HOMMAGE A THOMAS SANKARA

LUC MICHEL SUR ‘AFRIQUE MEDIA’ TV.

Emission ‘LE DEBAT PANAFRICAIN’ du 30 mars 2014 / Partie 5 /

Animée par Mohamed Bachir Ladan / PCN-TV avec Afrique Média TV / 2014 04 03 /

 Video de LM sur : https://vimeo.com/90607164

https://www.facebook.com/photo.php?v=730771850301285 PCN-TV - LM sur AMTV 30 mars 2014 (2014 04 03) FR partie 5

Bio de Sankara sur : https://vimeo.com/90604568 

« j’ai été ému par ses interventions sur Africa Media. C’est ce genre d’Européens que nous cherchons »

– Un téléspectateur africain (sur Facebook).

Intervention de Luc MICHEL sur :

Hommage à Thomas Sankara.

Qu’a été sa Révolution burkinabe ?

KH / PCN-TV

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# TV panafricaine AFRIQUE MEDIA …

La chaîne AFRIQUE MEDIA, chaîne panafricaine à caractère informationnel et thématique : l’information  des africains  sur les enjeux internationaux, la chaîne  de référence  miroir de l’Afrique …

Website : http://afriquemedia.tv/

Streaming : http://lb.streamakaci.com/afm/

 

GEOPOLITICS: PUTIN MOVES HIS PAWNS ON THE ‘GRAND CHESSBOARD’ AND PROPOSES THE NEUTRALIZATION OF KIEV AND MOLDOVA…

Luc MICHEL for EODE Think Tank /

With Libération – Interfax – EODE Press Office / 2014 04 03 /

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EODE - LM Poutine veut neutraliser Ukraine Moldavie (2014 04 03) ENGL 1

 Large maneuvers of Russian diplomacy led by Putin and Lavrov. After those spectacular, in every sense, of the Russian Army on the Don . On the ” Grand Chessboard “, the Russian President moves his pawns and proposes a plan of pacification of Ukraine and Moldova . In US-Russian bilateral negotiations that leave the pawns of the EU into touch …

 BILATERAL MEETINGS USA-RUSSIA : EU OUT

 A call from Putin was enough, on Friday, for Barack Obama to send his Secretary of State , John Kerry, to Paris , “to resume talks with his Russian counterpart Sergei Lavrov”. The U.S. Secretary of State , John Kerry, and his Russian counterpart, Sergei Lavrov, found themselves at the Paris residence of the Russian ambassador to start discussions to try to find a compromise on the Ukrainian crisis .

 Russian President Vladimir Putin, great communicator, then “informed German Chancellor Angela Merkel of the partial withdrawal of Russian troops from the eastern border of Ukraine” announced on Monday the German government. During a telephone conversation, the two leaders “discussed other possible measures to stabilize the situation in Ukraine and Transnistria”, according to a statement from the Chancery.

EODE - LM Poutine veut neutraliser Ukraine Moldavie (2014 04 03) ENGL 3

 UKRAINE – MOLDOVA – TRANSDNIESTRIA : A VAST GEOPOLITICAL ATTEMPT OF PUTIN

 Ukraine , Moldova, both targets in one shot. Putin moves his pawns in a subtle and complex attempt designed to meet the appetites of NATO expansion to the East.

 Putin has so “emphasized the need for a constitutional reform that guarantees the legitimate interests of people from all regions of Ukraine”, according to a statement from the Kremlin. That is to say, the Federalization of Ukraine. This is the nightmare of the Junta of Kiev, which to survive must regain control of the eastern regions and intends so to remove their autonomy. An impossible task for the government from the coup of 21 February . The Federalization of Ukraine has been the map of Moscow since the month of November.

 Concerning Transdniestria (or PMR , Pridnestrovie , the ‘ Dniester Moldovan Republic ‘, the other Moldova) – the PMR being blockaded by Kiev since Feb. 22 at the request of NATO and Chisinau – Putin stressed , according to the Russian statement , “the need for measures to lift the de facto blockade of ​​this region” and the “search for a just solution to the problem” of the self-proclaimed Republic, with Russian-speaking population , which split twice in 1989 and 1991 ( final ) from Moldova.

