Europee: “Formalizzato accordo tra Forza Italia e Partito dei romeni d’Italia”

martedì, 8, aprile, 2014
Dopo numerosi incontri preliminari è stato formalizzato oggi l’accordo tra Forza Italia e il Partito dei Romeni d’Italia in vista delle prossime elezioni europee e in vista delle amministrative che interesseranno Regioni e Comuni.
L’accordo è stato ufficializzato in un incontro al quale hanno preso parte il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, onorevole Renato Brunetta, il responsabile elettorale nazionale di Forza Italia, onorevole Ignazio Abrignani, il presidente del Partito dei Romeni d’Italia, Giancarlo Germani, e il leader della formazione politica romena Ppdd (Partito del popolo), Dan Diaconescu.
“Quello di oggi è un accordo molto importante – ha dichiarato Brunetta – che sarà determinante per gli equilibri nel Partito popolare europeo e per l’elezione del prossimo presidente della Commissione europea”.
“La partecipazione dei cittadini romeni al voto in Italia – ha detto Abrignani – è un ottimo segnale di vera integrazione europea”.
“Il nostro Partito dei Romeni d’Italia – ha sottolineato Germani – appoggerà con convinzione Forza Italia alle prossime elezioni europee e a quelle amministrative. Alcuni candidati a queste ultime saranno scelti direttamente dalla comunità romene”.
http://www.imolaoggi.it/2014/04/08/europee-formalizzato-accordo-tra-forza-italia-e-partito-dei-romeni-ditalia/

Renzi regala mezzo miliardo alle coop di Poletti

giovedì, 3, aprile, 2014
Il nuovo decreto della Giannini sulle pulizie della scuola non aggiunge nuove risorse e quindi i lavoratori devono ora attendere i nuovi appalti per la manutenzione. Da fonti giornalistiche risulta un investimento di 450 milioni. Tenetevi stretti: mezzo miliardo del piano dell’edilizia scolastica di renzie sarà un regalo alle ditte di pulizia e alle cooperative che fino a qualche giorno fa erano rappresentate dal ministro del lavoro poletti.
La mano armata di ditte e cooperative sono i sindacati confederali con buona pace della stabilizzazione dei lavoratori che per il pd e Renzi possono restare precari a vita. Dietro tutto questo c’è un pericoloso progetto di privatizzazione della scuola. La Giannini è stata chiara oggi in commissione, questo modello va amplificato e diffuso. Lo stesso modello che applicato alla sanità ha prodotto la chiusura di ospedali e presidi sanitari.
Lo afferma in una nota Luigi Gallo, Portavoce M5S Camera.
http://www.imolaoggi.it/2014/04/03/renzi-regala-mezzo-miliardo-alle-coop-di-poletti/

Esselunga ostacolata illecitamente, multa da 4,6 milioni a Coop Estense

martedì, 8, aprile, 2014
Verdetto capovolto. É stato confermato dal Consiglio di Stato il provvedimento dell’Antitrust che nel 2012 aveva multato Coop Estense per abuso di posizione dominante nei confronti di Esselunga, a Modena e Vignola. La sentenza ha ribaltato quella del Tar del Lazio che aveva annullato il provvedimento nell’estate 2013, sentenza contro cui la stessa Autorità ha fatto ricorso ottenendo ragione.
Nel 2012, l’Antitrust aveva comminato al colosso modenese un’ammenda da 4,6 milioni di euro, intimando all’azienda, e al Comune di Modena, di ripristinare nei confronti di Esselunga condizioni tali da permettere la costruzione del supermercato che da tempo Giuseppe Caprotti aveva in progetto, bloccato per anni da una doppia proprietà nell’area acquistata dal milanese sul terreno dell’ex Consorzio Agrario di Modena.
Coop Estense, però si era rivolta al Tar che aveva annullato tale sentenza accogliendo il ricorso del colosso cooperativo in quanto secondo i giudici mancava “la dimostrazione della sussistenza di un nesso causale tra la condotta di Coop Estense e l’esclusione di Esselunga” dalla possibilità di costruire un supermercato sull’area oggetto della pluriennale diatriba. Ora invece, l’ultimo grado della giustizia amministrativa ha confermato il provvedimento e la multa milionaria a carico di Coop Estense. (DIRE)
http://www.imolaoggi.it/2014/04/08/esselunga-ostacolata-illecitamente-multa-da-46-milioni-a-coop-estense/

L’ex prefetto Di Pace “non ricorda”. Strano, perché io non dimentico. (di Simonetta Zandiri)

http://www.tgmaddalena.it/lex-prefetto-di-pace-non-ricorda-strano-perche-io-non-dimentico-di-simonetta-zandiri/

09/04/2014 at 00:15   –  by 

E’ strana la memoria. A volte permette di ricordare  con precisione dettagli apparentemente irrilevanti, alre volte viene meno di fronte a fatti di una gravità inaudita. Come violenze assimilabili a torture. Piano con le querele, è solo un esempio. A caso.
E’ davvero strana, la mia memoria. Perché oggi, mentre ascoltavo la testimonianza dell’ex prefetto Di Pace in aula bunker, sforzandomi di riportarne ogni parola nella trascrizione che puntualmente cerchiamo di fare in ogni udienza, mi sono ritrovata in alcuni momenti a chiedermi se non fossi io che, per sbaglio, mi trovassi all’improvviso in una realtà parallela. Si, può essere. Forse io ho vissuto un altro 3 luglio, un altro 27 giugno, forse a me non sono rimasti impressi gli stessi numeri, come quei “186 feriti” che per l’ex prefetto rappresentano “il punto di partenza del bilancio” di quella giornata. Forse per me il punto centrale era un altro, o erano tanti altri piccolissimi punti che, uniti insieme, hanno dipinto una drammatica e profonda ingiustizia che difficilmente potrò dimenticare. E mentre ascoltavo Di Pace ripetere più volte quei “non ricordo”, pur avendo affermato di essersi sentito di recente con Petronzi, forse proprio per un ripassino, un passaggio in particolare ha colpito la mia attenzione:

Avvocato: rispetto agli arrestati del 3 luglio, qualcuno si è relazionato con il suo ufficio o le sono stati segnalati fatti anomali avvenuto in quella data? ci sono stati 4 arrestati, più una quinta persona che sembrava arrestata ma poi non lo era, qualcuno le ha spiegato le modalità?
Di Pace: No, io ho tratto il dato dalla relazione, ricordo che mi colpi’ molto che nessuno degli arrestati fosse della Valsusa…
Avvocato: il fatto che avessero subito delle lesioni?
Di Pace:non mi risulta, non ricordo,
Avvocato: non ha neanche visto sui giornali?
Di Pace:Ad oggi non potrei rispondere con certezza ad una domanda nella quale mi si chiedesse se ci sono stati arrestati o feriti.

