Renzi e i tanti costretti a sperare : “SE POTESSI AVERE MILLE EURO AL MESE…”

14 marzo 2014 alle ore 13.10
 
(la canzone nacque con ‘mille lire’ al mese, ma nel frattempo c’è stata la ..’svalutescion’  😀 )
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Il nuovo Presidente del Consiglio, sa benissimo di essere stato messo a gestire un sistema creato dalla grande finanza, basato sull’ingiustizia e sulla distruzione di culture, economie e sovranità nazionali; ma sa anche che loro lo  hanno messo lì perché  i modelli precedenti, Monti-Letta, erano ormai superati e obsoleti, poiché non facevano mistero di essere i garanti ed i fedeli esecutori dei programmi decisi dalle famiglie della grande finanza per l’Europa e per l’Italia (Bilderberg/Trilaterale/ Troika).
La stessa Merkel, nel 2013 per vincere le elezioni tedesche dovette fingere di essere un difensore degli interessi del suo popolo, contro l’attuale Europa, arrivando persino a ventilare una eventuale uscita dall’€.
Nel primo tempo della nuova commedia, quella di cui Renzi è primattore e che finirà l’indomani delle elezioni europee, abbiamo già visto le scenette dei finti contrasti, concordati, con la Camusso e con Vespa e vedremo anche le finte litigate con la Merkel, la BCE e  il Fondo Monetario Internazionale; ma è un copione già scritto, in cui anche Fratelli d’Italia, Lega e Lista Tsipras faranno la loro parte per intercettare e riportare dentro al sistema le spinte euroscettiche e No euro.
Trascurando in questa sede le questioni delle coperture tributarie e dei tagli della stesa pubblica, nonché quelle del superamento ‘de facto’ dell’art.18, veniamo alla questione degli 80 Euro al mese, che hanno preso la scena politico-mediatica.
Ottanta euro in più al mese:
– non sarebbero nulla per i politici, camerieri e maggiordomi delle banche e delle multinazionali;
– sarebbero una manna dal cielo per disoccupati, precari e pensionati sotto la soglia di povertà (a questi avrebbe pensato La Pira, l’unico Sindaco di Firenze che abbia predicato, e praticato, davvero l’aiuto per i poveri, i deboli e gli esclusi, che …con tutto il rispetto per i loro problemi e difficoltà, in questa sfortunata Italia,  non sono certo quelli che hanno trovato o conservano un lavoro mensilmente retribuito con cifre certo insufficienti, ma che sono un sogno per milioni e milioni di italiani);
– saranno cosa utile per i bilanci familiari, di tanti lavoratori,  messi in questi anni a soqquadro da mancati rinnovi contrattuali, casse integrazioni e tagli salariali ‘di solidarietà’, a fronte di consistenti aumenti di prezzi e tariffe,  pubbliche e private.
Questi 1000 € all’anno che lo Stato rinuncerà a prelevare dai loro stipendi e salari è la parte più enfatizzata ma è anche la meno vera dell’ intero evento mediatico renziano.
Come non ridere alla affermazione di Renzi che lui, se non fossero sopraggiunte questioni giuridico-procedurali, avrebbe voluto farli incassare prima del voto europeo ?
 ‘Excusatio non petita, accusatio manifesta’, che non ha fatto altro che sottolineare lo stretto rapporto tra tali misure decise dal suo governo e l’imminente tornata elettorale per il Parlamento europeo e per tanti Enti Locali.
 CGILCISLUIL, i tre sindacati gestiti dal PD, si sono in questi anni acconciati a gestire la crisi dentro alle coordinate che ricevevano dal PD e che erano il riflesso delle scelte politiche volute dalle banche e dalle multinazionali (tutti dovrebbero ricordare il sostegno politico che Renzi diede a Marchionne); ma quelle politiche dilagate dal 1992 in poi, hanno prodotto un ventennio catastrofico con centinaia di migliaia di aziende chiuse e/o fallite, con milioni di posti di lavoro persi, e altrettanti milioni di giovani senza lavoro o alle prese con lavoro nero e precario. (…)
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Renzi e i tanti costretti a sperare : “SE POTESSI AVERE MILLE EURO AL MESE…”ultima modifica: 2014-03-14T22:15:03+01:00da davi-luciano
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