L’Indifferenza Mediatica dei nostri governanti verso Aleppo e i genocidi di cristiani nel mondo: arma Mondialista

Lunedì,  Maggio 12th/ 2014
 
 – di C.Alessandro Mauceri / Sergio Basile / Redazione Quieuropa –
 
Siria 1° Maggio 2014, Lettera di Nabil Antaki , economia annientata, patrimonio saccheggiato, èlite in esilio, ricchezze depredate, 150.000 morti, 4 milioni di rifugiati, 8.000.000 di sfollati interni, atti di ferocia e di barbarie che nessuno poteva immaginare, 45 milioni di cristiani uccisi
Quarantacinque milioni i cristiani uccisi nel XX secolo a causa della loro fede. Il paradigma odierno è l’estrema opzione: morire in patria o nel Mediterraneo?
 
Drammatica testimoniaza da Aleppo, di Mouna Alno-Nakhal: la cristiada non è mai cessata
► Video in allegato
 
La “Cristiada” non è mai cessata…
 
Aleppo, Lampedusa, Catanzaro – di C.Alessandro Mauceri e Sergio Basile – Venerdì scorso nella sala principale del “Circolo San Francesco” del convento Sacro Cuore di Catanzaro Lido, nell’ambito del consueto appuntamento del Venerdì, è stato proiettato lo struggente e meraviglioso (quanto censuratissimo ed introvabile) film “Cristiada“, narrante della rivolta degli eroici “Cristeros” che tra 1926 e 1929, fu combattuta dai cattolici messicani contro il governo massonico,  di stampo bolscevico ed anticlericale del Presidente Plutarco Elias Calles, che perseguitava la chiesa cattolica. Per la cronaca, il termine “Cristeros” deriva dall’espressione “Cristo Reyes” (“Cristi Re“) come cioè gli uomini e i compagni-massoni di Calles definivano in senso dispreggiativo gli insorti cattolici (che combatterono – alla lunga vittoriosamente – al grido “Viva Cristo Re“, contro il regime di Calles e i suoi alleati Usa..) riprendendo il tema della “Regalità di Cristo” riproposto con forza attraverso l’enciclica “Quas Primas” da Papa Pio XI. Il film, che le lobby massoniche hanno censurato e boicottato nel nostro “Bel Paese” “libero e democratico”, impedendo che fosse proiettato nelle sale cinematografiche ed addirittura che fosse messo in commercio e doppiato in italiano, ha riscosso un grande successo di critica.
 
L’eredità dei Cristeros e la faccia ipocrita del Bel Paese
 
Lacrime e vera commozione… Risveglio delle coscienze ed apertura degli occhi del cuore, per troppo tempo sbarrati dall’ignoranza e dall’indifferenza. Questi i leitmotiv della serata. Questa l’eredità lasciata dal film che difficilmente potrà essere gettata nel dimenticatorio. Nel breve dibattito che ha preceduto la proiezione si è parlato, ovviamente, di Medioriente e Siria; di primavere arabe; di rivoluzioni colorate; di mondialismo; di esportazione della masso-democrazia occidentale e di iper-immigrazione di massa. Ciò, cercando di tracciare un file rouge comune che potesse aiutare a capire, oltre la disinformazione mediatica, il perchè oltre mille profughi al giorno siano costretti a rifugiarsi in Italia per sfuggire alla morte. Ormai, infatti, come ogni anno, da almeno un decennio a questa parte, con l’arrivo della bella stagione, si intensificano gli sbarchi in massa in Italia di clandestini provenienti da mezzo mondo, Medioriente ed Africa in testa. A poco o niente sono serviti i viaggi  d’interesse di Silvio Berlusconi – da presidente del governo – in Libia (forse passeranno alla storia più per il famoso baciamani aGheddafi che per i risultati raggiunti). A niente sono servite le misure dell’allora ministro Roberto Maroni né quelle del capo del governo tecnico e golpista Mario Monti o quelle dei suoi degni successori Enrico Letta e Matteo Renzi (ultimo mandatario).
 