Arrestati_3_luglio

Davvero strana la memoria. La mia è tornata subito a quell’immagine pubblicata su un quotidiano torinese a corredo dell’articolo che riferiva degli arresti effettuati nella giornata del 3 luglio 2011, 4 volti con lesioni evidenti, difficile immaginare che se le siano procurate tutti cadendo. Così comeil volto di Fabiano, un altro volto ricoperto di sangue, un’altra vicenda archiviata. Non siamo stati in silenzio, abbiamo fatto volantinaggi e presidi, persino sotto la Prefettura, ed è difficile pensare che quei volantini che io stessa ho consegnato personalmente al Dott. Francesco Aldo Umberto GARSIA, Capo di Gabinetto del Prefetto, il 31 ottobre 2012, non sia mai arrivato sul tavolo del Prefetto.

 In quella data, con alcuni compagni no tav di Torino, improvvisammo un presidio a sostegno di Fabiano, avendo saputo che la sua querela rischiava l’archiviazione, e portammo volantini, locandine e materiale in solidarietà a Nina e Marianna, a tutti gli arrestati e gli inguaiati. Fino all’ufficio del Capo di Gabinetto. Un evento promosso su Facebook, in seguito al quale pubblicai una nota sullo stesso social media, perché potesse avere una maggiore diffusione, consapevole che anche certi “organismi giudiziari” e di “polizia” (il cui confine, dopo l’udienza di oggi, appare sempre più labile) sono molto attenti ad ogni nostro post, perché siamo tutti liberi di avere opinioni, un po’ meno di esprimerle, meno che mai di difenderle.

Tanto per aiutare la memoria, sul caso di Fabiano riporto un estratto dalla richiesta di archiviazione della Procura di Torino: “Emerge, inoltre, dalle stesse immagini, che il querelante, allorché fu condotto all’interno dell’area cintata, SI ERA GIA’ PROCURATO LE FERITE LACERO-CONTUSE AL CAPO, da cui fuoriusciva sangue in abbondanza che gli colava lungo tutto il viso”. Chiarissimo. Peccato che non mi abbia convinta.

Anche per questo il 31 ottobre accettai di varcare quella soglia della Prefettura per consegnare personalmente al Dott. Garsia questi volantini. Spiegando in pochi minuti le ragioni della nostra presenza in quel presidio rumoroso. Le torture non si archiviano, la povertà non si cancella, e non si perseguitano due donne colpevoli solo di essersi trovare nel posto e nel momento sbagliati, in un paese che non ha il coraggio di chiamare le cose nel giusto modo: si chiama dittatura, non democrazia. E’ semplice. Basta dichiararlo, se proprio non puoi cambiare la situazione, chiamala per nome.
Il Dott. Francesco Aldo Umberto GARSIA, Capo di Gabinetto del Prefetto, prese i tre volantini e pronunciò solo due parole: “li leggerò”.
“E poi?”.
“Li leggerò”.
Certo, non mi disse che li avrebbe consegnati al Prefetto, tuttavia dubito che di quella giornata Di Pace non ebbe altre notizie. Dubitare è passibile di querela?

Archiviato_Fabiano  Caselli_2012 Nina_Marianna Presidio_Fabiano (1) La_Guerra_di_Piero

Simonetta Zandiri

Esposto/denuncia contro la Procura della Repubblica di Torino

Chianocco 01-MAG-2014

Alla Procura della Repubblica di Milano

 Oggetto: Esposto/denuncia contro la Procura della Repubblica di Torino

 Il sottoscritto DAVI’ Luciano nato a Torino il 20 marzo 1955 e residente a Chianocco (TO) in frazione Crotte n. 2, ritiene che la Procura della Repubblica di Torino, nelle persone dei Procuratori ……………………,  si sia resa responsabile del reato di omissione, in quanto non sono stati perseguiti presunti reati gravi,  come impone la Legge.

Questi presunti reati sono stati commessi nei seguenti comuni della provincia di Torino: Chiomonte, Giaglione, Susa e Chianocco,  nel periodo dal 27 giugno 2011 al 31 dicembre 2012 e la responsabilità diretta ed indiretta dovrebbe essere attribuita a: Prefetto di Torino, Questore di Torino, funzionari della Prefettura e della Questura coinvolti nei fatti ed Agenti delle Forze dell’Ordine intervenuti, nel periodo citato, nei comuni citati.

I presunti reati che potevano e dovevano essere contestati sono ad esempio:

