Archivi giornalieri: 21 marzo 2014
PAUL CRAIG ROBERTS: PERCHE’ WASHINGTON SI E’ OPPOSTA ALLA AUTODETERMINAZIONE DELLA CRIMEA?
ma la Germania non si stava arricchendo sulle spalle degli altri?
DEUTSCHE BANK: 500 LICENZIAMENTI NELLE SEDI DI FRANCOFORTE E LONDRA
20 marzo – Dopo i deboli risultati conseguiti nel primo trimestre dell’anno, l’istituto finanziario Deutsche Bank starebbe valutando la soppressione di circa 500 posti di lavoro nella divisione Investment banking. Lo scrive il sito online del giornale tedesco Handelsblatt. Stando a quanto riportato, i licenziamenti sono attesi nelle attività ‘fixed income’, divise, materie prime e prodotti derivati. La soppressione d’impieghi toccherà particolarmente le sedi della banca a Londra e Francoforte.
http://www.ilnord.it/b-1887_DEUTSCHE_BANK_500_LICENZIAMENTI_NELLE_SEDI_DI_FRANCOFORTE_E_LONDRA
LE AZIENDE USA IN GERMANIA SE NE VOGLIONO ANDARE: COSTO LAVORO E ENERGIA E’ ALTO
19 marzo – Le imprese statunitensi con sede in Germania sono preoccupate per la loro attivita’ a causa della ”svolta energetica”: il 71% di queste vede nell’aumento dei costi energetici un rischio per l’attrattività della Germania come sede della propria attività, ha fatto sapere la Camera di commercio Usa in Germania (Amcham Germany) in riferimento al suo sondaggio.Le aziende statunitensi hanno criticano anche l’ammontare del costo del lavoro: solo l’11 per cento ritiene che sia ”buono” o ”molto buono”.
http://www.ilnord.it/b-1884_LE_AZIENDE_USA_IN_GERMANIA_SE_NE_VOGLIONO_ANDARE_COSTO_LAVORO_E_ENERGIA_E_ALTO
DUMB – Basi militari sotterranee
Sconosciuto alla maggior parte degli americani è questo un oscuro segreto, proprio sotto il naso di tutti.
E’ la realtà della presenza di basi militari sotterranee (DUMB). Nella sola America ci sono oltre 120 basi militari sotterranee situate sotto la maggior parte delle grandi città, US ABES, basi navali USA e basi dell’esercito USA, così come sotto i campi di addestramento militare FEMA e DHS centri di controllo.
Ci sono anche molte basi militari sotterranee in Canada. Quasi tutte queste basi sono oltre 2 miglia sottoterra e hanno diametri che vanno da 10 miglia fino a 30 miglia di diametro.
Hanno costruito queste basi giorno e notte, incessantemente, a partire dal 1940.
Queste basi sono fondamentalmente grandi città sotterranee collegate con treni ad alta velocità a levitazione magnetica che hanno velocità fino a 1500 miglia orarie (NDR: circa 2400 Km/h). Molti libri sono stati scritti su questa attività. Richard Souder, un architetto di alto livello, ha rischiato la sua vita parlando di questo. Egli è l’autore del libro, “Basi e tunnel sotterranei: Cosa il Governo sta cercando di nascondere”. Ha lavorato con una serie di agenzie governative su basi sotterranee militari. La profondità media di queste basi è di oltre un miglio, e ancora una volta sono fondamentalmente intere città sotterranee. Hanno trivelle laser a propulsione nucleare in grado di praticare un tunnel di sette miglia in un giorno.
Molti reagiscono con la paura, terrore e paranoia, ma è necessario reagire e svegliarsi da questo lavaggio del cervello portato avanti dai media tutto il giorno. Negli ultimi 40 anni il governo degli Stati Uniti attraverso la NSA, DOD, CIA, DIA, ATF, ONI, US Army, US Marine Corp, la FEMA e il DHS hanno speso oltre 12 mila miliardi di dollari per costruire l’imponente segreta struttura del Nuovo Governo Mondiale ( N.W.O.) che si sta affermando e per la Nuova Religione del Mondo …
Base sotterranea di Denver
C’è la base militare sotterranea sotto l’aeroporto internazionale di Denver, che è più di 22 miglia di diametro e vanno giù oltre 8 livelli.
