La sovrappopolazione mondiale, tra mito ideologico e realtà

timthumb
Di Salvatore Santoru
 
Al giorno d’oggi si fa un gran parlare del problema della ” sovrappopolazione ” . Stando alla teoria più in voga del momento , l’umanità non sarebbe più sostenibile per il pianeta e occorre fare in modo che venga dimezzata . Questa teoria non è nient’altro che una nuova variante delle idee di Thomas Malthus , il quale affermava che la crescita della povertà e della fame nel mondo è dovuta quasi solamente alla crescita demografica mentre non indagava gli aspetti relativi alle contraddizioni economiche e sociali del problema .
 
Malthusianesimo e eugenetica
 
Il malthusianesimo è stata un’ideologia molto popolare nell’Ottocento e nel primo Novecento e influenzò profondamente Herbert Spencer , il fondatore del darwinismo sociale , ideologia che costituì un fondamentale supporto teorico alla teoria e alla pratica dell’ eugenetica .
 
A partire dal 1899, negli USA furono avviate politiche eugenetiche che consistevano perlopiù nella sterilizzazione coatta delle persone considerate deboli o ” inadatte ” : sopratutto disabili fisici o mentali , persone affette da disturbi psichici , appartenenti a minoranze etniche e addirittura epilettici .
 
In seguito le pratiche eugenetiche si diffusero sempre di più oltre i confini statunitensi e raggiunsero l’apice in Germania con il famigerato programma dell’ Aktion T4 , basato sulla sterilizzazione coatta e sull’uccisione sistematica di individui disabili fisici e mentali e affetti da problematiche psichiche e sociali .
 
Finita la II guerra mondiale l’eugenetica era ormai caduta in disuso , ma nonostante ciò continuò ad essere applicata nella Svezia sino al 1975 e gli ultimi esperimenti diretti di tal tipo furono eseguiti in Svizzera nel 1985 .
 
Questione ambientale
 
Tra i cosiddetti neomalthusiani è molto diffusa l’idea che l’essere umano rappresenta in quanto tale un pericolo per l’ambiente nel suo insieme e per questo bisogna al più presto dimezzarne radicalmente la diffusione , e ambire alla ” crescita zero ” demografica . Alcuni sostengono che bisogna adottare politiche radicali di controllo delle nascite per questo , anche di stampo autoritario prendendo esempio della ” politica del figlio unico ” cinese .
Queste proposte , tanto semplicistiche quanto pericolose , non rappresentano la soluzione al problema , le quali cause vanno ricercate perlopiù negli estremi squilibri e danni causati dal modello di sviluppo economico attuale , incentrato sulla crescita economica sregolata e sul disprezzo verso la natura e l’ecosistema nel suo complesso . Inquinamento , urbanizzazione selvaggia , deforestazione , specie animali in via di estinzione e molto altro sono l’altra faccia dello sviluppo e del progresso economico ottenuto a scapito del benessere ecologico e della stabilità ambientale .
 
Questione economica
 
Ultimamente con l’avvento della cosiddetta ” rivoluzione verde ” , che al di là del nome portò a un’aumento vertiginoso di sfruttamento ambientale , inquinamento e distruzione delle biodiversità , e sopratutto con l’adozione su vasta scala dello stile di vita consumista la situazione è gravemente peggiorata .
E qua entra in gioco anche la stessa sovrappopolazione : infatti dall’adozione dell’attuale modello di sviluppo in soli cent’anni la popolazione mondiale è aumentata di quasi 6 miliardi .
Vista in quest’ottica il problema stesso della sovrappopolazione risulta diverso e la sua versione ideologica corrente si dimostra un mito . Il problema non è tanto o solo la crescita demografica in sè , ma è l’attuale modello di sviluppo che è del tutto instostenibile e che sta distruggendo l’ambiente e gli equilibri ecologici .
 
Sarebbe troppo facile dare la colpa di tutto questo a tutti gli esser umani indistintamente e non menzionare per esempio il ruolo delle multinazionali e dei poteri economici in generale .
Infatti , dalla metà del XX secolo in poi , il potere delle corporations si è fatto praticamente assoluto e onnipresente , ed è stata avviata una gigantesca campagna propagandistica ( la pubblicità commerciale con cui siamo ” bombardati ” ogni giorno ) per giustificare e imporre lo stile di vita consumista in Occidente , e oggi sempre di più nel mondo intero .
 
Conflitti d’interesse
 
Un fatto interessante è che ora le stesse corporations che per anni e anni hanno devastato , inquinato , sfruttato l’ambiente e contributo al massacro di animali e alla deforestazione selvaggia , propagandato l’uso di energie non rinnovabili e dannose come il carbone , il petrolio e il nucleare e tanto altro , ora si ” tingano ” di verde e propongano una forma molto ambigua di ” sviluppo sostenibile ” .
 