 The United States , eager to deepen the crisis , will grant Moldova $ 10 million ( € 7 million ) ” to strengthen security at its borders , in the midst of tensions over Transnistria , where Moscow maintains several thousand soldiers”. Putin intends to respond to the plan by his proposals.

EODE - LM Poutine veut neutraliser Ukraine Moldavie (2014 04 03) ENGL 2

 WASHINGTON, WHO LOSES WINS …

 But the blow of the great chess player what Putin is aims not only Kiev and Chisinau . It has a third target : Obama and Washington. Libération ( Paris , March 30th 2014) – which for once I agree with the analysis – evokes very improperly “the liar poker of Washington and Moscow”. But summarizes well the strategic trap of Putin : ” If diplomatic solution , Obama could boast of a victory and Putin keep Crimea , undermining the new authorities in Kiev”.

 But Washington would actually be losing : “The Obama presidency , constantly accused of “disengagement”, if not of weakness, is trying to play in the Ukrainian crisis the role of

“leader”, stealing so the limelight from the Europeans and recalling strangely the U.S. position during the Cold War”. “It is certainly not ideal to see the Americans play this role ,” says Mark Galeotti , Russia specialist at New York University , but …

 In both cases, the ‘diplomatic solution’ of the Kremlin would mark the neutralization of Ukraine and Moldova . And permanently weakening their pro- Western governments. And minority , one came to power in Kiev by the riot turned into a coup , the other in Chisinau by a partial “color revolution”…

 Luc MICHEL / EODE Press Office

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Terrorista a chi? Tank e bottiglie incendiarie

http://www.tgvallesusa.it/?p=6935

 Oggi a me domani a te. Dal plauso alle Forze dell’Ordine per lo sgombero della Maddalena alle accuse di terrorismo per gli indipendentisti veneti. La Lega che cerca consensi.

Posted on 4 aprile 2014

di Valsusa Report

Era il 27  giugno 2011 quando lo sgombero della Maddalena di Chiomonte metteva fine al presidio pacifico di quel territorio e apriva l’azione giudiziaria prima, di resistenza ed eversione poi, per arrivare al 270 c.p.p. di terrorismo per azioni di disturbo al cantiere della Maddalena. A dare la stura alle Ff.Oo il ministro Leghista Maroni.

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Che in seguito avrebbe pronunciato la famosa frase “un plauso va alle Forze dell’Ordine”, in quel 2011 il popolo No Tav, di estrazione trasversale, accusò la Lega e poi stracciò le tessere di quello che riteneva un partito  in grado di difendere la terra e il territorio. Da allora, l’odioso appellativo di eversore e terrorista prende spazio in tutte le trasmissioni e i giornali quando ci si rivolge alla pacifica popolazione No Tav valsusina. Un termine che cela repressione dei governi disposti a far tacere senza entrare nel merito della vertenza. Un modo che scatena l’opposizione anche dei più disinteressati al problema, perché nel territorio della Valsusa il film è un altro, diverso da questa parte distaccata di potere che utilizza Polizia e magistratura passando dall’informazione deviata atta alla distruzione del consenso. Prova ne è il fatto di non esser mai voluti entrare nel merito tecnico e nelle discussioni fatte sui territori. Nessuno in questa alterità di potere spiegherà mai i motivi dell’opposizione, ma si terrà solo all’accusa cercando la divisione popolare.

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Una volta, o almeno fino alla scorsa settimana, si pensava che il problema colpisse solo una parte, quella legata al dissenso soprattutto dal basso, si pensava che oggi Renzi, ieri Letta e ieri ancora Mario Monti detestassero chiunque osasse opporsi con contestazioni. Molti credevano che la folle accusa di terrorismo, gettata sulle spalle dei No Tav, costituiva un’eccezione. Da oggi in poi così non è, siamo tutti costretti a ricrederci e ad ammettere che giudici, banchieri e mestieranti politici hanno ormai fatto della persecuzione una regola, finalizzata a impedire qualsiasi forma di dissenso.

