Archivi giornalieri: 29 aprile 2014
Sorgenia ha un debito di 600 milioni di euro con Monte Paschi
29 apr 2014
La Banca Monte dei Paschi, il principale creditore di Sorgenia (gruppo Cir – De Benedetti) con circa 600 milioni di esposizione, ”ritiene opportuno privilegiare ogni possibile tentativo al fine di garantire il recupero dell’ingente esposizione creditoria.
La Banca, attraverso i suoi advisor e con il pieno supporto degli altri creditori, ha recentemente provveduto ad inviare una lettera alla societa’ in cui si e’ ipotizzato un preciso percorso che dovrebbe garantire la continuita aziendale attraverso una ingente ricapitalizzazione da parte degli azionisti.
Tale operazione, se non realizzata dai principali soci di Sorgenia, prevede una conversione di parte del debito in capitale da parte delle Banche, nella prospettiva di consentire alle Banche il recupero, in tutto o in parte dei propri crediti”, questa la risposta scritta del Monte dei Paschi a un quesito posto da un azionista. asca
http://www.imolaoggi.it/2014/04/29/sorgenia-ha-un-debito-di-600-milioni-di-euro-con-monte-paschi/
Crisi: in Italia 4 milioni di poveri. In 300mila alle mense Caritas
IN nome dell’eguaglianza, vale per ogni famiglia o disoccupato italiano sfrattato vero?
Per dettagli vedere allegato, per chi dovesse pensare siano “leggende”.
“LO STATO DEVE AVERE IL MONOPOLIO NELLA CREAZIONE DELLA MONETA”. M. WOLF DEL FINANCIAL TIMES
L’impero della finanza alla prova delle Europee
La profezia di Huxley: verso un totalitarismo soft in cui la gente narcotizzata gode della propria schiavitù
29 Aprile 2014
Le previsioni sul nostro futuro ingabbiato dai network si possono trovare tutte negli incubi dell’immaginazione di Aldous Huxley e del suo collega di Eton George Orwell. Orwell temeva che saremmo stati distrutti dalle cose di cui abbiamo paura – l’apparato di controllo statale così suggestivamente evocato in 1984. L’incubo di Huxley, rappresentato ne «Il Mondo Nuovo», il suo grande racconto distopico, era che noi saremmo stati annientati dalle cose che tanto amiamo.
«Il Mondo Nuovo» fu pubblicato nel 1932. Il titolo deriva dalle parole di Miranda nella Tempesta di Shakespeare: «Oh meraviglia! / Quante buone creature vi sono qui! / Come è bella l’umanità! Oh splendido mondo nuovo, / fatto di tali genti».
E’ ambientato nella Londra d’un lontanissimo futuro – il 2540 – e descrive una società immaginaria ispirata da due fattori: l’estrapolazione effettuata da Huxley delle tendenze scientifiche e sociali; ed il suo primo viaggio negli USA, durante il quale fu colpito da come la popolazione potesse essere palesemente soggiogata dalla pubblicità e dal consumismo. In quanto intellettuale affascinato dalla scienza, intuì (correttamente, come si è poi visto) che i progressi scientifici avrebbero finito per dare agli uomini dei poteri fino allora considerati di esclusiva appartenenza degli dei. I suoi incontri con uomini dell’industria come Alfred Mond lo indussero a pensare che le società sarebbero state gestite con criteri ispirati al razionalismo manageriale della produzione di massa(“fordismo”) – ed è perciò che l’anno 2540 diventa nel racconto “l’anno 632 del Nostro Ford”.
Huxley descrive la produzione di massa di figli attraverso ciò che oggi chiamiamo fecondazione in vitro; la manipolazione del processo dello sviluppo dei bambini per produrre diverse “caste” con livelli di capacità attentamente modulati, in grado di renderli adeguati ai vari ruoli sociali ed industriali ad essi assegnati; ed infine il condizionamento pavloviano dei bambini fin dalla nascita.