  1. Attentato alla Costituzione della Repubblica Italiana (violazione degli articoli 16, 17, 35 e 42 della Costituzione a causa di una Ordinanza del Prefetto di Torino che fa riferimento ad un regio Decreto del 1931 dichiarato incostituzionale oltre 50anni fà, reiterata illegittimamente più volte)
  2. Crimini di guerra in tempo di pace (in più occasioni, sono state sparate granate, a volte migliaia, contenenti gas tossici, contro la popolazione civile, contro abitazioni civili e in terreni coltivati). I lacrimogeni impiegati in enormi quantità in val di Susa, contengono un gas tossico (denominato CS) vietato addirittura in guerra (convenzione gas tossici); quando gli stessi lacrimogeni sono stati impiegati in Turchia ed in Egitto quasi tutti gli Stati del Mondo, tra cui l’Italia, ne hanno condannato pesantemente l’uso minacciando di voler processare i responsabili per “crimini di guerra in tempo di pace”.
  3. Attentato alla salute pubblica (in più occasioni, sono state sparate granate (a volte migliaia) contenenti gas tossici, contro la popolazione civile, contro abitazioni civile e in terreni coltivati). I lacrimogeni impiegati in enormi quantità in val di Susa, contengono un gas tossico (denominato CS) vietato addirittura in guerra (convenzione gas tossici); quando gli stessi lacrimogeni sono stati impiegati in Turchia ed in Egitto quasi tutti gli Stati del Mondo, tra cui l’Italia, ne hanno condannato pesantemente l’uso minacciando di voler processare i responsabili per “crimini di guerra in tempo di pace”.
  4. Tentato omicidio (in più occasioni sono state sparate granate contenenti gas tossici, a distanza ravvicinata, a tiro teso, direttamente contro le persone)
  5. Tentata strage (il 3 luglio 2011 sono state sono state lanciate pietre e sparate granate contenenti gas tossici da un viadotto dell’autostrada A32 sulle persone sottostanti, l’altezza del viadotto è quasi di 20 metri. Ricordo che quando erano dei ragazzi a lanciare sassi dai ponti sulle autostrade sono stati minacciati di essere incriminati appunto per strage)
  6. Devastazione di beni privati e pubblici: è stato devastato un sito archeologico di oltre 6.000 anni;
  7. in assenza di progetti esecutivi ed autorizzazioni sono stati occupati e devastati terreni di proprietà privata e pubblica e su questi sono state realizzate recinzioni senza le regolari autorizzazioni
  8. Altre illegalità e violenze varie; tra cui almeno un possibile sequestro di persona.

 Per i fatti citati esisteva la procedibilità d’ufficio in quanto:

  1. si tratta di reati gravi
  2. sono stati commessi pubblicamente
  3. hanno coinvolto migliaia di persone
  4. di quanto successo, i mezzi di informazione hanno dato notevole risalto nelle cronache
  5. sono stati commessi da dipendenti pubblici.
  6. La Procura non poteva non sapere; in quanto per i fatti citati, ha inquisito ed imposto misure restrittive delle libertà personali a decine di persone che protestando, per richiedere il rispetto della Costituzione ed il ripristino della legalità, in qualche caso potrebbero aver superato certi limiti.

Ampia documentazione dei fatti citati (fotografie, filmati ecc.) è disponibile sui siti internet, nelle redazioni dei giornali e telegiornali e nella Questura di Torino.

Qualora si ritenga opportuno aprire un procedimento in proposito, ritengo indispensabile che siano posti sotto sequestro tutti i documenti inerenti ai fatti incriminati, sia in formato cartaceo che informatico, presenti in Prefettura, in Questura ed in Procura della Repubblica, onde evitare possibili manomissioni o “scomparse”.

In Fede

DAVI’ Luciano

ESPOSTO PER ABUSO EDILIZIO RECINZIONI LA MADDALENA

4 settembre 2011 alle ore 18.30 -Condove, 2 settembre 2011

Alla c.a:

Sig Sindaco Comune di Chiomonte

Geom. Renzo Pinard

Via Vescovado 1

10050 Chiomonte

Procura della Repubblica

presso il Tribunale di Torino

C.so Vittorio Emanuele II 130

10138 Torino

Comando Compagnia C.C. Susa

Via C. A. Dalla Chiesa

10059 Susa

 Oggetto:         segnalazione di presunto abuso edilizio avvenuto nel Comune di Chiomonte  in località Maddalena ed aree limitrofe, insistente su terreni censiti al Catasto Terreni al Foglio 5 particelle 274, 276, 277, 278, 310, 355, 433, 434, 435, 436, 437, 438, 439, 440, 441, 442, 443, 444, Foglio  15 particelle n 58, 59, 575, 577, 625, 627, 630, 663, 664)

 Con la presente segnalazione i sottoscritti Dr Mario Cavargna Bontosi in qualità di Presidente di Pro Natura Piemonte ed il Dr Alberto Veggio in qualità di Capogruppo consiliare del Comune di Condove, espongono quanto segue al fine di segnalare l’attività di movimento terra, escavazione, posizionamento e realizzazione di manufatti in calcestruzzo armato, posizionamento di rete metallica e di concertina, finalizzati alla realizzazione di recinzioni definitive interessanti le particelle catastali in oggetto; tale attività risulta, in base alla documentazione allegata, non conforme a quanto previsto dal quadro normativo vigente.

 Premessa

In data 27 giugno u.s la società LTF prendeva formalmente possesso delle particelle su cui insistono il piazzale antistante il Museo Archeologico di Chiomonte e l’area circostante l’azienda vitivinicola ivi ubicata, e contestualmente iniziavano i lavori di movimento terra, di interramento e posizionamento di manufatti in calcestruzzo armato e delle relative reti metalliche.

Nelle settimane successive tali opere edili venivano estese alle altre particelle catastali oggetto di questa segnalazione.

A fronte di una richiesta da parte degli scriventi indirizzata in data 26/5/2011 al Comune di Chiomonte in cui chiedeva di conoscere i documenti mediante cui il Comune stesso autorizzava, LTF a procedere nella sua attività edificatoria, il Comune rispondeva  (Prot. 2989 del 24/06/2011) che “al momento non è in possesso della documentazione richiesta” . In seguito gli scriventi provvedevano verbalmente a richiedere aggiornamenti sull’iter amministrativo ma ricevevano conferma della mancanza di qualsiasi richiesta specifica e di qualsiasi autorizzazione. Ulteriore conferma di quanto sopra sono state le dichiarazioni del Sindaco di Chiomonte Geom. Pinard durante il consiglio comunale del 19 agosto u.s. ovvero “che per la recinzione fissa non risulta in Comune nessuna richiesta di autorizzazione di LTF” (Luna Nuova del 30/08/2011).

