Archivi giornalieri: 6 marzo 2014
CECCHINI A MAIDEN: CHI LO SAPEVA E CHI NON LO SAPEVA ? LO SAPEVANO TUTTI
Israele blocca nave carica di “missili iraniani” per Gaza, Hamas nega
LA TRAQUE DES KADHAFI CONTINUE : HONTE AU NIGER QUI VIENT DE LIVRER SAADI AU GOUVERNEMENT FANTOCHE DE TRIPOLI
Luc MICHEL pour ELAC Website / Avec AFP – LVDR – PCN-SPO / 2014 03 06 /
Le Niger a remis Saadi, le fils de Kadhafi, à Tripoli, à un système où règne l’arbitraire, la torture et les exécutions sommaires. Contre une grosse somme, nous dit une de nos sources en Libye …
Saadi, un des fils de Mouammar Kadhafi, connu pour sa passion du football et réfugié au Niger, a été remis ce jeudi par Niamey à Tripoli qui l’accuse de « meurtre et d’implication dans la répression de la révolte de 2011 ». “Saadi Kadhafi a été remis au gouvernement libyen le 6 mars, il est arrivé en Libye et est aux mains de la police judiciaire”, a indiqué le gouvernement fantoche libyen dans un communiqué. Le gouvernement libyen s’engage à traiter Saadi Kadhafi “conformément aux normes internationales sur le traitement des prisonniers” (sic), ajoute le texte.
Saadi Kadhafi, 40 ans, s’était réfugié au Niger en septembre 2011 peu avant la chute du régime de Mouammar Kadhafi, avec la destruction de Syrte par les katibas du CNT et les avions et les forces spéciales de l’OTAN en octobre 2011.
SAADI HUMILIE PUBLIQUEMENT AU MEPRIS DES LOIS INTERNATIONALES
Dès son arrivée à l’aéroport militaire de Miitiga dans la nuit, Saadi Kadhafi a été conduit « les mains menottées et les yeux bandés », vers la prison d’al-Hadhba à Tripoli, où sont détenus d’autres anciens dirigeants de la jamahiriya, selon le témoignage de Khaled al-Chérif vice-ministre fantoche de la Défense et en charge de la prison, sur sa page Facebook.
Des photos circulant sur les réseaux sociaux et qui ont été publiées par les autorités de la prison, le montrent alors qu’un homme lui rase la tête et la barbe à l’aide d’un rasoir électrique. Il est agenouillé en tenue bleue sur un matelas à même le sol entouré de plusieurs hommes.
SAADI BIO EXPRESS
Passionné de football, Saadi Kadhafi a joué pour le club Al-Ahly de Tripoli, avant de rejoindre son rival Al-Ittihad. Au terme de sa carrière de footballeur, il a été dirigeant du Club Al-Ittihad ainsi que de la Fédération libyenne de football.
Quelques jours après le déclenchement de la révolte libyenne en 2011, il avait été aperçu en tenue militaire, kalachnikov en bandoulière, faisant l’accolade à son père qui finissait un discours. Mobilisé comme toute la famille pour défendre la jamahiriya ;
Militaire de formation, il a été, comme ses frères Khamis le héros de 2011 et Mouatassim, à la tête d’une unité militaire. Mais contrairement à ses frères, aucune information n’a filtré sur sa participation effective aux combats contre la rébellion, durant les huit mois de conflit.
Depuis son exil, les autorités fantoches libyennes de transitions, au service des USA et de l’OTAN ? réclamaient régulièrement son extradition. Elles l’accusaient d’oeuvrer depuis le Niger à semer le désordre, en particulier dans le sud libyen, fief de la RESISTANCE VERTE, notamment après que des forces loyales à l’ancien régime avaient occupé brièvement fin janvier une base militaire dans la région de Sebha (sud).
LA TRAQUE DES KADHAFI : LA BASSE VENGEANCE DE L’OCCIDENT
Les autorités nigériennes avaient affirmé précédemment qu’il n’était “pas question” d’extrader Saadi Kadhafi, au moins jusqu’à ce qu’il puisse être assuré d’un procès équitable en Libye. Le président nigérien Mahamadou Issoufou avait annoncé en novembre 2012 que son pays avait accordé l’asile à Saadi Kadhafi pour des “raisons humanitaires”. Les valises de dollars des USA ont du le faire changer d’avis …
Outre Mouatassim, deux autres fils de Mouammar Kadhafi sont morts pendant la révolte libyenne qui avait débuté en février 2011: Seif al-Arab en avril 2011 dans un raid de l’Otan, quelques mois avant Khamis, le héros fait général sur le champs de bataille à 30 ans, tué dans les combats début septembre en tentant de reprendre ZAWIAH et l’ouest de Tripoli.
