MAREMMA MAIALA!,MA IO RENZI NON LO VOGLIOOO…NEMMENO VOLEVO MONTI,e NEMMENO VOLEVO LETTA! e fino al 2018

MAREMMA MAIALA!
MA IO RENZI NON LO VOGLIOOO…perchè sono assolutamente convinto che farà molto male all’Italia…dandole il definitIvo colpo di grazia.
NEMMENO VOLEVO MONTI
e NEMMENO VOLEVO LETTA!
Non voglio pretendere di aver ragione al 100% e nemmeno d’imporre la mia opinione agli altri…ci mancherebbe!
Ma gentilmente…
mi fate esprimere la mia opinione col voto?
La piantiamo di fare “Colpi d’Inciucio” orchestrati nelle secrete stanze da Re Giorgio?
Cosa sono tutte questre continue manovre??
Si ha forse paura che, tornando al voto, STRAVINCA Grillo
e che si sia costretti a trovarsi tra le palle M5S al Governo?
Non a caso…
 
Renzie’s è CASTA,
come e peggio degli altri……………..
 
ma italioti ci stanno cascando in massa…
e non mi sorprende….visto che è un piccolo Berluschino Boys.
Se Renzi dovesse diventare Presidente del Consiglio…
la cosa ALLUCINANTE è che saremmo al 3° Presidente messo lì da inciuci orchestrati da Napo, senza un diretto CONSENSO degli elettori.
Infatti anche Letta è il frutto indiretto di un’inciucio, dopo che Bersani vinse le elezioni perdendole (prevalendo di un “pelo di cippa”…) e dunque fallì nel mettere insieme un Governo.
 
Tutto questo è GRAVISSIMO…
IO Renzi non lo voglio manco per il cazzo
e me lo devo trovare  solo perchè 2,5ml d’idioti l’hanno votato alla Primarie del Piddì??
Ed i MILIONI (come minimo 10) che NON LO VOGLIONO non contano forse un Cazzo??
Io quell’idiota di Renzie’s
spalleggiato dalla Finanza in stile Davide Serra e dalle Banche,
pronto a fare patrimoniali e tasse assurde per continuare ad applicare la Greek Waysull’Italia
NON CE LO VOGLIO, MAREMMA MAIALA!
 
Mi sento uno spettatore IMPOTENTE…
mentre assisto pure a degli assurdi sondaggi post-democratici
 
 
Preferisci un pugno sul Naso od un calcio nelle palle?
AL SONDAGGIO ALLUCINOGENO
IO RISPONDO:
NON PREFERISCO NESSUNO DEI DUE!
Che si vada al VOTO!
E che ciascuno si giochi LEALMENTE&DEMOCRATICAMENTE le sue carte e la sua partita…
E che vinca il migliore (si fa per dire…)
ECCHECAZZO!
 
Intanto, visto che vi fate fottere dal neo-Berluschino di turno,
che sempre Casta è…
e che dunque è sempre il solito mentitore di professione
che pensa pima di tutto a se stesso, poi alla sua corrente di partito, poi al partito
ed infine….per il rimanente 0,1% al bene comune…
ecco qua la sua affidabilità e credibilità…
E per fortuna che non ha giurato sulla testa dei suoi figli….;-)
Ricordatevi che se uno mente su qualcosa,
mediamente vuol dire che mente su TUTTO…
#sapevatelo
#veneaccorgerete
BgVk63yIMAE_GKR.jpg large
Matteo Renzi non mente mai.
Antologia breve, a cura di Marco Travaglio:
– “Noi vogliamo che il governo arrivi alla fine del proprio percorso con convinzione e saremo i più leali a dare una mano al tentativo di Enrico Letta” (24 novembre).
– “Da mesi leggo sui giornali che Renzi vuole il posto di Letta: se avessi ambizioni personali, avrei giocato un’altra partita, non mi sarei messo a candidarmi alla segreteria del Pd” (3 dicembre).
– “Voglio cambiare l’Italia, non cambiare il governo”.
– “Punto a far lavorare il governo, non a farlo cadere. Enrico ci ha chiesto un patto di coalizione e io sono d’accordo” (10 dicembre).
– “Tutto il Pd aiuterà Enrico nel semestre di presidenza europea” (15 dicembre).
– “Per il 2014 il Premier è e sarà Enrico Letta” (22 dicembre).
– “Nessuna intesa tra Letta, Alfano e me. Non voglio assolutamente essere accomunato a loro, integrato come in uno schema: io sono totalmente diverso, per tanti motivi. Ma non ho alcun interesse a mettere pedine e scambiare caselle” (29 dicembre).
– “Enrico non si fida di me, ma sbaglia: io sono leale” (12 gennaio).
– “Il governo Letta deve lavorare per tutto il 2014” (13 gennaio).
– “Creiamo un hashtag ‘enricostaisereno’, nessuno ti vuole prendere il posto, vai avanti, fai quel che devi fare, fallo” (18 gennaio).
– “La staffetta Letta-Renzi non è assolutamente all’ordine del giorno. Io, sia chiaro, sto fuori da tutto” (5 febbraio).
– “Ma perché dobbiamo andare a Palazzo Chigi senza elezioni? Ma chi ce lo fa fare? E ci sono anch’io tra questi, nessuno di noi ha chiesto di andare al governo” (10 febbraio).
Un uomo di parola.
 

Scoppia pozzo da fracking a 50 miglia da Pittsburgh. Non si sa fino a quando ardera’.

Ero a New York e non ho potuto seguire il bollettino quotidiano di incendenti da petrolio, trivelle, buchi e oleodotti.
 
Ma tranquilli, che non mancano mai.
 
 
 
 
 
Il tutto nel giro di 48 ore.
 
