Ue punta su società civile nei Paesi partner vicini

tramite dialogo, si certo e tanti tanti soldi per poi decidere la politica di quei paesi. E’ la ricetta Gene Sharp del soft power, le rivoluzioni colorate

Tramite dialogo e rafforzamento ruolo governance

(ANSAmed) – BRUXELLES, 13 FEB – L’Unione europea sta puntando a promuovere il ruolo della società civile nei Paesi vicini, a Sud come a Est. Due sostanzialmente gli approcci adottati dalla nuova politica di cooperazione europea: “Uno è quello di rafforzare veramente la società civile, di sostenerla, di rendere le ong partner nel dialogo, attraverso un aiuto finanziario o delle consulenze, tramite contatti con organizzazioni europee”, spiega Michael Köhler, direttore della Politica di vicinato a EuropeAid (DG sviluppo e cooperazione – Commissione europea).

“Allo stesso tempo naturalmente vogliamo che la società civile sia un elemento di governance, che controlli i governi, i nostri programmi di cooperazione, quindi li associamo alla programmazione, alla pianificazione, al monitoraggio e alla realizzazione delle operazioni nei Paesi”, aggiunge il direttore di EuropeAid. “Dobbiamo distinguere – precisa Köhler – fra la selezione dei progetti e il lavoro con la società civile. Per i nostri progetti ci sono dei bandi e le organizzazioni della società civile, sia nei Paesi partner che negli Stati membri, possono partecipare, creando spesso dei consorzi”. Inoltre secondo Köhler “è ugualmente importante avere un dialogo sulle politiche con la società civile: le nostre delegazioni sono in contatto con tutte le ong, con tutte le organizzazioni interessate che noi invitiamo regolarmente, per esempio per discutere dei nostri programmi o della selezione di operazioni di sostegno finanziario”.(ANSAmed).
http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/enpi/2014/02/13/Ue-punta-societa-civile-nei-Paesi-partner-vicini_10069316.html

Ue punta su società civile nei Paesi partner viciniultima modifica: 2014-02-17T10:59:35+01:00da davi-luciano
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