TTIP: Stati d’Europa inferiori a Banche e multinazionali

DECIDERANNO SEMPRE GIUDICI IN TRIBUNALI USA
 
Tito Pulsinelli – Che ci sarà di tanto pericoloso in un trattato stipulato in modo clandestino? Parecchio, altrimenti sarebbe innecessaria la segretezza, sopratutto nel caso di un trattato commerciale (TTIP) (1), però vitale per il futuro prossimo delle genti di un continente. L’elite e i non-eletti dirigenti politici europei, che cosa nascondono in queste confabulazioni di stampo indubbiamente
mafioso? L’omertà è assoluta, tale da ingigantire l’indole di gemelli siamesi, uniti dal fatale cordone ombelicale liberista con Washington (2).
Se tanto mi dà tanto, allora bisogna tirare le conclusioni e basarsi sul modus operandi degli “alleati” d’Oltreatlantico. Sempre ossessivi nella loro bulimica rapacità, ripetitivi e coatti nei deliri espansionistici. Il modello di “trattato commerciale” prediletto da Washington è quello dell’ALCA, proposto all’America latina negli anni 90, e da questa rigettato dopo un decennio di resistenze sociali e lotte politiche. Tali da divenire istituzionali o riflesse successivamente nelle politiche di Stato di vari Paesi sudamericani. Sdegnosamente, ma inutilmente, bollati con l’esumato e generico marchio del “populismo”.
Inutilmente, perchè l’ALCA è tuttoggi la sconfitta più cocente degli Stati Uniti che ufficializzò il declino egemonico sul resto del continente, e l’avvio del blocco sudamericano come un asse della multipolarità. L’ALCA era una pianificata annessione dell’economia, risorse primarie, biodiversità e della residuale sovranità latinoamericana. In una sola botta e con una semplice firma, sarebbe andato a segno l’equivalente di un mega-golpe. Una resa incondizionale all’oligarchia finanziaria del nord e un ritorno agli albori coloniali, obiettivo inconfessato di un liberismo che disprezza e calpesta volentieri quel che resta della democrazia rappresentativa post 1789.
 
L’arma segreta nascosta all’interno dei protocolli dell’ALCA -e del TTIP- è un inghippo giuridico con cui gli Stati compiono un’automutilazione e scadono a soggetti inferiori alle banche e multinazionali. C’è di peggio: devono rinunciare a legislare in qualsivoglia materia che possa limitare, vincolare o sanzionare la banca e le multinazionali. L’interesse privato avrebbe il primato totale sul bene comune. Tutto deve subordinarsi al dispotismo della ragion economica, autonomizzata da tutte le strutture sociali e valori.
 
Su ogni disputa o conflitto tra cosa pubblica e “cosa mia”, inoltre, potrannno deliberare solo i tribunali nordamericani o giudici di “area” anglosassone nelle addomesticate corti internazionali. Praticamente, Wall street imporrebbe agli Stati d’Europa le stesse condizioni-capestro che le multinazionali petrolifere hanno sempre inferto alle nazioni più vulnerabili. Nel fallito trattato-ALCA, qualsiasi legge nazionale e le stesse Costituzioni, diventavano di rango secondario, interamente sussunte o abrogate da un camuffato “trattato commerciale.
 
Fu precisamente la gravità di questa insidia a generare un effetto scatenante, decisivo nella dinamica di resistenza e rigetto attuato dai movimenti sociali e nuovi fronti politici. Fino a sconfiggere il progetto predatorio globalista nella città argentina di Mar del Plata nel 2005 Divenne successivamente -in una dozzina di Paesi centro e sudamericani- anche matrice di una corrente sovranista che ha portato a una svolta, con governi invisi e fustigati dal FMI e USA. Le elites del vecchio continente fanno fatica a spiegare razionalmente perchè l’Europa odierna è più succube di quella del 1945, all’indomani di Yalta.
A che serve costruire una Unione se non si differenzia in nulla dagli USA? A che serve una entità incapace di posizione propria sulla scena internazionale? Dopo aver abdicato a una forza di difesa propria, che senso hanno le spese militari spropositate per un’esercito comandato dal Pentagono? Nelle convulsioni della peggior crisi che sta smantellando il sistema produttivo italiano, sono inaccettabili tanti misteri, omertà e fretta di appendersi a un TTIP, per rinunciare anche all’autonomia economica e commerciale.
 