 Area Museo Maddalena (Foglio 5 particelle 274, 276, 277, 278, 310, 355, 433, 434, 435, 436, 437, 438, 439, 440, 441, 442, 443, 444 – Foglio 15 Particelle 58, 59, 575, 577, 631  )

A giudizio degli scriventi l’illecito commesso da LTF realizzando le opere edili  sulle particelle catastali sopraindicate risiede nel fatto che essa non aveva e non ha nessun titolo per realizzarle

  1. Non ha titolo perché non esiste nessun documento autorizzativo da parte del Comune
  2. Non ha titolo perché l’area del cantiere di LTF per la realizzazione del c.d. Tunnel geognostico della Maddalena, come si evince dalla planimetria “Progetto Variante tecnica – Cunicolo esplorativo della Maddalena  Studio di impatto ambientale”,  è totalmente al di fuori delle particelle catastali sopraindicate.
  3. Non ha titolo perché l’Ordinanza del Prefetto in data 22 giugno 2011 (e successive reiterazioni),  riportava “ il piazzale antistante il Museo Archeologico di Chiomonte e l’area circostante l’azienda vitivinicola ivi ubicata, sono assegnate nella disponibilità delle Forze di polizia in relazione alle esigenze funzionali alla tutela del cantiere della galleria geognostica in località la Maddalena di Chiomonte” ma si limitava ad interdire l’ingresso nelle aree e la circolazione lungo il sistema viario circostante e non citava (e non potrebbe essere diversamente) la realizzazione di opere edili di qualsiasi tipo. A suffragio di tale tesi vi è la dichiarazione pubblica del Sindaco Pinard in cui egli affermava di aver inviato una nota agli Enti competenti in cui lamentava che l’Ordinanza del Prefetto in data 22 giugno 2011 prevedeva “lo sgombero dei manifestanti” e la presa di possesso dell’area da parte delle FFOO ma non la realizzazione di opere edili.
  4. Ad ulteriore aggravio si segnala che le opere edili realizzate da LTF in assenza di qualsiasi autorizzazione da parte del Comune sono state realizzate in zona sottoposta a vincolo archeologico, paesistico ambientale ed incorrono nel disposto dell’art. 44 lett. C) DPR 6.6.2001 n° 380.

 Area “cantiere Tunnel Geognostico, (Foglio 15, Particelle 625, 627, 630, 663, 664 )

  1. Non ha titolo perché, come sopraindicato il Sindaco di Chiomonte Geom. Pinard durante il consiglio comunale del 19 agosto u.s.  ha dichiarato: “per la recinzione fissa non risulta in Comune nessuna richiesta di autorizzazione di LTF” (Luna Nuova del 30/08/2011).
  1. Non ha titolo perché non esiste nessun documento autorizzativo da parte del Comune
  2. Non ha titolo perché l’Ordinanza del Prefetto in data 22 giugno 2011  (e successive reiterazioni) si limitava ad interdire la circolazione lungo il sistema viario insistente sulle particelle sopraindicate, ma non citava la realizzazione di opere edili di qualsiasi tipo.
  3. Non ha titolo perché il dossier di VIA sul progetto del c.d. Tunnel geognostico della Maddalena,  non segue l’iter amministrativo previsto per le opere edili in quanto viene consegnato al Comune esclusivamente per gli adempimenti relativi alla VIA stessa

 Considerando che per le particelle catastali sopraindicate  LTF ha avviato un procedimento di “Occupazione temporanea ai sensi del DPR 8 giugno 2001, n. 327 ” gli scriventi ricordano a codesti Uffici che la sentenza  della Corte Costituzionale n. 293 depositata l’8 ottobre 2010 abolisce l’ Art. 43 – DPR 8 giugno 2001, n. 327 “Utilizzazione senza titolo di un bene per scopi di interesse pubblico”. Tale sentenza  inserisce il principio che in illegittimità di esproprio un terreno torna fisicamente nel pieno possesso del proprietario e quindi su di esso non può insistere alcuna opera, neanche in presenza della dichiarazione di pubblica utilità.

Nel caso in esame, come si evince dalla planimetria “Progetto Variante tecnica – Cunicolo esplorativo della Maddalena  Studio di impatto ambientale” per le particelle 663 e 664 è confermato l’utilizzo quale “deposito definitivo del marino”; altresì per le particelle su cui insisteranno la via di accesso alla tunnel geognostico (che come da specifiche progettuali è previsto venga utilizzato come accesso di servizio al futuro tunnel di base) e le relative opere accessorie non si può configurare la fattispecie di occupazione temporanea bensì di esproprio.

La presa di possesso dei terreni riguardanti l’area del cantiere per cui è stata richiesta l’occupazione temporanea è ancora in corso, e la risoluzione dei ricorsi presentati dagli aventi titolo è in itinere; quindi LTF non può installarsi parzialmente nell’area del cantiere (seppur con il consenso di alcuni proprietari) perché, fintanto che non dispone di una superficie fisicamente adatta al suo impianto e funzionamento non può avvalersi di una dichiarazione di pubblica utilità che è finalizzata al cantiere stesso. Pertanto prima di procedere all’occupazione ma, fatto ancora più eclatante, prima di procedere alla realizzazione di qualsiasi opera, devono essere giunti a sentenza i ricorsi presentati dai proprietari dei terreni su cui insiste l’area del c.d cantiere.

 Per tutto quanto sopra evidenziato, e vista l’urgenza della situazione, gli scriventi chiedono a codesti Uffici di provvedere alla verifica di quanto segnalato e di avviare l’iter procedurale per la rimozione delle opere abusive cosi come previsto dal quadro normativo vigente.

 Chiediamo altresì a codesti Uffici di comunicare agli scriventi (agli indirizzi email info@buongiornocondove.org e torino@pro-natura.it)  l’esito di tale segnalazione.

 Restando a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, porgono distinti saluti.

