”LA TAV E’ INUTILE” STUDIO DELL’UNIVERSITA’ DI INNSBRUCK LO DIMOSTRA (NEL 2006) E IL GOVERNO ITALIANO LO HA NASCOSTO

venerdì 2 maggio 2014
La TAV Brennero è inutile. E’ quanto emerge da uno studio dell’Università di Insbruck, datato 2006 ma reso pubblico soltanto oggi. Per 8 anni il governo e il Ministero dei Trasporti italiano hanno secretato i documenti, rifiutandosi di renderli pubblici. Il deputato della Südtiroler Volkspartei, Manfred Schullian, aveva provato più volte a metterci le mani e lo ha fatto anche qualche giorno fa, ma ha incontrato sempre gli stessi ostacoli. Ora, però, i documenti sono stati resi pubblici, grazie a Riccardo Fraccaro, deputato trentino del M5S, che ha intercettato e pubblicato una copia dello studio. E il resoconto è tutt’altro che positivo, poiché dimostrerebbe l’inutilità di questa importante opera pubblica.

La relazione, composta da circa 1000 pagine, è stata scritta nel 2006 da Peter Lercher, professore dalla Facoltà di Medicina dell’Università austriaca di Innsbruck. All’epoca lo studio era stato commissionato dalla BBT (Brenner Basistunnel), la società italo-austriaca incaricata di costruire il tunnel ferroviario di 56 km, dalla città di Innsbruck alla città di Fortezza (Bolzano), nell’ambito del progetto TAV Brennero. Gli obiettivi dello studio erano diversi. Prima di tutto si voleva capire l’impatto dell’opera sulla popolazione e sull’ambiente, tentando di individuare eventuali benefici in termini di salute. Un altro obiettivo era invece legato al trasporto delle merci, così da valutare se l’utilizzo della TAV fosse stato più efficiente rispetto ai mezzi di trasporto comuni, ossia rispetto agli autocarri sull’autostrada A22 o ai treni merci sui tracciati ferroviari tradizionali.

I risultati dello studio non sono certamente quelli sperati dai sostenitori della TAV. Non è difficile capire perché la politica abbia secretato questi documenti per 8 anni. Prima di tutto perché la tesi maggiormente consolidata dai sostenitori della TAV, sarebbe prontamente smontata. Lo studio, infatti, dichiara che ci sarebbero “effetti positivi trascurabili” sull’ambiente. Motivo? Non è vero che la TAV abbasserebbe il trasporto su gomma. Sembra strano da credere, ma secondo lo studio, pur disponendo di un trasporto ad Alta Velocità, il traffico di autocarri sull’A22 rimarrebbe lo stesso.

A dire la verità, il trasporto su gomma è diminuito, ma non è servita la costruzione di alcun tunnel. Colpa della crisi economica, della riduzione dei consumi. Secondo le previsioni dello studio, nel 2012 circa 41 tonnellate di merci avrebbero viaggiato sull’A22, ridotte a 32 tonnellate grazie all’ipotetico utilizzo del tunnel TAV. Quante sono state alla fine realmente? Meno di 29 tonnellate. Ciò significa che, anche senza TAV, il trasporto su gomma si è notevolmente abbassato e questo perché i fattori che possono incidere sono tra i più vari.

A proposito: a che punto è l’opera? I lavori preliminari sono fermi da oltre 2 anni e il ritardo è davvero enorme. Nonostante la speranza in molti di vedere il tunnel funzionante dal 2015, l’opera sembra destinata a rimanere bloccata ancora per tanto tempo. Eppure non ci sono proteste e ostacoli come in Val di Susa. Qual è il motivo allora? Il problema è che nessuno ancora sa quanto costino veramente questi lavori. In Italia, il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture continua a dire che l’opera costerà circa 8 miliardi di euro. Secondo la Corte dei Conti austriaca, invece, la spesa non sarà inferiore ai 24 miliardi, cifra che al momento Vienna non ha intenzione di spendere, tanto da dichiarare che non inizierà a scavare prima del 2016.

Un’altra tesi dei Pro-TAV verrebbe smentita da questo studio: non è vero che il tunnel abbasserà il tasso di rumorosità. Il rumore, soprattutto nelle ore notturne, è uno dei problemi più importanti della zona interessata (Alta Valle Isarco), poiché inciderebbe negativamente sulla salute e sul sonno degli abitanti (bambini compresi), diffondendo depressione, ansia e ipertensione. I sostenitori della TAV avevano quindi pubblicizzato l’opera come un’operazione che avrebbe ridotto il rumore degli autocarri, a beneficio della salute. Ma così, a quanto pare, non sarà. Lo scienziato Lercher ha infatti individuato nei treni merci il maggior nemico della quiete pubblica, e non nei TIR. Dato che i normali treni merci continuerebbero a viaggiare comunque, il rumore rimarrebbe lo stesso.

Come scritto, il trasporto su gomma non diminuirebbe in maniera importante, quindi l’inquinamento ambientale rimarrebbe pressoché invariato. In particolar modo, le emissioni inquinanti dei TIR (ossidi di azoto, polveri sottili Pm10, anidride carbonica, monossido di carbonio etc.) si ridurrebbero soltanto del 6-12%. Tra l’altro, per gli studiosi austriaci, questa riduzione non sarebbe frutto della TAV ma della prevedibile evoluzione tecnologica dei camion. Quindi, l’unica soluzione per ridurre il traffico di autocarri è aumentare i pedaggi dell’A22, ben più bassi rispetto ad altri varchi alpini e quindi più “attraenti” per i trasportatori. E per fare ciò, non serve nessun tunnel.

Riassumendo: la costruzione del tunnel per la TAV Brennero è opera incerta e “inutile”. L’inquinamento rimarrebbe lo stesso, il rumore anche, ma soprattutto ancora non si hanno dati certi sui costi effettivi. Lo studio austriaco poteva quindi fungere da stimolo per trovare dei correttivi, per diminuire l’incertezza attorno ad un’opera miliardaria. E invece si è preferito ignorarlo, tenerlo chiuso in un cassetto e secretarlo. Non proprio un gesto di responsabilità.

Articolo scritto da Davide Iandiorio per it.ibtimes.com – che ringraziamo.

NOTA.

L’Università di Innsbruck è una delle più prestigiose al mondo, e vi hanno insegnato ben quattro professori insigniti del Nobel (tre per la Vhimica, uno per la Fisica)

Per informazioni vedi link: http://www.informagiovani-italia.com/universita_innsbruck.htm

 http://www.ilnord.it/c-2926_LA_TAV_E_INUTILE_STUDIO_DELLUNIVERSITA_DI_INNSBRUCK_LO_DIMOSTRA_NE_2006_E_IL_GOVERNO_ITALIANO_LO_HA_NASCOSTO

”LA TAV E’ INUTILE” STUDIO DELL’UNIVERSITA’ DI INNSBRUCK LO DIMOSTRA (NEL 2006) E IL GOVERNO ITALIANO LO HA NASCOSTOultima modifica: 2014-05-03T20:03:06+02:00da davi-luciano
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