Gli idrocarburi, una manna per l’umanita’ eh?
 
chevron-gas-fire-638x321
BgNI9tJCMAA1lQK
Il pozzo e’ della Chevron ed e’ scoppiato alle 6:45 di Martedi mattina 11 Febbraio nella Dunkard Township presso Greene County, 50 miglia a sud di Pittsburgh nella Pennsylvania.
 
In conferenza stampa, uno dei vigili del fuoco addetti alla sicurezza da detto
 
“We’re being told that fire will not be contained and we will not have access to that property for at least a few days”
 
Ci hanno confermato che il fuoco non sara’ contenuto e non avremo accesso al sito per almeno un po di giorni.
E’ vietato l’accesso per mezzo miglio attorno all’incendio che quindi ardera’ finche’ ha voglia di ardere. Proprio un toccasana per l’ambiente.
 
Il pozzo aveva completato la fase di perforazione e di fratturazione e si stavano calando dei tubi per congiungere il pozzo alla rete di produzione.
 
Nelle vicinanze del pozzo c’era un camion con dentro propano, altamente infiammabile e che infatti e’ scoppiato pure lui!
 
Intanto hanno chiamato i “Wild Well Control” un gruppo specializzato nell’estinguere i fuochi da trivelle.
 
Come dire, c’e’ anche un mestiere nuovo associato al fracking! Domatore di incendi petroliferi!
 
La portavoce della Chevron LeAnn Wainwright dice che stanno “sviluppando una strategia” per estinguere il fuoco e che “per eccesso di zelo” hanno deciso di monitorare “aria, acqua e rumore” ma che per adesso non ci sono problemi di sicurezza.
 
“Our plans include efforts to control the well by shutting off the flow of natural gas and taking all appropriate procedures to protect the other wells on the pad. We are closely monitoring the status of the adjacent two wells and are developing contingency plans for those wells if necessary. Out of an abundance of caution, we have begun to monitor the air, surface waters and noise in the area for any signs of impact. At this point we have no indications that this incident has created any safety risk.”
 
Certo, a parte tutta la monnezza che finisce in aria e che qualcuno respirera’.
 
E se li vicino ci fossero state persone, case, citta’?
 
Mistero.
 
Per adesso, tuttapposto.
E che il fuoco arda.

Settimo Cielo: la Droga che Trasforma in Zombie

zombie
Come se non vivessimo già in una società di zombie, la temibile “droga del cannibale” approda anche in Italia, ma prima di leggere quanto è accaduto, ecco un ripasso dei primi casi che si sono verificati negli Usa. La droga appare magicamente dal nulla nel 2012 a Miami dove la polizia è stata costretta a lanciare un serio allarme contro una nuova droga sintetica che suscita comportamenti aggressivi. Non è una semplice aggressività solo violenta, ma gli individui che assumono questa droga si trasformano in veri e propri cannibali.
 
La droga, chiamata “Settimo cielo” costrinse degli agenti di polizia ad uccidere un giovane di 31 anni. Il ragazzo ammazzato è l’haitiano Rudy Eugene, il quale stava letteralmente divorando la faccia di un uomo, fino a renderla irriconoscibile. Il fenomeno è stato chiamato “attacco zombie”, richiamando alla memoria dei cult della cinematografia americana. Vedi: Settimo cielo la droga che trasforma in cannibali!
 
Nel mese di Giugno 2012 un altro caso da far accapponare la pelle: Cannibale nudo mangia braccio di uomo, nuovo caso antropofagia. Luglio 2012 in oriente: Cina: Cannibale aggredisce una donna prendendole a morsi il volto.
 
Un’altro caso sempre a Luglio 2012, ad Atlanta, un uomo è comparso dai boschi in un campo da golf, dondolando in stato alterato ed urlando ai presenti che pur non volendo se li sarebbe mangiati. E’ stato molto complicato bloccarlo, ci sono volute quattro spari di pistola: Naked Man Threatens “I Will Eat You” At Golf Course (nel sito Zombie World News troverete molti altri casi). E ancora un nuovo attacco zombie verificato negli USA. La 31enne Carla Murphy, che si trova in ospedale, dopo aver partorito da pochi giorni un bambino e dopo aver assunto quella droga, tenta di sbranare un agente venuto a calmarla.
 
Poi è la volta dell’Italia: Droga del cannibale primo caso italiano uomo azzanna fidanzata. Nell’Ottobre 2012 succede di nuovo in Cina: Zombie, attacco cannibale in metropolitana (Video)
 
Dopo questi efferati casi vi fu una lunga pausa (a meno che a me non siano sfuggite le notizie relative a questa droga può anche essere) dopo di chè la droga torna a far parlare di sè a Gennaio 2014: Ecco di nuova la “droga del cannibale”. E a quanto pare è ritornata visto che ora hanno sequestrato diversi grammi di questa orribile droga a Padova.
 
È conosciuta come droga del cannibale o degli zombi, e ancora Settimo cielo o Sali da bagno: provoca effetti devastanti sul sistema nervoso e impulsi distruttivi che arrivano fino al cannibalismo. In pratica, azzera del tutto i freni inibitori e rende aggressivi al punto che, chi l’ha assunta, non ha esitato ad azzannare altri esseri umani. È sbarcata anche a Padova.
 
Ieri sono stati sequestrati 600 grammi dai carabinieri di Padova della nuova droga sintetica che ha l’aspetto, appunto, del sale grosso, oppure si presenta polverizzata, è totalmente inodore, pronta per essere sniffata o fumata. Una droga che ha al suo interno tre molecole sintetiche (tra cui il mefedrone) in grado di far perdere ogni forma di autocontrollo, portando appunto al cannibalismo. Insomma si tratta di una sostanza estremamente pericolosa, disponibile anche su internet, diventata di gran moda nonostante le conseguenze sulla salute perché agisce come la cocaina, ma con effetti molto più marcati e incontrollabili.
 