Ebola, mondialismo ed altre malattie… dietro l’iper immigrazione
 
Il problema – come da copione – non è stato risolto neanche dopo che era stato paventato il rischio del diffondersi  di epidemie come quelle del virus ebola, della tubercolosi o dell’iper-tbc: nei giorni scorsi, va detto, come un’immigrata clandestina, pare sia stata trasportata d’urgenza in elicottero in un centro specializzato in quanto malata di non si sa quale malattia contagiosa. Le sole cose che sono state fatte, a parte distruggere la vita e l’economia dei lampedusani e di molte altre città-rifugio italiane, sono state quelle di riempire di pagine i giornali con domande strategiche e fuorvianti (è giusto o no accogliere i clandestini? e in quale modo? l’immigrazione clandestina è da considerare reato penale o no?) e mostrare come i governi e i parlamenti che si sono succeduti negli ultimi decenni non siano – “ovviamente” e come da copione – riusciti a risolvere il problema “immigrazione clandestina”. E mentre le prime pagine dei quotidiani venivano impegnate a raccontare questo o quello sbarco (ormai si parla di migliaia di immigrati clandestini al giorno), nessuno trovava – e trova – il tempo o lo spazio per portare l’attenzione dei lettori su un altro problema che riguarda, da vicino anche quello delle cosiddette minoranze.
 
Indifferenza mediatica verso i genocidi di cristiani: arma mondialista
 
Mentre l’Unione Europea e l’Italia fanno di tutto per presentarsi al mondo come “rispettose dei diritti umani e delle minoranze etniche e religiose” (senza dire che, in realtà, questa tolleranza di copertura deriva dal loro bisogno di manodopera a basso costo… ma soprattutto dalla volontà di portare a termine il disegno di paneuropeizzazione del continete – vedi qui Il Piano Kalergi – Quello che Nessuno ti ha mai detto sull’Europa e qui La Terzomondializzazione dell’Europa e l’Eurocasta) nel resto del pianeta la tolleranza religiosa pare essere un ricordo e i metodi per imporre le scelte della maggioranza pare stiano diventando sempre più crudeli. Le atrocità di Diocleziano e Nerone, in compenso, se paragonate all’attuale situazione, sembrano davvero una inezia o giù di lì… Non passa giorno, ormai, senza che giornali di tutto il mondo (pochissimi in Italia) riportino la notizia che uomini e donne uccisi perché accusati di essere “cristiani”. Solo ad Aleppo, in Siria (leggi nota correlata) se ne contano mediamente 24 al giorno (vedi qui – Aleppo, Siria: noi resistiamo – Lettera di un Missionario Marista). In uno degli ultimi raccapriccianti episodi riportati nelle ultime ore, è emerso come i cristiani uccisi fossero siriani di guardia all’ospedale Kindi, sito proprio dell’ormai ex-oasi di pace tutto il Medioriente, chiamata Aleppo. In rete girano dozzine di video-testimonianza, tra i quali uno che non lascia dubbi sul modo atroce in cui sono stati giustiziati. Nessun “paradossale processo” sul fatto se essere “cristiani” sia un problema civile oppure un reato penale (come in Europa con l’immigrazione clandestina)…
 
Solo nel 2012, oltre 100 mila cristiani trucidati per la loro fede
 
Ma quel che è più grave è che il caso dei giorni scorsi è solo l’ultimo di una lunga, infinita serie… Una serie di morte ed indifferenza che solo in Siria conta ormai oltre 150 mila vittime, come testimoniato dalle colonne di Quieuropa (vedi allegati) da tre anni a questa parte. Secondo dati resi noti recentemente da numerosi tabloid internazionali, solo nel 2012 sarebbero stati oltrecentomila i cristiani uccisi non per motivi politici o durante guerre, ma solo per la loro religione di appartenenza. Quasi una persona ogni cinque minuti…. E senza che nessuno dedichi loro una parola. Non ne parlano i media. Non fanno niente gli organismi internazionali (troppo impegnati a dire se il premier russo, Vladimir Putin, faccia bene o no a partecipare ad una manifestazione in Crimea… Ma a proposito – ci chiediamo in merito – perchè il benefattore Putin non invia ufficialmente le sue truppe in siria in difesa di Aleppo? Forse qualcuno dovrebbe chiederselo. O no? Tanto ormai gli appoggi esterni (arabi e occidentali) ai cosiddetti ribelli sono stati smascherati!
 
