Veneto. Un blitz da ”strategia della tensione”

non capisco. E’ uno stato unitario quanto c’è da reprimere il dissenso che lo minaccerebbe, ma QUANDO questo stato unitario cede OGNI SOVRANITA’ ALLA UE (O MEGLIO BCE) di fatto svuotandolo di poteri proprio ad uno stato non rivendica di essere un’entità da “rispettare”. Di quale integrità si parla? O meglio, interessa solo esercitare il potere repressivo PER CONTO DELLA UE?

L`arresto dei 24 indipendentisti dell` ”Alleanza”. La protesta di Salvini (Lega Nord)
Mario Fedi    

Rinascita lo aveva previsto. Quando il regime dei partiti e della miseria è alle corde, guarda attorno e inventa pretesti per “distrarre” il popolo. Se, però la “politica degli annunci” e della disattenzione non alligna e il lavoro dei suoi compiacenti media disinforma tori diventa manifestamente insufficiente, mette mano alla sempre rinnovabile e vergognosa e liberticida “strategia della tensione”.
Non importa chi è – persona fisica, giornale proscritto o forza politica – la vittima predestinata. Ma il sistema inventa il caso, lo amplifica, lo rende masticabile a buon pro della massa da omologare e colpisce.
Questa volta sull’incudine giudiziaria sono finiti 24 indipendentisti veneti. Arrestati perché la Procura di Brescia, coadiuvata dal gip (ah questi pm… quando mai sarà possibile fermare la loro politicizzazione a senso unico e recidere il loro nesso con la magistratura sana, quella giudicante?) ha dichiarato di ritenere questi cittadini di uno Stato che non è più di certo la “culla del diritto” associati “con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra”.
Una replica altrettanto vergognosa del blitz politico giudiziario che nel 1997 fu sferrato contro i “Serenissimi” che si presentarono sotto il campanile di piazza San Marco con un facsimile di carro armato e che, per un gesto evidentemente dimostrativo, furono lasciati per anni a marcire nelle carceri del BelPaese.
Anche questa volta i solerti “pubblici accusatori” hanno fondato tutto il loro teorema su un… “carro armato” in costruzione a Casale di Scodosia, nel Padovano, per replicare – così dicono le carte degli inquisitori – una programmata dimostrazione pro-indipendenza del Veneto in piena campagna elettorale europea. E anche questa volta il potente “carro armato” scoperto dalle eccellenti forze di sicurezza nazionale non è altro che un trattore mascherato da tank ma  che… “forse”  sarebbe stato dotato di un “cannoncino” – narrano le cronache – da ben “dodici millimetri”: una scacciacani, cioè.
Ma gli inquisitori sono sicurissimi della loro strada e presumono – secondo le carte giudiziarie – di aver sgominato, con il blitz dei Ros su varie città venete, da Padova a Treviso, Rovigo, Vicenza e Verona,  così, un pericolosissimo nucleo di terroristi capeggiato da Franco Rocchetta, uno dei deputati fondatori, con Tramarin, Marilena Marin e Giradi, della “Liga Veneta”.
Tanto per non sbagliare in galera sono finiti anche due “serenissimi” doc, Luigi Faccia e Flavio Contin, i due promotori della Life, la vicepresidente Patrizia Badii nonché il presidente dell’associazione di liberi imprenditori Lucio Chiavegato che è anche il leader veneto dei Forconi.
La cosiddetta “associazione terroristica” repressa dagli inquisitori si chiama “Alleanza”, e vi partecipano non soltanto i veneti ma vari gruppi autonomisti-indipendentisti italiani, dalla Puglia alla Sardegna alla Venezia Giulia. Secondo gli atti sul tavolo del procuratore di Brescia Tommaso Buonanno – che ha, bontà sua, “escluso collegamenti fra Lega Nord e queste persone” a tale “Alleanza” sono riconducibili a diverse sigle di ideologia secessionista. Il gruppo, dicono le fonti… pubbliche degli atti coperti da un teorico “segreto istruttorio”, “aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l’indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano”. Tra le sigle partecipanti, Brescia Patria, Veneto Stato, il movimento indipendentista sardo Disubbidientzia, nonché il movimento dei Serenissimi. Rappresentanti di questi movimenti, si riunirono il 26 maggio 2012 ad Erbusco (Brescia) in quella che gli investigatori definiscono la riunione costitutiva de L’Alleanza. Obiettivo, secondo il gip, “provocare e guidare in armi una rivolta popolare, la creazione di ambasciate presso Paesi amici, già individuati nella Serbia e nella Svizzera, al fine di ottenere un formale riconoscimento internazionale”.
Cotali e cotante indagini erano cominciate circa tre anni fa. Secondo le carte istruttorie – per il disvelamento delle quali non vi sarà, riteniamo, alcun processo penale – obiettivo dell’Alleanza era principalmente la costituzione di uno Stato Veneto Indipendente. L’insurrezione armata avrebbe riguardato, secondo gli inquirenti, anche l’ «insurrezione» di varie regioni del Nord «esasperate dalla crisi economica». Il dato più volte evidenziato dagli inquirenti è quello della «pericolosità» dei Secessionisti.
Qualche giorno fa uno degli arrestati, Luigi Faccia, aveva commentato sul sito Indipendenza: «Sempre più persone, soprattutto giovani hanno a cuore il gesto dei Serenissimi in piazza San Marco. Ritengono che si debba ripartire da lì, da quel gesto eroico che è valso molto di più di trent’anni di venetismo all’acqua di rose e di inutili elezioni politiche».
Ricordiamo che in quella occasione la gravissima azione “terroristica” dei “Serenissimi” fu quella di issare una bandiera con il Leone di San Marco sul campanile dell’omonima piazza veneziana.
Nel silenzio tombale dei partitocrati soltanto la Lega Nord, con il segretario Matteo Salvini, ha avuto finora il coraggio di protestare per un evidente, colossale, schaiffo alla libertà di pensiero in Italia. “Lo Stato – ha dichiarato Salvini – libera mafiosi e clandestini e processa le idee”. Il segretario della Lega Nord ha invitato le autorità a rimettere “pacificamente in libertà” gli arrestati e ha colto l’occasione per invitare tutti gli italiani a scardinare la madre di tutte le norme liberticide adottate da questa Repubblica, firmando il referendum per l’abrogazione della legge Mancino.
Il solo “Plebiscito.eu” – il movimento promotore, l’altra settimana di un referendum on line che ha approvato l’indipendenza del Veneto – si è subito concretamente mobilitato in sostegno degli arrestati con una manifestazione serale in piazza San Marco a Venezia. La Lega Nord, da parte sua, ha annunciato una manifestazione domenica 6 aprile a Verona alle ore 18 per protestare contro gli arresti e l’indagine anti-indipendentista. Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, ha commentato su Facebook. “Arrestare chi vuole l’Indipendenza è follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno sbaglia”.

02 Aprile 2014  – http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=23253

Veneto. Un blitz da ”strategia della tensione”ultima modifica: 2014-04-03T22:12:39+02:00da davi-luciano
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