bilancio favorevole alla crescita basato sui significativi risparmi annunciati che provengono da un miglioramento duraturo dell’efficienza e della qualita’ della spesa pubblica a tutti i livelli di governo, preservando la spesa atta a promuovere la crescita, ossia la spesa in ricerca e sviluppo, innovazione, istruzione e progetti di infrastrutture essenziali”.

Infine, la Commissione europea chiede al nostro paese di ”garantire l’indipendenza e la piena operabilita’ dell’Ufficio parlamentare di bilancio il prima possibile ed entro settembre 2014, in tempo per la valutazione del documento programmatico di bilancio 2015”
Detto in poche parole, il governo Renzi è stato sbugiardato: conti falsi e obbligo immediato di una manovra finanziaria colossale. La Commissione europea ha messo il signor Renzi con le spalle al muro.
max parisi
http://www.ilnord.it/c-3070_LA_COMMISSIONE_EUROPEA_SCHIANTA_IL_GOVERNO_RENZI_LITALIA_DEVE__DEVE__ADOTTARE_NUOVE_MISURE_DI_BILANCIO_PER_IL_2014

STANDARD & POOR’S BOCCIA IL GOVERNO RENZI: NESSUNA VERA RIFORMA ALL’ORIZZONTE.
3 giugno – ”Finora pochissime delle riforme suggerite dalla Commissione europea, come la rimozione degli ostacoli alla concorrenza e la riduzione dei costi di fare impresa o il miglioramento dell’efficienza dell’amministrazione pubblica, sembrano essere nell’agenda a breve termine del governo”. Il giudizio tranchant è dell’agenzia Standard & Poor’s, che lo scrive nero su bianco in un rapporto intitolato ”Il settore corporate italiano: un percorso difficile per recuperare redditività e competitività”.

ALITALIA A COLPI D’ASCIA: 2.400 LAVORATORI LICENZIATI (FAMIGLIE DISTRUTTE)
3 giugno – In seguito all’accordo con Etihad gli esuberi per Alitalia dovrebbero essere nell’ordine delle 2400-2500 unità ma prima di avere un dato certo occorre affrontare una discussione di merito fra le parti. È quanto dichiarato dal ministro del Lavoro, Poletti, a margine di un incontro a Milano. ”Da quel che posso capire c’è una valutazione intorno ai 2.400 2.500 esuberi almeno da quelle che sono le risultanze pubbliche” ha precisato Poletti. Quindi oltre 2.400 famiglie finiranno in mezzo alla strada.
http://www.ilnord.it/b-2531_ALITALIA_A_COLPI_DASCIA_2400_LAVORATORI_LICENZIATI_FAMIGLIE_DISTRUTTE

RENZI ACCUSO’ LA RAGIONERIA D’AVER ”MENTITO” SULLA NON COPERTURA DEGLI 80 EURO. ORA BRUXELLES ACCUSA: MANCANO 9 MILIARDI
martedì 3 giugno 2014
A Bruxelles non si sono bevuti i “cinque” e i selfie di REnzi: ieri è arrivata la prima clamorosa bocciatura della politica economica del governo. Mancano all’appello 9 miliardi di euro che sono serviti a finanziare gli 80 euro in busta paga che “sono serviti a Renzi per vincere le elezioni europee” come ha detto testualmente Susanna Camusso, mica Silvio Berlusconi. Soldi che il governo Renzi non poteva spendere e che ora deve recuperare con “sacrifici aggiuntivi”.

Se una porcata del genere l’avesse fatta Silvio Berlusconi, tutti l’avrebbero accusato – giustamente – di voto di scambio, roba da galera. In ogni caso, nonostante l’ostentato ottimismo i conti pubblici continuano a peggiorare e le tasse non accennano a calare, anzi aumentano. A parte la tassa sui passaporti, salita dell’80%, c’è il solito aumento delle accise su sigarette e quant’altro da tabaccaio, ma si prospetta sia la reintroduzione della tassa di successione sia ila riforma del catasto che altro non è che una violenta patrimoniale sugli immobili. Su tutti gli immobili, dal monolocale di periferia all’attico in centro.

Per fare questo macello non serviva un giovanotto sparaballe, bastava tenersi Monti o Letta.