(1) In inglese: Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP).
(2) Lobbies:  BusinessEurope QUI United States Chamber of Commerce QUI

BUFALE DALLA SIRIA. LETTERA APERTA A PEACELINK

 
Cari amici
 
Intanto, grazie di cuore a Peacelink per tutto quello che ha fatto (e che riteniamo continuerà a fare) contro le guerre e le bugie che l’accompagnano. Ci permettiamo, comunque, di suggerire una maggiore cautela  nella pubblicazione delle corrispondenze dalla Siria. Ci riferiamo al primo degli articoli di  “Diario dalla Siria”, di tale Enea Discepoli che comincia la collaborazione con il vostro sito pretendendo di avvalorare due inequivocabili bufale: i barili esplosivi sganciati dall’aviazione di Assad e il bombardamento (sempre da parte di Assad) della scuola di Aleppo mentre era in corso una mostra di disegni fatti da alunni sulle atrocità del “regime”.
 
Sulla bufala dei “barili esplosivi” – (addirittura di “500 kg”!) che assicura il Discepoli “gli elicotteri del regime sganceranno a momenti  su quartieri civili” ci siamo soffermati in un articolo ripreso da molti siti internet e c’è da meravigliarsi che la questione sia sfuggita ai solitamente attenti redattori di Peacelink. Analoga meraviglia per la “scuola di Aleppo bombardata dagli aerei di Assad mentre era in corso la mostra sulle atrocità del regime”: una inequivocabile bufala anch’essa analizzata in un articolo, anche esso ampiamente ripreso su internet.
 
Ovviamente, qui nessuno pretende che Sibialiria debba essere considerato un incontestabile Vangelo e ben vengano articoli e considerazioni finalizzati a rettificare e – perché no? – smentire le nostre analisi. La cosa preoccupante, comunque, è che l’unico “contributo” espresso nell’articolo pubblicato da Peacelink è un video degli “amici medi attivisti” del Discepoli, ancora più sgangherato di quello che avevamo analizzato, una settimana fa nel nostro articolo.
 
 Entrambi i video sono stati da noi sottoposti anche a Iyad Khuder, un giornalista (e attivista dei diritti umani) che collabora con noi dalla Siria il quale, escludendo che i locali con le mura distrutte riportati nei video possano riferirsi ad una scuola (tra l’altro gli ingressi riportati nei fotogrammi 13-14-15 del video da voi pubblicato si direbbero di un hangar) ci ha fatto notare la singolarità di “soccorritori di Protezione civile” (si veda il loro stemma triangolare sul dorso) privi di divisa ma con caschi bianchi da speleologo che (fotogrammi 1,12-1,13,-1,14 del “vostro” video) raspano da quella che, si pretende debba essere una pozza di sangue (ma perché mai dei soccorritori dovrebbero fare una cosa simile?) o che (fotogrammi 1,14- 1,15- 1,16) mettono quello che si pretende essere il ciuffo di capelli di una bambina in un foglio di carta tenuto in mano da un “soccorritore” con una tuta bianca così pulita da essere incompatibile con le operazioni che avrebbe dovuto svolgere. Tra l’altro, da un fotografo – il quale il si vanta di essere “arrivato in quella scuola dopo due giorni sentendo ancora il forte odore di esplosivo e sangue” ci saremmo aspettati una qualche fotografia che potesse avvalorare il video passatogli dai suoi “amici medi attivisti”.
 
Restando in attesa di una vostra graditissima risposta, vi salutiamo fraternamente.
 
