Ieri partigiani, oggi No Tav

In fiaccolata a Torino e Mompantero chiedendo la liberazione di Mattia, Claudio, Chiara, Niccolò, mentre ad Arquata e Pozzuolo vengono giù le reti.

di Massimo Bonato

Il 25 aprile non è soltanto una data, una ricorrenza. Non è soltanto il ricordo della libertà restituita, ma per molti la promessa di continuare a lottare per la libertà. Perché la libertà ce la si deve conquistare. E la si deve restituire, a chi carcerato per la lotta che conduce in Val di Susa, aspetta di sapere il 15 maggio dalla Corte di Cassazione se sarà lecito per la giustizia la contestazione di terrorismo oppure no.

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Lo hanno ricordato i No Tav a Torino, durante la fiaccolata, lo hanno ricordato i sindaci a Venaus, al termine della fiaccolata mossa da Mompantero. “Quei quattro ragazzi in carcere, in un sistema giusto, diverso, sarebbero qui tra noi” ha detto Nilo Durbiano, sindaco di Venaus. Per tutti, il motto è Mattia, Claudio, Chiara, Niccolò liberi.

E questa mattina, due diversi gruppi No Tav hanno festeggiato il 25 aprile a modo loro, tornando alle reti dei cantieri. A Pozzolo Formigaro sono stati divelte centinaia di metri di recinzioni sulla cava Romanellotta; ad Arquata è caduta la recinzione in località Moriass.

Sul cartello del Cociv è impresso oggi il senso della giornata: “Ieri partigiani, oggi No Tav”.

Qui le fotografie di Luca Perino della fiaccolata Mompantero-Venaus

Ieri partigiani, oggi No Tavultima modifica: 2014-04-26T22:13:28+02:00da davi-luciano
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