 Pro Natura Piemonte                                                 Gruppo Consiliare Buongiorno Condove

Il Presidente Dr Mario Cavargna                              Il Capogruppoi Dr Alberto Veggio

Allegati:

1)      Richiesta al Comune di Chiomonte del 26/5/2011

2)      Risposta del Comune di Chiomonte del 24/6/2011

3)      Ordinanza Prefettizia del 22/6/2011

4)      Planimetri del cantiere tratta dallo Studio Impatto ambientale PP2MA1ITF0182

5)      Planimetria dei terreni interessati allegata alla procedura di occupazione temporanea

6)      Planimetria dei terreni circostanti il Museo Archeologico della Maddalena

7)      Notifica di Occupazione Temporanea al Comune di Chiomonte inerente le particelle catastali 663 e 664 Foglio 15

8)      Planimetria stato attuale area cantiere della Maddalena pubblicata sul bisettimanale Luna Nuova del 30/8/2011

Lupi a Chiomonte. Turismo elettorale?

http://www.tgvallesusa.it/?p=7090

L’ultima in ordine di tempo è stata la salita del Ministro Lupi a Chiomonte, per una visita promessa alcune settimane prima, al termine del giro effettuato al cantiere della Clarea.

Posted on 8 aprile 2014

di Gabriella Tittonel

L’ultima in ordine  di tempo è stata la salita del Ministro Lupi a Chiomonte, per una visita promessa alcune settimane prima, al termine del giro effettuato al cantiere della Clarea. Una visita che vide fare da Cicerone alla splendida talpa Gea il Direttore  Rettighieri, poi sollevato ad altro incarico.

Insomma Lupi l’aveva promesso e l’ha mantenuto: “tornerò a Chiomonte, per un pranzo in tranquillità”. E la tranquillità c’è stata a osservare le fotografie e le riprese, la solita tranquillità  di un piccolo paese di media valle il lunedì mattina, certo con quel “pizzico” di sorveglianza in più che se ha reso i pochi abitanti un tantino curiosi non li ha certo fatti precipitare in strada. Soprattutto nelle ore di pranzo, fra un telegiornale e una telenovela, ma puntualmente tralasciando i servizi di pubblicità elettorale. Così simili a quanto sotto le finestre accadeva, per terminare,  come spesso succede, intorno a una tavola imbandita.

Insomma, tra Chiomonte e Susa, soprattutto, è tempo di campagna elettorale. E quest’anno a Chiomonte la si fa con una novità in più: quella della visita al cantiere della Clarea. Turismo elettorale anche questo insomma.

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L’iniziativa è partita con un comunicato redatto dal Comune, nel quale si faceva presente ai chiomontini che chiunque voleva visitare  il sito della grandiosa opera lo poteva fare, previa domanda da  inoltrare agli uffici comunali. E le domande sono arrivate e con queste la prima visita, che si è tenuta lo scorso giovedi pomeriggio. Una ventina di persone, accompagnate dal Sindaco Pinard, sono scese nella piana del cantiere, minuscole, viste dall’alto, con gli stivali e i giubbotti gialli e arancioni. Hanno vagato tra ruspe e carrelli, poi con un trenino apposito sono entrate in galleria, ad ammirare la grande caverna nella montagna…. L’impressione, di lontano, è che i visitatori non ne siano usciti molto soddisfatti… forse qualcuno ricordava il bosco com’era, le vigne, altri forse si sono chiesti dove stava andando l’acqua…. Chissà… Poi, un poco faticosamente, tutti sono risaliti lungo la strada ripida con i guard-rail nuovi fiammanti…. Per fortuna i visitatori non hanno respirato polveri: da una settimana la Gea è a riposo…. Ma non hanno, si pensa,  neppure sistemato nello stomaco un pranzetto al ristorante…..

Insomma, a termine visita la considerazione è stata che il turismo elettorale, come le rotaie del treno, viaggia in modo parallelo ma su due guide diverse: la direzione in cui si vuole andare è la stessa ma le circostanze possono essere diverse…. C’è chi mangia di più e chi di meno e c’è anche chi non mangia per niente…..

G.T. 7 aprile 2014

Consigliere religioso di Cameron legato a terroristi dei Fratelli Musulmani

martedì, 8, aprile, 2014
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8 apr – David Cameron sta affrontando notevole imbarazzo per gli stretti legami tra un consulente del governo sulla religione e un gruppo islamico messo sotto inchiesta recentemente. (Fratelli musulmani dall’Egitto a Londra, Cameron apre inchiesta sul terrorismo)
Il primo ministro la scorsa settimana ha ordinato ai servizi di sicurezza di esaminare i Fratelli Musulmani nel timore che i suoi leader, in esilio dall’Egitto , stessero organizzando attentati terroristici a Londra . Ha detto che l’inchiesta avrebbe stabilito ‘ il quadro completo ‘ della Confraternita compreso il suo possibile coinvolgimento con l’ estremismo violento ‘ e la sua ‘ presenza nel Regno Unito ‘ .
Ma l’inchiesta rischia di portare la vergogna a Whitehall, perchè un rampollo della famiglia fondatrice della Fratellanza musulmana è un consulente ministeriale di alto livello .Tariq Ramadan è uno dei 14 membri del gruppo consultivo del Foreign Office sulla libertà di religione o di credo , presieduto da Tory pari baronessa Warsi . E ‘professore di Studi Islamici Contemporanea all’Università di Oxford, ed è stato membro di una task force istituita dalla Tony Blair dopo il 7 /7.
Ma il Prof Ramadan, 51 anni, è nipote del fondatore dei Fratelli Musulmani Hassan al – Banna e suo padre Said Ramadan era un punto di riferimento .
Il cittadino svizzero è stato per diversi anni bandito dagli Stati Uniti per ‘ aver fornito sostegno materiale ad un’organizzazione terroristica ‘ e vi è potuto rientrare dopo una lunga battaglia legale nella quale sosteneva di non avere alcun legame con il terrorismo .
 