La Redazione di Sibialiria
 
F.S.

MATTANZA: ISLAMICI ‘GIUSTIZIANO’ 20 CIVILI – VIDEO

MAGGIO 10, 2014 REDAZIONE    
Takfiri militanti hanno ucciso almeno 20 civili e gravemente feriti molti altri per il supporto ad un gruppo rivale in Siria orientale. Venerdì scorso, i militanti dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIL) hanno ucciso i civili perché hanno sostenuto l’Esercito siriano libero.
video al link
http://voxnews.info/2014/05/10/mattanza-islamici-giustiziano-20-civili-video/

Expo-ladri di partito, poi si lamentano se vince Grillo

niente paura. Alla procura di Milano e non solo, le inchieste che coinvolgono la finanza rossa finiscono nel nulla.
Come per Mps

Scritto il 11/5/14
Ma come, c’è l’Expo e non rubano? Niente paura: «Oggi sono più tranquillo, adesso i conti tornano: se c’è un appalto c’è una tangente, è tutto perfettamente simmetrico». Soprattutto, per Aldo Giannuli, «consola vedere certi nomi ancora su pista: Greganti, Frigerio». Lo scandalo Expo? «E’ solo all’inizio, vedrete che altro verrà fuori. Ma già si profila uno scenario impressionante». Mani Pulite? Non è servita a niente, o quasi: «I sistemi sono quelli di sempre, l’architettura di potere è la stessa, persino gli uomini sono gli stessi, passati come salamandre attraverso il fuoco di inchieste e condanne. Poi, la cosa è tanto più marcia ove si consideri il fiume di soldi di finanziamento pubblico che i partiti hanno preso in questi anni. Cifre da sei a otto volte superiori a quelle del tempo di Mani Pulite, erogate proprio in nome della lotta alla corruzione, per mettere i partiti in condizione di fare politica senza fare imbrogli: ecco i risultati».

Stavolta è peggio, dice Giannuli nel suo blog, perché la storia si intreccia con lo scontro tutto milanese tra il procuratore Edmondo Bruti Liberati e il suo Primo Greganti, il “Compagno G” indagato per l’Expovice Alfredo Robledo. Per di più, «lo scandalo avviene su un palcoscenico che assicura la massima risonanza internazionale». E tutto questo, non negli anni della “Milano da bere”, quando l’Italia (della lira sovrana) «ruggiva dalla posizione di quinta potenza industriale del mondo». Il nuovo bubbone scoppia «nel momento di massima decadenza, di una Italia scivolata all’ottavo posto e con prospettive di uscire a breve dalla “top ten” dell’economia mondiale in pochissimi anni», grazie al regime recessivo imposto dai signori dell’Eurozona, quelli dell’austerity miracolosa. In attesa di accertare le eventuali responsabilità penali degli indagati, Giannuli registra che – in vent’anni, dopo Tangentopoli – non è stato fatto assolutamente nulla per contrastare la piaga della corruzione, del legame politica-affari. Pd e centrodestra assolutamente solidali: poi si lamentano dei voti a Grillo.

Greganti e Frigerio sarebbero stati essenzialmente dei mediatori fra aziende e centro decisionale di spesa? Va bene, «ma chi rappresentavano?». Cioè: «Da dove veniva la loro forza di condizionamento delle scelte? Non ci vuole molta fantasia per capirlo». Quando venne arrestato nel 1993, ricorda Giannuli, Greganti si assunse tutta la responsabilità della tangente contestatagli, salvando il suo partito, il Pci-Pds. Poi, quando Di Pietro per l’ennesima volta gli negò la libertà provvisoria dicendogli che sarebbe rimasto dentro sino a quando non avesse parlato, il “Compagno G” rispose: «Dottore, nella Pasqua del Sessantotto venni inviato dal mio partito in Grecia, per una missione di appoggio alla resistenza greca. Venni individuato dalla polizia dei Colonnelli, Aldo Giannuliarrestato e torturato perché rivelassi i miei contatti greci. E non parlai».

