ma i giornali italiani dicono che c’è una dittatura cattiva cattiva. E noi ci fidiamo del mainstream che non ci mentirebbe mai….
giovedì 8 maggio 2014
BUDAPEST – La crescita della produzione industriale ungherese ha un’accelerazione insapettata perfino per gli analisti più ottimisti. Gli ultimi dati resi noti per il mese di febbraio 2014 mostrano un tasso di sviluppo e di crescita che è il più alto e veloce degli utlimi tre anni. Questo indicano i dati preliminari dell’Ufficio Centrale di Statistica ungherese resi pubblici ieri.
L’indice della produzione industriale è aumentato di uno straordinario 8,1% anno su anno a febbraio, dopo una crescita del 6,1% nel mese di gennaio. Gli economisti avevano previsto una crescita del 5,9 per cento.
La produzione è cresciuta per il sesto mese consecutivo. Nei primi due mesi dell’anno, la produzione industriale è aumentata mediamente del 7,1% rispetto a un anno fa. L’ufficio statistico è prevista per rilasciare i dati dettagliati sulla produzione industriale il 14 aprile.
Questo risultato porta l’Ungheria ad affiancare addirittura la Cina quanto a sviluppo dell’attività economica industriale e manifatturiera. E’ fuor di dubbio che questo risultato sia la prova provata della giustezza delle scelte politiche del governo Orban, che ha reciso le catene che costringevano l’Ungheria a sottostare alle folli politiche economiche dell’Unione Europea e della Banca Centrale Europea.
Bruxelles e Francoforte sono state abbandonate da Orban al loro destino infausto, e infatti mentre l’Ungheria sta crescendo al ritmo di Shanghai, la Zona euro si sta inabissando come il Titanic.
Non pensiamo servano molte altre parole per far capire che senza l’euro-BCE si prospera, con l’euro-BCE si muore.