Alle 5 di mattina, i carabinieri dei Ros di Brescia hanno portato a termine 24 arresti e 33 perquisizioni, indagando 52 persone con l’accusa di terrorismo ed eversione, nei confronti di un gruppo a vario titolo legato all’indipendentismo, persone normali, età media 55 anni, che in diversa misura inseguivano il “sogno” dell’indipendenza del proprio paese. Fra di loro anziani, cinque donne e perfino quel Lucio Chiavegato che aveva capeggiato la protesta dei Forconi dello scorso 9 dicembre 2013.

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Nella trasmissione di Servizio Pubblico andata in onda la sera appresso, un Metteo Salvini, segretario del partito che si disse felice dello sgombero della Maddalena dichiarando “la legalità è stata riportata in Valsusa”, sostiene che la costruzione di un tank con annesso cannoncino di 22 mm è un’accusa sproporzionata e assurda dichiarando che “Le idee e il futuro non si processano. […] Uno Stato che ha paura di una RUSPA, e che arresta 24 persone senza una prova seria, è uno Stato MORTO“. Oppure “incredibile arresto degli Indipendentisti, pardon per lo Stato “terroristi”. Un po’ come in Valsusa dove sono apparse le scritte “Terrorista è il TAV”. Perché i paragoni ci sono dove terroristi sono quattro No Tav a cui non sono state trovate bottiglie incendiarie, ma non un cannoncino.

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Dove per i quattro No Tav, le intercettazioni parlano di accordi su chi e dove prendere in macchina e sullo stato del cantiere di qualche ora prima dei fatti, proprio come le intercettazioni dei serenissimi parlavano di cose da fare per la costruzione di una scavatrice e un cannoncino da non usare e da tenere a mo’ di dimostrazione “nessuno lancerebbe una bomba atomica, ma tutti la fanno vedere, anche noi non dobbiamo usarlo”.

In trasmissione a Servizio Pubblico:

Abbiamo chiesto al Segretario Matteo Salvini che non ci ha risposto. Al di là delle posizioni di ognuno, ciò che in tutta evidenza non è ancora chiaro a tutti, sembra proprio essere il punto fino al quale questi governi della realtà separata, saranno disposti a spingersi, pur di eliminare sul nascere qualsiasi forma di critica o contestazione al loro potere. Tornano le parole del Salvini: “Stato sbruffone, debole coi forti e forte coi deboli!” Quando si viene toccati ci si ricrede?

Sarà che la lotta in Valsusa va ben oltre la viscerale e miope brama di ricchezza, che dovrebbe sostituire il Leone di San Marco con un simbolo della fabbricchetta libera e bella nel selvaggio Est post-industriale. Gli eroi son tutti giovani e belli. Soprattutto i propri.

VR (04/04/14)

Europee, il Movimento Cinque Stelle fa la lista dei candidati affidabili

http://espresso.repubblica.it/palazzo/2014/04/01/news/europee-il-movimento-cinque-stelle-fa-la-lista-dei-candidati-affidabili-1.159180

L’ha stilata su Facebook un consigliere piemontese, Davide Bono, per far eleggere gli ‘attivisti’ e fermare gli opportunisti. Ma il suo criterio di selezione e le caratteristiche che indica per andare in Europa (sapere le lingue, conoscere l’economia) rischiano di mostrare che  l’anzianità di iscrizione ai 5S non è un requisito sufficiente