Eppure è molto cara, costa circa 400 euro al grammo, ed è logico che si rivolga a un target “alto” che può permettersi di spendere. Un target, però, giovane, gli utenti maggiori.
Da dove sono arrivati quei 600 grammi di droga del cannibale sequestrata? Dalla Spagna, attraverso vie particolari.
 
L’inchiesta è solo all’inizio. Del tutto nuova per il mercato padovano, resta da capire come la droga del cannibale potesse essere smerciata: da pusher che coltivano privatamente i propri clienti? Oppure nelle discoteche? Se non sono chiari i canali di vendita, non lo sono nemmeno quelli di rifornimento: non è escluso che altre partite possano arrivare dall’Olanda o dagli Usa. Per ora gli unici sequestri di Sali da bagno sono stati messi a segno a Milano e a Genova. Ora, terza in classifica, c’è Padova, crocevia importante per l’intero Nordest della droga del cannibale.
 

ELECTROLUX, TROVATA LA SOLUZIONE: PAGHIAMO NOI!

Pubblicato martedì 11 febbraio 2014 alle 08:30 da Giancarlo Marcotti ·
Non c’erano dubbi in tal senso, si era capito subito come sarebbe andata a finire: nessuno dei quattro stabilimenti italiani della Electrolux verrà chiuso, ed i dipendenti continueranno a percepire lo stipendio come prima.

Naturalmente paghiamo noi.

Noi cittadini italiani, intendo, perché alla Electrolux, la multinazionale svedese degli elettrodomestici, arriveranno soldi pubblici.
Ormai l’Italia è ridotta così, le piccole imprese possono anche fallire che ai nostri governanti non gliene frega nulla, dal punto di vista mediatico, infatti, i commercianti, gli artigiani, i liberi professionisti e la micro impresa non fanno notizia.

Le grandi società, invece, soprattutto multinazionali, quelle che hanno migliaia di dipendenti, è sufficiente che minaccino una riduzione degli stipendi per le maestranze che immediatamente il nostro Governo interviene per sanare la vertenza erogando soldi pubblici.

Prima, le multinazionali, per fare la voce grossa, paventavano la chiusura degli stabilimenti nel nostro Paese, con la vicenda Electrolux si è fatto un passo avanti, è stato sufficiente ipotizzare di ribassare lo stipendio agli operai in funzione di un minor numero di ore lavorate perché il nostro buon Flavio Zanonato, Ministro per lo Sviluppo Economico (non è una battuta, è vero, in Italia abbiamo un Ministero che dovrebbe incentivare lo Sviluppo Economico), intervenisse subito per mettere la cosa a tacere.
Oltre al danno, però, non ci fanno mancare neppure la beffa, perché non solo andiamo a regalare soldi alla multinazionale svedese, ma i nostri mezzi di informazione di massa, senza eccezione alcuna (e poi non riusciamo a capire perché siamo al 57° posto nel mondo come libertà di stampa), ci vengono pure a dire che è stata la Electrolux a fare “retromarcia”.
Ha cambiato il piano industriale e … puuufff … come d’incanto non si chiudono più gli stabilimenti, anzi, si aumentano pure gli investimenti e l’occupazione. La verità, ahimé, è ben altra, e se la stampa italiana cerca di giustificare il cambio di strategia con motivazioni esilaranti (gli svedesi si sarebbero spaventati della pubblicità negativa a livello mediatico assunta dalla vertenza), c’è chi, ricordandosi di svolgere una professione per la quale ci si impone la correttezza, ha timidamente parlato di legge 236/93.
Naturalmente non esiste una persona al mondo che, trovando scritto in un articolo giornalistico il numero di una legge, ne vada a ricercare il contenuto, e non fatelo neppure voi, come tutte le leggi italiane è scritta in burocratese, quindi noiosissima, in buona sostanza, comunque dice che in presenza di “processi di ristrutturazione, di riconversione industriale e di deindustrializzazione” quindi nel caso della Elettrolux, si “prevedono, per una durata non superiore ai tre anni, l’erogazione di incentivi ai datori di lavoro”.

Insomma, come vi ho detto, diamo soldi pubblici agli svedesi per non chiudere gli stabilimenti italiani.
E dove si vanno a prendere i soldi?
Ovviamente a chi, negli anni scorsi li ha risparmiati, c’è ancora qualcuno in Italia che, facendo enormi sacrifici, si era messo da parte “qualcosa” con la speranza di garantire un futuro migliore per sé ed i propri figli, ebbene il bottino dello scippo compiuto ai danni degli italiani virtuosi verrà consegnato agli svedesi. Naturalmente prima o poi anche questi risparmi degli italiani, a furia di essere depredati, termineranno, nel frattempo i problemi del nostro Paese non solo non saranno stati risolti, ma neppure affrontati, e ci ritroveremo senza lavoro e senza risparmi.

Ridotti sul lastrico, dall’Europa ci arriverà un bel calcio nel sedere e l’Unione europea sarà tanto magnanima da offrirci anche la possibilità … udite udite … di poter uscire dall’euro (in quel momento, vedrete, la moneta unica, non sarà più “irreversibile”), tanto quello che dovevano rapinarci, e cioè i nostri sudati risparmi se li saranno già presi.

E non lamentatevi, perché questo scippo è stato fatto “democraticamente”, figuratevi che fra pochi mesi andrete pure a votare per le elezioni europee! Cosa volete di più?