Non è un caso che la CIA vi abbia trasferito il quartier generale della sua divisione interna, che è responsabile delle operazioni negli Stati Uniti, dal quartier generale della CIA a Langley a Denver. Costruito nel 1995, governo e politici si sono impegnati nella costruzione di questo aeroporto per cui hanno speso un budget di molto superiore a quello previsto. Le accuse di corruzione, costanti cambiamenti di società di costruzioni, e licenziamenti di massa delle squadre una volta che avevano costruito una parte del loro lavoro; è stato realizzato in modo che nessun gruppo aveva idea di quale fosse il progetto reale dell’aeroporto. Non solo i residenti non volevano che questo aeroporto fosse costruito ma neanche era necessario; ma tutto è stato fatto per assicurarsi che fosse costruito nonostante questo. Simboli massonici e bizzarre opere d’arte di bambini morti, città bruciate e donne sulle tombe, compone un ampio murale. Rappresenta una capsula del tempo e, nulla di questo, è riportato nel sito dell’aeroporto nella sezione del dettaglio delle opere d’arte uniche in tutto l’edificio. DIA (Aereoporto Internazionale di Denver) è stato realizzato per la copertura delle vaste strutture sotterranee che sono state costruite lì.
Ci sono rapporti di vibrazioni elettroniche/magnetiche che rendono alcune persone malate e causano mal di testa in altri. Ci sono ettari di zone recintate che hanno il filo spinato rivolto verso l’area, come se per mantenere le cose dentro. Si vedono uscire dal terreno recintato, colonne in cemento che assomigliano a mini-torri di raffreddamento, come se fossero sfiatatoi di livelli sotterranei. La struttura sotterranea è 88,3 miglia quadrate in profondità. Fondamentalmente questa base sotterranea è come se ci sono 8 città una sopra l’altra!
Queste basi a dimensioni di città possono contenere milioni e milioni di persone, siano essi mentalmente controllati, assoggettati, soldati dell’esercito mondiale del NWO (Nuovo Ordine Mondiale) o innocenti e schiavizzati abitanti della superficie da villaggi e città d’America e Canada.
Base sotterranea di Dulce
C’è Base Dulce, nel New Mexico.
Dulce è una piccola città nel nord del New Mexico, che si trova all’altitudine di 7.000 piedi nella riserva degli indiani Jicarilla Apache. C’è solo un motel principale e alcuni negozi. Non è una località turistica e non è piena di attività. Ma Dulce ha un profondo, oscuro segreto. Il segreto si annida in profondità sotto la boscaglia di Archuleta Mesa. La funzione della base è la ricerca sulle funzioni della mente, controllo di essa e riprogrammazione. Vengono fatti esperimenti genetici. Ci sono oltre 3000 videocamere in tempo reale in tutte le postazioni del complesso ad alta sicurezza (entrate e le uscite). Sono oltre 100 le uscite segrete vicine e intorno a Dulce. Molte si trovano intorno ad Archuleta Mesa, altre a sud intorno il lago Dulce e persino a oriente fino a Lindrith. Sezioni in profondità del complesso si collegano con sistemi di caverne naturali. Vediamo i livelli:
Livello 1 – Apparente garage per la manutenzione stradale. L’individuo qui giunto, è spogliato e rivestito con una divisa. Il peso della persona è messo ogni giorno su una carta d’identità presente nel computer che controlla il personale.
Livello 4 – Viene svolta ricerca sull’uomo per quanto riguarda le sue potenzialità paranormali. Ovvero telepatia, controllo mentale, ipnosi, visione a distanza, viaggi astrali ecc. La tecnologia presente su questo livello, è apparentemente per consentire di manipolare e sviluppare il “Corpo bioplasmico”, compresa un’arma laser che può causare da lontano ustioni e disagi sul bersaglio umano. Si sperimenta sull’abbassamento del battito cardiaco mediante le ‘onde delta’ del sonno profondo, per indurre uno shock statico che consente poi di riprogrammare il soggetto, tramite un collegamento cervello-computer.
Livello 5- La sicurezza è severa e guardie armate pattugliano costantemente il livello. In aggiunta alle aree sensibili al controllo del peso, ci sono stazioni di scansione dell’impronta e della retina. Qui è presente il dispositivo che alimenta il trasferimento di atomi.