Come dire che un uomo così «non fa certe cose per lucro personale». Al contrario, «è un professionista che sa quali sono i rischi e li accetta». E, forse, «lo fa anche per profonda adesione ideale: dunque, deve avere un committente». Quindi, «mi volete dire per chi sta lavorando ora?». Domande inevitabili: il Pd non c’entra nulla? «Siamo sicuri che il mondo delle cooperative non c’entri nulla?». Quanto a Forza Italia, lo scivolone di Milano «rischia di essere la pietra tombale sulle speranze di riscossa e l’avvio di una frana irrimediabile», tanto più che va a coincidere con l’arresto di Scajola dopo quello di Dell’Utri: «Tutte le strade portano a Beirut, piove sul bagnato». Certo, conclude Giannuli, «Grillo ha una fortuna sfrontata: l’anno scorso lo scandalo Mps a tre settimane dal voto. E oggi, sempre a tre settimane dal voto, questo scandalo che mette insieme i suoi due maggiori concorrenti».
http://www.libreidee.org/2014/05/expo-ladri-di-partito-poi-si-lamentano-se-vince-grillo/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=feed+%28LIBRE+-+associazione+di+idee%29#comment-15236

Spariti gioielli di clienti dati in pegno a Unicredit, direttore licenziato

Roma: domenica, 11, maggio, 2014
 
Fedi del matrimonio. Anelli con brillanti. Ma anche orologi di marca, orecchini e collane con pietre preziose. E ancora gemelli e bracciali d’oro. Beni del valore complessivo di 2 milioni di euro. Erano tutti in custodia in un’agenzia Unicredit di via Faleria, in zona San Giovanni a Roma, come garanzia necessaria, per centinaia di clienti, per ottenere dei piccoli finanziamenti.
 
Il furto comincia a emergere qualche mese fa quando sono cominciate ad arrivare le segnalazioni di alcuni clienti. Andati in banca per riscattare i loro gioielli dati in pegno, si sono sentiti dire che non c’erano più. La banca ha fatto delle verifiche. E ha presentato una denuncia.
L’istituto ha fatto scattare anche un’inchiesta interna. Ha convocato il direttore dell’agenzia per avere chiarimenti ma poiché non si è mai presentato ha fatto scattare la procedura di licenziamento. Nel frattempo l’istituto ha stanziato un fondo per rimborsare i clienti

Ucraina: 400 mercenari Usa dirigono le azioni di guerriglia contro i filo-russi

domenica, 11, maggio, 2014
 
11 magg – MERCENARI USA CONTRO I FILORUSSI – A fianco alla polizia ed all’esercito ucraino impegnati a est nelle operazioni contro i filorussi operano circa 400 mercenari di una società americana. Lo rivela il giornale tedeso “Bild am Sonntag”, che basa le sue informazioni su comunicazioni radio tra centri di comando dell’esercito russo, intercettate dall’agenzia di intelligence statunitense Nsa e trasmesse ai servizi segreti tedeschi (Bnd).
 
Emergerebbe così he i mercenari americani, che lavorano per la società di sicurezza privata Academi, erede della Blackwater nota per le sue operazioni durante la querra in Iraq, coordinano e dirigono le azioni di guerriglia contro i militanti filorussi intorno all’enclave di Sloviansk.
 
 
Il giornale tedesco – che la settimana scorsa aveva già rivelato la presenza di agenti della Cia e dell’Fbi a Kiev – ricorda che nelle settimane scorse la Russia aveva già denunciato la presenza di mercenari americani a fianco delle truppe governative russe, accusa che era stata smentita dall’ambasciatore statunitense in Ucraina.
http://www.imolaoggi.it/2014/05/11/ucraina-400-mercenari-usa-dirigono-le-azioni-di-guerriglia-contro-i-filo-russi/

