Analisi linguistica di un governo illegittimo

Monti era legittimato dal bombardamento mediatico-linguistico che associò il termine “tecnico” a quello di “saggio” e di “risolutore” mentre Renzi è legittimato dal carattere giovane (e dalla quota femminile), che annette il motivo generazionale alla competenza lavorativa, come se questi due concetti intrattenessero un rapporto diretto

DI LORENZO VITELLI · 27 FEBBRAIO 2014

Sembra di essere tornati al novembre 2011, quando a Palazzo Chigi Mario Monti faceva goffamente tintinnare la campanella. “Lasciamolo fare”, “è un governo di tecnici, è un governo del fare”: questo recitava l’opinione pubblica o, meglio, il mondo mediatico. Con Renzi ci situiamo più o meno sulla stessa lunghezza d’onda: deve fare, se farà bene o male, interessa poco, basta che faccia. Monti era legittimato dal bombardamento mediatico-linguistico che associò il termine “tecnico” a quello di “saggio” e di “risolutore” mentre Renzi è legittimato dal carattere giovane (e dalla quota femminile), che annette il motivo generazionale alla competenza lavorativa, come se questi due concetti intrattenessero un rapporto diretto. Il nuovo-buono si contrappone al vecchio-male; avrebbe potuto giocare una campagna elettorale con questi slogan. Finalmente non ne ha avuto bisogno.

Non è tuttavia sufficiente variare il lessico per renderci degli illusi. Il governo Renzi I oltre a non essere legittimo rimane strettamente politico e politicizzato, compromesso a tutti gli effetti con il “vecchio” per ottenere, da questo, la fiducia. Sono 5 i Ministri che hanno solo cambiato dicastero. Non hanno fatto durante la legislatura passata, faranno in quella successiva? Poletti è ancora incredulo e si chiede se veramente a lui, che non ha mai lavorato un giorno in vita sua, è stato affidato il Ministero del Lavoro. Lupi e Alfano sono ancora sullo scranno; le veline Madia e Boschi sono lì più perché giovani donne che per altro. Quale cambiamento? Franceschini alla Cultura. Un commercialista all’Ambiente. Il fare è solo una scusa, il cambiamento è l’alibi perfetto. Ora dobbiamo vedere se si sta cercando di guadagnare tempo, per far smaltire il fenomeno grillino, oppure se si vuole davvero fare, cosa ancora più temibile, perché è chiaro che si può “fare” anche contro l’interesse generale, si può “fare” per suicidarsi collettivamente.

Purtroppo sappiamo che i Media sono già all’opera per allargare la sfera del consenso e d’ora in poi, quasi magicamente, questo fare avrà una valenza positiva: scenderanno lo spread e i bot, arriveranno i famosi e tanto attesi “investitori stranieri” a privatizzare gli ultimi settori strategici, l’Ue ci sorriderà assodando i nostri “progressi”, il mercato internazionale sarà contento, e l’Italia sarà finalmente in pari… forse, più che con la Germania, con la Grecia.
http://www.lintellettualedissidente.it/nulla-ethica-sine-aesthetica/

Analisi linguistica di un governo illegittimoultima modifica: 2014-03-01T20:46:50+01:00da davi-luciano
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