EVENTI E APPUNTAMENTI | lunedì 31 marzo 2014, 09:08
Pellegrini rievoca il passato storico di un mondo unito dalla lingua e dalla cultura: con un suo cuore che, nelle Alpi, tra Savoia e Piemonte, tra Haute Maurienne e Susa, fin dai secoli altomedievali, fu il Moncenisio. Lì nel 1860 per la prima volta da lì fu fatta passare una frontiera che, presentata come necessaria, lineare e inevitabile, ha in parte lacerato e disperso questa comunità umana. Oggi mute testimoni di quel nuovo confine sono le innumerevoli “fortezze Bastiani” che vegliano malinconiche le vette italiane e francesi.
Ormai da decenni i due Paesi hanno avviato progetti di cooperazione regionale che hanno portato nel 2007 alla firma del protocollo d’intesa per l’euroregione Alpi-Mediterraneo. Ciononostante rimangono aperte molte questioni, non ultima quella legata alla nuova linea ad alta velocità Torino-Lione che mostra criticità circa la reale necessità dell’opera e il suo impatto ambientale, tematiche in merito alle quali da vent’anni lotta il movimento No Tav.
Michele Pellegrini (1981), laureato in Storia della Chiesa medievale e dei movimenti ereticali con dottorato di ricerca in Storia del cristianesimo e delle chiese cristiane, è archivista e paleografo. Autore di diversi studi di storia medievale e moderna, le sue ricerche guardano alle istituzioni ecclesiastiche e alla storia delle minoranze culturali e religiose con particolare interesse per l’Italia centro-settentrionale. Al termine del dibattito si è svolto un concerto balfolk con Pitularita (il due formato da Remy e Vincent Boniface).
agostino borio
Excellent post. I was checking constantly this
blog and I am impressed! Extremely helpful information particularly the last part 🙂 I care for such info a lot.
I was seeking this particular info for a long time. Thank you and best of luck.
Your style is unique compared to other people I have read stuff from.
Many thanks for posting when you have the opportunity, Guess I will just book mark this
site.