Interessante anche il fatto che il gruppo dei Rockfeller , proprietario della compagnia petrolifera più inquinante e distruttiva del mondo , la Exxon ( un tempo chiamata ” Standard Oil ” ) e finanziatore della rivoluzione verde ( che contribuì ad aumentare la popolazione mondiale ) , sia impegnato da tempo sulla lotta alla sovrappopolazione mondiale , e sia arrivato negli anni 70 a finanziare il Club di Roma .
Oggi più che mai David Rockfeller , uno tra gli uomini più ricchi e potenti del mondo , è uno dei principali sostenitori della teoria della sovrappopolazione ( su Youtube si può vedere un suo ” memorabile ” discorso all’ONU su questo tema ) … molto interessante la sua ” carriera ” : un passato come amministratore della Chase Manhattan Bank , azionista della già citata Exxon e della General Elettric , e infaticabile lobbista e membro fisso di organizzazioni elitarie come ilCouncil on Foreign Relations , la Trilateral Commision e il Bilderberg .
 
La decrescita economica come soluzione
 
Il modello di sviluppo economico selvaggio oltre ad aver portato a innumerevoli danni ambientali , ha contribuito enormemente alla diffusione di malattie fisiche ( diabete e obesità in primis ) e al malessere in generale . Oggi come non mai viviamo in uno stato di opulenza , ma d’altro canto il cancro è diffuso come non mai ( e la sua causa principale al giorno d’oggi è l’inquinamento ) , le diseguaglianze economiche e sociali son diventate enormi , l’insoddisfazione e lo stress regnano sovrani , le dipendenze ( da fumo , alcool , cibo , gioco d’azzardo , prodotti tecnologici , sostanze stupefacenti ecc ) son aumentate vertiginosamente , ed inoltre ci si è imbarcati in un circolo vizioso di guerre combattute per il controllo delle risorse .
 
Questo sistema basato sull’illusione della crescita economica illimitata è totalmente insostenibile e urge un forte cambiamento del sistema economico e sociale dominante , e di conseguenza degli stili di vita dipendenti da esso .
 
La soluzione è la decrescita economica , la teoria elaborata dall’economista e filosofo Serge Latouche secondo cui la società deve transitare dal modello attuale di sviluppo economico basato sulla quantità , sullo spreco e sulla massificazione totale a uno basato sull’ abbondanza frugale , la qualità e il benessere umano nel rispetto dell’ecosistema e dei suoi limiti .
 
Un nuovo paradigma
 
Latouche da anni sostiene che la decrescita deve essere volontaria e sopratutto felice , e come questa sia l’alternativa maggiormente praticabile alle inevitabili crisi economiche e finanziarie su cui il nostro sistema attuale è basato .
 
Decrescita felice e consapevole quindi piuttosto che decrescita traumatica e infelice come avverrà se non si cambia paradigma e si rimette in discussione l’intero sistema dominante a partire dalle sue basi .
 
Tutto ciò non significa assolutamente tornare al Medioevo , ma anzi proiettarsi verso un futuro migliore dove il benessere umano conterrà più degli standard economici e dell’avidità commerciale eretta a norma .
 
La società prospettata da Latouche e dai sostenitori della decrescita è basata sulla valorizzazione dell’essere umano in quanto tale , sulla tutela dell’ambiente e degli animali non umani e la difesa delle biodiversità , e non sulla demonizzazione della tecnologia o dello sviluppo umano in sè , come spesso si pensa .
 
Difatti la tecnologia e lo sviluppo economico non verrebbero cancellati ma , anzi , migliorati e portati a un’indispensabile maturazione dove non ci sia più spazio per la cultura dello spreco , che è stata la base del modello di sviluppo moderno e a cui ci siamo abituati dopo anni e anni di ” lavaggio del cervello ” da parte della pubblicità commerciale .
 
Il modello di sviluppo moderno che viene criticato dai sostenitori della decrescita si è basato totalmente sulla promozione di tutto ciò che è dannoso per l’ambiente e per lo stesso essere umano .
 
Il cambio di paradigma dovrà essere prima di tutto un cambiamento individuale del proprio stile di vita : ad esempio , optare qualche volta per un’alimentazione sana e naturale invece del classico cibo spazzatura , optare per una scelta etica e sana dal punto di vista alimentare come il vegetarianismo o il veganismo , non farsi ipnotizzare dalle illusioni vendute dalle pubblicità commerciali e dai mass media in generale e tanto altro .
La questione è un pò più complicata e da approfondire , comunque è chiaro che il problema principale non è amputabile alla crescita demografica o solo ad essa , ma sopratutto al modello di sviluppo o alla degenerazione di esso portata , cose che tra l’altro anche lo stesso Latouche ha affermato.
 
 
Vuoi collaborare con Informare è un dovere? Puoi mandare le tue segnalazioni e/o inviare i tuoi articoli all’indirizzo e-mail andreadl86@yahoo.it
La sovrappopolazione mondiale, tra mito ideologico e realtàultima modifica: 2014-02-16T10:30:56+01:00da davi-luciano
Reposta per primo quest’articolo