di Paolo Fantauzzi

Europee, il Movimento Cinque Stelle fa la lista dei candidati affidabili
È allerta rossa nel Movimento cinque stelle per le Europarlamentarie, ieri alle prese col primo turno di votazione. I grillini a Strasburgo giocano molto della loro credibilità a livello internazionale e la necessità di evitare nuovi dissensi sulla linea (e le relative espulsioni) diventa fondamentale.Eppure la strada è stretta: oltre alla necessità di selezionare candidati dai profili qualificati, diventa sempre più difficile trovare militanti impegnati. Soprattutto se si considera che molti attivisti sono stati “assorbiti” nelle istituzioni con le politiche dello scorso anno. Così torna a riaffacciarsi la preoccupazione che sul carro del M5S salgano pattuglie di infiltrati e opportunisti in realtà assai poco dediti alla causa. Un rischio al quale il duo Grillo-Casaleggio ha risposto imponendo una penale da 250 mila euro e più rigide regole nel Codice di comportamento per Strasburgo, come ha rilevato l’Espresso . Direttive che però non sembrano affatto bastare.La conferma è nel post con cui Davide Bono – consigliere uscente e in lizza come governatore del Piemonte – ha criticato sul suo profilo Facebook le candidature arrivate per le europee nella sua regione. «Mi risulta difficile pensare che in 5 anni di Movimento io non abbia mai avuto il piacere di vedere attivi sul territorio 237 delle 262 persone che si sono candidate. Certo, c’è il lavoro, c’è la famiglia ecc… ma quanto meno farsi vedere qualche volta ai gruppi locali o nelle riunioni generali sarebbe auspicabile».E proprio per la necessità di eleggere «persone che conosciamo e di cui ci fidiamo», Bono ha stilato l’elenco dei candidati attivi o segnalati come tali dagli iscritti delle varie province. Una white list a tutti gli effetti: il militante di Mondovì, quello di Alba, quello residente in Svizzera conosciuto «per mezzo informatico», il presidente dell’associazione delle pmi di Biella «incontrato una volta» e via dicendo.Di alcuni vengono perfino fatte presenti possibili “eresie”, come per il candidato del meetup di Ciriè, in provincia di Torino («mi dicono sia in rotta con il gruppo» annota Bono), mentre di altri sono riferite le violazioni all’impegno etico di non candidarsi contemporaneamente per le europee e le regionali, che in Piemonte si terranno lo stesso giorno.

La conseguenza implicita è chiara: i candidati non menzionati non sono attivi sul territorio («della provincia di Verbania nessuno», ad esempio) e quindi sarebbe meglio non votarli. «Guardate i curriculum e votate con cognizione di causa» conclude non a caso il consigliere grillino. Il post , però, non piace proprio a tutti.

Soprattutto a quanti non condividono la “preselezione” e pensano che in questo modo il principio dell’“uno vale uno” sia inficiato. Come scrive un’attivista di Nichelino, irritata dai modi del consigliere: «Il requisito per la scelta del candidato formulato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio è l’iscrizione al portale del M5S, entro il 31/12/2012. Questa regola non ti piace? Perché non l’hai fatta presente ai due fondatori del movimento?».

E in effetti, a prescindere da come la si pensi, la white list dimostra proprio l’insufficienza dei requisiti richiesti per partecipare alle Europarlamentarie . «Prima di tutto sarà fondamentale conoscere perfettamente almeno una lingua tra il francese e l’inglese; secondo, sarà fondamentale avere nozioni almeno base di macroeconomia, economia politica e diritto internazionale» scrive Boni nel suo post. Peccato che tutte queste cose non siano affatto necessarie per essere candidati. L’unico requisito sostanziale era proprio quello indicato dall’iscritta di Nichelino: l’anzianità di iscrizione. A conferma che continuare a basare la candidabilità unicamente su questo criterio, col passare del tempo rischia di essere sempre meno un elemento di garanzia per l’elettorato pentastellato.

Europiadi, fuori gli imbucati a 5 stelle

http://davi-luciano.myblog.it/wp-admin/post-new.php

Pubblicato Giovedì 03 Aprile 2014, ore 16,45

Sono 11 i candidati alle Europee del prossimo 25 maggio ad aver superato il primo turno di consultazioni online sul blog di Grillo. Il leader piemontese dei pentastellati Bono stila la black list di quanti “non abbiamo mai avuto il piacere di conoscere”

Dalla white list con l’indicazione di chi sostenere alle Europiadi del MoVimento 5 stelle allablack list con i nomi degli imbucati che “mai abbiamo avuto il piacere di conoscere dal vivo” e che ora potrebbero ottenere il pass per rappresentare il Movimento a Bruxelles. E’ caccia all’iscritto dell’ultima ora tra i grillini piemontesi che sono riusciti a passare il primo turno delle consultazioni on line sul blog di Beppe Grillo. Dei 262 ai nastri di partenza, sono complessivamente undici, ma molti non sono stati certo degli assidui attivisti in questi anni, ed è già scoppiato il panico su “chi stiamo mandando a Bruxelles”.