L’assassinio di padre Frans Van der Lugt
 
I Paesi dove più che in altri sarebbero state uccise delle persone a causa della loro fede cristiana sono quelli dove più forte è la presenza del fondamentalismo islamico (Nigeria, Somalia, Mali, Congo, Pakistan ed Egitto) ma anche quelli dove esistono regimi totalitari di stampo comunista.. Eppure spesso si trattava di persone impegnate in missioni di pace o di assistenza ai malati come Frans Van der Lugt, sacerdote gesuita di 75 anni, di cui circa 50 passati come missionario. È stato ucciso nei giorni scorsi in Siria, ad Homs, martire in una città definita essa stessa “martire” a causa della guerra di aggressione dei nemici di Cristo (stile Cristiada… anche se si tratta per lo più di mercenari esterni al Paese), in una zona occupata dagli islamici e assediata dall’esercito siriano.
 
45 milioni
 
Secondo uno studio condotto dal Center for the Study of Global Christianity di South Hamilton, nel Massachusetts, CESNUR e Accademia di Scienze Umane e Sociali, sarebbero quarantacinque milioni i cristiani morti nel XX secolo a causa della loro fede. E il loro numero continua a crescere: solo nel primo decennio 2000-2010, secondo Barrett, sono stati un milione. Recentemente la BBC ha obiettato che non si tratterebbe di “martiri”, ma di “persone uccise in situazioni di testimonianza” (la diatriba sarebbe nata circa la definizione di alcune persone morte uccise da una bomba fatta esplodere in una chiesa con numerosi fedeli all’interno). Eppure pochi o forse nessun notiziario in prima serata ha dedicato una parola a questi “numeri”.
 
Il bivio: morire in patria o nel Mediterraneo?
 
Nelle scorse settimane i giornali hanno riempito le prime pagine della notizia dei clandestini annegati nel Mediterraneo. Dato che di numeri si deve parlare (per non toccare la sensibilità di nessuno), ebbene forse i “numeri” dei cristiani che hanno perso la vita solo a causa della loro fede sono maggiori e di molto. Non solo, ma tra questi due “numeri” c’è anche un’altra differenza tutt’altro che secondaria: gli immigrati clandestini hanno scelto coscientemente (seppure spinti da una situazione di estrema crisi politica, economica e sociale dei loro Paesi di provenienza,minacciati dalla “democrazia occidentale” che va a braccetto col fondamentalismo islamico) di correre il rischio che comportava salire sulle “carrette del mare”. Le centinaia di migliaia di cristiani che hanno perso la vita non hanno avuto scelta: sono stati barbaramente e volontariamente uccisi da altre persone. La loro unica colpa è stata quella di essere “fedeli”. Non nel senso di aver dedicato la propria vita ad un partito politico o a un movimento estremista, ma nel senso di avere una Fede e di voler credere in DioCredere in Gesù Cristo. Ma forse oggi essere “fedeli” per molti non ha più molta importanza. E, quindi, non è un buon motivo per morire (figurarsi poi per darne notizia nei telegiornali…).
 