Livello 6 – Nel livello 6 è presente una società privata chiamata ‘Sala dell’Incubo’. Tiene laboratori di sperimentazione genetica. Sono fatti qui, esperimenti su pesci, foche, uccelli e topi che sono molto alterati rispetto le loro forme originali.
Struttura di Greenbrier
Poi c’è la struttura di Greenbrier, in White Sulfer Springs, West Virginia sotto il Greenbrier Resort.
La continuità di strutture governative destinate dal 1962 per ospitare il Congresso degli Stati Uniti, nome in codice Casper, è situata sul terreno del prestigioso Resort Greenbrier.
Il bunker è al di sotto dell’ala West Virginia, che comprende una clinica medica completa. La costruzione della struttura, iniziata nel 1959, ha richiesto 2,5 anni e 50.000 tonnellate di cemento. Le pareti in calcestruzzo rinforzato con acciaio del bunker, che è 20 metri sotto terra, sono 2 metri di spessore. La struttura comprende camere separate per la Camera dei Rappresentanti e il Senato, così come una stanza più grande per le sessioni congiunte. Questi si trovano nella “Hall Exhibit” della Virginia West Wing, che include ingressi veicolari e pedonali che possono essere rapidamente sigillati da porte a scoppio. Nemmeno la nascondono, ed è anche un’attrazione turistica. Il soffitto sotterraneo è stato costruito per soddisfare le esigenze di un congresso all’insaputa di tutti. In pratica l’hotel è una replica della Casa Bianca. L’area sotterranea ha una camera per il Senato, una per la Casa Bianca e una sala grande per le sessioni congiunte. Sebbene l’hotel dica che organizza tour della zona per un’area di 112.000 metri quadrati ogni giorno, l’installazione si ferma all’occorrenza, i suoi operatori stanno ancora lavorando sotto copertura all’hotel. La segretezza che circonda la zona, la protegge sia dal controllo pubblico che da un riesame ufficiale.
La maggior parte degli americani non crederà che un Olocausto americano accadrà fino a quando non lo vedranno accadere con i propri occhi. Fino allora questa possibilità è solo un’altra strana teoria del complottisti. Questa realtà però, non è cosa da ridere. Quando accadrà, sarà troppo tardi per fermarla. Il governo degli Stati Uniti è stato coinvolto segretamente nella creazione di un esercito di fedeli, e mentalmente controllati soldati del futuro. Avranno impianti cibernetici e microchip e combatteranno dappertutto nel mondo, senza dubbio, con lealtà totale e senza esitazione o paura. Questi soldati sono stati creati nei laboratori nazionali di Brookhaven BNL, nei laboratori di ordinanza nazionale NOL e nel Massachusetts Institute of Technology MIT, e segretamente trasferiti sotto il controllo e pianificazione della DOD e della NSA. Molti di questi soldati sono collocati nelle basi militari sotterranee (DUMB) come quella sotto Denver International Airport. Ci sono molte reti sotterranee di treni a magneto-levitazione che si estendono da questi complessi e vanno ad altre basi sotterranee. Tutti i soldati che lavorano in queste basi sono dotati di microchip e sono sotto totale controllo mentale psicotronico.
Ogni anno in America centinaia di migliaia di persone scompaiono. La creazione da parte degli illuminati di un totale Stato Globale di Polizia Fascista accadrà se noi tutti non ci svegliamo e vediamo cosa sta accadendo.
Prova scientifica dell’esistenza delle DUMB
Nelle Dumb sotto lo Stato della Virginia è avvenuta un’esplosione atomica, responsabile della scossa tellurica avvertita, lo scorso 23 agosto 2011, pari a 5.8 gradi della scala Richter, a Washington, New York e altre città statunitensi. Questa detonazione avrebbe scatenato il terremoto, fenomeno assolutamente inusuale nella East Coast degli Stati Uniti, a bassissimo rischio sismico: anzi, a memoria d’uomo non se n’erano mai verificati prima a Washington D.C.