In questo mondo nessuno si ammala, tutti hanno la stessa durata della vita, non esistono guerre, e le istituzioni, il matrimonio e la fedeltà sessuale sono superflue. La distopia di Huxley è una società totalitaria, gestita da una dittatura apparentemente benevola, i cui soggetti sono stati programmati per godere della propria sottomissione attraverso il condizionamento e l’uso di un narcotico – soma – che è meno dannoso e più gradevole di qualunque droga conosciuta. I governanti del Mondo Nuovo hanno risolto il problema di far amare alle persone la propria schiavitù.
http://www.iltimone.org/30771,News.html
———————————————-
Droga, una pessima legge avanza nel silenzio
di Alfredo Mantovano
29-04-2014
C’è una bella differenza fra essere menagrami, essere profeti di sventura ed essere realistici. Portare sfortuna o credere che qualcuno la porti ha molto a che fare con l’irrazionalità; diverso è l’atteggiamento di chi intuisce che da una scelta potrà venire fuori una sciagura, e mette in guardia per quel che può: Cassandra aveva visto giusto, non è stata creduta dai suoi concittadini, e certamente non era simpatica. Ma invece, prevedere che determinati comportamenti provocheranno dei danni e darne le ragioni, è qualcosa che non ha nulla di superstizioso né di profetico: è un atto di buon senso, che meriterebbe considerazione. È quello che hanno provato a fare, all’inizio della discussione alla Camera del decreto legge sulla droga davanti alle Commissioni riunite Giustizia e Affari sociali, gli esperti tossicologici e i responsabili delle comunità: la risposta di larghissima parte del Parlamento e del Governo è andata nella direzione opposta. E, per di più, allorché il testo è arrivato in Aula, il Governo ha stroncato ogni discussione e ieri sera ha posto la fiducia.
Il provvedimento che oggi sarà votato da Montecitorio è una pessima legge: fa tornare indietro di dieci anni e pone le condizioni perché riprendano a crescere i consumi di droga e i decessi per uso di stupefacenti, calati a partire dal 2007, e perché diminuiscano gli incentivi verso i recuperi, che erano aumentati proprio dal 2007, a seguito dell’inizio di operatività della Fini-Giovanardi. Dalla sua applicazione, soprattutto dopo i peggioramenti apportati alla Camera, lo spaccio di ogni tipo di droga trarrà un impulso inaspettato, grazie al ripristino della non punibilità per uso personale; con la Fini-Giovanardi un decreto del ministro della Salute stabiliva per ogni droga la quantità di sostanza al di sotto della quale vi è solo un illecito amministrativo e oltre la quale l’illecito è invece reato: un confine fisso, senza margine di dubbi. Grazie a un emendamento approvato dalle Commissioni, importare, comprare, detenere droga non costituiranno più reato – vi sarà solo sanzione amministrativa – se tali condotte saranno tenute “per farne uso personale”. A far presumere questa destinazione, oltre il limite di quantità, varranno le “modalità di presentazione” della droga, il “confezionamento frazionato” o “altre circostanze dell’azione”: da parametri oggettivi si passa così alla estrema genericità, che legittimerà le applicazioni più estese, come è già accaduto in passato nelle interpretazioni giurisprudenziali, allorché esisteva una norma simile. È un emendamento che potrebbe definirsi “salva-dama bianca”: in assenza del solo limite quantitativo oggettivo, nessuno può escludere che chi – come è accaduto il 13 marzo all’aeroporto di Fiumicino alla signora Federica Gagliardi – verrà sorpreso con chili di cocaina, importati e detenuti con discrezione, non frazionati né confezionati in dosi, si difenderà sostenendone la destinazione per proprio uso personale, e potrà essere dichiarato non punibile. Una benedizione per trafficanti e spacciatori!
È un testo sul quale sarà arduo intervenire al Senato: trattandosi di un decreto e dovendo essere convertito in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione, va votato nella versione definitiva entro il 20 maggio; a Palazzo Madama restano pochi giorni utili, e non è facile immaginare modifiche che lo facciano tornare in tempo utile alla Camera. Quel che sconcerta non è che in questo precipizio ci si trovi, per l’ennesima volta, in virtù di una sentenza della Corte costituzionale (che pure si è basata su una questione di forma e non è entrata nel merito). Né meraviglia lo sforzo che, contro ogni evidenza scientifica e statistica, le forze politiche collocate a sinistra hanno posto in essere in Commissione per distruggere una delle poche riforme che hanno prodotto risultati positivi. Né sorprende l’assenza quasi totale di informazione: per gran parte dei media la quota di componenti di elezione diretta del prossimo Senato merita spazio di gran lunga superiore alla quotidiana tragedia della droga, e alla possibilità di limitarne i danni con norme adeguate.
