Ucraina. Le mani della Casa Bianca su gas e petrolio di Kiev

Scritto da: G.B.  il 14 maggio 2014

Ormai non è più un segreto: il figlio di Joe Biden, ovvero il vicepresidente Usa, è appena entrato nel consiglio di amministrazione della Burisma, ovvero la più importante compagnia di gas dell’Ucraina.
La notizia ormai è di dominio comune al punto che è stata data anche dall’Huffington Post, testata che sta affrontando la questione Ucraina con una certa serietà. Sembra che il figlio di Joe Biden, il vicepresidente degli Stati Uniti, sia appena entrato nel consiglio di amministrazione della più importante compagnia di gas dell’Ucraina, la Burisma, dove svolgerà il ruolo di consigliere legale. Tale notizia è la conferma del pesantissimo coinvolgimento americano nelle vicende interne dell’Ucraina e contraddice tutta la retorica di Obama e soci, i quali hanno tentato di mostrarsi come i garanti della democrazia a Kiev. La Burisma Holdings è stata fondata nel 2002 ed è una società privata che si occupa dell’estrazione di gas naturale e petrolio, con cifre che hanno raggiunto anche gli 11.600 barili al giorno. Fin quando Kiev era alleata di Mosca le cose andavano bene, oggi però con il governo di Yatseniuk che ha deciso di tirare la corda, il Cremlino ha deciso di recapitare le bollette a Kiev, con l’Ucraina che deve alla Gazprom russa qualcosa come 1,66 miliardi di dollari solo come anticipo per la fornitura di giugno. ”La Russia non può usare il gas naturale come arma contro il mio Paese“, ha detto Yatesniuk forte dell’appoggio incondizionato dell’Occidente, dimenticando che chiedere di pagare i debiti e rispettare i contratti altro non dovrebbe essere che normalità. Yatseniuk infatti si trova per le mani un contratto firmato nel 2009 che obbliga Kiev a pagare il gas di Mosca 485 dollari ogni mille metri cubi. Non può però essere casuale l’arrivo a Kiev del figlio di Biden, Richard Hunter Biden, docente di politiche internazionali alla Georgetown University e capo del programma Fao negli Stati Uniti. In politica niente è casuale, così come non può essere casuale che suo padre, J.Biden, il 22 aprile si sia recato in visita a Kiev per provare ad allentare la tensione, senza riuscirci.
http://www.tribunodelpopolo.it/ucraina-le-mani-della-casa-bianca-su-gas-e-petrolio-di-kiev/

Kiev chiede l’aiuto dei mercenari americani
16 maggio 2014    
I deputati del Parlamento tedesco chiedono l’apertura di un’indagine sulla partecipazione di centinaia di agenti della società militare privata statunitense Academi a fianco dell’esercito e delle forze dell’ordine dell’Ucraina.

I fatti sono stati rivelati alla Cancelliera tedesca Angela Merkel dal Bundesnachrichtendienst (BND), l’Intelligence esterna della Germania.
Gli agenti americani, circa 400, coordinerebbero e parteciperebbero alle operazioni contro i ribelli filo-russi nei dintorni di Slaviansk. L’informazione è stata confermata anche dai servizi americani.

La società Academi dispone di campi d’allenamento nella Carolina del nord, in California e nel Connecticut. L’ufficio centrale della società si trova in Virginia.
I soldati formati da Academi hanno preso parte alla guerra in Irak e in Afghanistan. In Ucraina i suoi mercenari combatterebbero con l’uniforme dell’unità speciale Sokol.
http://www.ticinolive.ch/2014/05/16/kiev-chiede-laiuto-dei-mercenari-americani/

Ucraina. Le mani della Casa Bianca su gas e petrolio di Kievultima modifica: 2014-05-18T20:47:13+02:00da davi-luciano
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