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro
http://www.finanzainchiaro.it/electrolux-trovata-la-soluzione-paghiamo-noi.html

LES MEDIAS DE L’OTAN ENTRE HAINE ET FASCINATION POUR POUTINE

Luc MICHEL / En Bref /

avec LLB – Time – The Economist – The Financial Time – PCN-SPO / 2014 02 13 /

LM.NET - EN BREF poutine fascination (2014 02 13) FR (1)

Une plongée dans la Russophobie, les médiamensonges et la manipulation de l’Histoire … LM.NET - EN BREF poutine fascination (2014 02 13) FR (2)

Les médias de l’OTAN haïssent Poutine. Mais le président russe les fascine.

Des ruines de la destruction de l’URSS – “la plus grande catastrophe géopolitique du XXe Siècle” dit-il -, Il a restauré l’Etat russe mis à l’encan par Eltsine et les oligarques.

Il est le seul vrai rempart contre la dictature mondiale yankee.

Sa ‘Seconde Europe’ eurasiatique est l’alternative, la seule, en Eurasie et en Méditerranée.

Oui un homme peut changer l’Histoire …

LM.NET - EN BREF poutine fascination (2014 02 13) FR (3)

UNE RUSSOPHOBIE SANS PERSPECTIVE HISTORIQUE

Ironiquement – et involontairement hommage du vice médiatique à la vertu étatique -, La Libre Belgique (Bruxelles) attaque Poutine sur les jeux de Sotchi, vitrine de la puissance russe. Confondant la Russie mise à l’encans des Années Eltsine, celles des oligarques rapaces et voleurs, comme ce Khodorovski dont les médias occidentaux ont fait un héros, l’éditorialiste du quotidien bruxellois, arrogante créature russophobe, évoque « des travaux pharaoniques dont le prix jure démesurément avec la pauvreté de la population locale » (sic).

Et, sans culture historique, compare Poutine à Hitler et aux jeux de Berlin en 1936 : « Ce n’est pas non plus la première fois, hélas !, que la fête olympique sert à légitimer une dictature (…) A dire vrai (resic), cela ne s’est produit qu’une fois : à Berlin, en 1936… »

Il oublie que Poutine est l’héritier de l’Etat soviétique stalinien qui a vaincu Hitler. Et il ferme les yeux sur les complaisances immondes de Bruxelles et des médias de l’OTAN sur les néonazis du ‘Maidan’de Kiev qui servent si bien les occidentaux. Des russophobes comme cet éditorialiste, des « démocrates » (resic) qui affichent de gigantesques affiches d’Hitler en plein Kiev !

LM.NET - EN BREF poutine fascination (2014 02 13) FR (4)

 APPELS A RENVERSER POUTINE

Pendant que La Libre Belgique (Bruxelles) ou Libération (Paris) titrent sur « les jeux du Tsar » – notez la similarité de la propagande -, le Financial Times (3 février 2014), lui, appelle à renverser Poutine : « Si les Ukrainiens font tomber l’homme de Kiev, les Russes pourraient se demander pourquoi ils ne devraient pas faire de même avec l’homme du Kremlin ».

Même thématique – les fameux éléments de langage – pour The Economist. Sous le titre ironique ”The triumph of Vladimir Putin”, The Economist, autre quotidien de la finance, annonce la « ruine » de la Russie (sic) et ajoute sur le même ton que « Ce n’est pas seulement que, sans elle (l’Ukraine), sa fameuse Union eurasienne, une sorte d’Union Soviétique light – perdrait son but: il est également que, si les Ukrainiens réussissent à rejeter le modèle Poutine-Ianoukovitch, et mettent leur pays sur une voie démocratique européenne, ils pourraient inspirer les Russes à faire de même » …

Luc MICHEL

http://www.lucmichel.net/2014/02/13/lucmichel-net-les-medias-de-lotan-entre-haine-et-fascination-pour-poutine/

__________________

Luc MICHEL /

PROFILE Facebook https://www.facebook.com/luc.michel.505

Twitter : https://twitter.com/LucMichelPCN

Facebook OFFICIAL PAGE https://www.facebook.com/Pcn.luc.Michel

Website http://www.lucmichel.net/

BBC: “Perchè Voglio il Microchip”

Ti piacerebbe avere un microchip RFID impiantato sotto la pelle? Se siete come me, non avreste mai permesso una cosa del genere, ma molti altri, soprattutto tra le giovani generazioni, vedono le cose in modo molto diverso.
 
Gli impianti RFID microchip e altre forme di “tecnologia indossabile”, sono sempre più visti come “cool” e “trendy” da parte dei giovani che intendono “migliorare” se stessi e, naturalmente, i media mainstream sono tutti a favore di queste “innovazioni tecnologiche”.
 
Ad esempio la BBC, ha appena pubblicato un pezzo intitolato “Perché voglio un impianto microchip“. In questo articolo ci viene detto che tali impianti potrebbero risolvere tutta una serie di problemi sociali.
 
Il furto d’identità e le frodi tramite carta di credito, sarebbero quasi eliminati del tutto e molte altre forme di criminalità sarebbero notevolmente ridotte, i bambini non sarebbero mai dispersi e non dovremo ricordare una vasta gamma di password e codici PIN, come facciamo ora. Ci viene detto che se adottiamo questa tecnologia, la nostra vita sarebbe molto meglio. Ma è davvero così?
 
