Gli Usa annunciano un ridimensionamento del proprio esercito

Chuck Hagel, segretario Usa alla Difesa, ha annunciato una serie di tagli per l’esercito statunitense, andando così incontro ai desiderata del presidente Obama in termini di politica estera e austerity. La proposta prevede, infatti, in controtendenza rispetto alle strategie Usa post 11 settembre 2001,una riduzione degli effettivi nelle forze armate, sia per ciò che concerne i riservisti e la Guardia nazionale che per i soldati impiegati nelle missioni internazionali.
Le truppe dovrebbero subire un’ulteriore discesa fino a 440/450mila unità grazie alle proposte di Hagel, numero che significherebbe un ritorno delle forze armate ad un assetto simile a quello pre-seconda guerra mondiale, lontano dall’impeto ‘guerrafondaio’ nato dopo l’attentato alle Torri Gemelle da cui sono poi scaturite le estenuanti (e dispendiose, tanto in termini di vite quanto in termini economici) missioni in Afghanistan e Iraq. Stando ai funzionari del Pentagono, infatti, il lavoro del segretario della Difesa è proprio incentrato e in vista degli annunciati ritiri dai due fronti ‘caldi’ del Medio Oriente, guardando ad un prossimo futuro dove l’esercito sarà decisamente ridotto e quindi non in grado di sostenere occupazioni in territori stranieri per periodi di tempo prolungati, mantenendo comunque la capacità di contrastare qualsiasi avversario.

Il piano di Hagel, com’è ovvio, prevede riforme anche per quanto riguarda gli armamenti (stando ai funzionari del Pentagono i soldi risparmiati dal taglio al personale servirebbero ad investire in moderni sistemi di guerra, dando vita così ad un esercito ridotto ma addestrato meglio e dotato delle armi migliori): secondo quanto riporta il NYT, infatti, nelle intenzioni del segretario della Difesa ci sarebbe quella di eliminare un’intera flotta di caccia Air Force A-10, la dismissione dell’aereo spia U-2 e il trasferimento degli elicotteri d’attacco Apache in dotazione alla Guardia Nazionale alle truppe ‘attive’ dell’esercito, mentre rimarrebbe invariata, invece, la spesa per i tanto discussi F-35. In questo modo, Hagel dovrebbe riuscire a far rientrare la spesa delle forze armate (che rimane comunque la più alta a livello mondiale) nel tetto di spesa (496 miliardi di dollari per il 2015) imposto dalla legge di bilancio voluta dal presidente Obama.

Ovviamente, in un Paese dove è storicamente molto forte l’attaccamento all’esercito, e dove regnano sovrani i grandi interessi dei produttori di armi, le possibili riforme che il segretario della Difesa presenterà lunedì troveranno sicuramente non pochi malumori politici, tanto che alcuni membri del Congresso starebbero già ‘affilando i coltelli’ per dare battaglia al provvedimento.   

Fonte: Luca Lampugnani http://it.ibtimes.com/
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Gli Usa annunciano un ridimensionamento del proprio esercitoultima modifica: 2014-02-26T23:53:59+01:00da davi-luciano
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