La veuve du guide libyen, Safia Farkech, et trois autres enfants de l’ancien dictateur -Aïcha, Hannibal et Mohamed- avaient trouvé refuge en août 2011 en Algérie après la chute de Tripoli aux mains des rebelles, avant qu’une partie de la famille ne trouve asile dans le sultanat d’Oman en 2013.
Seif al-Islam, longtemps présenté comme successeur potentiel de son père, a été arrêté en novembre 2011 dans le sud libyen par des ex-rebelles de Zenten où il est détenu depuis. La CPI le réclame en vain.
Luc MICHEL
CLAP AND JUMP PER RENZI
FOTO E VIDEO AL LINK http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13029&mode=thread&order=0&thold=0
La propaganda anti ucraina e i misteriosi cecchini
Canale televisivo Russia Today ha pubblicato un’intercettazione telefonica del Ministro degli Esteri estone Urmas Paet , in cui si afferma che i cecchini misteriosi invece di Maidan riguardavano l’opposizione filo – europea.
Senza prendere posizione personalmente , il ministro liberale telefono circa l’alta rappresentante dell’Unione europea , Catherine Ashton , per informarlo dei suoi dubbi . L’autenticità della conversazione è stata confermata da entrambi i protagonisti . Risale alla settimana.
Il Ministro dichiara indignato avere conferma dal Dr. Olga Bogomolets ( famoso dermatologo coinvolto negli eventi della piazza Maidan ) che gli individui legati ai membri dell’opposizione filo- europei e non delle forze di sicurezza fedeli a il presidente Yanukovich – sparato su entrambe le forze di polizia ei manifestanti per provocare disordini e rovesciare il governo .
Amministrazione dopo il colpo di stato ha emesso un mandato di arresto internazionale contro il presidente Viktor Yanukovich accusandolo di aver ordinato di sparare i suoi avversari e di essere il principale responsabile di scontri in piazza Maidan .
Rete Voltaire ha osservato , in via preliminare dei combattimenti , che cecchini misteriosi tiro sia la folla e la polizia sono stati osservati in modo identico in ogni ” rivoluzione colorata ” o ” primavera araba” dal 1989 . Nel caso di disordini a Bengasi ( 2011) , quattro membri delle forze speciali italiane hanno ammesso , dopo il rovesciamento del regime , sono stati inviati dalla NATO , al fine di provocare la guerra civile .
http://www.voltairenet.org/article182514.html
Estonia conferma,vera intercettazione su cecchini Maidan
Il ministero degli Esteri dell’Estonia ha confermato l’autenticità della conversazione telefonica tra il capo della diplomazia estone Urmas Paet e l’alto inviato dell’Unione Europea per gli Affari Esteri Catherine Ashton, in cui vevivano espressi dei commenti sui cecchini in azione a Kiev durante le manifestazioni di Maidan.
“È spiacevole che sia stata fatta questa intercettazione,” – ha dichiarato Paet. Il ministro si è astenuto da ulteriori commenti.
L’audio della conversazione tra la Ashton e Paet è stato diffuso oggi su YouTube.
Secondo Paet, le persone che sono morte a Kiev tra i dimostranti e la polizia sono state uccise dagli stessi cecchini che erano stati ingaggiati dai leader di Maidan.
Tragedie quotidiane
data la totale indifferenza e indignazione per questi continui assassini di stato, deduco che ridurre la gente in queste condizioni è considerato atto degno di un paese civile
Tarquinia: Imprenditore nautico 67enne si suicida impiccandosi nella propria azienda
5 marzo 2014
Un imprenditore nautico di 67 anni si è impiccato all’interno della propria azienda con una catena di quelle usate per lavorare sulle barche. Un gesto probabilmente dettato da motivi economici.È successo stamattina a Tarquinia, in provincia di Viterbo, dove l’imprenditore di origini romane aveva un capannone in cui riparava imbarcazioni. A trovarlo, intorno alle 14,30,un suo collaboratore.I carabinieri hanno rinvenuto un biglietto che potrebbe fare luce sulla vicenda.L’uomo era separato, lascia un figlio.