Visto che la nostra società diventa sempre più integrata con il digitale, i tecnici ci dicono che sarà “inevitabile” che la tecnologia indossabile diventerà comune come i telefoni intelligenti lo sono oggi. L’articolo della BBC, appena citato, è molto ansioso sull’arrivo di quel giorno:
 
In definitiva, i microchip impiantati, offrono un modo per rendere il vostro corpo fisico leggibile dalla macchina. Attualmente, non esiste un unico standard per comunicare con le macchine che sono alla base della nostra società, ma ci sono una varietà infinita di sistemi di identificazione: strisce magnetiche, password, numeri PIN, domande di sicurezza, e dongle. Tutti questi sono tentativi di colmare il divario tra la vostra identità digitale e quella fisica, che se dimenticati o persi, si viene improvvisamente tagliati fuori dal proprio conto in banca, la propria palestra e molto altro ancora. Un chip impiantato, al contrario, potrebbe agire come nostro token di identità universale per navigare nel mondo regolato dalle macchine.
 
Per alcune persone, quel giorno, è già arrivato:
 
Questo mese al Transhuman Visionsconferenza a San Francisco, Graafstra ha istituito una “stazione dell’impianto”, offrendo ai partecipanti la possibilità di essere impiantati al costo di $50. Utilizzando un grosso ago progettato per l’innesto dei microchip negli animali domestici, Graafstra ha iniettato un tag RFID rivestito di vetro delle dimensioni di un chicco di riso in ciascun volontario. Entro la fine della giornata Graafstra aveva creato 15 nuovi cyborg.
 
Inoltre, gli scienziati hanno ora batterie alimentate dal corpo umano che potrebbero essere utilizzate per fornire una fonte di alimentazione permanente per la tecnologia impiantabile.
 
Quello che segue è un breve estratto da un recente articolo di Kristan Harris dal titolo “Scienziati sviluppano una batteria Human-Powered per i chip RFID“:
 
Un gruppo di scienziati degli Stati Uniti e dei ricercatori cinesi, hanno collaborato per creare una minuscola batteria impiantabile che si nutre di energia umana. Questi sottili, flessibili raccoglitori di energia meccanica, sono stati testati con successo sulle mucche. Il processo utilizza ciò che è noto come la raccolta di energia piezoelettrica tramite lo stoccaggio dei moti del cuore, dei polmoni e del diaframma. E’ il futuro, dicono. Potrebbe essere utilizzata per alimentare una vasta gamma di gadget. Si potrebbe caricare il proprio I-phone inserendo il cavo caricabatteria nel proprio corpo.
 
Naturalmente i microchip RFID non sono impiantati per essere utili. In realtà, vengono utilizzati per tenere traccia degli scolari in tutti gli Stati Uniti:
 
 
 
27fb4afa-21b3-45f1-85dd-292937d6e4ff-460x276
Nel Regno Unito, i microchip RFID vengono utilizzati per monitorare i bambini ovunque vadano tutto il giorno:
 
Per coloro che pensano che la NSA sia il peggiore invasore della privacy, vi invito a condividere un pomeriggio con Aiden e Foster, due 11enni. Aiden invita il suo amico a casa mentre i propri genitori sono fuori al lavoro.
 
Mentre sale sul bus, Foster ha un sensore su un braccialetto che avvisa la scuola e i suoi genitori di una qualsiasi deviazione dal suo normale percorso. Alla scuola è stato notificato che lui si sta dirigendo a casa di Aiden, così la polizia non viene chiamata.
 
Mentre sono a casa, la rete domiciliare integrata riconosce Aiden e manda un avviso ai suoi genitori, entrambi fuori per lavoro, che ricevono il messaggio sul proprio telefono o tablet.
 
Ci stiamo rapidamente addentrando in un futuro distopico in cui sarà “normale”, per la tecnologia, monitorare i nostri movimenti 24 ore al giorno. La maggior parte delle persone probabilmente accoglieranno questo cambiamento, ma forse non capiscono che, il chip RFID, aprirà la porta per la costituzione di un tipo di governo ulteriormente oppressivo che un giorno potrà abusare di questa tecnologia.
 
ku-xlarge
Un altro tipo di “tecnologia indossabile”, che sta rapidamente guadagnando consensi, sono i così detti “tatuaggi intelligenti”. Normalmente, siamo abituati a pensare ai tatuaggi come arte del corpo. Ma questo sta per cambiare. Questo è l’estratto di un recente articolo di Gizmodo:
 
Tutti, dai neurologi ai biohackers, stanno reinventando l’idea del tatuaggio. Con la giusta tecnologia, i tatuaggi possono fare molto di più che essere guardati. Possono diventare dispositivi digitali utili e complessi. Sembra selvaggiamente futuristico, ma la tecnologia esiste già.
 
e-tattoo-skin-sensor-640x353
La Motorola ha un brevetto per un tatuaggio che prenderà i comandi dalle parole vocalizzate in gola:
 
Il tatuaggio che hanno in mente servirà, in realtà, ad intercettare i comandi vocali sottili, forse anche comandi subvocali, o anche i sussurri completamente interni che non riescono a pizzicare le corde vocali. Si potrebbe anche concludere che essi non solo stanno brevettando le comunicazioni dei dispositivi, ma le comunicazioni dalla vostra anima.
 
Fashion New Tattoos
Tutto questo può sembrare molto “cool” per un sacco di gente. Ma cosa succede se tutti siamo obbligati ad avere, un giorno, “tatuaggi d’identità elettronici”?
 
Cosa succede se un governo oppressivo utilizzerà questa tecnologia per guardare, tracciare, monitorare e controllare tutti noi, 24 ore al giorno con questa tecnologia?
 
Cosa succede se non si è in grado di ottenere un lavoro, avere un conto bancario o comprare qualsiasi cosa senza la “corretta identificazione”?
 
Credo che si possa vedere dove si stia andando. La tecnologia è veramente una spada a doppio taglio. Può fare un gran bene, ma può essere utilizzata anche per fare del gran male.
 
Allora, cosa ne pensi di tutto questo?
 