La “Grande Bellezza”
 
Tra coloro che oggi denunciano questa situazione non troviamo curiosamente alcun politico, ne tra la casta, né tra i membri della cosiddetta anti-casta, né tra i cosiddetti dissidenti leghisti nemici dell’iper-immigrazione. Allora capita che l’Italia-bene continui a vomitarsi a dosso la “Grande Bellezza”, scordandosi completamente del “Grande Dolore”. Ma questa è l’epoca dalle “Grande Indifferenza”: il mostro maggiore da sconfiggere, ben annidato tra le ipocrisie della nostra coscienza. Preghiamo per la Siria! Parliamo della Siria! Indignamoci per la siria! Scendiamo in piazza per la Siria! Allarmiamoci per la Siria e il quotidiano dei cristiani nel mondo! Basta dormire il sonno della morte…
 
C.Alessandro Mauceri, Sergio Basile (Copyright © 2014 Qui Europa)
 
Partecipa al dibattito – infounicz.europa@gmail.com
 
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 Allegato – Testimonianza da Aleppo
Un grido dal cuore di Aleppo: Bisogna che tu dica…
Siria – Il popolo di Aleppo ripete le parole di Cristo sulla Croce: “Ho sete…”
Testimonianza di Mouna Alno-Nakhal, Aleppo Siria, 1° Maggio 2014
 
Aleppo, Siria – Testimonianza di Mouna Alno-Nakhal – Mercoledì, 30 aprile: “L’elettricità è finalmente tornata ad Aleppo. Ho potuto caricare il telefono e raggiungere  i nostri figli per rassicurarli . Siamo vivi ! Ma per quanto tempo? Si dovrebbe chiederlo a tutti coloro che speculano sulle nostre spalle,  per non dire sui nostri cadaveri! Inoltre, da dove siamo, vediamo il cortile dell’ospedale “ al-… ” [ Intenzionalmente oscurato ] … mucchi di cadaveri … civili e anche soldati apparentemente. Non possiamo nemmeno attraversare la strada per vedere di chi si tratta. Per quanto riguarda l’acqua , evviva, un filo ! Passo sopra i dettagli delle sfide che mi sono prefissata per cavarmi l’ idea che “loro” alla fine riusciranno a farmi vivere in una casa sporca … mi dico che le nostre nonne conoscevano questa miseria … salvo che loro disponevano di  bacinelle adatte all’età della pietra … e soprattutto l’olio. Settecento lire siriane al litro! Centocinquanta  £ un mazzo di prezzemolo … Andiamo , passo così sulla lista della spesa. Chi? Ma i profittatori di guerra naturalmente. E ‘ bella la  rivoluzione!  Trabocca di fantasia un rivoluzionario!  La loro ultima scoperta: organizzarsi  per vendere uno stock incredibile di “generatori ” ad un prezzo fissato sulla testa del cliente;  questo spiega … penso che tu mi capisci. Sì , l’ultima volta che ho parlato con te , ho concluso su una nota di speranza [ * ]. Ma oggi , devo confessarti che dopo aver vissuto gli orrori delle ultime due settimane, abbiamo sicuramente la sensazione che Aleppo è abbandonata … E’ forse ingiusto parlare di abbandono quando tanti dei nostri soldati sono caduti. Rimane tuttavia che Aleppo è ” sbranata” . Noi lo vediamo bene!
 
Qui nessuno si aspetta di essere ascoltato…
 
Ma io non ti chiamo per questo . Volevo dirti che ti leggo. No … non hai tradito né le mie parole né il mio pensiero. Pensi che la gente ti leggerà? Cosa si può fare? Qui , nessuno si aspetta di essere ascoltato. Più nessuno pensa di risvegliare le coscienze. Anche i nostri media, quando riusciamo ad ascoltarli, non rispecchiano la realtà delle tragedie che ci uccidono. Vien da chiedersi se sono consapevoli del fatto che nelle ultime due settimane è la ” m …. ” ! Mio Dio ! Hai sentito? Un rumore terribile … ” . Comunicazione interrotta… Niente da fare! E poi infine, va, poi taglia, poi riprende: “Non preoccuparti … solo le finestre! E’ stata una granata. Dico granata, mentre io non so cosa  veramente fosse. L’esplosione ha scosso tutti gli edifici del quartiere. E continua … Ho sentito che ci sono persone colpite nella nostra strada. Ciò significa che, entro  cinque minuti, vedremo arrivare i taxi gialli trasformati in  ambulanze per l’occasione; le cabine servono per il trasporto  dei feriti; i cofani sono riservati ai cadaveri senza vita. Si dirigeranno agli ospedali, almeno quello che ne è rimasto, per essere curati o identificati dai loro parenti … un’ultima volta per tutte . Le notizie che ci arrivano si riassumono nel  dire che nessuna soluzione si profila all’orizzonte.
 