Che farà Renzi? Accuserà i superesperti di Bruxelles di falso, come fece alcune settimane con i tecnici del Senato? In quell’occasione sostenne che i funzionari incaricati di valutare le coperture finanziarie del decreto per gli 80 euro criticavano la misura del governo per ritorsione, in quanto inferociti dal taglio degli stipendi pubblici. Una bugia pietosa, naturalmente, ma che nell’immediato è servita, perché ha tappato la bocca ai ragionieri di Palazzo Madama, i quali, non essendo abituati a polemiche di questo tipo, da servitori dello Stato hanno abbozzato.

Ora però si fa più difficile mettere nel mirino i tecnici di Bruxelles. I conti sono conti e per quanto a noi non piacciano i parametri imposti dalla Ue non siamo del parere che si debbano aggirare mentendo, ma semmai cambiando le regole. Ne consegue che o presto il presidente del Consiglio riuscirà a convincere i partner europei della necessità di modificare i vincoli imposti ai paesi dell’Unione oppure presto di toccherà fare i conti con una procedura d’infrazione.

Si ringrazia Libero per l’articolo pubblicato sul tema – Redazione Milano
http://www.ilnord.it/c-3073_RENZI_ACCUSO_LA_RAGIONERIA_DAVER_MENTITO_SULLA_NON_COPERTURA_DEGLI_80_EURO_ORA_BRUXELLES_ACCUSA_MANCANO_9_MILIARDI

CLAMOROSO / L’FMI HA PRONTO IL ”PIANO ITALIA”: BLOCCO DEL PAGAMENTO DI TUTTI GLI INTERESSI SUI TITOLI DI STATO. (BOOM!)

martedì 3 giugno 2014
Una fonte autorevole fa sapere che all’FMI è pronta una proposta che riguarda “un grande paese UE con debito pubblico altissimo”. Fin troppo facile leggervi il nome “Italia”. Ebbene, l’idea su cui si basa questa “proposta” che l’Italia – facciamo prima a scrivere il nome –  smetta di pagare agli investitori le cedole sui titoli di Stato, se riceve un prestito di salvataggio dal Fondo monetario internazionale.

Sarebbe una forma di sacrificio imposto ai creditori privati, in cambio dell’aiuto di un organismo pubblico. L’intenzione è evitare una replica del 2010: allora le banche francesi e tedesche uscirono illese dalle macerie dei loro investimenti in Grecia perché i contribuenti europei e l’Fmi subentrarono, assumendosene i rischi.

Sono passati solo due anni e mezzo – scrive oggi il quotidiano Repubblica che divulga questa notizia – da quando Barack Obama e Angela Merkel cercarono di convincere il governo ad accettare un aiuto del Fondo: il debito pubblico allora viaggiava al 120% del Pil. Quest’anno invece supererà il 135%…

La strategia di contenimento del debito pubblico italiano adottata dai governi recenti, incluso l’attuale di Renzi, non basta più. Anzi, è fallita. Perchè il debito continua inesorabilmente a salire.

La strategia renziana si basa sullo sviluppo di enormi avanzi primari, cioè su forti surplus di bilancio prima di pagare gli interessi sul debito. Gli ultimi anni hanno dimostrato che le manovre necessarie a produrre questi surplus non sono più socialmente sostenibili. Raggiunti i sei milioni di disoccupati, ufficiali o meno, il Paese rifiuta nelle urne sacrifici ancora più pesanti.

In questo Renzi non si distingue dai predecessori Letta e Monti. Nei documenti, continua a indicare che ridurrà il debito grazie a un aumento dell’avanzo primario da oggi al 2018: in teoria dovrebbe farlo salire di una trentina di miliardi. Ma come per i predecessori i suoi piani già in partenza sono in dubbio. E ieri la Commissione europea l’ha scritto indicando all’Italia l’obbligo di altre manovre economiche nel 2014!

Ristrutturare, cioè non onorare il debito nei termini promessi, sarebbe tuttavia un disastro. Impoverirebbe le famiglie italiane, che hanno titoli di Stato per 180 miliardi. Devasterebbe il settore finanziario del Paese, perché banche e assicurazioni sono esposte per oltre 600 miliardi. Aprirebbe un buco nei fondi pensioni professionali. E produrrebbe tassi d’interesse ancora più alti.

