Colline a sud di Hebron: risorse vitali palestinesi danneggiate da coloni israeliani

News Rapporti e denunce – 29/3/2014
Operazione Colomba. Comunicato stampa. Colline a sud di Hebron: risorse vitali palestinesi danneggiate da coloni israeliani
Coloni provenienti da avamposti illegali israeliani danneggiano pannelli fotovoltaici e campi coltivati palestinesi.
28 marzo, 2014
At Tuwani – La sera del 26 marzo coloni israeliani hanno danneggiato alcuni pannelli fotovoltaici, unica fonte di energia per il villaggio palestinese di Bir Al Idd. Lo stesso giorno, durante le prime ore del pomeriggio, coloni israeliani hanno pascolato il proprio gregge su campi di proprietà palestinese coltivati a grano, danneggiando il raccolto.
Alle 14.18 volontari internazionali hanno visto un gregge di pecore pascolare su campi di proprietà palestinese siti in Kharrouba Valley, a sud-ovest dell’illegale avamposto israeliano di Havat Ma’on, nelle colline a sud di Hebron. Il gregge era apparentemente incustodito, fino a quando alle 14:28 un colono israeliano proveniente dall’avamposto si è avvicinato al gregge e lo ha allontanato. Successivamente i proprietari palestinesi del terreno hanno denunciato l’accaduto alla polizia Israeliana. Alle 15:02 sul posto è arrivata la polizia che ha interrogato palestinesi e volontari internazionali dai quali ha acquisito foto identificative del colono israeliano che conduceva il gregge. I due ufficiali della polizia si sono in seguito diretti verso l’avamposto.
La sera intorno alle 18, coloni israeliani hanno danneggiato l’impianto fotovoltaico che procura energia elettrica al villaggio palestinese di Bir al Idd, nelle colline a sud di Hebron, colpendolo ripetutamente con forza. Nelle vicinanze del villaggio si trovano gli avamposti illegali israeliani di Mitzpe Yair e Nof Nesher.
La mattina seguente sono giunti sul posto operatori della Comet-Me (un’organizzazione no-profit israelo-palestinese che si occupa di fornire fonti di energia sostenibile e sistemi di acqua potabile a comunità isolate) che avevano installato l’impianto energetico nel 2010, per verificare i danni. Alle 9:59 un poliziotto ed un soldato israeliani li hanno raggiunti per effettuare dei rilevamenti e ascoltare la testimonianza del palestinese. La denuncia del palestinese è stata in seguito formalizzata.
Durante la fine degli anni ’90, le famiglie palestinesi di Bir al Idd sono state costrette a lasciare l’area a causa delle continue violenze dei coloni israeliani. In seguito ad un appello dei Rabbini per i Diritti Umani sottoposto all’Alta Corte di Giustizia Israeliana, è stato permesso ai residenti di fare ritorno al villaggio a Gennaio 2009.
Dei 50 residenti di Bir al Idd ora è rimasto un solo nucleo famigliare a vivere stabilmente nel villaggio; gli altri sono stati costretti ad andarsene a causa di diversi episodi di violenza avvenuti a partire dall’aprile del 2013. In aprile, agosto e novembre 2013 i coloni israeliani di Mitzpe Yair hanno tentato di bloccare la sola strada di accesso al villaggio. A gennaio 2014 i coloni israeliani hanno impedito a due residenti palestinesi di raggiungere il villaggio, minacciandoli di violenza. Da quando è rimasta sola, la famiglia palestinese che risiede nel villaggio è vittima di quotidiane violenze da parte dei coloni degli avamposti israeliani illegali di Mitzpe Yair e Nof Nesher.
Operazione Colomba mantiene una presenza costante nel villaggio di At-Tuwani e nell’area delle colline a sud di Hebron dal 2004.
Per maggiori informazioni sull’episodio di Bir al Idd: comet-me.org
Per informazioni:
Operazione Colomba, +972 54 99 25 773
[Note: secondo la IV Convenzione di Ginevra, la II Convenzione dell’Aja, la Corte Internazionale di Giustizia e numerose risoluzioni ONU, tutti gli insediamenti israeliani nei Territori Palestinesi Occupati sono illegali. Gli avamposti sono considerati illegali anche secondo la legge israeliana.]
 
I coloni sradicano oltre 1200 alberi di ulivo. 5700 dall’inizio dell’anno
Evidenza – 28/3/2014
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Ramallah-Quds Press. Il 26 marzo, un gruppo di coloni ha sradicato più di 1200 piantine di ulivo in uno dei terreni agricoli palestinesi a nord della città di Ramallah, al centro della Cisgiordania occupata.
Rahbi ‘Awad, presidente del consiglio comunale di Tarmus‘yya, nella regione di Ramallah, ha affermato, in una dichiarazione inviata a Quds Press, che un gruppo di coloni ebrei ha cominciato un’azione di sabotaggio, sradicando centinaia di alberi e alberelli di ulivo, piantati nei terreni della regione di al-Dharat, a est della città, aggiungendo che gli abitanti della zona avevano piantato, circa due mesi fa, quasi 4000 piantine di ulivo, per proteggere i propri terreni dal rischio della confisca, dal momento che l’occupazione sequestra le terre per crearvi insediamenti.
‘Awad ha osservato che i coloni hanno rubato numerosi alberelli di ulivo e distrutto irrimediabilmente gli alberi adulti.
E’ interessante sottolineare che gli estremisti ebrei hanno cominciato meno di un mese fa a irrompere nei terreni per sradicare e abbattere migliaia di ulivi e di mandorli nelle città a nord di Ramallah, soprattutto nelle cittadine di Sanjal e di Tarmus‘yya.
Dall’inizio dell’anno, in tutta la Cisgiordania, il numero di ulivi distrutti è di 5.700.
Traduzione di Federica Pistono
Colline a sud di Hebron: risorse vitali palestinesi danneggiate da coloni israelianiultima modifica: 2014-03-31T11:56:27+02:00da davi-luciano
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