A dimostrare che non è stato un evento naturale, i sismografi. La traccia lasciata da un’esplosione sotterranea è molto diversa da quella di una normale scossa di terremoto. Lo scoppio provoca infatti delle onde P, ovvero onde di compressione, che si propagano in modo circoncentrico, come le onde sonore; il sisma naturale invece provoca onde S, ovvero trasversali, come quando si scuote l’estremità di una fune. Ebbene, il 23 agosto 2011 i sismografi hanno disegnato un grafico in cui sono preponderanti le onde P dunque, si sarebbe trattato di una scossa indotta da una gigantesca esplosione.
(Articolo pubblicato da: Reporter Live Italia)
Tratto da: dioni.altervista.org
“L’Ue ha speso 350 milioni di euro per sviluppare droni segreti”
Entro la fine del decennio pattuglie di droni potrebbero sorvolare i cieli dell’Europa alla ricerca di criminali o per proteggere l’ordine pubblico. Molto più che un’idea futuristica: un vero progetto per cui l’Unione starebbe già lavorando e spendendo (non poco), senza però consultare gli Stati e il Parlamento europeo. L’accusa, riportata dal quotidiano britannico Telegraph, arriva dalla Ong che si occupa di libertà civili, Statewatch, secondo cui l’Unione europea avrebbe già investito oltre 350 milioni di euro sui droni per la sorveglianza aerea senza alcuna supervisione democratica e con legami fin troppo stretti tra industrie e funzionari coinvolti.
Né il Parlamento europeo né gli Stati sarebbero stati consultati in merito allo sviluppo degli apparecchi teleguidati, nonostante, riporta il Telegraph, il programma sia già costato ad esempio ai contribuenti britannici oltre 50 milioni di euro. Secondo la relazione di Statewatch, una linea di bilancio segreta da 70 milioni di euro sarebbe stata inserita come “priorità politica” nella nuova legislazione Ue in materia di controllo del traffico aereo per sviluppare droni che le forze di polizia europee, le guardie di frontiera e i servizi di sicurezza potranno usare per la sorveglianza.
Palesi, denuncia poi l’Ong, i legami tra industrie del settore e funzionari europei: “Almeno una decina” di funzionari dell’Ue, accusa la Ong, avrebbero ricevuto dei riconoscimenti per il loro “personale impegno e contributo” da parte della Unmanned Vehicle Systems (Uvs), una lobby dell’industria della Difesa che rappresenta i principali fabbricanti di apparecchi teleguidati.
L’ong ha infine rilevato almeno 215 milioni di euro di ricerche finanziate dall’Ue per “progetti basati sui droni, molti dei quali destinati alle principali industrie europee della sicurezza e della Difesa, e indirizzati allo sviluppo e all’ampliamento della sorveglianza”.
Un impegno preso senza considerare le molte problematiche legate al potenziale utilizzo dei droni: il potenziale utilizzo dei droni per il “controllo sociale” ha bisogno di una maggiore controllo pubblico, critica Statewatch. Nel 2013 una commissione dell’Ue aveva ammesso l’esistenza di questioni delicate in merito alla sorveglianza aerea, concludendo tuttavia che “nelle aree pubbliche non esiste alcuna privacy”: un documento contenente le linee guida in materia dovrebbe essere pubblicato entro il prossimo marzo.
Fonte tratta dal sito .
http://wwwblogdicristian.blogspot.it/2014/03/lue-ha-speso-350-milioni-di-euro-per.html
La Mappa delle battaglie ecologiste nel mondo
http://www.tgvallesusa.it/?p=6674
Uno studio condotto a livello mondiale promosso dalla Comunità Europea mette in luce i numerosi conflitti ambientali sul nostro pianeta
Posted on 20 marzo 2014
di Davide Amerio
Proponiamo la traduzione di un interessante articolo apparso su Le Monde nel quale viene illustrato uno studio effettuato a livello mondiale e finanziato dalla Comunità Europea per documentare i conflitti ambientali in corso.
La fuoriuscita di petrolio sulla Deepwater Horizon nel Golfo del Messico verso gli Stati Uniti, lo sfruttamento delle sabbie bituminose in Alberta, Canada, le miniere di Rio Tinto in Madagascar o ancora la deforestazione nello stato del Pará in Brasile: martedì 19 marzo il progetto europeo EJOLT (Environmental Justice Organisations, Liabilities and Trade – Organizzazione per la giustizia ambientale, debiti e commercio) ha pubblicato il suo atlante mondiale della giustizia ambientale, una mappa interattiva che identifica quasi 1.000 i conflitti ambientali nel mondo.