 

A lanciare l’allarme, ancora una volta è il candidato presidente della Regione Piemonte Davide Bono – impegnato in questi giorni nel Vco, prima tappa del suo PiemOltre Tour – che dalla sua bacheca difacebook fa l’elenco di coloro che non avrebbero il pedigree per poter rappresentare il Movimento oltreconfine. La prima è Serafina Bruna Raffaele, che secondo Bono “non doveva candidarsi alle Europee come da impegno etico sottoscritto alle Regionali”. Ed ecco il primo corto circuito: il regolamento di Grillo prevede che tutti possano accedere alle primarie on line purché iscritti al blog entro il 31 dicembre 2012, “c’era però un impegno sottoscritto da tutti i candidati alle regionali di non candidarsi altrove qualora la corsa per Palazzo Lascaris avesse avuto effetti negativi”. Quale conta di più? Per ora la Raffaele se ne infischia e si candida anche per uno scranno in Europa, e supera il primo turno. Degli undici promossi dalle urne on line ce ne sono, inoltre, quattro che nessuno conosce: la torinese Simona UrsoFabrizio Bertellino di Balangero (Torino), Tiziana Geraci di Grugliasco (Torino) e Maria Grazia Martinez di Cavagnolo (Torino). Ed è proprio nei loro confronti che Bono lancia la propria fatwa, ammettendo di non averli mai visti e conosciuti. Poi nel suo post aggiunge: “Li sto contattando su FB e vi tengo informati”. Infine c’è il caso di Gabriele Antonica, di Pinerolo: l’unico motivo per cui Bono dice di conoscerlo sono i comuni studi alla facoltà di Medicina, per il resto anche lui avrebbe vissuto la propria passione pentastellata come una sorta di cellula dormiente.

 

Il timore è come al solito che qualche opportunista possa riuscire a intrufolarsi tra le maglie di un meccanismo che ancora risente di alcune criticità e non basteranno certo le penali da 250mila euro per tenere al riparo i grillini europei da eventuali defezioni. Oltre a Francesco Attademo, che con 503 voti era stato il più eletto in Piemonte, e ai già citati Raffaele, Antonica, Urso, Bertellino, Geraci, Martinez, correranno per un posto in lista al secondo turno anche Tiziana Beghin(Castelnuovo Bormida, Alessandria), Marcella Gilardini (Torino), Stefano Gerard (Bussoleno, Torino), Marco Sayn (Susa, Torino) e Massimo Scabbia (Bastia di Mondovì, Cuneo).

Captagon: l’arma principale dei jihadisti.

Mentre i media occidentali e del Golfo lasciano credono che i jihadisti si nutrino principalmente della lettura del Corano, i sequestri effettuati in Siria mostrano che, in realtà, si drogano con il Captagon.
L’esercito arabo siriano ha sequestrato, due giorni orsono, una macchina piena di compresse di Captagon e un camion cisterna contenentone una tonnellata.
Il Captagon ( Fenetyl cloridrato) è un anfetamina che provoca una certa euforia ed insensibilizza al dolore. Miscelato ad altre droghe, come l’hashish, costituisce la razione alimentare di base dei jihadisti. I combattenti non sentono le loro sofferenze, né quelle che infliggono agli altri. A quel punto, essi possono commettere ogni sorta di atrocità, ridendone.
Contrariamente all’idea diffusa, i jihadisti non sono motivati ??da preoccupazioni religiose , ma per la ricerca dei piaceri immediati. Essi sono reclutati principalmente tra i malfattori e nelle prigioni.

Prodotto nel 2011, dalla NATO, in un laboratorio in Bulgaria, il Captagon è ora prodotto in tutto il Medio Oriente, compreso il territorio siriano.