L’oscurantista “modernismo finanziario” ..quello tra elite e popolo è oggi il polo principale del conflitto

Coriolanis   Non accetti lo status quo? Allora sei un bieco dissidente, un pericoloso populista-razzista-nazifascista o viceversa. Resisti irragionevolmente al modernismo imposto dall’alto dall’elite neototalitaria? Sei un inguaribile conservatore, un patetico reazionario con lo sguardo fisso al passato. Come? Io non capire…
E’ un dissidente, un potenziale terrorista, chiunque non asseconda la tendenza allo sviluppo e all’imperio assoluto della “filosofia dell’economia, svincolata da ogni scala di valore e nesso identitario proveniente dal passato.
L’involucro “liberale” con cui simimetizza il verbo totalitario del liberismo globalitario, scarnificato fino all’osso del “finanziarismo”, si erge ed agisce come entità autonomizzata. Tutte le strutture sociali, religiose e civili, urbi et orbi,devono sottomettersi in quanto appendici o trascurabili anacronismi. Ricchezza e potere politico dovranno coincidere sempre più e regnare come oligarchia “liberale”.
 
Il progetto elitario agisce come soggetto unico, legittimo e autorevole. Pertanto riserveranno terapie sempre più costrittive ai dissidenti del pensiero unico, teso a ridurre il tutto al principio materiale del quantitativo.
I fautori dell’atomizzazione e dell’individualismo assoluto gridano “tutto il potere all’economia”, e tramano affinchè questa possa dirigere tutto. Tutti i saperi devono subordinarsi al finanziarismo.
Nell’epoca del dominio reale del capitale e della sopravvivenza relativizzata di ogni sovranità locale, il pensiero e la condotta critica verso le strutture reali del potere, assume che quello tra elite e popolo è oggi il polo principale del conflitto. Gli anatemi dell’“universalismo” sono altrettanti carrarmati utilizzati dai piloti invisibili del grande progetto di restaurazione dell’esclusione e sottomissione totale. Hanno riprogammato l’orologio della storia a prima del 1789.
 
La dissidenza, la fronda, gli amici dell’equità e dell’umanismo difendono con forza la molteplicità, la pluralità e il policentrismo del culture e delle economie, sulla base della complementarietà come strumento superiore alla concorrenza. Lo stupore di Obama in visita turistica al Colosseo, rivela la banale volgarità del “vedere” solo differenze dimensionali –quantitative– con uno stadio nordamericano, per “modernista” che sia.

Ma quanti diritti acquisiti nella nostra repubblica democratica e civile

Nessuno ad esprimere solidarietà? Nessun partito, Ongs della società civile ad aiutare in modo CONCRETO, REALE, CON FATTI queste persone? Già, ai suicidati ormai non serve più. Ma le loro famiglie? Chi vive disagio economico? Ah giusto, siamo un paese benestante perché evadiamo le tasse. A parole tutti tanto per la democrazia e diritti, tutti con i più deboli, A FATTI ZERO.

Tutti i giorni vi sono OMICIDI DI STATO per indigenza e disperazione.
E’ questo lo status quo che si difende dai pericoli “reazionari”?

Sorrento: 42enne in difficoltà si suicida impiccandosi in casa. Lascia moglie e figlia
8 aprile 2014
Continuano le notizie drammatiche di gesti estremi di uomini che in difficoltà si tolgono la vita lasciando una grande tristezza tra i propri familiari gli amici e i concittadini. Nel centro storico ci giunge la notizia di un uomo che si è tolta al vita …Stiamo verificando la segnalazione di un condomino a Via Tasso. Ci confermano tutto e i carabinieri appena siamo giunti sul posto per rispetto e riservatezza ci pregano di non fare foto del luogo. Rispettiamo il dolore di tutti e fdella famiglia Si parla di un ragazzo di 42 anni che ha deciso di farla finita con i problemi della vita quotidiana. Un certo Marco C. di 42 anni di Napoli, ma residente a Sorrento, si è impiccato inspiegabilmente dopo cena . Gli amici di Sorrento parlano di un uomo fatto con una separazione alle spalle ma ragazzo allegro apparentemente senza problemi e molto socievole. Lascia moglie e figlia convivente.(…)
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Padova: S’impicca ma i debiti passano al figlio. Tenta il suicidio, si salva, restano i guai

8 aprile 2014
Due storie di tragiche. Per colpa della crisi. Due storie di cui si sta occupando Federcontribuenti. È il 2008 quando un commerciante di Padova s’impicca perché non riesce più a far fronte ai debiti che rischiano di divorare i beni di famiglia. Sceglie di morire e ce la fa: i congiunti scoprono il suo corpo quando non c’è più nulla da fare. Ed è la famiglia a ritrovarsi ad affrontare tutti i guai. Così il figlio è costretto a vendere l’azienda per evitare di ritrovarsi travolto. Ma non basta a saldare i conti. Con il suo lavoro da autista, una moglie che pure lavora a tempo pieno e due figli in tenera età, sta svenandosi per pagare quasi 300 mila euro di mutui accesi per pagare tutti i debiti di un’azienda che non è più nelle mani della sua famiglia.
C’è chi, invece, non è riuscito a morire. E il caso di un artigiano di Giarre che, ingoiando barbiturici, ha cercato di farla finita nel 2010. Grazie al tempestivo intervento della moglie, è riuscito a evitare la morte. Ma non a scansare i problemi che c’erano prima di quel gesto estremo. E che sono rimasti anche successivamente alle sue dimissioni dall’ospedale. Da allora, le sue condizioni economiche non si sono riprese. Lui, piccolo artigiano nel settore elettrico, sta ancora aspettando il saldo di molte commesse: tra queste il lavoro svolto in un porto per circa 50 mila euro. Intanto è stretto fra mutui da pagare, fornitori da saldare, tasse da esaudire. (cri.gen.)
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quando c’è una donna di mezzo la società civile, che possiede tutti i media, non smette di parlare di casi di donne vittime di qualcosa.
TRANNE SE SONO SUICIDA PER INDIGENZA

Monteforte Irpino: Madre disperata e senza lavoro si butta giù dalla rupe di San Martino

