Lampedusa: terreni espropriati ad agricoltori per far posto agli immigrati

gli italiani dovrebbero essere deportati. Occupano troppo spazio e non sono accoglienti. Nella repubblica dei diritti, serpeggia uno strano modo di intendere la “condivisione” e “solidarietà”.

lunedì, 28, aprile, 2014

Lampedusa — Le telecamere di LiberaEspressione – Esproprio  a Lampedusa
 
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28 apr – A Lampedusa per ripristinare l’agibilità del Centro di Primo Soccorso e Accoglienza di C/da Imbriacola, oltre alla ricostruzione dei padiglioni si dovranno realizzare delle opere quali canali, briglie e vasche per il deflusso delle acque meteoriche.
 
E’ stata convocata una conferenza di servizi per espropriare alcune aree confinanti con il centro; le aree interessate sarebbero in buona parte di agricoltori che da anni coltivano i propri terreni e che già in passato si sono visti espropriare terreni senza avere ricevuto nessun indennizzo da parte dello Stato.
 
Diverse sono state in passato le battaglie legali intraprese dalle famiglie interessate innanzi al Tribunale di Palermo al fine di ottenere il giusto risarcimento per la subita occupazione illegittima e per la perdita della proprietà del terreno oramai irreversibilmente trasformato (cementificato e deturpato) e non più idoneo alle sue naturali finalità agricole. Ad oggi ancora non è stata pubblicata nessuna sentenza.
 
La parte dei terreni che si vorrebbero ancora una volta espropriare e occupare andrebbero a frazionare irrazionalmente e inutilmente la proprietà dei fondi, ciò al presumibile fine di diminuire l’indennizzo da corrispondere, lasciando ai legittimi proprietari parte dei loro terreni che però di fatto sarebbero inutilizzabili oltre che sicuramente inaccessibili e non più idonei alle finalità agricole né ad altre attività.
 
Lampedusa: terreni espropriati ad agricoltori per far posto agli immigratiultima modifica: 2014-04-30T23:12:54+02:00da davi-luciano
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