Fonte:
http://www.voltairenet.org/article183119.html

Trad. kefos93

Presidi No Tav davanti ai carceri per Mattia, Chiara, Niccolò e Claudio

— 31 marzo 2014 at 21:05
1010204_602418556519324_360884811_nda Infoaut – Qualche giorno fa è giunta notizia che l’inizio del processo per terrorismo nei confronti di Chiara, Mattia, Niccolò e Claudio potrebbe essere posticipato al 22 maggio. Inizialmente il processo doveva cominciare il 14 maggio, ma dato che i reparti della polizia saranno già impegnati nell’evento della finale dell’Europa League che si celebrerà a Torino la stessa sera, i pm con l’elmetto hanno chiesto il rinvio. Chissà se se l’udienza non dovrà slittare ancora per il volere della magistratura, vista la vicinanza delle elezioni europee. Nel frattempo ieri da Alessandria a Roma centinaia di persone hanno espresso la propria vicinanza ai quattro ragazzi sotto le prigioni ad alta sorveglianza.

Ad Alessandria il presidio, che è stato animato da slogan, musica e interventi al microfono, ha visto anche una folta partecipazione di molti attivisti Valsusini, i quali hanno colto l’occasione e si sono presentati sotto le mura dal carcere per portare la propria solidarietà e far sentire la vicinanza a Mattia e Niccolò per ricordagli che non sono soli e che la Valle continuerà a resistere e lottare anche per loro. A Ferrara un presidio di più di cento persone si è recato sotto il carcere per salutare Claudio. Si sono susseguiti tanti interventi, musica, slogan per chiedere l’immediata liberazione dei quattro ragazzi. Verso le 18 il presidio si è spostato su via Arginone per bloccare il traffico, ma dopo nemmeno mezz’ora di blocco, la celere è intervenuta con modi molto bruschi e nervosi, caricando i manifestanti e sparando qualche lacrimogeno. Anche a Roma si è svolto un presidio davanti al carcere di Rebibbia: una cinquantina di persone si sono date appuntamento sul prato antistante per esprimere il proprio sostegno e vicinanza a Chiara, rinchiusa nel regime ad alta sorveglianza nella sezione femminile del carcere.

L’ira di Chiamparino: “Silenzio assordante da chi tace sugli attacchi alle sedi”

http://torino.repubblica.it/cronaca/2014/04/04/news/l_ira_di_chiamparino_silenzio_assordante_da_chi_tace_sugli_attacchi_alle_sedi-82697363/

Il candidato presidente del Pd in via Cervino polemizza con l’atteggiamento di alcuni “intellettuali”. Fassino: “Episodi da non sottovalutare”

di STEFANO PAROLA

Il partito democratico si è stancato: “Hanno attaccato le nostre sedi dieci volte in quattro mesi. Questi non sono gesti di qualche scalmanato: è in corso un attacco nei nostri confronti. È come se fossimo i colpevoli di tutto ciò che non va bene a Torino e nel paese”, dice il segretario provinciale Fabrizio Morri. Ecco perché questa mattina i dirigenti locali del partito incontreranno il questore e il prefetto: “Si può fare di più, la sicurezza delle nostre sedi non può essere esclusivamente nelle mani dei nostri iscritti”, dice Morri.

Sono le sei di sera e il leader provinciale dei “dem” parla nella sede di via Cervino, una delle due che martedì sono state imbrattate da anarchici con scritte come “Pd polizia” e “No sgomberi” (o anche “No Tav”, come si leggeva martedì sulla vetrina dell’ufficio “dem” di via Colautti). È la terza volta che accade al circolo Banfo, un piccolo spazio di due stanze all’angolo con corso Vercelli, e i militanti ci hanno quasi preso la mano: “Abbiamo pulito tutto già di prima mattina”, raccontano, per nulla intimoriti.

A dar loro solidarietà è giunto anche Sergio Chiamparino, il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali: “Sono segnali che non promettono nulla di buono e che per questo andrebbero innanzitutto isolati a livello politico, perché poi quando si arriva a isolarli con la forza, si è in ritardo”, dice l’ex sindaco di Torino. Chiamparino è preoccupato: “Sottovalutare queste cose può avere conseguenze inaspettate”. Perché il Pd? “Ci attaccano perché siamo il pilastro più forte di una parte che porta prospettive di cambiamento riformista e non populista”, analizza Chiamparino. Che ce l’ha soprattutto con il “silenzio assordante” che si è creato attorno a questa raffica di episodi: “Perché non si dice che un attacco a due sedi del Pd è anche un attacco alla democrazia?”.