Verso il 22 febbraio, report assemblea No Tav

http://www.notav.info/post/verso-il-22-febbraio-report-assemblea-no-tav/

assSi è conclusa da poco una partecipata assemblea del movimento No Tav  a Villar Focchiardo convocata per discutere le iniziative da costruire in valle il 22 febbraio, giornata di lotta lanciata dal movimento a livello nazionale.

Più di 200 persone presenti, alcune delegazioni da fuori, si è cercato di fare il punto rispetto la situazione di Chiara, Nicolò, Claudio e Mattia, in carcere dal 9 dicembre con l’assurda accusa di terrorismo. Questo salto di qualità voluto dalla procura torinese è un grave atto di intimidazione nei confronti del movimento tutto ossia di chi, da 25 anni, si oppone alla costruzione della linea ad altà velocità e allo spreco del denaro pubblico. L’assemblea concorda sul fatto che se contrastare i grandi interessi e le speculazioni significa essere terroristi, allora ogni No Tav lo è!

Si sono susseguiti molti interventi di solidarietà agli arrestati e alle loro famiglie e la volontà, esplicitata, di restituire al mittente tali accuse attraverso le iniziative di lotta e Resistenza. In tal senso la giornata del 22 dovrà essere partecipata, con l’appuntamento a Chiomonte nel primo pomeriggio e, a seguire, un corteo. Giungono numerosissime, oramai, le informazioni rispetto alle iniziative, presidi e manifestazioni che si stanno organizzando in ogni parte d’Italia.

La solidarietà è un altro tema importante, a partire dalla raccolta di fondi lanciata per le spese legali del movimento che ha raggiunto l’incredibile cifra di 258.500 euro e che continua poiché (nonostante si sia raggiunta la cifra auspicata inizialmente) oltre all’infame multa da pagare ad Ltf, ci sono numerose spese legali da sostenere e la volontà di supportare i 4 No Tav in carcere e le trasferte delle loro famiglie.

L’assemblea esprime solidarietà anche a Luca e Paolo e a tutti i giovani di Roma e ai disoccupati di Napoli che quest’oggi sono stati arrestati per iniziative di movimento, tra cui la giornata del 31 ottobre a Rome.

Si resiste e si continua a lottare anche per loro e per tutti coloro che, nonostante il chiaro tentativo di criminalizzare ogni forma di dissenso sociale,  pensano che contrastare l’ingiustizia che ci viene quotidianamente imposta sia l’unica strada possibile per garantirci un futuro.

 

http://zucchetti.wordpress.com/2014/02/13/nauta-vira-cui-dal-notav/

N’AOTA VIRA E SEMPE NOTAV

Cost articol a l’è scrivò n’tal me idioma original, ch-i sarià poi l’Piemonteis.
A ciamo scusa da na part a cui ch’i smierà d’lese na sòrta d’francèis parlà d’n ciùc. Da l’aota part a cui ca scrivo l’idioma motobìn meij che mi.
Soma nbelesì staseira a Vilarfociàrd, ca sarìa poi Villarfocchiardo, Val Süsa, per parlè d’lon ca venta fè l’vintedoi d’fervè, quandi i-i sarà la giornà nasional d’lotta contra la represiòn d’l’stat vers i NOTAV. La ciamo n’italian GIORNATA NAZIONALE DI LOTTA CONTRO LA REPRESSIONE DEL MOVIMENTO NOTAV- 22 FEBBRAIO.
I-è n’baron d’gènt, l’centro social l’è pien-pien.
Alberto Perino a l’a parlà per prim, i l’a contane quant danè l’è rivà n’solidarietà per le speise legai d’i NOTAV n’lotta. Tant danè, n’alovion d’solidarietà e d’bin per lor e per noiaoti.
A smia che tuta l’Italia l’vintedoi sarà n’piassa per giotene e per protestè.
Dès a l’an parlà Guido Fissore e Francesco Richetto e tanti d’aoti.

20140213-222112.jpg

Tute le n’formasion e le ultime növe i pöle troveie a st’indiriss d’l web nbelesì:WWW.NOTAV.INFO

D’ognimodo l’oma decidu che per l’vintedoi n’Valsüsa la manifestassiòn a sarà a CHIOMÒNT. S’trovòma vers mesdì-nbòt n’t’la Piassa d’la Stasiòn, dopo caminoma fin-a giù a la Centràl e nbelelì foma n’poc d’ciadèl, musica, cant, e d’aot. Pöi s’torna sù a Chiomont-paìs, e parei.

A sarà düra! Ma pì per lor che per noiaoti…

Cie. Ma allora avevano ragione gli anarchici?

http://www.tgvallesusa.it/?p=5309

SCRITTO DA: MASSIMO BONATO – FEB• 10•14
luigi-manconi-300x225

Continua il giro di ispezioni che il senatore Manconi sta eseguendo ai Centri di identificazione ed espulsione. Ed è polemica con il sindacato di Polizia.

Anni di protesta sotto le mura, rivolte, cariche e aggressioni, denunce e perquisizioni, registrazioni e intercettazioni telefoniche. Solo nel 2010 la Procura di Torino arrivò a parlare di “associazione a delinquere”, una cornice aggravante entro la quale interpretare i reati allora contestati agli indagati: istigazione a delinquere, resistenza a pubblico ufficiale, minacce, danneggiamento, violazione di domicilio ecc.