La Nato si avvia a schierare truppe permanenti in Europa orientale

Come riportato dall’agenzia d’informazione Reuters, il generale della forza aerea statunitense, Breedlove, intende ovviare all’esaurirsi del mandato, in scadenza alla fine di quest’anno, che consente alla Nato di schierare a rotazione nell’est europeo forze di terra, mare ed aria, attraverso il dispiegamento permanente di truppe nell’area. Secondo Breedlove, infatti: “l’occidente deve essere in grado, attraverso il dispiegamento manifesto della propria forza militare nella zona, di fronteggiare a dovere la nuova situazione che si è andata creando prima in Crimea e ora nell’Ucraina orientale”.
Dal canto suo, la Russia non intende rimanere spettatrice passiva delle mosse altrui e per bocca del suo ministro degli esteri, Sergei Lavrov, ha già chiesto conto alla Nato circa l’intensificarsi delle proprie attività nell’area. Lavrov ha, quindi, rivelato alla stampa internazionale di attendersi una risposta dalla Nato che sia improntata al rispetto delle regole stabilite di comune accordo e quindi, non una giustificazione di circostanza di azzardate forzature militari.
Lavrov ha, inoltre, lanciato precise accuse alla Nato colpevole, a suo dire, di aver deliberatamente sovrastimato l’entità dei movimenti di truppe russe  lungo il confine con l’Ucraina, al solo scopo di far meglio digerire all’opinione pubblica occidentale un maggiore coinvolgimento militare dell’alleanza nell’area. Con il precipitare della crisi politica in Ucraina, attualmente alle prese con una vera e propria guerra civile nell’est, il ministro della difesa russo Sergei Shoigu ha denunciato un aumento “senza precedenti” delle attività militari Usa e Nato vicino ai confini con la Russia.
Contestualmente, andrebbero interpretate le parole del segretario generale Nato, Anders Fogh Rasmussen, il quale, in un’intervista al quotidiano tedesco Faz, ha affermato: “ad oggi, la Russia si comporta come un nemico non più come un partner”.
http://www.signoraggio.it/la-nato-si-avvia-a-schierare-truppe-permanenti-in-europa-orientale/?utm_medium=referral&utm_source=pulsenews

USA rifiuta 13 spie CIA morti a Slavjansk

CIA e Greystone lavorano a Slavjansk. Attenzione : fonte unica. Non ho potuto fare nessuna sovrapposizione. Quindi prudenza …

Una stupefacente relazione del Ministero della Difesa ( MoD) che circolano nel Cremlino oggi afferma che gli Stati Uniti hanno rifiutato di rimpatriare i corpi di 13 ufficiali militari della Central Intelligence Agency ( CIA) uccisi quando i loro elicotteri sono stati abbattuti, dalle forze pro-federaliste alla periferia di Slavjansk, nell’est dell’Ucraina.

Secondo questo rapporto, il2 maggio, l’Anti-Aircraft Artillery Battaglione dell 25 ° Brigade autotrasportata indipendente di Dnipropetrovsk dell’esercito ucraino, che aveva disertato affianco dei pro-federalisti, in aprile, ha sparato ed abbattuto due elicotteri da trasporto Mil Mi-17 di fabbricazione russa appartenenti alla Forza Aerea ucraina che aveva tentato di fa atterrare dei militari della CIA che dovevano operare per il ” comando ed il controllo ” nella zona di battaglia di Slavjansk.

Dei 14 militari, agenti della CIA, a bordo dei due Mil Mi-17, secondo il rapporto, un solo è sopravvissuto, che è stato inizialmente identificato come il capitano Savuilov [foto sotto], ma che si è rivelato in seguito, dopo l’interrogatorio, essere un dipendente della società di mercenari degli Stati Uniti chiamata Greystone Ltd.

