Tasi, resta l’esenzione per gli immobili della Chiesa. Nessun cambiamento nel passaggio dall’Imu

per caso le sedi dei sindacati, dei partiti e delle fondazioni bancarie, COME PRIMA, anch’esse sono ESENTI??
No perché almeno alla Caritas si può andare a prendere i pacchi di pasta e latte per mangiare, nelle succitate sedi non ti danno nulla.

http://www.huffingtonpost.it/2014/03/04/tasi-esenzione-immobili-chiesa_n_4896727.html?utm_hp_ref=italy

L’Huffington Post  |  Pubblicato: 04/03/2014 17:16 CET

Tasi esenzione immobili ChiesaPer gli immobili di proprietà della Chiesa nulla cambia nel passaggio dall’Imu alla Tasi. Gli edifici che non pagavano prima continueranno a non pagare dopo. Questo si legge nella versione definitiva del decreto approvato la scorsa settimana in consiglio dei ministri e che dovrebbe essere pubblicato questa sera in Gazzetta Ufficiale. Nel testo, è previsto che l’esenzione si applicherà alle sole parti dell’immobile che vengono utilizzate per lo svolgimento delle attività meritevoli, con modalità non commerciali,replicando di fatto l’ambito di applicazione dell’imposta appena archiviata.

Resta ferma l’esenzione per i 25 immobili della Santa Sede, esentati grazie all’ex-territorialità garantita dai Patti Lateranensi.

Stando alla bozza di decreto, secondo quanto risulta all’Agi, sarebbero confermate le esenzioni sui fabbricati esclusivamente destinati all’esercizio del culto (purchè compatibile con le disposizioni degli articoli 8 e 19 della Costituzione, e le loro pertinenze) oltre che sui fabbricati di proprietà della Santa Sede indicati negli articoli 13, 14,15 e 16 del Trattato lateranense sottoscritto l’11 febbraio 1929 e reso esecutivo con la legge 810 del 1929. Restano invece soggetti all’imposizione fiscale gli immobili della Chiesa destinati a usi commerciali. Saranno esenti i terreni agricoli.

Nel dettaglio, il decreto prevede che i Comuni potranno procedere a un ulteriore aumento fino allo 0,8 per mille delle aliquote Tasi “a condizione che siano finanziate” detrazioni d’imposta o altre misure relative alle abitazioni principali e alle unità immobiliari a esse equiparate tali da generare effetti equivalenti a quelli dell’Imu.

Il Comune stabilisce le scadenze di pagamento della Tari e della Tasi prevedendo di norma almeno due rate a scadenza semestrale e in modo anche differenziato con riferimento alla Tari e alla Tasi. Resta consentito il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno di ciascun anno. Il versamento dovrà avvenire tramite modello F24 o bollettino postale.

È previsto un contributo a favore dei Comuni di 625 milioni di euro per il 2014. Si rimanda inoltre a un devreto del ministro dell’Economia, di concerto con il ministro dell’Interno, per l’individuazione della quota del contributo di spettanza di ciascun comune, tenendo conto dei gettiti standard ed effettivi dell’Imu e della Tasi.

Tasi, resta l’esenzione per gli immobili della Chiesa. Nessun cambiamento nel passaggio dall’Imuultima modifica: 2014-03-05T12:40:40+01:00da davi-luciano
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