E tutto questo per arrivare ad ascoltare oggi le parole del senatore Manconi, presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, in visita al Cie di Torino. Parole che fanno eco a quelle da lui già pronunciate in occasione di altre simili recenti visite ai Cie di Gradisca, o di quello di Ponte Galeria a Roma. “I Centri di identificazione e di espulsione possono essere aboliti. Svuotandoli delle loro motivazioni costitutive, mostrandone l’inadeguatezza e l’inefficienza, rivelandone la miseria. Ovvero argomentandone la totale insensatezza” aveva scritto Luigi Manconi sull’«Unità» del 24 dicembre 2013. Ed è ciò che la realtà stessa gli racconta attraverso le tante testimonianze a rendere ragionevoli argomentazioni sino all’altro giorno considerate eversive. Reclusione, violenze, pestaggi, prevaricazioni, abusi, sovrappopolamento dei luoghi detentivi, condizioni igieniche a dir poco inadeguate e miseria diffusa. “Alienazione e schifo” aveva detto Manconi dopo aver visitato il Cie di Gradisca il settembre scorso. Ma ciò di cui si parla sono uomini e donne chiamati eufemisticamente “trattenuti”, mentre il luogo entro cui vengono trattenuti è anche peggio di un carcere.

cie-torino-680x364Oggi Manconi si è recato in ispezione al Cie di Torino con i senatori Esposito e Gotor, un luogo di detenzione da 180 posti in cui sono attualmente reclusi 50 uomini e 20 donne di diversa nazionalità in attesa di identificazione e quindi di espulsione, in quanto “clandestini”.

Manconi raccoglie numerose testimonianze, che raccontano le violenze subite, motivo dell’ultima rivolta avvenuta in gennaio con l’incendio delle strutture. Un numero “significativo” di testimonianze che coincidono e che divaricano quella breccia già aperta nel cauto Manconi da testimonianze non dissimili raccolte altrove in Italia. Testimonianze di violenza, appunto, che innescano anche una polemica con il solerte sindacato di Polizia.

“Da chi ha un ruolo istituzionale ci aspetteremmo più senso di responsabilità e più cautela nel farsi portavoce di denunce così pesanti e, dato il contesto, così strumentalizzabili”, dichiara infatti Pietro di Lorenzo, segretario provinciale del Siap.

Non si fa attendere la risposta di Manconi: “Io sono il presidente della Commissione straordinaria del Senato per la tutela e la promozione dei diritti umani e se, quando visito un carcere o un Cie, le persone dicono di aver subito violenze, io non posso tenerlo per me, devo riferirlo all’esterno”.

M.B. 10.02.14

I voti di diciotto milioni di italiani non contano nulla

http://www.tgvallesusa.it/?p=5368

SCRITTO DA: CONTRIBUTI – FEB• 12•14
2014-02-10 22-51-41cortesuprema_h_partb

Si stracciano tutti le vesti quando si parla di bassa affluenza alle urne. Poi, tanto per dirne una, all’indomani delle votazioni piangono, si asciugano le lacrime e ridono. Vanno a cena. Festeggiano. Alzano calici al cielo in onore dell’ennesimo omicidio ai danni della democrazia. Il governo è cosa loro, lo gestiscono per conto terzi. I terzi sono le banche, le lobby del gioco, i manager del farmaco e della salute.

I governanti per conto terzi, tipo i Letta zio e nipote, eseguono e ordinano. In genere eseguono per conto di paludi economiche non meglio identificate e ordinano al popolo di ministri e sottosegretari nominati da Napolitano. Ordinano come ammazzare la democrazia e come far finire i cittadini sotto un ponte. Tant’è che appena un barlume di sana democrazia fa capolino nel deserto politico italiano c’è qualcuno che spara a vista. Qualcuno direbbe che tutta questa storia sia iniziata nel 1994 con la discesa in campo di Berlusconi. Può essere. Prima ne era certo solo lui. Appena dopo la discesa in campo di Antonio Di Pietro qualcuno si è cominciato a porre qualche domanda. Il cerchio degli scettici sulle colpe berlusconiane si è cominciato ad allargare. Sono seguite altre migrazioni di giudici verso la politica. Quella rigorosamente di sinistra. Sono seguite dichiarazioni giornaliere di magistrati su questo o quel punto all’ordine del giorno dei fatti politici. Strano. Molto strano. Ben trentadue procedimenti penali a carico di un uomo solo, molti dei quali, anche grazie alle leggi votate dal suo stesso governo, sono state prescritte o depenalizzate. Leggi fatte per legittima difesa oppure leggi fatte per coprire il passato ‘criminale’?

Nel 2014 sembra di rivivere la tessa scena di un film già visto e rivisto. I tribunali, ancora una volta, si scagliano contro un altro uomo, politico che, probabilmente, potrebbe diventare primo partito in Italia: Beppe Grillo. Lui, insieme a Gianroberto Casaleggio, l’esponente del Movimento Cinque Stelle che, alle ultime elezioni politiche, ha riportato quasi 9 milioni di voti: 8.797.902 pari al 25,09%. Un quarto degli italiani lo hanno votato e non è poco. Ora il Movimento procede verso l’alto, acquista consenso perché appare duro e puro. Sa quello che vuole Grillo. Hanno persino chiesto Impeachment Napolitano ma, guarda caso, è stato respinto grazie a Pd e Lega. Quel Pd che ha sistemato il re al Quirinale e quella Lega che da anni urla contro Roma ladrona ma che da un ventennio si sfama, compra diplomi e mutande verdi grazie alla città eterna.