Questo rapporto precisa che Greystone Ltd a per obiettivo di ” fornire dei professionisti qualificati e dei programmi necessari per garantire servizi di sicurezza e di protezione e e soluzioni di formazione ai suoi clienti in ambienti difficili. ” C’era già stato un avvertimento, dal Ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, che aveva dichiarato, il mese scorso: ” Abbiamo informazioni secondo le quali, come sapete, diverse centinaia di [ agenti dell’ ] organizzazione militare privata chiamata Greystone, sono stati rilevati arrivare in Ucraina dagli Stati Uniti. Ci piacerebbe ugualmente pensare ch possa essere l’oggetto di uno studio “. a

Sfortunatamente, secondo questo rapporto, l’agente della CIA/Greystone sopravvissuto dei due Mil Mi-17 abbattuti, come 1 13 compatrioti morti, sono stati abbandonati sul posto ed un membro delle forze di autodifesa che era sui luoghi a Slavjansk testimonia: : ” I ??suoi compagni l’abbandonarono. Ho pensato che stavano per portarlo in un altro elicottero, ma hanno appena preso la sua pistola e si sono involati “.

Il fatto che la CIA diriga le operazioni di guerra contro le forze pro-federaliste nell’est dell’Ucraina, non è quasi mai un dubbio, sottolinea il rapporto del MoD, conclusione rafforzata dal fatto che un rappresentante del movimento di auto-difesa presente sulla zona del combattimento ha dichiarato , ” Con le radio che utilizzano per comunicare, gli attivisti hanno sentito ripetutamente parlare inglese … questa è la prova diretta della partecipazione degli stranieri in operazioni di rappresaglia contro Slavjansk “.

L’ autorevole quotidiano tedesco Bild ha anche confermato questa mattina che la CIA operava in Ucraina. Il giornale rileva che, a metà del mese scorso, il Direttore della CIA John Brennan è arrivato a Kiev per una visita top secret che Washington inizialmente à negato. Il giorno successivo, il Presidente ad interim Alexander Tourtchynov annunciava un’operazione di anti-terrorismo su larga scala nel sud-est dell’Ucraina.

Per quanto riguarda la ” strategia ” della CIA nella parte est dell’Ucraina, gli analisti del Ministero della Difesa ha osservato, in questa relazione, è che consiste nell’ ” instillare terrore puro ” nelle popolazioni di questa regione, schierando con i loro omologhi di Greystone , i neo-nazisti del Settore destro, particolarmente temuti in zona di combattimento. I pro-federalisti dicono secondo loro chen agiscono stranamente, come se fossero sotto l’influenza di strane droghe..

A riguardo della riuscita di questa “strategia ” della CIA, nota il rapporto, è sufficiente fare riferimento agli avvenimenti che hanno avuto luogo ad Odessa, venerdì scorso, quando le forze del Settore destro hanno bruciato la Casa dei Sindacati, uccidendo decine di pro-federalisti, ma che i media occidentali tengono ancora sotto silenzio e rifiutando di permettere al loro popolo di prenderne pienamente conoscenza e vedere la brutale realtà.

E Vasyl Krutov, capo del centro anti-terrorismo dell’Ucraina, affermava, oggi, che l’intensificazione dei combattimenti non è nella prospettiva a breve termine, ma è ” una vera e propria guerra ” , il rapporto avverte ” rimane ” che la CIA ordinerà altre atrocità come il regime di Obama ha già fatto in tutte le altre zone di guerra.

Per quanto riguarda le ripetute menzogne ??del regime di Obama secondo le quali è la Russia che dirige le forze pro-federaliste nell’est dell’Ucraina, la relazione conclude che anche il New York Times è stato costretto ad ammettere ieri che i combattenti della resistenza per difendere Slavjansk in Ucraina orientale sono armati con arme identiche a quelle che sonno nelle mani dei soldati ucraini, e che sono tutti cittadini ucraini.