Questa mappa, che permette di fare ricerche e documentarsi per paese, società materie prime o tipo di conflitto (nucleare, combustibili fossili, acqua, biodiversità, ecc.), è stata sviluppata nell’arco di tre anni da 23 università e ONG appartenenti a 18 paesi differenti, che hanno ricevuto un finanziamento di 3,7 milioni di euro da parte dell’Unione Europea.
“Questo dimostra che i conflitti ambientali sono in crescita in tutto il mondo“, dichiara Leah Temper una delle coordinatrici del progetto e ricercatrice presso l’istituto di scienze ambientali e delle tecnologie dell’università di Barcellona. “Poiché la maggior parte delle persone conosce solamente alcuni casi presentati dai media, questa mappa mostra che gli impatti ambientali fanno parte del normale funzionamento dell’economia e che l’estrazione delle risorse comporta dei costi ecologici che sono pagati dalle popolazioni più emarginate e povere: gli autoctoni e sopratutto le donne e i bambini“.
“Questa mappa mette inoltre in evidenza delle tendenze inquietanti come la frequente impunità delle aziende colpevoli di crimini contro l’ambiente e la persecuzione continua di militanti ecologisti. Malgrado tutto, delle vittorie sono state conseguite davanti ai tribunali e alcuni progetti sono stati annullati.” Il 17% dei casi analizzati con la mappa sono considerati come delle “vittorie in favore dell’ambiente”, secondo i ricercatori del progetto EJOLT.
Per scegliere e documentare i conflitti, i ricercatori hanno lavorato con una rete di associazioni che lavorano da diversi anni all’interno dei paesi dove le lotte sono in corso. Ma al momento, la mappa è ancora lontana dall’essere completata. 104 casi si riferiscono all’India, 72 alla Columbia, 58 al Brasile e Nigeria e persino 48 in Equador. Al contrario, in Cina, dove la contestazione ecologista è oramai largamente condivisa dopo i ripetuti scandali ambientali, sono stati analizzati solamente due conflitti: l’avvelenamento da piombo degli abitanti presso l’officina di una fabbrica di pile nella provincia di Fujian (situata nel sud-est del paese) e il progetto di prolungamento del treno a sostentamento magnetico di Shanghai.
In Francia solamente sei progetti che suscitano l’opposizione sono messi in luce dalla grafica: il reattore ITER a Cadarache (Bouches-du-Rhone), la linea ad alta velocità tra Bordeaux e la Spagna, la “Eco Valley” a Nizza, il centro di stoccaggio di scorie nucleari a Bure (Meuse), i lavori del futuro stadio dell’Olympique lyonnais e il nuovo collegamento stradale Pau-Oloron. Nulla si dice delle lotte a riguardo del progetto dell’aeroporto a Notre-Dame-des-Landes, della linea ferroviaria Lione-Torino, della ricerca di petrolio (bitumoso) nel bacino di Parigi e ancora della fattoria “mille vacche” a Picardie.
“La mappa non è ancora esaustiva ne rappresentativa di tutti i conflitti ambientali più emblematici nel mondo”, racconta Leah Temper. “Questo perché invitiamo i ricercatori e le ONG a entrare in contatto con noi al fine di arricchirla. Il nostro obiettivo è di raggiungere oltre 2000 conflitti documentati entro il prossimo anno.”
Tav, è allarme polveri chimiche
http://ilmanifesto.it/tav-e-allarme-polveri-chimiche/
—Maurizio Pagliassotti, 18.3.2014
Val Susa. Nelle aree vicine ai cantieri dell’Alta velocità rilevati forti aumenti dell’inquinamento
Ogni giorno, da marzo a settembre 2013, sono stati effettuati da un centralina campionamenti sulla qualità dell’aria; quasi centonovanta giorni di analisi durante i quali sono stati rilevati ottantotto sforamenti di Pm 10, Materia Particolata. La pericolosità di queste micropolveri è connaturata alla loro composizione chimica, ma in generale la comunità scientifica non ha difficoltà a ritenere che possano essere fonte di patologie quali asma e affezioni cardio-polmonari. La normativa vigente prevede che gli sforamenti giornalieri complessivi non possano essere superiori a trentacinque nell’arco di un anno. I risultati quindi non lasciano molti margini di interpretazione: in soli sei mesi di analisi i limiti sono stati superati di quasi tre volte. Una proiezione media annuale di questi dati porta ad un numero di sforamenti pari a centosettanta giornate.