Acerra: Inceneritore, disoccupati bloccano i cancelli e salgono sulla ciminiera, «Assumeteci o ci buttiamo»
6 marzo 2014
Nelle prime ore del mattino una quindicina di disoccupati hanno bloccato due cancelli esterni dell’inceneritore di Acerra. Poi, in tre, sono saliti sulla ciminiera chiedendo di essere assunti. Si tratta di persone aderenti alla nuova sigla Nda, i Nuovi disoccupati autorganizzati. Provengono dalle case popolari del rione Madonnelle di Acerra. “Un mese fa i responsabili dell’inceneritore ci hanno fatto inviare i nostri curriculum con le relative richieste di assunzione nell’impianto. Poi però si sono rimangiati tutto”, sostengono i senza lavoro. Intanto le attività dell’inceneritore proseguono regolarmente. Ma i camion che conferiscono i rifiuti sono rimasti bloccati davanti all’ingresso della grande struttura.(…)
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http://www.crisitaly.org/notizie/acerra-inceneritore-disoccupati-bloccano-cancelli-e-salgono-sulla-ciminiera-assumeteci-o-ci-buttiamo/
Parma: Perdono il lavoro, costretti a vivere in un casolare a rischio crollo
6 marzo 2014
Perdere il lavoro a quarant’anni, non riuscire a trovarne un altro, finire col perdere tutto e trovarsi in mezzo a una strada. Quella di Maurizio è una storia comune a un numero crescente di persone che anche a Parma vivono in condizioni di estrema difficoltà. Stando ai dati raccolti dall’associazione Pane e Vita attraverso una sorta di censimento nel corso dell’ultimo anno, a Parma e nel territorio, la maggior parte dei senza dimora a Parma sarebbe composta da uomini di età media di 38 anni, 50 le donne, il 67% sarebbe originario dell’Europa dell’Est, Moldavia, Ucraina, Romania, Albania, il 20% dal Nord Africa e dall’Africa centrale e il 13% sarebbe costituito da italiani, un dato in costante aumento e che costituisce le cosiddette nuove povertà. Un quadro che, seppur parziale anche a causa delle difficoltà a ottenere informazioni approfondite in casi di particolare disagio, è significativo per comprendere la portata del fenomeno. Al di là dei numeri, sono significative le storie come quella di Maurizio che, alle soglie dei quarant’anni e dopo un lungo periodo di difficoltà economiche, si è ritrovato a vivere in un rudere fatiscente chiuso perchè a rischio crollo, assieme a un altro italiano e a un romeno, in via Roma, nella zona San Pancrazio.(…)
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http://www.crisitaly.org/notizie/parma-perdono-il-lavoro-costretti-vivere-un-casolare-rischio-crollo/
Ravanusa: 26enne senza lavoro si suicida impiccandosi. Lascia moglie in attesa del primo figlio
5 marzo 2014
Sarebbero state la crisi e la mancanza di lavoro le cause che hanno spinto Gianpaolo Zaia, 26 anni, di Ravanusa, a togliersi la vita. L’uomo si è impiccato utilizzando un cavo elettrico appeso al soffitto di un’abitazione vicina alla sua. Zaia lascia la moglie, sposata circa otto mesi fa, in attesa del loro primo bambino.(…)
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http://www.crisitaly.org/notizie/ravanusa-26enne-senza-lavoro-si-suicida-impiccandosi-lascia-moglie-attesa-del-primo-figlio/
Macerata: Quattro dirigenti di banca rinviati a giudizio per usura
5 marzo 2014
Il Gup del Tribunale di Macerata ha rinviato a giudizio oggi quattro dirigenti della sede centrale di Firenze della Findomestic Banca con l’accusa di usura. La vicenda risale agli anni 2008-2009 quando un privato cittadino maceratese per un prestito di 1.500 euro si sarebbe sentito chiedere da Findomestic interessi del 27,24%. I dirigenti sotto processo respingono oggi accusa, e si dicono certi di poter dimostrare «di aver sempre operato con correttezza, rispettando in pieno la legge e tutte le normative appositamente emanate dalla Banca d’Italia.(…)
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http://www.crisitaly.org/notizie/macerata-quattro-dirigenti-di-banca-rinviati-giudizio-per-usura/