Erdogan e le porte dell’inferno…                                                                                ​
 
Aleppo è un disastro, e ora ecco che ci viene predetto che nei prossimi giorni sarà peggio! Ci viene detto che Erdogan (leader turco) ha deciso di demolire la Cittadella per rialzare il morale delle sue truppe di  sanguinari … Dopo la conferma della tenuta delle  presidenziali alla data prevista , sembra che egli sia riuscito ad aprire tutte le porte dell’ inferno. Gira una voce che il nostro esercito è determinato a finirla , che non è lontano e che si mette male più che mai . Quindi, ci si consiglia di prepararci. Prepararci?!?
 
 Siamo circondati! Tutti quelli che potevano andarsere se ne sono andati!
 
Giovedì, 1 maggio: “L’elettricità è tagliata di nuovo, e quindi niente acqua, in quanto è necessaria per  pompare. “Loro” stanno giungendo al loro scopo … Siamo circondati! No, non siamo armati. Difenderci? Contro dei cecchini? Contro mine sotterranee che esplodono ovunque? Contro  bombe che polverizzano  interi edifici? La prova che Erdogan e la sua banda intendono entrare in Aleppo svuotata dei suoi abitanti. Sì … ne siamo convinti. D’altro canto, tutti coloro che potevano andarsene se ne sono andati. Dove? Alcuni ancora in direzione di Latakia, ma la maggioranza va in Libano e in Turchia. Sì … in Turchia. Potete immaginare!
 
Unica difesa rimasta: la Preghiera. Il resto? infamia inconcepibile…
 
Tu puoi  capire che ormai il nostro unico modo per difenderci è la preghiera, lo sprezzo del pericolo, così come il disprezzo per questo avido Occidente che ci gioca la sua partizione umanitaria?Bisogna che tu dica tutto il disgusto che i vostri dirigenti  ci ispirano, essendo l’ “errore” dei nostri non aver immaginato fino a che punto essi avrebbero potuto dimostrare ancora la loro infamia ; infamia, senz’altro più elegante e sofisticata di quella di Erdogan e dei despoti ignoranti dei paesi del Golfo, ma comunque infamia inconcepibile!
 
Bisogna che tu dica…                                                                                                       ​
 
Bisogna che tu dica ai vostri “diritto-umanitaristi” corrotti e che si presentano come  “liberatori” del popolo siriano, che oggi grazie alla loro preoccupazione ignobile tutti i civili siriani hanno uguali diritti sotto le bombe! Tutti i civili: Mohamad,  suo cugino  Hussein, e suo fratello Georges, non  dispiacciano loro! essi saranno senz’altro felici di sapere che le vittime nelle zone “controllate dal regime” sono per il 99% popolazione civile; vittime innocenti che, se fossero cadute nelle zone apparentemente “liberate dai ribelli” avrebbero attirato l’ attenzione dei vostri media bugiardi che accusano  “il regime di accanirsi , per via aerea , sui suoi cittadini innocenti “.
 
Bisogna che tu dica…
 
Bisogna che tu dica che i loro cosiddetti “ribelli” non sprecano il loro tempo e fanno il massimo uso delle elargizioni di questo Occidente che passa sotto silenzio i loro misfatti, e i propri!    Abbiamo bisogno che tu dica … “. No … non posso dirti che la gente mi legge. Sono così pochi in grado di sfuggire alla doxa dominante. E se mi leggono, ciò è probabilmente con la punta degli occhi e la mente altrove! Ma ti prometto, lo dirò. Abbi cura di te e dei tuoi! E perdonami  per non essere in grado di fare nulla …
 
L’Indifferenza Mediatica dei nostri governanti verso Aleppo e i genocidi di cristiani nel mondo: arma Mondialistaultima modifica: 2014-05-14T22:56:33+02:00da davi-luciano
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