I nomi non vengono mai fuori, ma si capisce che i “dem” torinesi ce l’hanno con alcuni “intellettuali”. È Morri a tirare fuori la parola e a tracciare un identikit più preciso: “Possibile che ci siano intellettuali che si spendono per difendere la democrazia quando il premier Renzi vuole intervenire sul Senato ma che al tempo stesso non dicono una parola quando le nostre sedi vengono attaccate per la decima volta in quattro mesi?”.

Il Partito democratico torinese si sente solo. Anche il sindaco Piero Fassino offre solidarietà “ai magistrati e ai dirigenti del Pd”, ma se la prende soprattutto contro gli autori degli episodi: “Sono aggressioni che dimostrano solo la viltà di chi le organizza. Nessun dissenso si esprime spaccando vetri, imbrattando muri, lanciando lacrimogeni”. E ancora, dice il primo cittadino, si tratta di “puro vandalismo politico di gruppi che, contro tutto e contro tutti, esprimono solo impotenza e rabbia. Episodi che non devono essere sottovalutati e contro i quali è necessaria una ferma risposta democratica”.

Secondo l’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani italiani, l’anarchia c’entra poco. Anzi, a commettere “atti di violenza” sono stati “teppisti di connotati tipicamente fascisti sotto le spoglie di No Tav”. Per questo i suoi dirigenti provinciali condannano “il diffondersi di insorgenze tipicamente neofasciste”.

Al coro si aggiunge pure Davide Gariglio, segretario regionale del Pd: “La misura è colma. Bisogna fermare questa spirale di violenza, prima che venga messa a rischio, non una vetrina o una serranda, ma la stessa incolumità delle persone che frequentano le nostre sedi”. Nei circoli, però, la

vita andrà avanti. Anche in quello di via Cervino, come assicura Nadia Conticelli, presidente della circoscrizione 6 eletta con il Pd: “La porta in cui ieri hanno tirato un fumogeno rimarrà sempre aperta. Il dialogo con i cittadini continua. Non ci fermeranno”.

Lo scioglimento del ghiaccio in Antartide sta rivelando delle Piramidi

http://luniversovibra.altervista.org/lo-scioglimento-del-ghiaccio-antartide-sta-rivelando-delle-piramidi/

p1In Antartide sono state scoperte, da un team di scienziati statunitensi ed europei, tre antiche piramidi. Due sono state scoperte a circa 16 chilometri verso l’interno, mentre la terza si trova molto vicino alla costa.

Le prime relazioni, riguardo queste piramidi, sono apparse sui media occidentali lo scorso anno. Alcune immagini sono state pubblicate su alcuni siti web, descrivendo queste strane strutture come prova che, il continente coperto di ghiaccio, una volta era abbastanza caldo da aver ospitato una vecchia civiltà antica.

p2Sopra: Immagine aerea scattata attraverso il ghiaccio del Polo Sud che mostra due, o forse tre, piramidi in riga in una formazione simile alle piramidi di Giza. 

p3Finora si sa molto poco circa le piramidi e la squadra di ricercatori continua a mantenere il silenzio sulla scoperta. Le uniche informazioni affidabili, fornite dagli scienziati, sono che stavano progettando una spedizione per approfondire e determinare con certezza se le strutture sono di origine artificiale o naturale. Non sono stati offerti dettagli sulla tempistica della spedizione.

Se i ricercatori saranno in grado di dimostrare che le piramidi sono strutture artificiali, la scoperta potrebbe eseguire la revisione della storia dell’umanità come non è mai stato fatto.

p4Sopra: I membri della spedizione cercano di avvicinarsi alla piramide.

p5Sopra: L’immagine mostra una struttura piramidale circondata dal ghiaccio ma molto vicina alla costa. 

Nel frattempo, di recente, sono state fatte una serie di scoperte strane ma interessanti, in Antartide. Nel 2009 gli scienziati del clima hanno trovato particelle di polline al polo sud e questo dato rivela l’esistenza di palme che una volta crescevano in Antartide e temperature estive che raggiungono i 21C.

