La bimba No Tav contesta il carabiniere “Voi ci picchiate, non siete la legge”

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E’ successo martedì ad Almese, in Valle di Susa, durante una conferenza sul bullismo tenuta da un ufficiale: dopo il botta e risposta i compagni hanno applaudito e lei si è messa a piangere. L’episodio rilanciato da No Tav e Cinque Stelle

di FABIO TANZILLI  –

13 febbraio 2014
 La bimba No Tav contesta il carabiniere "Voi ci picchiate, non siete la legge"
Bambini a una manifestazione No Tav 

“Voi carabinieri non rispettate la legge, voi picchiate i No Tav”. Una bambina di 11 anni, di prima media, ha contestato il comandante dei carabinieri che stava tenendo un incontro sul bullismo, tenendogli testa in merito alla gestione dell’ordine pubblico in Val Susa. Il tutto è avvenuto martedì mattina ad Almese, paese di 6000 abitanti, durante una delle abituali conferenze su legalità e lotta al bullismo con studenti e insegnanti, a cui partecipano come relatori le forze dell’ordine. Al momento delle domande del pubblico, la ragazzina ha chiesto, rivolgendosi al carabiniere: “Come mai venite qui a parlare di legalità e lotta al bullismo, mentre in Valle di Susa picchiate i No Tav e non rispettate la legge?”. Il maggiore ha risposto ribadendo che le forze dell’ordine rispettano sempre la legge, e quanto stanno facendo in Valle di Susa nasce proprio dal fatto che i carabinieri sono servitori dello Stato, e svolgono queste azioni per difendere il cantiere dagli attacchi dei No Tav. Ma questa spiegazione non ha soddisfatto la bambina, che ha ribadito al comandante come, a suo parere, le forze dell’ordine in Val Susa non stessero rispettando la legge perché usano i lacrimogeni. Ruocco ha nuovamente risposto all’undicenne, spiegando che i carabinieri operano per rispettare la volontà della nazione e hanno il dovere di difendere i cantieri e le opere pubbliche. La bambina, applaudita dai compagni, si è poi messa a piangere per l’emozione. “Sei una bambina coraggiosa” le ha detto il militare. Gli interventi degli altri alunni, ognuno sottolineato da applausi, sono poi continuati su altri argomenti e alla fine la conferenza si è conclusa ben dopo l’orario previsto.
La notizia di questo “botta e risposta” ovviamente è diventata di pubblico dominio sui siti No Tav. Il senatore Marco Scibona, dei Cinque Stelle, ha commentato su Facebook: “Questa storia rappresenta come la consapevolezza di essere nel giusto della popolazione informata si scontra con l’arroganza di uno Stato, che anziché proteggere e tutelare il suo popolo si preoccupa solo di educarlo all’obbedienza cieca”.
La dirigente scolastica Anna Salvatore ridimensiona però la ricostruzione fatta dai No Tav: “Non c’è stato nessun pandemonio durante l’incontro, la cosa si è svolta normalmente e serenamente, anche se quella domanda era inaspettata – dice la preside –  in realtà sono stati applauditi tutti i bambini che sono intervenuti, non solo la ragazzina che ha fatto la domanda sui No Tav, che è stata la prima a porre quesiti. Il carabiniere ha avuto grande pazienza e delicatezza nel rispondere, anche se lei è stata irruente, proprio perché le domande dei bambini sono libere. Ed è stato proprio il maggiore Rocco a riconoscere che la piccola ha avuto molto coraggio nel confrontarsi  così con un adulto”. Poi una riflessione: “Mi permetto, da educatrice, di affermare che una bambina di quest’età dovrebbe avere l’umiltà di ascoltare l’interlocutore, usano toni meno accesi, proprio perché siamo in democrazia”

La bimba No Tav contesta il carabiniere “Voi ci picchiate, non siete la legge”ultima modifica: 2014-02-14T17:23:02+01:00da davi-luciano
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