Questi numeri sono stati definiti «grezzi» da Ltf, che aggiunge: «Le rivelazioni normate hanno sempre evidenziato concentrazioni molto inferiori». Inoltre le polveri generate dagli scavi sarebbero meno pericolose di quelle emesse dal traffico veicolare.
Il cantiere ove si sta bucando la montagna è situato in val Clarea, valle parallela alla val Susa. A poche centinaia di metri dallo scavo corre l’autostrada e, come sostenuto dagli estensori dei dati, il traffico potrebbe incidere sui risultati ottenuti. Ma i dati relativi agli stessi periodi di campionamento, rilevati nel 2011 e 2012, periodi di approntamento del cantiere e prime opere, evidenziano una progressione costante negli sforamenti. Ad esempio due anni fa il superamenti dei limiti di legge erano uno ogni dieci giorni campionati, lo scarso anno si è arrivati ad un giorno su due. A questo si aggiunga che il traffico veicolare lungo l’autostrada gestita dalla Sitaf non pare essere aumentato, ed anzi in dieci anni il numero di passaggi è diminuito del 10% circa. Cosa potrebbe esserci quindi alla base di una situazione che appare allarmante? Forse l’intenso utilizzo di mezzi militari, notoriamente molto inquinanti, potrebbe aver influito su dati finali. Ma questi sono pur sempre un sottoprodotto del cantiere, quindi non eliminabili e comunque il periodo preso in esame non aveva ancora in corso d’opera lo scavo del tunnel con l’utilizzo della enorme talpa ora presente nella montagna. Luca Giunti, tecnico della Comunità Montana, commenta: «Questa non è una situazione inusuale in Italia, purtroppo. Si pensi a una città come Torino che ogni anno si trova con sforamenti oltre i limiti di legge già prima dell’inizio della primavera. Noi tecnici quindi non possiamo che prendere atto dei numeri e delle rassicurazioni fornite da Ltf, che non ci tranquillizzano. Faccio appello all’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e al sindaco di Chiomonte affinché monitorino una situazione che mi appare molto preoccupante. Chiediamo che venga rispettata la legge, se il cantiere genera quel surplus che rende la situazione pericolosa devono essere presi dei provvedimenti».
Il dato inquietante sulla produzione di polveri sottili presente nel cantiere di Chiomonte giunge inaspettato, e non è l’unica novità nell’intricata vicenda Tav in val Susa. La passata settimana Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, ha «promosso» l’ingegnere Marco Rettinghieri alla direzione tecnica di Italferr. Mossa inattesa e fortemente simbolica. Due esponenti minori del Pd, Stefano Esposito e Davide Borioli, hanno accusato senza mezze misure Mauro Moretti di boicottaggio della Torino-Lione. Ma secondo altri esponenti torinesi di area renziana l’ostinato silenzio del capo del governo sulla vicenda alta velocità sarebbe volto a una progressiva disarticolazione della tratta , ormai considerata antistorica. Cancellazione che porterebbe a un sostanzioso vantaggio per le disastrate casse del Paese.
Torino – Lione a tutti i costi
Negli anni ’80 la linea Torino Lione rientrava tra i numerosi progetti di sviluppo di linee ad alta velocità dedicate soprattutto ai passeggeri. Essa si integra nei progetti di interconnessione europea per beneficiare dei finanziamenti europei. La Torino-Lione è stata giustificata dal grande aumento del traffico di mezzi pesanti fino al 1994 e, in Maurienne, in seguito alla chiusura del traforo del Monte Bianco, per assorbire il trasporto stradale di merci inquinanti e pericolose.
Gli studi giungevano tutti alla conclusione di un livello di traffico in forte aumento fino a 80 milioni di tonnellate di merci tra la Francia e l’Italia e prevedevano la saturazione della linea esistente, avente una capacità di 20 milioni di tonnellate.
Si è dunque immaginato un tunnel transfrontaliero di 57 km tra Saint Jean de Maurienne in Francia e Susa in Italia. A fronte di questo progetto è nata una forte opposizione in Francia e in Italia basata su argomenti economici, tecnici e ambientali.