Il botta e risposta tra pubblici ministeri: Sparagna chiede 17 anni e 1 mese per un “battibecco” con i vigili urbani

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Il botta e risposta tra pubblici ministeri: Sparagna chiede 17 anni e 1 mese per un “battibecco” con i vigili urbani
aprile 10

Chi non conosce Roberto Sparagna farebbe meglio a segnarsi nome e cognome. Infatti il pubblico ministero della Procura di Torino ha deciso di percorrere le orme di alcuni suoi colleghi, utilizzando il pugno di ferro contro gli esponenti del movimento antagonista torinese.

Il magistrato, “uno di sinistra” come si apprende dai rumors nei corridoi del Palagiustizia Bruno Caccia, si è occupato di molte inchieste scottanti, come ad esempio il processo Minotauro sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte. Ma è anche pm nel dibattimento per i fatti legati al G8 universitario.

Insomma un magistrato che se per alcuni è un emerito sconosciuto, rispetto ai suoi colleghi Andrea Padalino e Antonio Rinaudo, che si occupano del maxiprocesso No Tav e di tutte le inchieste legate alla Val di Susa, pian pianino si sta facendo notare.

Ma dopo quanto chiesto ieri per un procedimento di primo grado, nei confronti di nove imputati vicino all’area dei centri sociali e del movimento No Tav, c’è da domandarsi, da cronisti e da osservatori esterni, se sulla “pelle” degli attivisti non ci sia una sorta di rampa di lancio che faccia andare alle stelle qualsiasi carriera.

Veniamo ai fatti. Il procedimento riguardava quanto accaduto il primo maggio del 2009 dopo la consueta manifestazione. La polizia municipale fermava un uomo mentre stava attaccando dei manifestini con lo scotch. A questo punto sarebbero intervenuti gli imputati per evitare che venisse portato via.

Non ci sono stati atti di violenza. Eppure il pm ha chiesto diciassette anni e un mese in tutto di pena. Tra gli imputati Lele Rizzo per il quale Sparagna ha chiesto tre anni e mezzo e cinque anni per Giorgio Rossetto, volti conosciuti del Movimento.

Rossetto era già stato condannato a cinque anni per il No Berlusconi Day e come pm c’era sempre Sparagna.

Dicevamo richiesta di pena sproporzionata, tanto che per rafforzare la tesi il pm ha mostrato delle immagini dove non c’erano atti di violenza, ma per Sparagna erano le espressioni facciali a essere violente.

Non sappiamo come andrà il procedimento, il difensore dei nove, l’avvocato Roberto Lamacchia ha preferito non commentare la richiesta del pubblico ministero. Resta il fatto che si ha la sensazione che al Palagiustizia è in atto una sorta di “gara” tra pubblici ministeri fatta di “botta e risposta” a colpi di pene più alte richieste.

Il botta e risposta tra pubblici ministeri: Sparagna chiede 17 anni e 1 mese per un “battibecco” con i vigili urbaniultima modifica: 2014-04-11T11:17:50+02:00da davi-luciano
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