Renzi conosce i rischi? Forse, ma intanto l’FMI ha pronto il “piano” per distruggere definitivamente l’Italia. Tutti i possessori di titoli du Stato italiani sono avvisati.

max parisi

Si ringrazia il quotidiano La Repubblica per la notizia.
http://www.ilnord.it/c-3072_CLAMOROSO__LFMI_HA_PRONTO_IL_PIANO_ITALIA_BLOCCO_DEL_PAGAMENTO_DI_TUTTI_GLI_INTERESSI_SUI_TITOLI_DI_STATO_BOOM  

Nato: non riconosceremo le elezioni in Siria, sono una farsa

martedì, 3, giugno, 2014

3 giu 23014 – ”Le elezioni presidenziali in Siria sono una farsa”. E’ il commento rilasciato ai giornalisti dal segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, a margine di una riunione dei Ministri della Difesa dei Paesi dell’Alleanza. ”Il voto”, ha detto Rasmussen, ”non contempla gli standard internazionali per libere e trasparenti elezioni e sono certo che nessuno dei Paesi della Nato le riconoscera’ come legittime”.
Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha denunciato oggi le elezioni presidenziali in Siria, definendole una ”farsa che non risolvera’ il sanguinoso conflitto in corso nel Paese”. ”In queste elezioni la scelta era fra Bashar al-Assad e Bashar al-Assad. E’ solo una farsa che ha come unico scopo quello di giustificare la capacita’ di leadership del presidente”, ha poi aggiunto. Si sono aperte oggi le urne e Assad sembra infatti essere il favorito, di contro a due sfidanti poco noti alla popolazione. Le Nazioni Unite hanno dunque avvertito che il conflitto iniziato tre anni fa rischia di durare ancora a lungo. (fonte AFP).
http://www.imolaoggi.it/2014/06/03/nato-non-riconosceremo-le-elezioni-siria-sono-una-farsa/

(sicuramente glielo ha ordinato la Merkel…i tedeschi sono sempre i cattivi)
Obama: gli alleati europei devono aumentare le spese militari

martedì, 3, giugno, 2014
3 giu 2014 – I paesi europei alleati degli Stati Uniti devono aumentare le loro spese militari. Lo ha sollecitato il presidente americano Barack Obama al termine di un incontro con il presidente polacco Bronislaw Komorowski. ”C’e’ un ribasso continuo, la tendenza deve cambiare’‘, ha detto Obama deplorando i tagli alle spese per la difesa che i paesi europei hanno adottato in seguito alla crisi economica. (fonte AFP).
http://www.imolaoggi.it/2014/06/03/obama-gli-alleati-europei-devono-aumentare-le-spese-militari/

Costringevano una 16enne a prostituirsi, tre romeni arrestati a Olbia

bisogna tenere sempre la guardia alta contro la violenza sulle donne. Oppure questa è meno grave e quindi censurabile a seconda della nazionalità di chi commette il reato? Perfino considerando che la vittima anche è straniera ma per molti politically correct non vale quanto una donna maltrattata se l’aguzzino è italiano. Eguaglianza moderna.

martedì, 3, giugno, 2014

L’avevano portata in Italia dalla Romania per farla prostituire a soli 16 anni, costringendola, facendo leva sul rapporto d’amore che la legava a uno dei suoi aguzzini, a ripetute prestazioni sessuali. I carabinieri di Loiri Porto San Paolo, a pochi chilometri da Olbia, dopo una indagine lampo hanno messo fine al giro di prostituzione, arrestando tre romeni: Florin Bogani Danut, di 34 anni, il fratello Emil Bogani, di 36, e Adrian Costantino Tandalescu, di 35, fidanzato della ragazzina.
I carabinieri, dopo una serie di accertamenti, hanno individuato il luogo in cui veniva fatta prostituire la sedicenne: una stanza di un appartamento in località Vaccileddi, nel Comune di Loiri Porto San Paolo. Si sono appostati nella zona identificando alcuni possibili clienti, poi è scattato il blitz. In una delle stanze, con un cliente, c’era la ragazzina; nell’altra i tre romeni che controllavano la situazione.
In casa, i militari hanno trovato profilattici e altro occorrente per le varie prestazioni, oltre 50 euro che erano state appena consegnate per il pagamento relativo al rapporto sessuale. Secondo quanto accertato dagli investigatori i clienti venivano procacciati via Internet. I romeni avrebbero pubblicato su un sito di annunci a luci rosse foto osé della ragazzina, inserendo un numero di telefono. I clienti chiamavano e fissavano l’appuntamento per la prestazione sessuale. Almeno quattro i casi accertati dai militari che hanno deciso di intervenire immediatamente per frenare l’attività che coinvolgeva una minorenne. Ma le indagini non si fermano. Secondo i carabinieri, infatti, l’attività proseguiva da almeno un paio di mesi. Anche i clienti identificati adesso rischiano una pesantissima denuncia. TISCALI