Grillo è uomo scomodo e bisogna fermarlo. E allora che si fa? Si chiede aiuto alle Procure. Ben 10 Giovani Democratici del Pd presentarono ai magistrati di Teramo una denuncia riportante data del 16 dicembre 2013. “L’istigazione a militari a disobbedire alle leggi o a violare il giuramento dato o i doveri della disciplina militare o altri doveri inerenti al proprio stato” fu l’ipotesi di reato in base ad una lettera aperta alle forze dell’ordine, postata da Grillo sul suo blog il 10 dicembre 2013. Nel frattempo i giudici teramani hanno trasmesso, per competenza, gli atti alla procura di Genova che assicura:”Su Beppe Grillo, per la lettera aperta ai capi delle forze di polizia, sono arrivati numerosi atti da diverse procure dove risulta già indagato”. E il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce, al Secolo XIX aggiunge:”Stiamo valutando tutti i singoli fascicoli arrivati anche da più procure che possono riguardare anche il blog e le mail, oltre alla lettera aperta”. Per i rampolli di casa Pd Grillo sarebbe un fascista. E come tutti i fascisti va condannato. E le procure di cosa si occupano? Del fatto che Grillo abbia violato i sigilli della baita in Clarea nel 2010. Stessa sorte per Alberto Perino (NoTav). Ma non erano i sigilli già portati via dal vento? Vuoi vedere che procure e giovani piddini non lo sapevano? “Non si può certo dire che la coppia di magistrati Padalino & Rinaudo sia pigra o senza iniziativa. Se la magistratura nel suo complesso fosse così solerte, attiva e operativa come il nostro duo, certamente in Italia avremmo meno delinquenti in giro. Sopra tutto in Parlamento” scrive Davide Amerio sulle pagine del ‘Tgvallesusa.it’. E aggiunge:”Per ora dobbiamo accontentarci che tanta solerzia ed energia operino limitatamente nella Procura di Torino con specifico indirizzo verso la Val Susa e la lotta No Tav. Confidiamo fiduciosi che questo modello pro attivo venga assunto come esempio e contagi tutte le altre procure d’Italia per quei procedimenti che si occupano di materie come la corruzione, la criminalità organizzata, le truffe ai danni dei cittadini (Adusbef e Federconsumatori hanno presentato recentemente 130 denunce presso le Procure di tutta Italia in merito al decreto governativo Imu-Bankitalia)”. Come dargli torto? Vicina la tornata elettorale e troppo vicino il M5S ai ‘NoTav’ quindi bisogna colpire perché:”Sono in corso trattative tra le diverse anime che compongono il variegato mondo No Tav (compreso il M5S) per cercare di realizzare una lista unica che offra alla città un’alternativa alla compagine delle forze politiche (PD PDL UDC) che ha governato la cittadina in questi anni” scrive sempre Amerio. E sempre il sito del tg scopre che la Baita abusiva per la procura ma “compatibile col paesaggio per la sovrintendenza dei beni architettonici e paesaggistici”. Addirittura, durante il processo, il “maresciallo Pellegrini, tecnico alle foto, spiega come il programma Faston Image rinomini arbitrariamente le foto creando una discrepanza con le foto dei riconoscimenti del capitano Mazzanti e quelle consegnate alle difese”. Il Tg aggiunge:”Un file Word sballa il programmone e cambia la numerazione. Così nel documento 13 fornito da Pellegrini la foto 50 diventa 59, le difese chiedono di disporre accertamento tecnico e comunque l’acquisizione delle foto direttamente dalla card o sim fotografica. I Pm si oppongono e il giudice Rocci sentenzia che ai fini di verifica della corrispondenza risulta sufficiente acquisire il documento n. 13, il software, e secondo l’art. 507 per compatibilità con documento agli atti disporre audizione del test capitano Mazzanti, quindi procedere al riconoscimento degli imputati dalle foto”.

Questo è un processo che condanna Grillo a 9 mesi. Nove milioni di italiani rischiano di non essere più rappresentati per volontà dei giudici. Altri dieci milioni sono stati fatti fuori con i processi di Berlusconi.

Chi cazzo li ha eletti i giudici?

da zonedombra

Servizio Pubblico, Travaglio: “Golpe? In Italia ‘chiagne e fotti’”

Cattura

Editoriale di Marco Travaglio, che in una immaginaria lettera di un ragazzo inglese alla sua fidanzata, spiega che Renzi diventato presidente del Consiglio nonostante abbia sempre negato la possibilità e ironizza sull’incontro tra Napolitano e Monti, rivelato nel nuovo libro di Alan Friedman (“un giornalista che parla come Ollio”). Ed esordisce: “Lunedì i giornali titolavano: “Napolitano blinda Letta”. Sai com’è finita? Il banchiere Passera scriveva il programma del nuovo governo con Berlusconi ancora in carica”. Il giornalista ripercorre doviziosamente tutte le tappe degli ultimi due anni, dimostrando come in realtà il capo dello Stato abbia salvato in più occasioni il Cavaliere. E aggiunge: “Il presidente è fatto così: appena nasce un governo, lui consulta qualcuno per farne un altro“. Il vicedirettore de “Il Fatto Quotidiano” osserva: “La Consulta non si riferiva ai giornalisti, ma ai magistrati che non possono intercettare il presidente. Non vorrei che pure Friedman finisse davanti alla Consulta e bruciassero pure il suo libro per lesa maestà”. Sul Cavaliere precisa: “Berlusconi, come dice Cecchi Gori, se gli dai un dito, ti si prende il culo. Il Cavaliere dice che la crisi è un’invenzione, “l’Italia è benestante, i ristoranti sono pieni, gli aerei pure”. Inevitabili i riferimenti al Pd, al governo Monti (“un anno di massacro sociale”) e al governo Letta: “Letta aveva detto ‘non voglio galleggiare’. Infatti affonda. Renzi prende il potere, Napolitano viene affossato da Friedman, Renzi e Letta si scontrano e Berlusconi, dopo aver perso due mesi di condanna grazie allo svuotacarceri, torna a fine anno come nuovo”. E conclude: “Capito come sono i golpe all’italiana? Uno spasso. In Italia basta non essere italiani e si gode come ricci