7 aprile 2014
Madre disperata e senza lavoro giù dalla rupe di San Martino, a Monteforte Irpino. La donna da cinque mesi non riusciva neanche a pagare il fitto. Per questo motivo la scorsa notte in preda alla disperazione la donna, di origini rumene, si è allontanata da casa e dai figli minorenni per raggiungere proprio la zona isolata. I figli impauriti per le parole della madre avrebbero deciso di chiamare alla locale stazione dei Carabinieri ed è stato proprio il comandante, il maresciallo Angelo Perrone a decidere di pattugliare la zona alla ricerca della donna. Il sottufficiale ha fatto squillare il telefonino della donna. Lo hanno sentito improvvisamente squillare tra i rovi di quel burrone. La donna è stata trovata in un cespuglio di rovi. Sono stati subito allertati i soccorsi. Un’ambulanza del 118 arrivata tempestivamente sul posto e ha trasportata al Moscati, dove è ricoverata in prognosi riservata. La donna ha riportato fratture multiple su tutto il corpo, ma è in pericolo di vita.(…)
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Parona: Sale su un traliccio con coltello, denunciato disoccupato di Cilavegna
7 aprile 2014
E’ salito su un tralicco dell’alta tensione ubicato in aperta campagna e lì è rimasto per oltre due ore sino a quando i carabinieri, che erano stati avvisati dai passanti che, approfittando della giornata di sole si erano concessi una passeggiata nelle campagne di Parona, lo avevano notato. Quando ha visto i militari E.A., 58 anni, disoccupato residente a Cilavegna, ha tentato inutilmente di liberarsi di un coltello, che è stato recuperato. E una volta a terra ha fornito ai militari delle false generalità.(…)

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Padova: Da piccolo imprenditore a clochard, 58enne vive in auto e di elemosina
7 aprile 2014
Ha pagato le tasse per un’intera vita, prima da dipendente, poi da piccolo imprenditore. Ha versato 36 anni di contributi. Ha chiuso la sua ditta, di fronte all’impossibilità di fronteggiare la concorrenza con nuovi investimenti: le banche non erano disposte ad accendere prestiti o fidi. Ora, senza un soldo, senza uno stipendio e senza una casa, si ritrova a vivere in mezzo alla strada Vito Monte, classe 1955, originario di Partanna nel Trapanese, padovano d’adozione da più di quarant’anni.
Da venerdì scorso l’auto di proprietà, una Ford Focus vecchio modello, è tornata a essere la sua “casa”. Una “casa” a motore sempre spento (non ha soldi per la benzina e l’assicurazione è scaduta) in perenne sosta nel parcheggio del supermercato Alì, tra le vie Carlo Alberto Diano e slargo Gardenia, giusto tra il confine di Padova, nel quartiere Guizza, e di Sant’Agostino di Albignasego. Lo scorso dicembre, per pochi giorni, era nella stessa situazione. Poi il passaparola e un articolo sul Mattino si erano tradotti in vitto e alloggio gratuiti offerti da una famiglia che aveva temporanea necessità di un aiuto in casa. «Me ne sono andato spontaneamente anche se mi avevano invitato a restare: la famiglia era in difficoltà e una persona in più pesa sul bilancio familiare… Non mi è rimasto che tornare qui» racconta il signor Vito, nonostante tutto curato nell’aspetto perché, se di fatto è un “senzatetto”, vuole difendere a ogni costo la propria dignità di persona. «Mio padre lavorava all’Enel e nel 1971 ottenne il trasferimento a Padova» spiega, «Ho preso il diploma di ragioniere, poi nel 1977 ho trovato lavoro come vigilante alla Civis, poi alla San Marco di Mestre, infine alla Cooperativa Vigilanza Privata di Marghera dove rimasi fino al 1994. L’azienda andava male, gli ultimi stipendi ancora mi spettano come la liquidazione…». Vito non si perde d’animo e trova un altro posto, stavolta nel commerciale, vendendo macchinette e caffè per aziende. Nel 2004 la scelta di mettersi in proprio. «Apro una piccola impresa a Vigodarzere nello stesso settore, assumo anche cinque dipendenti» rammenta. «All’inizio tutto sembra andare bene poi, tra crisi e concorrenza, non riesco più a far tornare i conti» ammette. Vuole evitare il fallimento: paga i debitori e chiude tutto. «Ho sempre saldato i conti: con i fornitori, i dipendenti e lo Stato. Con quel che mi è rimasto mi sono trasferito in affitto a Legnaro nel 2011… Sempre cercando un’altra occupazione che non è mai arrivata. A un certo punto i soldi messi da parte sono finiti e il proprietario della casa mi ha intimato lo sfratto perché non riuscivo più a pagare l’affitto di 670 euro al mese. Alla fine lo sfratto è diventato esecutivo: l’ufficiale giudiziario me lo ha notificato due volte. Alla terza, mi aveva informato, sarebbe arrivato accompagnato dalla forza pubblica… È umiliante essere cacciati di casa, almeno lasciatemi la dignità: per questa ragione ho preferito andarmene e sono finito a vivere in macchina».(…)