Tre anni dopo, nel 2012, gli scienziati del Desert Research Institute, in Nevada, hanno identificato 32 specie di batteri in campioni di acqua del Lago di Vida situato nell’est dell’Antartide.

Una possibile civiltà di cui la storia ufficiale non tiene conto

E’ possibile che l’Antartide, un tempo nel recente passato, fosse stata abbastanza calda da poter ospitare un’avanzata civiltà antica che vi abitava?

Ancora più sorprendente è la questione se tale cultura avanzata abbia costruito queste strutture e altre che sono ancora sepolte sotto il ghiaccio?

la-sfinge-egiziana-di-giza_465488Gli studiosi hanno a lungo sospettato che la Sfinge sia molto più vecchia del previsto, forse ha più di 10.000 anni.

Gli scienziati hanno scoperto che le prove di erosione dell’acqua sull’antica statua, la più grande del mondo, mettono in evidenza una storia di cambiamenti climatici che vanno da quello tropicale a quello desertico, avvenuti in poche migliaia di anni.

Se il clima in Egitto è cambiato così rapidamente, è anche possibile che il clima antartico sia cambiato così radicalmente nello stesso tempo?

Secondo la teoria di correlazione di Robert Bauval e Adrian Gilbert, la costruzione delle piramidi di Giza ha avuto luogo in un periodo precedente al 12,500 anni aC, motivando tale retroattività attraverso la correlazione tra la posizione delle tre principali piramidi della necropoli di Giza con le tre stelle della costellazione di Orione e che tale correlazione è stata intenzionalmente seguita dalle persone per costruire le piramidi.

p6Sopra: Le Piramidi di Giza e le tre stelle della costellazione di Orione. 

Il riferimento alla data di 12.500 anni fa, è significativa per Hancock, dal momento che la posizione delle piramidi mostra il momento preciso in cui, una precedente civiltà avanzata, ha visto il suo declino a causa di un cataclisma globale.

Nel suo libro intitolato “Impronte degli Dei” (che troverete in versione digitale e completa alla fine di questo articolo), Graham Hancock ha trovato delle tracce che conducono tutti ad un punto preciso.

Secondo Hancock, le piramidi sono state costruite in tutte le culture del mondo e questi monumenti contengono, più o meno, simili ed evidenti configurazioni astronomiche.

p7Attraverso il confronto tra gli antichi documenti di grandi popolazioni – la Grande Sfinge d’Egitto, i misteriosi templi di Tiahuanaco, le gigantesche linee di Nazca in Perù, le enormi piramidi del Sole e della Luna in Messico – con i miti e le leggende universali, con lo studio di mappe risalenti a tempi antichi, lo studioso suggerisce l’esistenza di una civiltà con intelligenza superiore, tecnologie sofisticate, conoscenza scientifica dettagliata, la cui “impronta”, è stata spazzata via completamente da un disastro globale di enormi proporzioni.

Ogni cultura ha adorato i loro re come divinità. Le loro religioni erano tutte rivolte alla ricerca dell’immortalità dell’anima e i suoi sacerdoti erano gli astronomi, con una conoscenza preventiva dei movimenti celesti. Il serpente-rettile è una figura simbolica presente in tutte le culture ed è considerato sacro.

Questa grande unità culturale suggerisce che la civiltà umana non nasce improvvisamente dal nulla, ma è stata “aiutata” da qualcuno con conoscenze tecnologiche e culturali avanzate. La prova principale a sostegno di questa teoria, è l’espansione dell’agricoltura.

agricopreisoriSi è scoperto che l’agricoltura è nata contemporaneamente in almeno sei aree del mondo senza alcuna relazione apparente tra di loro: Centro e Sud America, la Mezzaluna Fertile, Africa centrale, Cina orientale e Sud Est Asiatico.

Ad oggi non siamo ancora riusciti a ricreare le grandi piramidi. Semplicemente, non abbiamo la tecnologia. Quindi la domanda è chi, o che cosa, ha edificato le piramidi in Antartide?