Islanda: ha detto no alla Ue, e questa le prepara una riv colorata

e la Ue non sarebbe una dittatura????? Ora cominciano anche lì con la rivoluzione colorata. Si ce li vedo gli islandesi a desiderare di fare la fine dei greci.
Han lottato contro i banchieri ed ora vorrebbero essere loro PREDA???

Islanda, in piazza per chiedere referendum pro Ue

Il governo ha deciso di rinunciare ai negoziati senza consultare il popolo.

Reykjavík, proteste di fronte al parlamento.
(© Gettyimages) Reykjavík, proteste di fronte al parlamento.

Venti di tensione anche nell’Europa dell’estremo Nord.
In Islanda infatti oltre 3.500 persone sono scese in piazza a Reykjavik per protestare contro i partiti del governo. La maggioranza ha infatti deciso di rinunciare alla richesta di adesione all’Ue senza indire un referendum per capire l’umore dei cittadini.
FOLLA CHE NON SI VEDEVA DAL 2009. Si è trattata di una grande manifestazione, una scena che non si era più vista dai tempi della crisi finanziaria nel 2009, quando l’isola stava per essere spazzata via dalla bancarotta dei suoi istituti finanziari.
L’accordo annunciato dai partiti della destra antieuropea al governo da maggio era stato avviato dal precedente esecutivo di sinistra per cercare di dare un’ancora al paese nel pieno della tempesta finanziaria, e non era mai stato ben visto dagli islandesi orgogliosi della propria indipendenza e delle tradizioni della pesca.
PRIMO NO PER ACCORDO ICESAVE. Il precedente governo aveva già dovuto incassare un no al referendum sull’accordo che questo aveva trovato con Londra e L’Aja sul rimborso di quasi 4 miliardi di euro per il caso del crack Icesave.
Gli islandesi hanno votato nel 2013 per il Partito del progresso e per il Partito dell’indipendenza, euroscettici, che avevano promesso un referendum sull’adesione all’Ue.
I politici hanno però bloccato i negoziati e venerdì 21 febbraio è stata approvata una legge che ha sotterrato l’entrata nell’Ue, ma senza consultazione popolare.
«DEVE VOLERLO IL POPOLO». L’Islanda, spiega uno dei partigiani pro-Bruxelles, deve abbandonare i negoziati «solo quando la maggioranza del popolo l’avrà voluto».
Intanto Bruxelles osserva la situazione e ribadisce che «la decisione sull’adesione o meno all’Ue spetta all’Islanda».
Martedì, 25 Febbraio 2014
http://www.lettera43.it/politica/islanda-in-piazza-per-chiedere-referendum-pro-ue_43675123352.htm

Islanda, la piazza contro il ritiro della candidatura all’Unione europea
25/02
Manifestazione di massa in Islanda contro il ritiro della candidatura di adesione all’Unione europea. I cittadini sono scesi in piazza per chiedere che tale scelta venga sottoposta a referendum e non si risolva in un accordo tra i due partiti euroscettici al governo.

“Questo esecutivo non ha mantenuto nessuna promessa, questa non è una cosa bella da fare”, afferma un manifestante.
“Vogliamo che il dibattito sull’adesione continui, così potremo votare un documento finale, ottenendo forse migliori condizioni. E credo che possiamo arrivare a questo anche se non abbiamo i migliori rappresentanti”.

Il Partito del progresso, di centro e dell’indipendenza, di destra, si sono messi d’accordo venerdì per l’abbandono della richiesta di adesione depositata dal paese nel 2010.
http://it.euronews.com/2014/02/25/islanda-la-piazza-contro-il-ritiro-della-candidatura-all-unione-europea/

Islanda: ha detto no alla Ue, e questa le prepara una riv colorataultima modifica: 2014-02-26T23:55:25+01:00da davi-luciano
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