E come la citazione del giornalista del New York Times, che ha trascorso una settimana presso la sede della 12a Compagnia, che fa parte della milizia popolare della Repubblica Popolare di Donetsk: ” Una gran parte delle loro armi erano identiche a quelle viste tra le mani dei soldati ucraini e delle forze speciali del Ministero degli Interni a posizioni di governo al di fuori della città. Si tratta in particolare di pistole Makarov 9 millimetri, fucili d’assalto Kalashnikov e alcuni fucili da cecchino Dragunov, mitragliatrici leggere RPK e lanciarazzi anticarro portatili, alcuni con certificati di produzione nel 1980 e nei primi anni 1990. Molte di queste armi stanno mostrando i segni di lunghi anni di servizio. I miliziani hanno dichiarato che le loro armi sono state sequestrate negli edifici della polizia o da una colonna di veicoli blindati ucraini catturati o acquistate dai soldati ucraini corrotti “.

Con le forze in Ucraina dell’est comattendo per la federalizzazione del paese e avere ripreso il controllo delle città e delle circoscrizioni di Konstantinovka, Slavyansk, Andreyevka e Kramatorsk oggi, rimane purtroppo il fatto è che molti americani vogliono morire in questo conflitto … ma quanto a sapere chi reclamarà i loro corpi, questo rimane ancora un mistero.
Trad.kefos93
http://reseauinternational.net/les-etats-unis-refusent-de-reprendre-13-espions-de-la-cia-tues-en-ukraine/

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=202000#202000

UCRAINA: COLDIRETTI, MANOVRE NATO ‘AFFONDANÒ PESCA TIRRENO

Per 20 giorni stop attività barche, sos compensazioni a ministro (ANSA) –

ROMA, 10 MAG – Le manovre delle forze Nato conseguenti alla crisi in Ucraina hanno bloccato le attività di pesca nel Tirreno, con gravi ripercussioni per le imprese ittiche già provate dalla crisi. A denunciarlo è Coldiretti Impresapesca dopo il fermo conseguente alle esercitazioni militari dell’Alleanza atlantica che impedirà per venti giorni la pesca nel mare della Toscana e della Liguria. Un blocco che, di fatto, congela l’attività delle barche fino al 24 maggio senza che sia stata prevista alcuna forma di sostegno economico per armatori e lavoratori, mentre il pesce del Tirreno sparirà dalle tavole dei cittadini, con il concreto rischio di essere sostituito da prodotti di importazione. Un danno considerevole – accusa Coldiretti Impresapesca – che va ad aggravare una situazione difficile per il comparto, considerato anche il crollo dei consumi domestici di pesce fresco naturale, calati del 5 per cento nel 2013. Da qui la richiesta di Coldiretti Impresapesca al Ministero delle Politiche agricole di convocare un tavolo per dare soluzione al problema dell’interruzione del lavoro che si potrebbe risolvere, in carenza di risorse, anche con la compensazione con i periodi fermo biologico 2014. Ma si chiede anche l’immediata attivazione degli ammortizzatori sociali per gli equipaggi. La crisi in Ucraina – conclude Coldiretti – continua dunque ad avere ripercussioni sul settore agroalimentare, con il prezzo mondiale del grano che è schizzato di circa il 30 per cento in soli tre mesi e ha superato il valore massimo da un anno ad oltre 7,3 dollari per bushel per le consegne a luglio al Chicago Board of Trade.(ANSA). LS 10-MAG-14
http://www.dazebaonews.it/italia/item/26132-ucraina-coldiretti-le-manovre-nato-affondano-la-pesca-nel-tirreno

Main Street vs Wall Street – 2009-2014 edition

ma no? I soldi dei QE da 85 miliardi al mese non sono finiti alle persone comuni e bisognosi ma sono andati ai banchieri e soci?????
Ma chi lo avrebbe mai detto, e pensare che sembrano tanto in buona fede quei predicatori che dicono che la BCE debba fare come la FED. Si capisce perché.

2014.05.07 Main Street contro Wall Street

Questa grafica mette a confronto l’aumento di reddito disponibile pro capita degli americani coi ritorni dell’azionario dell’indice Standard & Poors 500 dalla fine della recessione (giugno 2009) ad oggi.