Quel che meraviglia è che questo disastro stia per diventare legge senza l’attenzione e la discussione che merita, dentro e fuori il Palazzo. La Consulta ha disarticolato passaggi significativi della Fini-Giovanardi con la motivazione che queste disposizioni sono state introdotte nel 2006 in sede di conversione di un decreto-legge che trattava altra materia, e quindi non ne ha affrontato le questioni di sostanza; a sua volta, la depenalizzazione di fatto dello spaccio e la reintroduzione della erronea distinzione fra droghe “leggere” e “pesanti” avvengono senza problemi con un decreto d’urgenza, senza dibattito e senza approfondimento dei suoi singoli passaggi proprio perché il governo pone la fiducia! Quali sono le ragioni per le quali di qualcosa di così grave diventa impossibile perfino parlare? Quando era in corso la stesura della Fini-Giovanardi, certamente non mancò il confronto sui media, in convegni e in Parlamento: vi fu una lunga trattazione in Commissione al Senato: adesso si calpestano le conclusioni scientifiche e i dati oggettivi senza nemmeno spiegare perché.
Soprattutto meraviglia la sostanziale indifferenza verso un colpo di mano come quello senza che nessuno solleciti alla riflessione. La partita del voto di fiducia di oggi è importante in sé, per quanto fin qui riassunto. Ma è importante pure perché segna un punto a favore della rivincita dell’ideologia post-sessantottina, che nella Legislatura in corso punta al maggior numero di obiettivi. Guai a perdere di vista il legame esistenza fra: a) lo sforzo di scardinare la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna – il divorzio sprint, in discussione alla Camera, b) la sostanziale equiparazione al matrimonio, per come finora è stato disciplinato, dei diritti e dei doveri derivanti dall’unione civile, anche fra persone dello stesso sesso, in discussione al Senato, c) l’ammissibilità della fecondazione eterologa, reso possibile dalla Consulta, che consentirà a queste unioni di “avere figli”, d) le sanzioni penali del d.d.l. Scalfarotto, con cui dovrà fare i conti chi oserà obiettare qualcosa in proposito. Nel frattempo, canna libera, e non solo canna, per tutti e senza ostacoli…
No, non c’è bisogno di scomodare né la mala sorte né Cassandra. È solo il caso di svegliarsi, mettendo da parte un torpore che forse non è solo da cannabis.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-drogauna-pessima-legge-avanzanel-silenzio-9074.htm
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=70330
La Russofobia di Washington colpirà l’Europa
W. Tarpley: Credo che sarebbe un disastro dovunque, ma penso che la questione delle sanzioni abbia questo potenziale: oggi abbiamo visto l’agenzia di rating Standard & Poors svalutare il debito russo a una tacca dal livello spazzatura; l’effetto che ciò sta avendo è di distruggere, o potenzialmente distruggere, l’intero apparato che noi chiamiamo ‘globalizzazione’.
‘Globalizzazione’ è una bel modo di descrivere il sistema finanziario mondiale unipolare che è prevalso dal 1991. Davvero, l’unico modo in cui questo sistema potrebbe essere abbattuto, il che credo sia nell’assoluto interesse di gran parte della popolazione mondiale, sarebbe di avere un paese enorme come la Russia costretto ad uscirne e che probabilmente risponderebbe con il controllo sui capitali, sui cambi, con la nazionalizzazione o la confisca degli investimenti stranieri e cose di questo genere, il tipo di cose che succedono durante o in prossimità di una guerra. La gente qui di Washington non lo afferra minimamente.
A Washington abbiamo una sorta di psicosi da russofobia; abbiamo una classe dirigente così fissata con l’idea di egemonia e mondo unipolare, che non si rende conto che ciò non è fattibile nel mondo odierno, e sta quindi spingendo istericamente per queste sanzioni. Non credo che le sanzioni funzioneranno; la mia stima è che tra 7-10 giorni al massimo ci sarà una grande escalation militare, il giorno che sta ora circolando è il due di maggio; e questa sarà un’importante mossa russa, non necessariamente la classica invasione attraverso i confini, ma qualcosa di spettacolare, magari la defezione di diverse brigate ucraine, o qualcosa di simile. In sostanza abbiamo una guerra civile, è stata guidata da Brendon della CIA e dal vicepresidente Biden, speaker russi sono stati uccisi e la Russia ha emesso questi moniti severi per tutta la settimana, che però non sembrano recepiti dai comandi USA, britannici e della NATO; perciò, per così dire, l’Ucraina va in cerca di guai.
