Due o tre cose su Hollande che non si dicono in giro

ma non era una promessa del cambiamento?? Così come lo era Obama? Eppure le premesse per capire chi rappresentasse erano note, per chi voleva vedere e non aveva tifoserie

Facendo una rapida ricerca su internet le ultime notizie che riguardano il presidente francese François Hollande gli danno del puttaniere e fanno riferimento ad un appartamento in cui cornificava puntualmente la moglie. Ma il vero scoop è che l’appartamento risultava essere intestato ad un noto esponente di una banda criminale.
Ma non sono queste le notizie che ci interessano di Hollande, il presidente meno amato dai francesi, secondo molti sondaggi.
Qualche anno fa, scriveva l’analista politico del “Los Angeles Times” Paul Joseph Watson: «Altro che cambiamento rivoluzionario all’Eliseo. C’è odore di massoneria globalizzata al vertice del potere transalpino. Il neoeletto Presidente francese Francois Hollande è un globalista convinto. Hollande è un altro tirapiedi del Club Bilderberg, e un acceso sostenitore dell’euro. Inoltre, ha sostenuto la Costituzione europea in un referendum del 2005, nonostante la maggior parte dei suoi colleghi socialisti avessero deciso di votare contro di essa. Ha partecipato alla riunione del “Gruppo Bilderberg” nel 1996. Il Presidente socialista era un massone del trentatreesimo grado (il massimo nel rito scozzese, ndr) lo stesso che commissionò la”Piramide del Louvre”, costruita con 666 pannelli di vetro».
Secondo Watson, anche il consigliere speciale di Hollande, Manuel Valls, ministro dell’Interno, è un massone e membro del Bilderberg. Valls ha, inoltre, contribuito alla creazione del Fiscal Compact e del Sistema monetario europeo.
E da buon massone, Hollande, è anche un mondialista convinto, che si adopera affinché le multinazionali e i padroni del mondo possano servirsi del suo aiuto. Lo ha dimostrato più volte in campo internazionale, come nell’attacco alla Libia, affinché i petrolieri oggi possano fare i loro interessi, o nel caso dell’aggressione alla Siria, in cui continua ancora a favorire i terroristi per rovesciare il legittimo presidente Bashar al Assad. Lo abbiamo visto più volte anche a fianco della famiglia Saud, principale finanziatrice di al Qaida, con cui coordinerebbe le politica e gli affari sporchi in Medio Oriente.
Grande amico di Shimon Peres, Hollande fu ricevuto da lui e da Benjamin Netanyahu il 18 novembre 2013. Il presidente israeliano Peres, su “Le Figaro”, lo ha paragonato a Lèon Blum, che nel 1936 propose al Regno Unito la creazione dello Stato di Israele in Libano, e a Guy Mollet, che nel 1956 tentò di impadronirsi del Canale di Suez con l’aiuto dell’esercito israeliano.
E ancora. Si è mobilitato per la liberazione del soldato israeliano Gilad Shalit. Nel 2000, quando il sud del Libano era occupato, le sue parole furono di condanna per Hezbollah. Nel 2001 pretese le dimissioni del geopolitico Pascal Boniface, colpevole di aver criticato il sostegno del Partito socialista a Israele. Dal 2004 fa pressioni affinché la tv Al-Manar (emittente di Hezbollah) venga censurata. Nel 2010, in piena campagna di bombardamenti di Gaza, si oppose al Bds, la campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani, dichiarandola illegale. Per poi essere smentito dal Tribunale di Parigi, che assolse gli attivisti del Bds.16 marzo 2014 15:57
fonte: http://popoff.globalist.it/Detail_News_Display?ID=99651&typeb=0
visto su http://www.signoraggio.it/due-o-tre-cose-su-hollande-che-non-si-dicono-in-giro/

Due o tre cose su Hollande che non si dicono in giroultima modifica: 2014-03-19T08:50:39+01:00da davi-luciano
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