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Belluno: Banco alimentare a rischio gli aiuti per 5 mila bellunesi. Fondi europei finiti
8 aprile 2014
È emergenza alimentare in provincia di Belluno. Sono quasi esaurite le scorte di cibo del concluso programma europeo Agea (che costituivano circa la metà di quanto la rete del Banco alimentare distribuisce alle associazioni caritatevoli convenzionate), mentre il nuovo programma Fead e il piano nazionale che dovrebbero sostituirlo devono ancora partire. Così, per aiutare le tante persone che chiedono un aiuto per poter mangiare, la Fondazione del banco alimentare ha deciso di recuperare quanto manca, attivando una Colletta alimentare straordinaria, che si svolgerà il 14 giugno.
A livello bellunese, la coordinatrice Maddalena Garolla si sta già muovendo per contattare le singole associazioni che fanno capo all’iniziativa, con l’obiettivo di verificare la disponibilità per questa giornata di raccolta per i poveri.
Il problema. Lo scorso novembre Garolla aveva lanciato l’allarme, avvisando che il 31 dicembre 2013 il programma europeo di aiuti alimentari, su cui si basava gran parte dell’attività del Banco, avrebbe chiuso i battenti. Una chiusura dettata dall’indisponibilità di alcuni Stati membri a finanziare, attraverso la nuova politica agricola comunitaria, l’acquisto di generi alimentari per scopi sociali. A livello europeo, questo programma dovrà essere sostituito da un fondo (Fead) di aiuti Ue agli indigenti diverso dal precedente, a cominciare dal fatto che non sarà più inserito nella politica agricola comune, ma nel Fondo sociale europeo. A Roma le modalità di utilizzo del fondo dovranno essere definite entro luglio. «Ma nel frattempo come faremo a garantire l’aiuto alle persone bisognose?», si domanda Garolla, che sottolinea come la chiusura dei fondi europei determinerà una perdita di 40 mila tonnellate di alimenti, pari a 1.740 Tir. Nella sola provincia di Belluno mancheranno 900 tonnellate di prodotti.(…)
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Latina: “Il sindaco non ci vuole incontrare”, 4 famiglie sfrattate si barricano nei bagni del Comune
7 aprile 2014
Momenti di grande tensione questa mattina in Comune. Alcune famiglie che occupano la famosa palazzina di via Respighi nel quartiere Q5 si sono chiuse nel bagno al primo piano del palazzo municipale, proprio accanto agli uffici che ospitano il primo cittadino. E l’azione dimostrativa è stata decisa proprio per protestare contro il sindaco Giovanni Di Giorgi che questa mattina ha deciso di non incontrarli “nonostante fosse stato fissato da tempo un appuntamento per trovare una soluzione all’imminente sfratto a cui vanno incontro le famiglie, fissato per la fine di maggio”. Sono 4 i componenti di altrettanti nuclei familiari che hanno deciso di chiudersi a chiave negli antibagni del Municipio, dove nel frattempo è arrivata anche la Digos nel tentativo di riportare la calma.(…)
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Rosate: Problemi economici, disoccupato perde la testa e distrugge casa
7 aprile 2014
Folle gesto di un disperato verso le 16 di ieri a Rosate. Un uomo, in preda a una crisi di nervi, forse a causa di motivi economici o in seguito a una lite con la moglie, ha iniziato a inveire contro la compagna e a demolire il suo appartamento gettando dalla finestra del secondo piano, che affaccia in via Piave, alcuni mobili di casa. L’uomo, dopo aver demolito l’appartamento, è sceso dalle scale, brandendo un coltello, e si è diretto verso il cortile che affaccia su viale Europa.
Durante la fuga ha distrutto tutto ciò che incontrava incluse le finestre delle scale. Arrivato in strada si è messo a litigare anche con gli avventori del locale che si trova di fianco al portone. Il proprietario del bar gelateria “Il castello”, vedendo l’uomo con il coltello in mano, si è spaventato e ha abbassato la saracinesca per non farlo entrare. Il gestore ha dato subito l’allarme chiamando il 113 e dopo qualche minuto sul posto, infatti, sono arrivati i carabinieri.(…)

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Albano Laziale: 50enne chiede l’elemosina e distribusce volantini, “Sono italiano e cerco lavoro”
7 aprile 2014
Al distributore chi chiede l’elemosina è anche un 50enne connazionale: che cerca un impiego e distribusce volantini ai “clienti”. Giorni fa ero in macchina, guidavo lungo l’Appia, venivo da Roma ed ero quasi vicina ad Albano. Erano circa le due e mezza del pomeriggio e la spia della benzina segnava rosso fisso ormai da qualche chilometro. Incontro un benzinaio, “aperto” c’era scritto; entro e vedo le serrande abbassate del gabbiotto. “È solo self service a quest’ora” ho pensato; ma io avevo un pezzo da cinquanta e potevo mettere solo dieci euro. Si è avvicinato un uomo abbastanza alto, carnagione chiara, massimo 50 anni. All’inizio credevo fosse il benzinaio che aveva appena chiuso, gli ho chiesto se aveva da cambiarmi i soldi e sì, li aveva; mi ha poi messo la benzina e nel frattempo faceva segno di aspettare alle altre macchine: era un mettitu. Non senza imbarazzo ho aperto il borsellino, ho preso delle monete e gliele ho date. L’accento non sembrava straniero e io iniziavo a sentirmi a disagio; quegli spicci erano più un lava-coscienza, una manifestazione di buonismo da due soldi e falso altruismo: avrebbero fatto sentire me “a posto” più che costituito un reale aiuto per chi avevo di fronte. Mi ha fatto segno di aspettare. È andato a un’altra macchina, poi è tornato da me e mi ha dato un volantino: “Sono italiano e cerco lavoro”.(…)

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Alessandria: Disoccupato scatenato, è diventato il “terrore degli uffici assistenza”
6 aprile 2014
È una escalation di violenza. Un film già visto. Uno di quelli che spesso terminano nel sangue. Per ora il finale deve essere ancora scritto, ma se dovesse essere tragico nessuno potrà dire “Non lo sapevamo”.
Il protagonista si chiama Krimi Laroussi, 52 anni, tunisino, abitante ad Alessandria. Da tempo è disoccupato, ha due figli, di cui uno disabile. Non riesce a contenere la sua disperazione che si trasforma in violenza. E le sue mani si armano.
È l’uomo che l’altro giorno è entrato al Poliambulatorio dell’Asl in via Pacinotti, si è diretto nello studio di un medico e gridando “Questo è un Paese di m….” ha preso la rincorsa e gli ha lanciato un mattone di 4 chili. Il medico si è salvato, colpito di striscio al collo. Motivo? L’invalidità negata.
Arrestato dai carabinieri per il momento è ai domiciliari.
Quello che preoccupa è che questo è il quarto caso
Il primo episodio risale a due anni fa, quando all’ufficio del Lavoro quando aveva aggredito un funzionario.
Il secondo è datato 12 giugno 2013 quando ha spaccato un quadro ed una vetrata di un ufficio a piano terra del Comune . Si era presentato con il figlio di 7 anni chiedendo aiuto al vicesindaco (e ginecologo della moglie) Oria Trifoglio. Non avendo ottenuto risultato aveva devastato l’ufficio ed era stato bloccato dalla polizia municipale.(…)

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