PTV: Quanto e perché l’Ucraina è importante per l’Occidente, che per ottenerla ha deciso di combattere con la Russia ? Ne valeva la pena?
WT: Abbiamo questo apparato di rivoluzioni colorate, abbiamo la AID statunitense (Agenzia per lo Sviluppo Internazionale), il National Endowment for Democracy (Sovvenzioni Nazionali per la Democrazia), e questi hanno sperperato $5 miliardi in sostanza per fomentare il fascismo in Ucraina, che è quello che la signora Nuland ci ha detto. Hanno investito $5 miliardi quindi a loro piacerebbe sicuramente saccheggiare la regione fertile dell’Ucraina, il potenziale di carbone e acciaio, […] e a loro piacerebbe anche, o sarebbe piaciuto, espellere la Russia dal Mar Nero. Credo sia più probabile che, quando si saranno calmate le acque, tutto il territorio lungo la costa settentrionale del Mar Nero, dalla Russia fino alla Transnistria in Romania, sarà nelle mani della Russia. La cosa principale al momento però credo sia questo isterismo, l’idea di non voler tollerare una potenza che è abbastanza forte da dire ‘no’, e che ha la capacità storica e culturale di dire no, che la Russia certamente ha.
PTV: L’Unione Europea dipende moltissimo dal gas russo. Quanto crede queste dispute danneggeranno l’UE?
WT: Credo che sarebbe disastroso in particolare per due paesi: la Germania e l’Italia; altri paesi minori soffrirebbero, ma questi due sono quelli che dipendono maggiormente dalle esportazioni verso i mercati russi e anche dal gas russo, perciò per loro sarebbe un disastro. Molti giochi sporchi sono in corso, gli USA vorrebbero imbrogliare l’Unione Europea e farle accettare queste sanzioni, che la colpiranno. […] I britannici vogliono vedere il sacrificio di Germania e Italia, perciò c’è molto tradimento nel campo occidentale. […] La signora Merkel in particolare sta giocando col fuoco, la sua Unione Cristiano Democratica ha una base industriale, è formata in prevalenza da industriali e persone con forti interessi nel commercio tra est e ovest. Se irrita questa base, l’era della Merkel potrebbe finire molto prima di quanto pensiamo.
Fonte: Tarpley.net (http://tarpley.net/ukraine-fascist-premier-yatsenyuk-raves-of-world-war-iii-russian-move-likely-in-coming-week-psychosis-of-russophobia-grips-washington-elites/ )
Fonte: http://www.controinformazione.info/
Link: http://www.controinformazione.info/la-russofobia-dellelite-di-washington-avra-gravi-conseguenze-in-europa/
27.04.2014
IL LAVORO NELL’EUROPA DELLE BANCHE
Case farmaceutiche e corruzione: lo scandalo planetario della Glaxo Smith Kline
MH370: Blackstone e J. Rothschild ?
Le ricerca internazionale dell’aereo scomparso MH 370 ha mostrato che Washington era in grado di seguire il velivolo ben oltre ciò che ha affermato finora e ci ha messo una settimana per rivelare ciò che sapeva. Esse hanno mostrato anche che la Cina non aveva porti di rifornimento per dislocare la sua marina in una così vasta area. Ma al di là del fatto diverso e di quel che rivela dalle capacità strategiche di ciascuno, è chiaro che questa scomparsa enigmatica fa felici: Blackstone e Jacob Rothschild.
Nell’era geostrategica tripolare del mondo del post-Crimea tra Stati Uniti, Russia e Cina, è imperativo mettere in contrastaro la stravolgente disinformazione dell’Occidente attraverso lo sguardo inaggirabile del portale russo multimediale Russia Today.
Come spesso accade in incidenti misteriosi, la sparizione inusuale del volo MH 370 Malaysia Airlines, la cui spiegazione non soddisfa nessuno, ancor meno la più parte dei cinesi colpiti, ha portato ad innumerevoli interpretazioni, alcune strambe e altre inquietanti.
Mentre la guerra infuria sulle sanzioni da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea contro Vladimir Putin, Russia Today ha pubblicato in maniera pressata quattro giorni dopo che il volo MH 370 era scomparso, che un brevetto di semi-conduttori è stato approvato dall’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti [1]. La guerra dei brevetti è scoppiata?
trad.kefos93